Creato da riflessilunaridgl il 15/10/2008

Riflessi

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E CHE SARA' MAI!!

Post n°27 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da riflessilunaridgl

Sospendo qualche minuto il silenzio dovuto allo studio per chiedervi e chiedermi come mai al volante sono tutti così aggressivi??
Vi racconto...Stamani, per evitare un auto, ho fatto un piccolo scarto a sinistra...Non l'avessi mai fatto! Un motociclista ha cominciato a fiancheggiarmi a destra e a sinistra sbraitando. Tirato giù il finestrino, placidamente ho detto: "Ma stia calmo!" E quello: "Calmo? Sono un ufficiale dei carabinieri e ti arresto!" Mi arresta?...Ancora devo capire cosa è successo, ma sono certa di non aver commesso nessun reato e allora mi domando "Come mai tanti deliquenti sono in giro e io sarei dovuta finire nelle patrie galere per essermi spostata, senza segnalarlo, di pochi centimetri verso sinistra?"
Ma non è finita ancora....Dopo solo qualche chilometro, sono ferma al semaforo. Scatta il verde e la macchina davanti non si muove poichè  l'automobilista è impegnato in una conversazione telefonica. Attendo qualche secondo poi dò un piccolo colpo di clacson e, chissà perchè, dall'auto a fianco escono una serie di improperi. Mi giro e chiedo, sempre con molta calma, "qual è il problema?" E l'altro risponde "Cosa suoni, eh? Guarda che ho  una pistola, se solo fiati ti sparo alla testa e, nel dirlo, ne simula il gesto.
Ora, detto tra noi, non è che io sia una santarellina. Faccio le mie sfuriate e se mi arrabbio non sono certo una che dice "Oibò, caspiterina, diamine e via di seguito...Qualche parolaccia scappa pure a me, ma c'è modo e modo, luogo e luogo...Mi piace sempre meno questo mondo in cui viviamo...

E ora scappo...Riprendo lo studio che, al momento, continua a dare scarsi risultati.
Tra domenica e lunedì saprò dirvi di più...Intanto un abbraccio ai miei amici:-))

 
 
 

NON SONO SPARITA...

Post n°26 pubblicato il 27 Settembre 2009 da riflessilunaridgl

...ma sono impegnata in uno studio matto e disperatissimo.
Sono sempre alla prese con gli esami per la patente europea di informatica...Ne uscirò viva sicuramente, ma non se sarò ancora in possesso di tutte le mie facoltà mentali...:-))

 Mi rimetto a studiare...

 
 
 

C'ERA UNA VOLTA LA CORTESIA...

Post n°25 pubblicato il 29 Agosto 2009 da riflessilunaridgl

Beh, forse la situazione non è proprio così drammatica, certo è che siamo sempre meno abituati a scambiarci piccoli gesti gentili...
Ma andiamo per ordine...Sono rientrata dalle vacanze e già questo è difficile da mandare giù, ci sono mille cose da fare, i bagagli da disfare, la casa da riordinare, il bucato e il frigo da riempire...e qui cominciano le dolenti note.
Odio fare la spesa, soprattutto di sabato e con una mega lista di cose da acquistare, comunque l'ho fatta, l'ho sistemata nel bagagliaio e stavo per mettermi in auto quando mi sono ricordata dello zucchero...Non potevo farne a meno quindi sono rientrata e poi, col mio bel pacco da 1 kg, mi sono avviata alla cassa. File lunghissime con carrelli ultrapieni...NO, decisamente non volevo rifare la coda e allora ho pensato di chiedere se mi consentivano di pagare visto che avevo un solo articolo...Apriti cielo!! Un coro di proteste ha accompagnato la mia richiesta e una signora mi ha detto che il tempo è prezioso non solo per me, perciò dovevo starmene buona al mio posto ed aspettare. Per carità! Non è che lo pretendessi, ma io ho sempre acconsentito a far passare avanti chi aveva solo qualcosa da pagare...
Nasce da qui la mia riflessione...Una volta c'era il signore che cedeva il posto sull'autobus, la vicina che teneva aperto il portone, la collega che finiva il lavoro per te quando dovevi scappare via, l'edicolante che ogni mattina sorrideva anche se non compravi niente. Piccole cortesie che, sommate le une alle latre, diventano importanti e fanno stare bene. Perciò  sono rammaricata, mi sembra che oggi, nella nostra società, la gentilezza non sia più annoverata tra i valori fondamentali, sostituita da altri ritenuti più importanti. Nessuno, insomma, parrebbe avere più bisogno di gratificazioni da parte di nessuno. Oggi, il punto di forza di una persona è rappresentato dalla sua capacità di fare da sè, di sapersela cavare in ogni circostanza e la cortesia è considerata un inutile orpello, un elemento di fastidio dal momento che richiede tacitamente di essere ricambiata. Aggiungiamo anche che i moderni mezzi di comunicazione spesso allentano l'interesse per le persone vicine. Per strada o al supermercato, la metà delle persone che si incontrano sono al cellulare e di sicuro non hanno modo di accorgersi di quella mamma in difficoltà col passeggino o della signora che non riesce a prendere i biscotti sullo scaffale in alto...Mah!!
Per quanto mi riguarda, ho sempre ben impresso nella memoria un insegnamento di mio padre che soleva dire: " Un sorriso allieta sempre la giornata non soltanto a chi lo riceve, ma anche a chi lo fa. Non costa nulla, anzi ti mette in tasca una moneta da spendere nella tua giornata"....

 
 
 

HO RIVISTO IL PRIMO AMORE...

Post n°24 pubblicato il 03 Agosto 2009 da riflessilunaridgl

Ne avevo parlato tempo fa, nel post n° 7, "E ripenso al primo amore". Oggi posso tranquillamente affermare che quello è stato un post premonitore...:-)).
Accadono cose, a volte, che neanche lontanamente si immaginano perchè le possibilità sono assai remote, perchè si vive in due città piuttosto distanti tra loro, perchè dopo tanto tempo il primo amore si conserva come un caro ricordo, si sorride alle emozioni vissute, al primo batticuore, al primo bacio, alla prima volta, ma non si avverte quasi mai il desiderio di rivedere quella persona...E invece, per una casualità che ha del portentoso io, qualche domenica addietro l'ho rivisto.
E' complicato descrivere il turbinio di emozioni che si avvertono anche perchè quella domenica è stata proprio speciale...Eh si, perchè è accaduta un'altra cosa bellissima che sognavo da tempo. Di questa cosa non parlerò, è troppo intima, troppo difficile da spiegare e forse anche da comprendere, ma io sono stata felicissima che si sia verificata e conservo vivida nel cuore la gioia che ho sentito...
Ok, torniamo al primo amore...E' stata l'amica che mi accompagnava ad accorgersi che, al tavolino alle mie spalle, c'era un signore  che mi fissava intensamente, mi sono girata di scatto, ma non mi è sembrato di conoscerlo e, comunque, non ho pensato al mio primo amore anche se ero nella sua città, ma a un'altra persona che avevo in mente in quel momento....Il tipo in questione a un certo punto ha pensato bene di avvicinarsi e di chiedere scusa per averci messo in imbarazzo data la sua insistenza nel guardare, ha poi specificato che lo faceva solo perchè io somigliavo in modo incredibile a una persona che aveva conosciuto circa 20 anni fa...In quel momento l'ho riconosciuto, il viso, gli occhi, la corporatura erano gli stessi, solo i suoi capelli mi hanno fuorviato, erano ormai brizzolati...Gli ho detto "sono proprio io"....Nei suoi occhi ho letto mille emozioni diverse, incredulità, gioia, voglia di abbracciarmi, voglia di raccontarsi...Siamo stati a parlare per un pò, ci siamo detti tante cose, lui mi ha parlato del suo matrimonio conclusosi dopo pochi anni con un divorzio, del desiderio mai realizzato di avere un figlio. Io gli ho raccontato di me, di tutte le cose belle che ho fatto, ma anche delle vicende dolorose che mi hanno cambiato molto. Abbiamo
 parlato poco dei nostri due anni d'amore e forse è stato giusto così. Nel salutarci mi ha accarezzato il viso e mi ha detto che nella vita si ha una sola volta la fortuna di amare intensamente e che lui la sua occasione se l'è giocata diciannove anni fa...Gli ho sorriso, ma non me la sono sentita di aggiungere altro. Le emozioni che ho vissuto un tempo con lui sono state vere e importanti, ma è giusto che siano custodite al loro posto, ossia nel cassetto delle cose più belle della vita...Sono uscita dal bar con la forte sensazione di aver commesso un errore nel dargli il mio nr. di cellulare...

 
 
 

E' TEMPO DI GIOCHI...

Post n°23 pubblicato il 09 Luglio 2009 da riflessilunaridgl

E' da un bel pò che non si vedevano giochi, ma con l'estate sembra che comincino a tornare in voga...
Questo che mi accingo a fare e che ho trovato in svariati blog visitati, mi sembra molto carino anche se ritengo non sia poi così semplice...Si tratta di rispondere alle domande di seguito elencate utilizzando titoli di libri letti. Ma deve essere solo il titolo a parlare di noi, il contenuto non deve condizionarci...
Ok, si parte:

1) Sei maschio o femmina?   
     Chiedi alla polvere. -   di John Fante

2) Descriviti!
    
La barca senza porto.  di Lara Kant

3) Cosa provano le persone quando stanno con te?
    Le parole che non ti ho detto  di Nicholas Sparks

4) Descrivi la tua relazione precedente.
    
La solitudine dei numeri primi  di Paolo Giordano

5) Descrivi la tua relazione corrente.
   
A sud del confine, a ovest del sole di Haruki Murakami

6) Dove vorresti trovarti?  
    
A ovest di Roma di John Fante

7) Come ti senti nei riguardi dell'amore?
   
Il giorno prima della felicità  di Erri De Luca

8) Com'è la tua vita?
   
Seta di Alessandro Baricco

9) Che cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio?
   
Oceano mare di Alessandro Baricco

10) Dì qualcosa di saggio!
      Il resto di niente  di Enzo Striani

11) Una musica.
      Alta Fedeltà. di Nick Hornby

12) Chi o cosa temi?
      L'ombra del vento  di Carlos Ruiz Zafòn

13) Un rimpianto.
      Se non ora, quando? di Primo Levi

14) Un consiglio per chi è più giovane
     
Aspetta primavera, Bandini. di John Fante

15) Da evitare accuratamente.
      I Malavoglia di Giovanni Verga

  

 
 
 

E' TUTTA UNA QUESTIONE BIOLOGICA...

Post n°22 pubblicato il 05 Luglio 2009 da riflessilunaridgl

Immaginiamo una scena quotidiana in una qualunque casa. Sono le sette di sera, c'è necessità di fare una telefonata di lavoro, ma il numero è occupato. Nell'attesa, quasi con sette braccia come la mitica dea Kalì, reggendo la cornetta tra orecchio e spalla si riesce a riempire la lavatrice, lavare le tazze, mettere in tavola la tovaglia, dare una sistematina rapida al letto, riempire la pentola per la pasta, togliere la busta di spinaci dal congelatore.
Se invece la telefonata la deve fare lui, nell'attesa di avere la linea...attenderà di avere la linea. Pigro? Egoista?...No, è proprio una questione biologica, perciò non servirà rimproverarlo, si litigherebbe solamente.
L'uomo è veramente dotato di minori capacità di gestione domestica e di coordinamento degli impegni. Del resto la donna ha meno facilità in altri campi che attengono più prettamente al mondo maschile.  Pare che queste differenze di attitudini e capacità non siano legate all'educazione, come si è sempre creduto, ma proprio alla stessa genetica.
Agli albori della civiltà l'uomo, per garantire la sopravvivenza a se stesso e alla sua famiglia, doveva cacciare, individuare e perseguire la preda. Perciò, nel tempo, ha sviluppato una visione molto focalizzata su un obiettivo lontano. Viceversa, la donna, dovendo sorvegliare la casa, raccogliere i frutti della terra, guardare la prole, per sopravviviere ha dovuto dotarsi di una grande abilità a tenere sotto controllo contemporaneamente molti stimoli vicini. Con il passare del tempo, i due mondi ,maschili e femminili ,si sono evoluti e avvicinati, ma rimangono molto diversi e mantengono caratteristiche specifiche e distinte...Ecco spiegato, molto semplicemente, perchè lui al mattino non trova mai nel cassetto i calzini che pure sono lì, insieme ad altra biancheria, mentre lei, nonostante tutto l'impegno, non riesce ad avere una chiara visione di tipo spaziale che le consente di orientarsi al meglio su una cartina...
Conclusioni?
L'uomo e la donna sono l'uno complementare dell'altra. 

 
 
 

COME E' DIFFICILE ESSERE DONNE OGGI!!

Post n°21 pubblicato il 01 Luglio 2009 da riflessilunaridgl

Oggi mi guardavo allo specchio e, tutto sommato, sono contenta di me. Soddisfatta del mio aspetto (anche se tutto è migliorabile), dei miei amici (pochi, ma buoni), della mia casa, del mio lavoro. A volte, confrontandomi con mia madre, penso che la sua generazione sia lontana da me anni luce, e mi  scopro più vicina al modo di pensare di mia nipote. Altre, rifletto sulla mia infanzia, sulle abitudini più semplici e quelle tradizioni piene di buonsenso oggi scomparse di cui mi pare nessuno si ricordi più. Eppure, sono i valori in cui sono cresciuta. Mi capita, allora, di chiedermi chi sono, che tipo di donna rappresento, come mi vedono le mie nipoti, i miei alunni, come vorrei essere tra dieci anni o anche solo domani...Rispondere non è affatto facile.
Per una donna in passato era tutto molto più semplice, dal momento che spaziava entro aree e ruoli riservati solo a lei e ben definiti. Poi c'è stata l'emancipazione, la spinta al lavoro fuori casa, non solo per necessità economiche, ma anche per la voglia di mettersi alla prova in campi inesplorati. Fuori casa possiamo ormai candidarci a ogni tipo di ruolo (ora abbiamo anche il primo gondoliere donna), ma in casa le difficoltà non sono diminuite, anzi! La mia condizione di single mi costringe a non poter condividere con nessuno il carico dei lavori domestici e della gestione della casa, in generale, ma non è che vada molto meglio per tante mie amiche e colleghe sposate. Le più fortunate hanno al fianco un uomo volenteroso e disposto a farsi carico di compiti predefiniti: la spesa, il bambino a scuola, il caffè, il bucato da stendere. Tutto il resto, però, è ancora e sempre compito della donna...Una bella fatica!!
In altre parole, rispetto ai tempi delle nostre nonne, le cose invece di diventare più facili, sono diventate molto più difficili. Oggi, infatti,  alla donna viene richiesto di essere brava come in passato ad allevare i figli, a sostenere il marito, a tenere le redini della casa e della famiglia e di fare al meglio il proprio lavoro.
In una situazione di questo tipo, non c'è da stupirsi che ci si senta disorientate, confuse, ci si domandi se è giusto desiderare di volere tutto: casa, matrimonio, figli, carriera (non necessariamente nell'ordine), o se forse sarebbe meglio fare una scelta...

 
 
 

COME PORTARE ALL'ALTARE UNO SCAPOLO INCALLITO...

Post n°20 pubblicato il 18 Giugno 2009 da riflessilunaridgl

"Se ti sei decisa a farlo capitolare, gioca bene le tue carte!" E' l'affermazione di una ragazza di quasi 19 anni...
Cena di fine anno con gli studenti...Una esce di casa pensando di partecipare a una cena come tante e invece si ritrova a scoprire che le sue alunne, all'apparenza timide e introverse, in certi campi ne sanno una più del diavolo...Vi racconto, brevemente, l'antecedente...
Parlavano di un ragazzo, non tanto bello, ma decisamente affascinante per i suoi modi sicuri, l'esperienza, il sorriso aperto e i suoi mille interessi. Tra questi ultimi, in particolare, c'è quello per il sesso femminile...Pare che il tipo in questione, sul piano delle conquiste ami giocare su più tavoli e si vanta di non essersi mai fatto 'incastrare' da nessuna. Lui non vuole sposarsi e non vuole nemmeno convivere, anzi adora spassarsela con gli amici, tra viaggi, hobby e una girandola di storie usa e getta.
Mi è sembrato saggio intervenire e consigliare alla malcapitata che si è presa una cotta gigantesca per questo individuo, di lasciarlo perdere e volgere il suo sguardo altrove, ma la ragazza non ci pensa nemmeno e si è messa in testa di farlo capitolare. Hanno così definito una serie di mosse vincenti per raggiungere l'obiettivo...
1) Mantenersi fuori dal mucchio usando una strategia diversa: farsi desiderare, incuriosirlo, insomma, gettare il sasso e ritirare la mano;
2) Se ci sarà un primo incontro, evitare domande banali, parlare di cose stimolanti e soprattutto farlo parlare dei suoi interessi...gli uomini adorano sentirsi importanti e parlarsi addosso.
3)Dopo la prima uscita, vietato richiamare il giorno dopo. Deve essere lui a farlo!!
4) Finalmente il telefono squilla! E' lui che propone un invito per un aperitivo. Ovviamente, l'invito deve essere accettato, ma, una volta lì, se lui propone di continuare la serata bisogna inventare un impegno e aggiungere che magari ci si potrà rivedere in una prossima occasione....Fino a questo punto le ho ascoltate sorridendo, ma qui sono di nuovo intervenuta..."Ma come, sei in trepidante attesa che chiami e poi quando lo fa prendi un aperitivo e  scappi?" E una di loro "Si, prof! Se lui è interessato, richiama di sicuro. Se non lo fa è perchè aveva in mente una serata mordi e fuggi. In tal caso, malgrado la delusione, non si perde nulla."....Rifletto e concludo che ha ragione.
5) Non raccontare subito tutto di se stesse, lui non è un confessore e nemmeno un biografo. Meglio lasciare un velo di mistero e ambiguità.
6) Se lui chiede come mai una ragazza così carina ancora non è fidanzata, bisogna lasciar intendere che le occasioni non sono mancate, ma alla fine ci si è tirate indietro perchè non c'era la convinzione totale. Farebbe un certo effetto dire "Quando deciderò di mettermi in gioco, sarà solo con una persona veramente in gamba"...Difficile pensare che non si senta chiamato in causa...

Beh, cosa dire! Che siano davvero queste le 'regole'?....Ma allora io non ho capito proprio niente....

 
 
 

MA IL ROMANTICISMO ESISTE ANCORA?

Post n°19 pubblicato il 08 Giugno 2009 da riflessilunaridgl

 

Nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa, insieme ad una mia amica, abbiamo fatto una lunga passeggiata e tra uno sguardo alle vetrine, l'acquisto di qualcosa di frivolo e qualche amenità buttata lì a caso, tanto per ridere, è venuto fuori un argomento 'scottante'...Abbiamo discusso di romanticismo.
Altro che romanticismo, in fatto di sentimenti, la nostra società è la società dei fast food.
Di romanticismo, io ne vedo in giro molto poco, a cominciare dai giovani.
Una volta maschi e femmine, da piccoli, vivevano in modi abbastanza separati, dall'asilo alla scuola, quindi il momento del primo incontro era carico di attesa, mistero, emozione.
Oggi si fa tutto insieme fin da piccoli. E questo contatto ravvicinato ha ucciso il romanticismo, impoverito l'arte del corteggiamento e a volte addirittura portato agli eccessi del sesso fatto per amicizia.
Viviamo nell'era dell'amore veloce e virtuale, di internet, degli sms (che squallore chiudere una storia d'amore attraverso un sms)...Questo però non significa che non si potrebbero ricreare gesti e passioni romantiche. Ma bisogna impegnarsi perchè chi lo vuole fare si ritrova spesso a combattere con un contesto poco favorevole.
Gli uomini provano vergogna a essere romantici e molte donne non li aiutano a diventare dei cavalieri. L'essere sempre più competitive, a cominciare dal lavoro, non mette certo il maschio nella condizione di essere romantico...
Sono veramente cambiati i tempi e, a volte, penso di vivere in un'epoca sbagliata perchè sono vergognosamente sentimentale, mi emoziono ancora se mi donano un fiore, se mi dedicano una canzone o un pensiero gentile...
Non ridete di me, vi prego! Prometto che cercherò di cambiare...
Ho appena detto una bugia, io non desidero affatto cambiare...

 
 
 

IL BUONGIORNO COMINCIA DAL...RISVEGLIO.

Post n°18 pubblicato il 01 Giugno 2009 da riflessilunaridgl

Certe mattine il suono della sveglia non ci vorrebbe proprio! Si apre un occhio e immediamente si vorrebbe richiuderlo. Sulla mattinata grigia, sulla lavatrice da caricare, il bucato da stendere e quello da stirare, il pavimento da pulire. E poi l'auto che emette uno strano rumore, la libreria piena di fogli in ordine sparso, le bollette da pagare, la lista della spesa...Insomma, certe mattine sembra che non ci sia alcun valido motivo per scendere dal letto e mille per voltarsi dall'altra parte e non iniziare neppure quella giornata.
In genere, non ho il risveglio problematico, anzi, sono considerata dalle mie amiche con incredulità e stupore, come facente parte della schiera dei cuor contenti mattutini.
Ma stamani non è andata così! Mi sono alzata dal letto irascibile e scostante e, guardandomi allo specchio, mi sono trovata pure brutta...
Allora mi sono presa di petto e mi sono detta "Eh no, Ale! Così non va! Fatti venire in mente spunti e idee per capovolgere la situazione e ritrovare il buonumore".
E, per fortuna, le idee mi sono venute.
Una doccia quasi fredda, un buon caffè e poi via, a correre: trenta minuti di corsa veloce e una fantastica brioche con il gelato come premio ampiamente guadagnato.
Più tardi andrò a fare un lungo giro in macchina e se dovessi trovare traffico, non mi arrabbierò come al solito, ma approfitterò per ascoltare con calma il cd acquistato un mese fa e che non ho neanche tolto dall'involucro...
Non ho  programmi per la serata, ma non è detto che non mi venga qualche altra idea...
Ci vuole poco, solo la voglia di non abbattersi e di non lasciarsi soffocare dalle cose che in qualche modo turbano la nostra esistenza...Non ho ancora indossato gli occhiali rosa, ma almeno mi è passato il malumore...

 
 
 

 

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