Creato da gatta.sissi il 18/06/2012

ricomincio da zero

sfogo di una donna

 

 

io ci credo e ti riincontrerò

Post n°105 pubblicato il 04 Giugno 2015 da gatta.sissi

 

Oggi è un giorno particolare e voglio essere seria, cosa piuttosto rara per me visto che cerco sempre di mettere in chiave allegra e leggera quasi ogni  cosa.

L'argomento di oggi è la reincarnazione e perché credere in questo.

Potremmo forse dire: perché non crederci?

Chiamata anche metempsicosi, è il processo naturale che vede il passaggio di un'anima da una vita a quella successiva.  Pitagora e la sua scuola sono stati tra i primi, nella storia documentata, a sostenere il concetto di reincarnazione.  Platone a sua volta fece della reincarnazione il perno della sua conoscenza.  Ma al di là della storia e della filosofia, tre quarti del mondo credono in questo, alcuni per fede, altri per esperienze dirette di memorie del passato e altri ancora perché hanno approcciato l'argomento con studi scientifici. 

Questo video ne è un esempio:
 


Riscoprire la propria identità, quella di un'anima che ha un corpo anziché pensare di essere un corpo con un'anima, riposiziona la propria coscienza e allarga il proprio orizzonte.  Offre lo spazio per la percezione della propria eternità e sfata i limiti della dimensione fisica come sue condizioni naturali.


 
Quindi la reincarnazione è un processo di rinascita: ad ogni morte corrisponde una nuova nascita e l'apertura di un nuovo capitolo in un'infinita storia di vita.
Come mi sentirei affermando: sono un'anima immortale, senza fine..  Il corpo ha fine, lo vediamo, ma l'anima ha altre caratteristiche. Cosi si riduce la paura della morte e si aumenta il desiderio di vivere correttamente.



Cosa viene con me?
Nel suo trapasso l'anima porta con sé le impronte caratteriali accumulate in quella vita ed entra nel corpo di un bambino non ancora nato, mentre quel corpo è ancora nel ventre materno. Questo accade normalmente tra il quarto e il quinto mese di gravidanza. Un'anima umana entra solo in un corpo umano e il tipo di corpo e le condizioni di nascita sono determinati dalle azioni passate compiute cioè nella sua vita o vite precedenti.
Lasciare un corpo, ovvero morire, è spesso accompagnato da sofferenza e questo ha reso la morte qualcosa da temere. Di fatto temiamo di più la sofferenza che non  il viaggio verso una nuova realtà.

Ti è mai capitato di incontrare qualcuno per la prima volta (apparentemente), ma che hai avuto la sensazione di aver già incontrato prima? O sei proprio sicuro di averla incontrata precedentemente... eppure non in questa vita? 'Precedentemente' potrebbe significare in un'altra vita? Per i sostenitori della reincarnazione, è sicuramente una possibilità.



ho la convizione che lasciare un corpo e lasciare le persone care con le quali abbiamo fatto un percorso di vita insieme sia solo un arrividerci perchè le anime si incontrano di nuovo, in altre vite: la connessione tra noi è eterna. Cosi non perdiamo mai veramente nessuno


Morire, inoltre, non è solo una realtà fisica, si può morire dentro mentre il corpo ancora vive! Ad esempio, tanti anziani sono abbandonati alla loro triste vecchiaia, sembrano già "morti", delusi dalla carenza di affetto familiare. Forse quella morte è peggiore. 

Infine, che uno ci creda o meno, l'idea è di vivere tenendo alti i propri valori e la propria etica di vita. Se agisco con questo criterio, so che alla bontà delle mie azioni corrisponde un buon raccolto (legge di causa/effetto).  Si dice che se vivo in modo pacifico e non violento, così sarà la qualità  della mia vita e anche della mia morte.


E non solo, una sorta di "fortuna" karmica viene seminata per le vite future. Credere di vivere una volta sola spesso porta ad arraffare il più possibile, ad essere scorretti e noncuranti della "semina". Non abbiamo bisogno di attaccarci a questa vita pensando che è 'tutto quello che c'è'. Chissà, magari, che ci creda o no, vale la pena agire al meglio e sentire la forza di una coscienza che vibra nella semplicità e fragranza delle qualità profonde dell'anima



 

 
 
 

barba e baffi

Post n°104 pubblicato il 27 Maggio 2015 da gatta.sissi



parlando sempre di pelo come nei post precedenti  volevo favi notare  che oramai da un'anno, ma negli ultimi mesi si è intensificato, il fenomeno "uomo con la barba" è tornato di moda, tanto da diventare un "must have" a tutti gli effetti!

Grazie Dio!

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Non si può di certo non dire che un uomo con la barba sembri più sicuro, abbia più fascino e sex-appeal, quel non so che di "primitivo" che piace ed attira moltissime fanciulle ed altri gender, e che se abbinato a qualche tatuaggio, ti trasforma in qualcosa di divino, da guarda per forza.

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Attori, cantanti, politici, sportivi e chi più ne ha più ne metta, hanno ceduto al richiamo della barba, e le testate giornalistiche di tutto il mondo hanno dedicato "uno speciale" a questo argomento.

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Sul web, ma in particolare su facebook, sono nate pagine dedicate al mondo della barba, come per esempio "la confraternita della barba e dei baffi" (https://www.facebook.com/pages/Confraternita-della-barba-e-dei-baffi/609902992397709) oppure "beards.org (https://www.facebook.com/pages/beardsorg/205753786095?fref=ts), e le aziende che producono prodotti per la cura della barba e dei capelli si sono scatenati nel creare pagine web in cui danno consigli su come far diventare (o sembrare) la propria barba un capolavoro, perché ricordiamoci, cari signori, che se la barba non si cura, si ottiene esattamente l'effetto contrario: da "sex pistol" si diventa "trash pistol" inteso proprio come sporcizia, immondizia, puzza nauseabonda!

Non vi farò una carrellata di prodotti da usare, non è compito mio e non sono una esperta nel campo, ma basta andare su google, digitare "prodotti per la cura della barba" e vi esce un supermercato dedicato solo a quello! Quale meraviglia!

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Barbe di tutte le forme, di diverse lunghezze e di colori diversi. Alcuni preferiscono solo i baffi perché più facili da curare, altri il pizzetto, ma normale e non quelle cose oscene che si vedono ogni tanto, quei fili sottili usati per incorniciare il viso...ma che pena!

Ma come può venire in mente ad un essere umano, in grado di intendere e di volere, di "ricamarsi" certe cose sul viso? Siamo quasi a livello di "sopracciglia ad ali di gabbiano"!

Ma ometti che tanto amante questo genere di sopracciglio, lo sapete che il genere metrosexual andava di moda negli anni 2000?

Ma basta, un po' di virilità per favore!

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Vogliamo parlare dei barbieri specializzati in barba e baffi o in tagli dei capelli anni '30? Bullfrog a Milano per esempio,, è solo uno dei tanti nomi di barbieri nati sull'entusiasmo per la barba, il pizzetto o i baffi, magari con un gusto un po' retro' che tanto ci piace!

Quindi, ben tornata barba! Ma solo se curata e se ci si crede davvero...la barba alla fine non è una moda, ma una filosofia di vita...

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la tinta al pelo

Post n°103 pubblicato il 25 Maggio 2015 da gatta.sissi

Come detto nel post precedente noi donne abbiamo la mania del pelo.

Anche gli uomini però... Arrivati alla soglia dei cinquanta, si perdono nella selva oscura e smarriscono la dritta via come l'amico Alighieri.

E non dico che precipitano nei gironi infernali ma certo non bazzicano in paradiso. ad esempio.

Insinna.


Il re dei pacchi. Pacman. Beh, si è fatto biondo.  Capelli color maionese.

Fa impressione. 


Lo guardi e ti sembra di vedere la De Filippi obesa con la voce un po' meno maschia.  Qualcuno accendendo la tv ha chiamato il tecnico pensando che il colore fosse andato a ramengo?... La verità è che lui ha fatto una scommessa. Che se "Affari Tuoi" fosse andato bene, anzi, meglio dell'anno scorso, si sarebbe fatto biondo. "Affari tuoi" sta andando benissimo, e così ha dovuto ossigenarsi. Però è andata  già bene che non ha fatto il voto di fare lo strip in diretta, come la Ferilli quando ha vinto la Roma.

Altro tinteggiato è Cracco.


Il cuoco.

Il figone di Masterchef.

Lui ha lasciato intatta la chioma ma si è tinto la barba. Ce l'aveva brizzolata, molto sale e pepe che per un cuoco è la morte sua... bon. Partito l'embolo se l'è tinta. Se l'è fatta color cioccolato fondente con pralinatura di fave di cacao. Magari è stato un incidente.

Gli è rimasta nell'impasto mentre preparava la Sacher .

Tanto non c'è niente da fare.

L'unico maschio che sta bene tinto è Malgioglio.


Lui e il suo ciuffo di puzzola.

Una pennellata di chantilly.

Pensate chein una intervista alla radio ha detto che una volta in una trasmissione, per fare una gag, Belen gli ha messo la lingua in bocca e lui ha vomitato una settimana. Manco fosse stata la lingua di una vipera.

Ma dai...  Il 99% dei maschi italiani starebbero con la bocca aperta come i passerotti pur di farci entrare dentro qualcosa di Belen, lui niente. 

Chissà, magari Belen è fighissima, però l'alito difetta... Avrà un fiato importante.

Forse è per quello, che Malgioglio è rimasto indisposto.

D'altronde qualche difetto ce lo deve avere pure lei no?


 

 
 
 

hairstyling per le "acconciature intime"

Post n°102 pubblicato il 22 Maggio 2015 da gatta.sissi

Notizionaaaa... Bellissime novità per noi donne è arrivata un'invenzione che aspettavamo da tempo e ora possiamo tirare un sospiro di sollievo. Cos'è che noi donne aspettavamo da tempo?

Il riso che non scuoce?

Una gomma da cancellare che leva le occhiaie?

Un collant di ghisa che si smaglia solo se ti graffia una tigre della Malesia?

No.

È in arrivo sul mercato un nuovo rasoio per femmine, specifico per la zona bikini femminile...


Zona per cui noi siamo diventate paranoiche ... non dico di lasciare tutto incolto, che è brutto, poi ti metti il bikini e sbuca la testa di Giovanni Allevi, ma neanche esagerare.

Ma poi per chi?

Per l'uomo?

Ma il maschio non ci fa manco caso.

Non si accorge neanche quando esci coi capelli rossi e lunghi come la Mannoia e torni coi capelli corti e biondi alla De Filippi...e secondo te si accorge se hai un trifoglio  LI'?

Comunque questo rasoio è snodatissimo e può andare a scovare i peli negli anfratti e nelle caverne più oscure e fosche.


Ma la cosa figa, che mi sembra l'espressione perfetta, è che insieme a questo rasoio ti danno pure in omaggio degli stampini. Non come quelli dei biscotti. Delle specie di cartamodelli, come quelli che trovi su Burda o Mani di fata, solo che invece di avere il modello del centrino o della gonna a godet, ci sono le forme da dare alla tua parte intima. Tu lo ritagli, col dito tieni e poi usi il rasoio come tagliaerba

.

Praticamente fai del découpage. Così ogni donna può scegliere che forma dare alla propria foresta vergine.

Ma la cosa bella è che loro, gli inventori, dicono che così le donne acquistano maggiore autostima.
Sarà... Può darsi, che la moda di depilarsi con le formine serva, ma per me il cartamodello all'uomo non aggiunge niente.

L'uomo, si comporta come il critico d'arte con il quadro. Non gliene frega niente della cornice

 
 
 

un post semiserio: come inventarsi un lavoro

Post n°101 pubblicato il 21 Maggio 2015 da gatta.sissi

IL PROPRIETARIO MUORE?

NEGLI USA C'E' LA "CASA DI RIPOSO" PER ANIMALI



Per prenotare un posto servono fino a 2.000 dollari

Una casa di riposo per cani e gatti, ospitati una volta che i loro proprietari non ci saranno più. Con l'aumento delle famiglie senza figli e con un animale e del numero degli anziani che trascorrono la loro vecchiaia con un quattrozampe, sta riscuotendo grande successo l'iniziativa lanciata in Texas, negli Stati Uniti: una casa riposo in grado di accogliere il "miglior amico" una volta che chi se ne occupa regolarmente non ci sarà più.


Per prenotare un posto è necessario pagare fra i mille e i duemila dollari, poi i proprietari - guardando al futuro benessere dell'animale - dovranno mettere a disposizione un fondo dai 50 mila ai 210 mila dollari a seconda dell'età dei proprietari e del tipo di animale. Più giovane è il proprietario, più è alto il costo: il centro offre la possibilità di "sostituire" una bestiola con un'altra in caso di morte prematura dell'iscritto.

Al momento la casa di riposo ospita 34 animali, ma altri 510 sono iscritti: ci sono cani, gatti, cavalli, asini, conigli e anche un lama.

''Cinquanta anni fa un centro come questo non esisteva - spiega Hanry L. Presal, il direttore del centro -. Ma con il rafforzarsi delle relazioni fra uomo e animale, l'aumento delle coppie senza figli e di anziani che vivono senza figli, questa è un'opzione che piace''. Eppure, centri come questo sono ancora rari. Negli Stati Uniti ce ne sono pochi altri, altri simili ci sono in Gran Bretagna e in Giappone.


Perchè non farlo anche qui in Italia?

io ho tre splendidi gatti e se mi dovesse capitare qualche cosa ho  già chiesto ad alcuni amici e parenti di occuparsene... ma per chi non ha questa fortuna potrebbe essere una soluzione ....

bau miao


 

 
 
 

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