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Notre - Dame di Chartres...la Cattedrale del Mistero...

Post n°125 pubblicato il 19 Novembre 2010 da rigel2_rm
 

 

 

La cattedrale di Chartres è stata edificata nell’omonima città che si trova nel nordovest della Francia, 95 km a sud ovest di Parigi ed è considerata una delle cattedrali gotiche di maggior prestigio e valore. Nel corso dei secoli diverse costruzioni religiose si susseguono nell’area della odierna cattedrale a cominciare da un santuario pagano. L’attuale cattedrale fu eretta per volontà del vescovo Fulberto nel’XI secolo dopo un rovinoso incendio che distrusse l’edificio religioso in costruzione.

 

Costruita dai monaci cistercensi, la Cattedrale di Notre Dame a Chartres è uno dei capolavori dell’architettura gotica. La Cattedrale è stata costruita a partire dal 1135 e terminata pochi anni prima che venisse posta la prima pietra di Castel del Monte -1240 circa- ( Vedi post precedente). Quindi il curioso allineamento tra Chartres, Castel del Monte e la piramide di Cheope è stato voluto da chi ha voluto erigere l’ultima di queste costruzioni. Cioè Federico II con Castel del Monte.

 

 


Ma questo vuol dire che, probabilmente l’Imperatore conosceva – grazie ai monaci cistercensi – i segreti che la grande cattedrale francese celava. Segreti che, ancora una volta, sembrano richiamare la geometria sacra ben conosciuta dagli architetti dell’Antico Egitto
E quei segreti, forse, erano stati fissati nella pietra, nel nord della Francia, alcuni secoli prima. Infatti, l’attuale cattedrale è stata eretta sul luogo dove in precedenza sorgeva un altro tempio, risalente, pare, all’800 d.C. Vi sono delle coincidenze apparentemente inspiegabili…Se alcuni studiosi hanno cercato di vedere le cose dall’alto, altri hanno preferito concentrarsi sull’interno delle costruzioni, cogliendo alcune importanti analogie: ad esempio se a Castel del Monte, tra le altre cose, il numero 111 torna anche come perimetro in cubiti egizi del cortile interno, (per l’esattezza 111/11) lo stesso numero lo ritroviamo a Chartres sia pure in metri: la navata del tempio è lunga 74 metri (centimetro più, centimetro meno) mentre il coro, che la interrompe appunto dopo 74 metri, è lungo 37 metri. 74+37 dà, appunto 111.
Ovviamente il 111 può essere ottenuto in molti modi diversi (110 + 1; 100 + 11; 97 + 14…). Ma l’indizio che la presenza di 74 e 37 non è casuale è data dal fatto che 111: 3 dà 37 mentre 37 x 2 dà 74. Insomma, 37 e 74 sono, rispettivamente, un terzo e due terzi del numero sacro 111.
E’ poi interessante notare che sempre 37 metri è alta la volta della Cattedrale e 37 metri è profondo il cosiddetto pozzo dei "Santi Forti", posto sotto la Cattedrale. Ma perché uomini di tanto tempo fa dovevano diventare matti a riprodurre, sotto varie forme, alcune proporzioni fisse? Perché, a livello simbolico, riprodurre forme, misure e ritmi cosmici negli edifici sacri voleva dire cercare di riprodurre in Terra e in piccolo la grande armonia celeste. Insomma, dei piccoli Microcosmi che dovevano riprodurre e rappresentare il Macrocosmo e, con esso, la perfezione di Dio.

Si è parlato di "forme", "misure" e "ritmi" e abbiamo visto attraverso l’uso di figure geometriche precise e del ricorrere di numeri e proporzioni cari alla geometria sacra. Ma ci sono anche i "ritmi" dell’universo. Come venivano rappresentati questi "ritmi"?
Ad esempio, attraverso lo sfruttamento della luce del sole in giorni precisi dell’anno. La Piramide di Cheope ha alcuni condotti che secondo alcuni sono orientati in modo tale da far entrare all’interno raggi di sole in giorni particolari. Ugualmente, l’ombra proiettata dalla Piramide in occasione del solstizio d’inverno rispetterebbe precise proporzioni.

 


Ugualmente le torri di Castel del Monte proiettano ombre precise in certi giorni: in occasione di quello d’autunno, a mezzo giorno, la lunghezza delle ombre corrisponde alla lunghezza del cortile interno, poi l’ombra si allunga fino ad indicare la circonferenza delle mura che anticamente circondavano il castello stesso; senza contare che in occasione del solstizio d’estate, un raggio di sole attraversa la finestra sopra il portale principale per andare a "colpire" un rettangolo posto su una parete del cortile interno.

E a Chartres? Qui, i frati cistercensi non sono stati da meno. Due esempi: il primo è nella vetrata di Sant’Apollinare, nel quale esiste un foro attraverso il quale il 21 giugno, a mezzogiorno, un raggio di sole va a colpire una mattonella metallizzata.
Ma ancora più significativo il fatto che la mandorla del rosone occidentale, rappresentante la Vergine, ad agosto sia attraversata da un raggio di sole che va a proiettarsi sulla rosa posta al centro del labirinto che è in questa cattedrale, come nelle altre cattedrali francesi chiamate a rappresentare la costellazione della Vergine.


Oggi il fenomeno si verifica verso il 20 del mese ma si è calcolato che in origine il tutto accadeva il 15 d’agosto, il giorno dedicato alla Madonna. L’attuale scarto è dovuto al progredire del moto precessionale dal Medioevo ad oggi.
Secondo alcuni ricercatori questo labirinto richiama, una volta di più, all’Antico Egitto. Infatti, ricorrerebbero in questo labirinto le complesse proporzioni che l’egittologo Schwaller de Lubicz ha individuato nei più importanti templi egizi.

Ma se anche così non fosse, questo labirinto è interessante per il fatto che il numero delle pietre pavimentali che lo compongono è uguale al numero dei numeri della gestazione e il fatto di percorrerlo rappresenta un percorso iniziatico: dall’esterno fino al centro si cresce spiritualmente fino a "nascere" a nuova vita. Non a caso questo labirinto era chiamato anche "Percorso di Gerusalemme".
Le allegorie si sprecano e hanno spesso al centro la figura della Vergine cui non a caso la cattedrale è dedicata.

   

 

 

 

Una antica cronaca riferisce che qui, in età precristiana, esisteva un tempio consacrato dai druidi celti ad una Vergine che lì avrebbe partorito. Sembra che in quel tempio fosse custodita una statua venerata dalle popolazioni celtiche. Una statua che ricordava la figura di Iside. Una figura di colore nero. E in Europa sono almeno 500 le raffigurazioni di "Madonne nere". Due di quelle madonne nere sono a Chartres.


 

 

Qualcuno sostiene che la cattedrale di Chartres fu realizzata con la volontà e il potere dei templari negli anni successivi al ritorno dalle Crociate nel 1128 e vi impiegarono studi e tecniche esoteriche. I Cavalieri Templari, si ritiene avessero rinvenuto documenti relativi alle "Leggi divine dei numeri,dei pesi e delle misure" sotto le rovine del Tempio di Salomone a Gerusalemme e li avrebbero forniti ai costruttori di cattedrali.La Cattedrale è stata costruita a partire dal 1135 e terminata pochi anni prima che venisse posta la prima pietra di Castel del Monte (1240 circa).

Il fascino della costruzione ampia e ricca di particolari è pervasa da ricorrenze matematiche e geometriche che rimandano a culture lontane, alchemiche ed iniziatiche.

La cattedrale venne realizzata con il contributo di molti: re, vescovi, artigiani, operai sotto la guida esperta di architetti che usarono tecniche costruttive sapienti e tuttora segrete. L’architettura è estremamente interessante e complessa, in lunghezza misura 130 metri, larghezza 32 metri mentre la navata è lunga 74 metri, alta 37 metri e larga 16,40 metri; le statue del recinto del coro sono 200, le vetrate sono 176.

Lo spazio interno della cattedrale è articolato su tre ordini, con le arcate, il triforio e la parete finestrata. Il piano inferiore, o arcata, è costituito da una serie di archi a sesto acuto nella navata, nel transetto e nel coro. Essi sorreggono il triforio, uno stretto loggiato orizzontale con una fila di eleganti colonnine che sostituiscono i pesanti matronei delle cattedrali più antiche. La parete finestrata prende luce da una serie di ogive, sormontate da un piccolo rosone.



Le nervature a croce, con tonde pietre scolpite nell'incavo, dividono il soffitto in volte rettangolari quadripartite. Nel punto in cui le nervature e gli archi trasversali si appoggiano sulla fiancata della cattedrale, gli archi rampanti esterni ne neutralizzano la spinta. Questa realizzazione permise non solo di costruire un edificio più alto, ma anche di aprire le pareti come prima mai nessuno avrebbe osato fare e di riempirle con le vetrate per farle sembrare come le mura della Gerusalemme celeste "ornate di ogni sorta di pietre preziose" ( Apocalisse XXI, 19-20 ).

 

Nel XII secolo all’ombra della cattedrale di Chartres nasce un movimento filosofico. Tra le basi fondanti esso sostiene che la filosofia deriva dalla paziente collaborazione delle generazioni che vi si dedicano nella loro successione temporale. La scuola si impegna nella ricerca filosofica, difesa della cultura letteraria e studio degli autori classici. Le discipline insegnate sono: diritto, grammatica, retorica, fisica e politica. La biblioteca raccoglie libri di discipline insolite, che provengono in copia e in traduzione da terre lontane; testi di medicina da Salerno e Montecassino, di astrologia e medicina dall’Islam. Tra questi ricordiamo: il commento di Calcidio al "Somnium Scipionis", il frammento del "Timeo platonico", il "De natura deorum" di Cicerone e "L’auctoritas" di Boezio.

 

 Aspetti misteriosi :

Su alcune vetrate della cattedrale ci sono delle immagini inerenti l’arrivo, la vita vissuta e la morte di Maria Maddalena in Francia, le quali sono uno degli elementi cardine del Codice da Vinci e sono legati alle vicende apocrife della religione cristiana. Questo elemento misterioso è accompagnato da altri due elementi: il primo è che il labirinto della cattedrale è stato progettato per essere di 666 piedi ( 666 è il numero del diavolo in origine l’angelo lucifero) ed il secondo è che la Maddalena in Francia viene chiamata dai devoti francesi come "Maria Lucifera". Cosa lega la figura della Maddalena a quella del nemico di Dio, ossia Satana ? Lucifero significa portatore di luce e credo che una risposta stia nella leggenda aurea scritta da Jacopo da Varagine di cui alcuni episodi sono presenti nelle vetrate della cattedrale. In tale opera l’autore, un domenicano, si riferisce alla Maddalena come un illuminata o illuminatrix. La questione è molto interessante perché questi sono i ruoli a lei attribuiti in tutti i testi gnostici proibiti. Essa è raffigurata come l’illuminata o colei che dona l’illuminazione vale a dire come iniziata o iniziatrice: non è spiritualmente inferiore come donna anzi il contrario. Quindi il legame a Lucifero sarebbe di base positiva, nel senso di donare la luce e forse la conoscenza (il cui termine deriva dal greco "ghnósis" ed è collegato ai testi gnostici) di una verità nascosta, ma la religione cristiana non insegna che Lucifero divenne nemico di Dio? Quale è allora la vera verità ? Solo chi ha costruito la cattedrale forse lo sa e stando ad alcune  fonti  i promotori della costruzione di tale cattedrale furono proprio i cavalieri dell’ordine templare.
 

Ps. Grazie al carissimo  amico Gino per avermi suggerito il particolare della correlazione tra il Codice Da Vinci e la cattedrale di Chartres.

 

                            

 

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