Creato da rigel2_rm il 29/03/2010

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I mitici POOH...

Post n°161 pubblicato il 04 Febbraio 2011 da rigel2_rm
 

 

POOH

 

Venerdì sera sono stata al concerto dei mitici Pooh, un'esperienza stupenda, unica, perchè è uno dei gruppi che io amo maggiormente e che hanno accompagnato, con le loro canzoni, tutta la mia vita. Al teatro Colosseo a Torino , ho potuto riascoltare i loro brani, (di alcuni dei quali ne ho anche realizzato un video). Non riesco a descrivere l'emozione di quella musica che ti entrava dentro l'anima. Nonostante siano rimasti in tre credo che nulla sia mancato alla lora straordinaria esibizione, la musica trascina, fa rimanere giovani, ho visto loro tre suonare, cantare e muoversi come dei trentenni. Mi sentivo in un'altra dimensione e a metà concerto, nonostante avessi il posto a sedere in platea nella sedicesima fila, quindi tutto sommato abbastanza vicino, mi sono alzata e sono riuscita ad arrivare proprio sotto il palco ed a scattare da lì qualche foto che ho inserito nel profilo e pure qui, ovviamente causa luci (tra l'altro stupende), non sono di ottima qualita, ma non importa io sono già contenta di averli potuti fotografare personalmente! Avevo le casse acustiche a due passi, quindi la musica era fortissima, ma non m'importava in quel momento talmente tanta era l'emozione e la gioia. Sono rientrata a casa un quarto alle due di questa notte (non sono abituata ad andare a letto a certe ore) però francamente non mi è pesato nulla, perchè ero felice e gratificata per quell'evento.

(Mi piace ricordarli tutti e quattro insieme)

Il primo nucleo dei futuri Pooh, che non si chiamano Pooh bensì Jaguars, nasce nel 1962 a Bologna, ad opera del batterista Valerio Negrini e di un giovane chitarrista di estrazione orchestrale, Mauro Bertoli. Dopo vari cambiamenti, alla fine del 1965, si arriva alla prima formazione un po' più stabile: Valerio Negrini (batteria), Mauro Bertoli e Mario Goretti (chitarre), Giancarlo Cantelli (basso) e Bruno Barraco (tastiere). Nel 1965 ci sono stati 2 avvicendamenti: Bob Gillot al posto di Barraco e Gilberto Faggioli al posto di Cantelli.

Nel gennaio 1966 ottengono un contratto con la Vedette, la casa discografica di Armando Sciascia che, avendo perso proprio in quel periodo l'Equipe 84, sta cercando un nuovo gruppo beat. Poiché però esiste un gruppo romano con lo stesso nome (i Jaguars), e che ha già inciso un 45 giri, si deve trovare una nuova denominazione: quella che viene scelta (su suggerimento di Aliki, segretaria di Sciascia) è ispirata a Winnie-the-Pooh, il famoso orsacchiotto della letteratura per l'infanzia. Ecco che allora nascono i Pooh nel 1966.

Il giovane bergamasco Roby Facchinetti sostituisce alle tastiere Bob Gillot. Nell'Estate dello stesso anno, Riccardo Fogli entra a far parte della band, sostituendo Gilberto Faggioli, che secondo alcuni giornalisti sarebbe stato "cacciato". L'incontro fra l'ex cantante degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, ed i Pooh avviene al Piper di Milano.

Nel tardo autunno, i Pooh partecipano al Festival delle Rose con il brano Brennero '66 che però viene censurato dalla produzione in quanto tratta del terrorismo in Alto Adige. Valerio Negrini è quindi costretto a scrivere in fretta e furia un testo alternativo per il brano, che viene presentato come Le campane del silenzio e si classifica all'ultimo posto della kermesse.

Il primo album Per quelli come noi è pubblicato alla fine dell'anno, e presenta le reincisioni delle canzoni uscite su 45 giri eseguite con la nuova formazione più altri brani; vende oltre 15.000 copie e comprende sei cover e sei brani scritti dal duo Facchinetti-Negrini (che però, non essendo ancora iscritti alla Siae, non firmano le canzoni). Solo nella ristampa su cd del disco i brani verranno accreditati a Negrini e Facchinetti.


Nel 1968 ad aprile, i Pooh conoscono per la prima volta l'ebbrezza della hit parade, con il tormentone Piccola Katy (che in origine è il lato B di In silenzio, quinto 45 giri) che sale fino alla quindicesima posizione.

Poco dopo la pubblicazione del disco Mario Goretti se ne va, stanco dei continui spostamenti in giro per l'Italia, e torna nella sua Bologna dove apre un'azienda di amplificatori: lo sostituirà (a settembre del 1968) il giovane chitarrista bolognese Dodi Battaglia, neanche diciassettenne, notato dai Pooh durante una festa bolognese in cui si esibiva con un virtuoso assolo elettrico degli Shadows. Membro dei Meteors (che sono stati anche il complesso di accompagnamento di Gianni Morandi), in "segreto" stava diventando protagonista dell'inimitabile crescita del complesso.

Valerio Negrini abbandona la band, pur rimanendo come paroliere e quinto Pooh occulto. Viene sostituito da Stefano D'Orazio, batterista romano che aveva già militato in gruppi comeI Naufraghi (con i quali ha all'attivo un paio di 45 giri ed una colonna sonora) e Il Punto. I Pooh registrano in inglese alcuni dei loro brani: Tutto alle tre diventa The Suitcase e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo. Tanta voglia di lei arriva seconda al Festivalbar.

Nel 1972 (Roby, Riccardo, Dodi e Stefano) il successo diventa mondiale, grazie a singoli di grande effetto e drammaticità come Noi due nel mondo e nell'anima (retro Nascerò con te), Cosa si può dire di te (retro Quando una lei va via).

Riccardo Fogli, decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. A suo giudizio, infatti, il produttore tende a privilegiare la voce di Dodi a scapito della sua. Il gruppo sembra sul punto di sciogliersi, quando, dopo infinite selezioni tenutesi nella lavanderia di un albergo sull'Appennino tosco-emiliano (inizio del 1973), a Roncobilaccio viene scelto un nuovo bassista, Red Canzian, chitarrista di una band progressive, i Capsicum Red, che all'attivo potevano vantare due singoli ed un apprezzato 33 giri. Red Canzian conobbe i Pooh nel 1971 all'epoca del Festivalbar, e dopo più di cento bassisti sottoposti a provini, al gruppo venne in mente che questo giovane chitarrista di Treviso sarebbe stato l'ideale.

Nel 1973 (con la nuova formazione che vede Red Canzian sostituire Riccardo Fogli) esce il disco Parsifal, considerato da molti come il più grande LP del gruppo.

I Pooh vengono immortalati al museo delle cere di Roma e nominati Cavalieri dal Presidente della Repubblica.

Gli anni novanta si aprono per il complesso con uno dei pochi successi che ancora mancano alla loro quasi venticinquennale carriera: a marzo vincono il Festival di Sanremo con il brano Uomini soli, che cantano assieme a "Dee Dee Bridgewater" (che inciderà il brano "Angel of the night" cover di uomini soli).

Nel febbraio 1997, per festeggiare il trentennale dei Pooh, esce per i "Mondadori" la prima biografia mai realizzata nella storia del gruppo. Si intitola "Quello che non sai", come un loro celebre successo degli anni sessanta, ed è curata dal giornalista e critico Franco Dassisti. Uno sguardo disincantato dentro i meccanismi che hanno permesso al gruppo di sopravvivere anche alle crisi più difficili. Il libro è un successo straordinario, e si colloca per sei settimane consecutive al secondo posto delle classifiche di vendita librarie, battuto solo dal bestseller di Susanna Tamaro "Va dove ti porta il cuore".

Nel 2001, per festeggiare i 35 anni di carriera, i Pooh decidono di pubblicare una raccolta celebrativa, Best of the Best, presentata in due versioni: la prima, è composta da un doppio CD; la seconda da un unico CD, che comprende una traccia "live" estratta dal tour Cento di queste vite.

A metà aprile 2009 le agenzie stampa hanno battuto la notizia che, successivamente all'uscita di un nuovo disco dal titolo Ancora una notte insieme (2 CD), prevista per l'8 maggio, ed il successivo tour in partenza il 18 luglio dalla Reggia di Caserta, il batterista Stefano D’Orazio intendeva lasciare il gruppo dopo 38 anni di sodalizio. Il tour, il cui numero di date è cresciuto in corso d'opera (da 4 a 38), è stato chiuso da due serate speciali al Forum di Assago, i Pooh sono rimasti in tre: Roby, Dodi e Red.

Nel febbraio 2010 i Pooh annunciano l'uscita di Aladin, musical scritto da Stefano D'Orazio con la partecipazione dei suoi tre ex colleghi, autori delle musiche: il gruppo lavorava al progetto già da prima della decisione del batterista di lasciare i Pooh.

In una conferenza stampa tenuta il 3 marzo 2010 (data scelta per i riferimenti al numero 3 nel giorno, nel mese e nella somma delle cifre dell'anno) i Pooh rivelano i propri progetti futuri, annunciando la prosecuzione dell'attività del gruppo con una formazione a tre (collaudata con due concerti in Canada al Casinò Fall View, vicino alle Cascate del Niagara), e l'intenzione di avvalersi di un turnista alla batteria, nello specifico Steve Ferrone, già batterista per artisti internazionali come Eric Clapton, Bee Gees, Tom Petty e George Harrison. Steve Ferrone suona dunque nel nuovo album, Dove comincia il sole, uscito nell'ottobre 2010.

Componenti attuali

  • Camillo Ferdinando Facchinetti detto Roby (Bergamo, 1 maggio 1944), voce e tastiere dal 1966.

  • Donato Battaglia detto Dodi (Bologna, 1 giugno 1951), voce e chitarre dal 1968.

  • Bruno Canzian detto Red (Quinto di Treviso, 30 novembre 1951), voce e basso elettrico dal 1973, violoncello dal 1975.

 

 
 
 
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Video creato in collaborazione con Alessandro (AngelFree)

 

 

 

 

 

 

 

 

NON TUTTI SANNO CHE:

COLORO CHE SONO TITOLARI DI UN PROFILO

O DI UN BLOG CON DATI SUFFICIENTEMENTE CHIARI

(ES.:FOTO O NOME) DA RICONDURRE A UNA PERSONA

RICONOSCIBILE NEL MONDO REALE E SONO OGGETTO

DI INGIURIE/OFFESE NEL WEB,POSSONO DENUNCIARE

PENALMENTE L'OFFENSORE

E CITARLO PER DANNO

La Corte di cassazione con la sentenza n. 8824 della Quinta sezione penale depositata il 7 marzo 2011, ha condannato chi, utilizzando un nickname su un forum online diffondeva ingiurie, in forma anonima, nei confronti di altre persone.

L'indirizzo Ip ha inchiodato l'autore della diffamazione, confermando che la traccia digitale permette l'identificazione senza dubbi.

commissariato di P.S. online:

 

 

 

 

Grazie Leon! 

 

 

 

 

 

 

 

 

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