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Sull'Ipnosi ed in particolare sul Mesmerismo...

Post n°165 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da rigel2_rm
 

 

 

L'analisi dei reperti archeologici e l'osservazione dei popoli primitivi contemporanei ci mostrano  come già nella preistoria venissero prodotti fenomeni sostanzialmente simili a quelli oggi ritenuti tipici dell'ipnosi.
I sacerdoti e gli stregoni di molti popoli primitivi praticavano vere e proprie forme - pur se rudimentali - di ipnoterapia: attraverso particolari musiche e danze veniva indotto una sorta di "magico sonno ", durante il quale apparivano improvvise visioni, il dolore poteva essere mitigato e gli effetti spiacevoli dimenticati.Riti cerimoniali di questo genere erano assai diffusi e ne abbiamo testimonianza per quasi ogni popolo primitivo; i documenti più interessanti si riferiscono ai profeti di Baal - citati nel Vecchio Testamento ebreo -, ai sacerdoti celtici dell'Antica Britannia - i Druidi - e a quelli greci dei templi di Esculapio, o a quelli dell'Egitto. Gli antichi indù, fachiri e gli sciamani dell’Africa centrale riuscivano ad autoipnotizzarsi contemplando la punta del naso o del proprio ombelico. In questo stato perdevano la sensibilità al dolore o al calore e potevano essere punti o cauterizzati.
L'associazione dell'ipnosi con la magia, col soprannaturale durò a lungo, ostacolando seriamente lo studio scientifico di tali fenomeni; di tale legame ancor oggi, almeno nella concezione popolare, sono rimaste visibili tracce.

Nei secoli successivi, filosofi e scienziati di valore, quali Ficino, Paracelso, Pomponazzi, Bacone, si interessarono dell'ipnotismo, lasciando nelle loro opere alcune isolate riflessioni e giudizi.
Ma il primo, concreto tentativo di ricondurre nell'ambito delle dottrine scientifiche tali fenomeni psicologici e fisiologici, sino allora relegati nel regno della mistica e della magia, si ebbe solo nel XVIII secolo, con F. A. Mesmer.
Egli avanzò una spiegazione di tipo fisico-naturalistico, che si rifaceva alle concezioni di Paracelso, Maxwell, Kircher, alla metafisica di Làbnitx e alla fisica di Galvani e Lavoísier.

Nel 1700 il medico svizzero Franz Anton Mesmer partendo dallo studio dei testi di Paracelso, cominciò ad usare l’ipnosi in seguito alla scoperta che alcuni pazienti selezionati rispondevano in maniera soddisfacente a leggeri colpi sulle braccia e sulle parti sofferenti ed a suggestioni di sonno. Attribuì tali risultati al trasferimento sui pazienti di una qualità di "magnetismo minerale ed animale", elaborando la teoria che in ogni sostanza fosse presente un fluido con proprietà risanatrici e di modificazione dei corpi. Se il fluido non circolava bene, quindi, l’uomo si poteva ammalare. La terapia ipnotica di Mesmer si avvaleva di magneti/calamite che venivano posizionati su diverse parti del corpo e ristabilivano il fluido originario.

 

Mesmer, nato a Iznang sul Lago si Costanza (Germania) nel 1734, e morto a Meersburg (Germania) nel 1815 Laureato in Filosofia e Teologia a Ingolstadt, poi in Medicina a Vienna 1766, è noto per aver sostenuto l'attività terapeutica del magnetismo. In una prima elaborazione della sua teoria, si concentrava sul magnetismo minerale; in seguito si dedica allo studio del magnetismo animale. Secondo questa teoria, i "fluidi universali" o "fluidi magnetici" abbracciano e penetrano ogni organismo vivente, in un delicato equilibrio, che produce un ritmico e perpetuo movimento simile a quello del flusso e reflusso delle onde del mare. La rottura di questo equilibrio provoca alterazioni e malattie, che possono essere curate con il magnetismo.

 

 

Il terapeuta che impiega il magnetismo, riesce a concentrare e a dirigere questo "fluido" con speciali movimenti delle mani detti "passi magnetici", oppure toccando direttamente la persona o soffiandole sul viso.
L'impiego terapeutico del magnetismo animale è detto magnetoterapia o mesmerismo.

 

Il modus agendi di Mesmer, più simile allo sciamano e al santone, che al medico, e le sue teorie, che erano accompagnate da un supporto ideologico di tipo magico esoterico, ben presto gli procurarono attacchi da parte delle autorità mediche ed ecclesiastiche. La facoltà di Medicina di Vienna definì il suo operato "pratica ciarlatanesca", e gli proibì di proseguire nella sua attività. Questo lo costrinse a lasciare l'Austria, nel 1778, dove aveva esercitato fino a quel momento, e a rifugiarsi nella più liberale Parigi.

Nell'ambiente parigino dell'epoca, un personaggio come Mesmer, circondato da un alone di mistero e dalla fama di guarigioni miracolose, ebbe un immediato e largo successo e raccolse attorno a sé una miriade di seguaci e pazienti.

In seguito, 1792, in Francia la terapia col magnetismo animale venne proscritta, e in quell'anno Mesmer dovette far ritorno in Germania. Poi si trasferì per qualche anno a Londra, ma il solito successo non arrivò più.

Tornato in Germania, trascorse gli anni ultimi anni della sua vita in modo molto chiuso e riservato, dimenticato da tutti coloro che lo avevano osannato.

Questa, in breve, la vita di Mesmer; ma, spingendoci un po' più nel dettaglio, appaiono particolari molto interessanti.

L'argomento della tesi di laurea in Medicina, che Mesmer discusse a Vienna nel 1766, riguardava "L'influenza dei pianeti sulle malattie umane" e indicava già la strada "ultraterrena", scelta da Messmer nel suo approccio alla medicina.

In quegli anni Mesmer aveva conosciuto Père Hell, un gesuita francese, professore di Astrologia, che curava vari tipi di malattie ponendo, con un particolare rituale, delle calamite sulle parti malate delle persone.

Il metodo operativo di Mesmer era piuttosto originale.
Mesmer radunava un discreto numero di malati nel suo studio, poi li accoglieva vestito con una palandrana di color lilla, tenendo in mano e mostrando una bacchetta magica fatta di metallo. Li introduceva poi nella stanza delle terapie, che era soprannominata "l'enfer de convulsions". In genere si trattava di un salone, dove in un angolo un pianista suonava arie di Mozart, mentre al centro troneggiava una grossa tinozza di legno di quercia, chiusa da un coperchio metallico, nel quale erano stati praticati diversi fori-

Mesmer scoperchiava in modo teatrale la tinozza, poi versava dentro limatura di ferro e vetro polverizzato, mescolava il tutto, immergeva le mani e la bacchetta magica nell'acqua, recitando particolari formule, per richiamare le energie animali e magnetiche, mentre spiegava che, in quel modo, avrebbe caricato tutta l'acqua col suo fluido magnetico.

Chiuso il coperchio, invitava poi i malati a prendere alcune sbarre di ferro, e introdurne una estremità nella tinozza attraverso i fori praticati sul coperchio. L'altra estremità della sbarra, doveva essere appoggiata sulla parte del corpo malata. Ed è curioso sapere che la lunghezza della sbarra era in funzione della parcella pagata: chi aveva pagato di più, disponeva delle sbarre corte e viceversa.

I malati poi venivano legati l'uno all'altro con una corda metallica, in cerchio, mentre Mesmer passeggiava intorno a loro; poi, all'improvviso, si avvicinava ad un paziente, ed esercitava quella che ancor oggi gli ipnotisti chiamano "fascinazione". Consiste in questo: l'ipnotista si pone all'improvviso davanti alla persona, la afferra per la nuca e porta il suo viso vicinissimo, come se la volesse baciare sulla bocca, nello stesso tempo fissa intensamente gli occhi, mentre mormora qualcosa di ripetitivo e incomprensibile, oppure grida improvvisamente. A questo punto, nello studio di Mesmer, i malati cadevano a terra urlando, in preda a convulsioni isteriche, e, una volta risvegliati, si sentivano bene, se non decisamente guariti.

Nel salone si trovava, in un angolo, una tinozza isolata e gratuita, destinata ai poveri. I risultati però erano molto meno soddisfacenti.

E' interessante prendere in considerazione i motivi per i quali, nel 1792, venne proibito a Mesmer di esercitare a Parigi.

Le lamentele della lobby medica, trovarono ascolto presso il Re di Francia, che fece riunire una commissione di esperti, per avere un parere.

La commissione, costituita, tra gli altri, dal fisico Lavoisier, il medico e professore di anatomia Guillotin, l'astronomo Bailly, e lo studioso dei fenomeni elettrici B. Franklin, stabilì che "la suggestione, senza magnetismo, produce delle convulsioni, mentre il magnetismo, senza suggestione, non produce niente". Conclusione molto acuta, e molto attuale.

Un giudizio più favorevole a Mesmer, potrebbe tenere in considerazione il suo lavoro, come un primo approccio alla suggestione per curare l'isteria, una valorizzazione dell'effetto placebo, e un tentativo di psicoterapia di gruppo.

Tra i vari autori che, in letteratura, citano Mesmer, posso ricordare il racconto di Edgar Allan Poe intitolato "La verità sul caso di mister Valdemar".
In questa storia, un uomo si fa magnetizzare "in articulo mortis", e le conseguenze sono terribili.

    Fonti:

- "Storia dell'Ipnosi"- Dr. Roberto Vincenzi.

-  Scuola di Ipnosi Costruttiva

-  Wikipedia.

 

 
 
 
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La Corte di cassazione con la sentenza n. 8824 della Quinta sezione penale depositata il 7 marzo 2011, ha condannato chi, utilizzando un nickname su un forum online diffondeva ingiurie, in forma anonima, nei confronti di altre persone.

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