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La foresta di Brocéliande, ove la leggenda sussurra tra le fronde...

Post n°168 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da rigel2_rm
 

 

 

 

 

 

 

 

Presso la Tomba di Merlino

 

In una zona della Bretagna, a 50 kilometri da Rennes, sorge il piccolo villaggio di Paimpont, tappa essenziale per addentrarsi nella "Valle senza ritorno" tra gli alberi secolari della mitica Brocéliande, scenario delle gesta di re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonché ultima dimora di mago Merlino, la cui anima (così vuole la leggenda ) vive imprigionata qui a causa di un ingannevole incantesimo della fata Morgana. La tomba del druido, circondata dai nove cerchi di pietra che la malvagia Morgana mise a guardia della "prigione" del suo antagonista, è solo uno dei luoghi suggestivi che si svelano  in un intricato labirinto fatto di sentieri e vegetazione imponente. Si può giungere alla fonte dell’eterna giovinezza di Barenton, le cui acque miracolose possono persino scatenare violente tempeste e dove non è inusuale trovare sacerdoti druidi, legati allo stesso culto di Merlino, impegnati in rituali di preghiera.

 

 

 

 Fontana dell'Eterna Giovinezza

Nell’incanto di antiche leggende che sanno di maghi e di fate, d’impavidi cavalieri e personaggi leggendari l' avventurarsi  tra le brume della foresta magica di Brocéliande, nel cuore della Bretagna (Francia) può essere l'occasione per dare le risposte a miti famosi. Ogni albero, ogni specchio d'acqua ed ogni pietra raccontano di amori e di incantesimi. Dove Merlino, ormai un vecchio dalla barba bianca, incontrò la bella e dolce Viviana, se ne innamorò e rinunciò ai poteri per la fanciulla dai capelli neri e dagli ochi grigi, trasparenti come le acque della fontana di Barenton, presso la quale egli la vide per la prima volta.

 

Brocéliande è il risvolto immaginario di una foresta reale, la foresta di Paimpont, situata nel comune che porta lo stesso nome. Qui, i fantasmi dei Cavalieri della Tavola Rotonda non sono mai così lontani e, nei dintorni della Valle senza Ritorno, ci si può quasi attendere di veder sbucare Lancillotto.

 

Gli specchi d’acqua qui hanno nomi da sogno : nessuno stagno dalle acque immobili a Brocéliande, ma piuttosto uno Specchio delle Fate. Guidati dall’immaginazione, è facile lasciarsi trasportare in un mondo meraviglioso pieno di fontane ribollenti, di elfi e di fate. E’ lo charme unico di questa foresta che sa mescolare l’immaginario e il reale, il mito e la storia. Non è una sorpresa allora che, nell'abbazia di Tréhorenteuc, conosciuta come "Tempio del Graal",  simbolismi cristiani e arturiani si mescolino su una vetrata che rappresenta gli apostoli riuniti attorno al Graal.

 

 

 

La sua bellezza, la maestosità dei suoi alberi e le proprietà magico -curative delle acque della fontana di Barenton sono citate a partire dal XII secolo. Rober Wace, nel suo Roman de Rou, ne descrisse le meraviglie ed in particolare menzionò l'abitudine degli abitanti dela zone di recarsi alla fonte, riempire un cornocon l'acqua che ne sgorgava e bagnare le pietre, per ottenere la pioggia nella stagione secca.

 Presso Fontana di Barenton

 

 Fontana di Barenton

 

Anche Chrétien de Troyes, autore di una celebre opera sul Graal, fece della fontana il centro di ogni azione nel suo romanzo in versi Yvain ou le Chevalier au lion.
Eppure questa parte della Bretagna è fuori dagli usuali percorsi turistici; poche guide ne parlano e lo fanno in modo superficiale: questa non è la famosa Bretagna dei vacanzieri.

Non è la Bretagna delle lunghe spiagge atlantiche, delle stazioni per le cure talassoterapiche, dei Calvari e delle coste rocciose dai massi dipinti, è una regione di boschi fitti e silenziosi, di stagni profondi, dove gli abitanti appendono sugli alberi, oggi come venti secoli fa, nastri, catenine, fazzoletti e coroncine di fiori per ringraziare le fate per i loro doni.

Ma la Brocéliande è stata, e soprattutto è ancora, la terra di Merlino il mago.


 

Merlino, incantatore e profeta, nato (secondo le leggende riportate da Robert de Boron nel XII secolo, poi da autori posteriori fino al 1500) da una donna di stirpe regale e da un demone incubo giunto a lei di notte (vedi post su Merlino). 

Merlino era solito vivere in Bretagna, nella foresta della Brocéliande, che gli era molto cara. Un giorno, recatosi come faceva sempre a meditare vicino alla fontana di Barenton, incontrò Vivian.


 Fontana di Barenton

 

Figlia di un nobile della zona, forse il proprietario dell'odierno castello di Comper, ella chiese a Merlino di mostrarle una magia. Ed il mago fece apparire un giardino pieno di giovani cavalieri e di fanciulle che danzavano al suono di una musica celestiale.
Vivian ne fu deliziata. Ma fu Merlino ad essere ammaliato. Per piacerle, egli le donò, con un incantesimo, un magnifico castello, di cui la fece padrona assoluta. Lo protesse con la sua magia, in modo tale che il parco ed il castello sembrassero, agli occhi di tutti, solo un lago come tanti altri.

Ma Vivian non voleva solo il castello: voleva la magia di Merlino.
Giorno per giorno, anno dopo anno, Merlino le trasmise il suo sapere, le insegnò a riconoscere le erbe, le piante, a fabbricare pozioni, a leggere nelle stelle; le rivelò tutte le sue formule più segrete, tranne l'ultima.
Occorsero tutte le capacità di fascinazione di Vivian perché anche l'ultimo segreto venisse svelato.

E un giorno Merlino cedette e le rivelò la formula per chiudere per sempre un uomo in una prigione invisibile e inviolabile.

E Vivian, appena Merlino si fu addormentato, ripeté parole e gesti ed il mago venne rinchiuso in una prigione d'aria, che nessuno può vedere né aprire, fino alla fine dei tempi.

Un albero segna l'ingresso alla tomba di Merlino, dove l'incantatore riposa per l'eternità.
Sui suoi rami, uomini e donne appendono fiori intrecciati a foglie e nastri colorati, per chiedere un incantesimo d'amore al mago che perse tutto per amore.

 

Tomba di Merlino

 

"Merlino, nella tua grotta di cristallo
Immerso nel diamante del giorno
Esisterà mai un cantore
La cui musica attenui
Il solco tracciato dal dito di Adamo
Nel prato e nell'onda?"

Merlino, l'incantatore, non ricomparve mai più.
Vivian prese il suo posto accanto ad Artù, nuova profetessa e maga del re. Ebbe molti amanti, ma non si sposò mai.
Una leggenda dice che il suo spirito vaga nel vento tra gli alberi della Brocéliande, pronto a pronunciare le tre magiche parole che risveglieranno il mago dal suo sonno nel momento in cui la Bretagna avrà bisogno del suo aiuto.

 

 


L’albero d’oro, lo stagno noto come "specchio delle fate" , la "roccia dei falsi amanti" (una pietra a forma di cuore spezzato dove Morgana imprigionò per l’eternità due innamorati) e il "seggio di Merlino", (la rupe dove il mago amava sedersi per meditare), sono simboli caratteristici di questa fantastica foresta.


L'Albero D'Oro

 

Specchio delle fate

 



Devastato a più riprese dagli incendi, il sito della Valle senza Ritorno ospita dal 1991 l’Albero d’Oro, un castagno ricoperto da una pellicola d’oro, realizzato dall’artista François Davin. Tutto attorno, cinque alberi neri ricordano la foresta bruciata. La fustaia contiene anche altre ricchezze, alcune leggendarie come la Fontana della Giovinezza o la tomba di Merlino. Altre sono invece più che reali, come la quercia di Guillotin che vanta più di mille primavere o quella chiamata «des hindrés» la cui circonferenza raggiunge i cinque metri.

 

 

 


Il castello di Comper, che si specchia sulle rive del lago di Paimpont, sede del "Centre de l’Imaginaire Arthurien", associazione che ospita una fornitissima libreria e organizza mostre, conferenze ed eventi dedicati alle leggende di Artù, suscita grande interesse. In realtà, c’è chi sostiene che l’immagine riflessa sull’acqua del lago non corrisponda al castello di Comper, bensì alla misteriosa dimora di cristallo creata sui fondali da Merlino per l’amata Dama del Lago, Viviana, madre di Lancillotto.  

 

 

Verso il calar della sera, sulle sponde del lago di Paimpont, rimanendo in silenzio, si potrebbe scorgere un druido vestito di bianco che omaggia la madre terra, con rituali basati sul fuoco.

  

Lago di Paimpont


Altri luohi interessanti sono lo stagno del Pas du Houx, il più grande della foresta, e l’abbazia del XIII secolo situata sulle rive del lac de Paimpont. A sud della foresta, presso il Pont de Secret, le antiche fucine di Paimpont testimoniano del passato metallurgico del luogo, così come a nord, il castello di Comper è pieno di Storia e ... di storie da raccontare. Un tempo proprietà di un compagno di Guglielmo il Conquistatore, esso accoglie oggi le esposizioni del Centro Arturiano.

 

Abbazia di Paimpont

 

Situato nel comune di Campénéac vi è  l’impressionante castello di Trécesson, esso non si discosta dall’atmosfera leggendaria e misteriosa di questi luoghi visto che il fantasma di una Dama Bianca frequenta le lande brumose dei dintorni.

 

Castello di Trecesson

 

 

 

 

Ps. Finalmente ad agosto sono riuscita a visitare la Foresta di Broceliande con i suoi miti e i suoi misteri! E' stata un'esperienza affascinante e gratificante sotto ogni punto di vista.

 

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