Creato da aris67 il 26/03/2009

Sapore di scuola

Scuola, lingua e lingue

 

 

Apparente cortesia

Post n°29 pubblicato il 25 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Ci scusiamo per il disagio!

Quante volte sentiamo pronunciare la frase Ci scusiamo per il disagio, quando aspettiamo un treno o siamo già in viaggio?

Il treno Intecity proveniente da.... ha 60 minuti di ritardo.  Trenitalia si scusa per il disagio.

Il treno regionale....è stato soppresso.  Trenitalia si scusa per il disagio.

Il treno Eurostar....ha 30 minuti di ritardo.  Trenitalia si scusa per il disagio.

Trenitalia si scusa per il disagio.....

Quante volte sentiamo chiedere scusa per i disagi arrecati a migliaia di viaggiatori, sparsi in tutta Italia!

Disagi  “gratuiti”, che causano danni a catena riversandosi su altre persone, le quali non hanno niente a che vedere con i ritardi dei treni. E la cortese formuletta non basta a "ripararli", anzi talvolta irrita, visto che i disagi si ripetono sistematicamente e in taluni casi pesantemente.

Se contiamo quante volte, nell'arco della giornata, la “metallica” voce ferroviara chiede scusa ai viaggiatori in tutte le stazioni d'Italia, ci rendiamo subito conto che le scuse sono solo apparente cortesia!

 
 
 

Postilla

Post n°28 pubblicato il 24 Maggio 2009 da aris67
 

Sulla scrittura

Dimenticavo di aggiungere quanto scritto, a proposito della scrittura, da Sándor Márai nelle sue annotazioni quotidiane.

Scrittura: esibizionismo all'ottanta per cento. Il resto è come se venisse dettato da qualcuno.

(Da: Márai, Pensieri sulla fine, Sándor Márai, "La Repubblica", 27 maggio 2009, R2 Cultura, p.45)

 

 

 

 
 
 

Piacevoli inviti alla lettura..

Post n°27 pubblicato il 23 Maggio 2009 da aris67
 

 

Allegria

Faceva freddo. Il vento

mi tagliava le dita.

Ero senza fiato. Non ero

stato mai più contento.

(Da: Stringendo, G. Caproni).

 

 L'occasione

L'occasione era bella.

Volli sparare anch'io.

Puntai in alto. Una stella

o l'occhio ( il gelo) di Dio?

(Da: Lui, G. Caproni).

 

 
 
 

Le parole inutili

Post n°26 pubblicato il 23 Maggio 2009 da aris67
 

Un insegnamento dal guizzo ironico!

Er Pappagallo, tutto soddisfatto

magna un biscotto silenziosamente.

- Perché nun parli mai?- je chiede un Gatto-

Com'è che nun t'insegneno a di' gnente?

S'io fossi quer che sei

quarche parola me l'imparerei.-

Er pappagallo cór ciuffetto dritto

spalanca l'ale e se le sgrulla ar sole;

poi dice ar Gatto:- Più che le parole,

ho imparato a sta' zitto.

E' inutile che insisti. Addio, Miciotto!-

E se rimette a rosicà er biscotto.

( Da: I sonetti, Trilussa, 1922)

 
 
 

L'evento del 17 maggio

Post n°25 pubblicato il 23 Maggio 2009 da aris67
 
Tag: Cronaca

La giornata sul curricolo verticale

Un ringraziamento ai numerosi e straordinari partecipanti, provenienti da tutta Italia.

Un ringraziamento a Scuola Città Pestalozzi che ha ospitato l'Associazione organizzatrice di quest'iniziativa (Cidi).

Un ringraziamento a tutti coloro che operano così attivamente nella scuola, rendendola di qualità.

 La giornata, fitta di presentazioni di esperienze e di stimoli sul piano pedagogico-culturale, è stata la testimonianza di quanta buona scuola esista in Italia.

Una scuola purtroppo spesso ignorata dalle stesse Istituzioni, se non lasciata ai margini, perché silenziosa e discreta, pur impegnata a realizzare una scuola a misura dell'allievo attraverso la quotidianità e non tanto mediante progetti e progettini che si sovrappongono al fare quotidiano.

Anzi il più delle volte i docenti impegnati su questo versante incontrano ostacoli nei collegi e talvolta negli stessi dirigenti, interessati ad altro.

 Tuttavia a questi docenti un grande riconoscimento è dato dagli alunni e dalle famiglie, che si sentono fortunati per averli incontrati.

L’iniziativa intendeva creare contatti, confronti e scambi di esperienze fra operatori della scuola (soprattutto docenti) di tutte le regioni di Italia e in quasi tutte le aree disciplinari e ordini di scuola; ma intendeva anche incrementare quel grande riconoscimento!

L'operazione è pienamente riuscita!

 

 
 
 

Quando i sogni entrano nel libro

Post n°24 pubblicato il 23 Maggio 2009 da aris67
 

La giornata dello scrittore

 

[..] Sono uno scrittore pre-moderno che non utilizza macchine, ma penna, inchiostro e carta da tenere con sé per averle sempre a portata di mano in aereo, in spiaggia e in hôtel. Ha bisogno di altro la parola?

Quel che è certo è che adesso è mattina, fra le sette e mezzo e mezzogiorno, le ore della parola scritta. Quel che è certo è che nella scrittura e nella vita viviamo in un costante scambio di parole. Sappiamo che il mondo ci dà parole e che scrivendo le restituiamo al mondo. Ma la parola scritta non è più la stessa parola data dal mondo: è stata trasformata in linguaggio, che è di tutti, per dire qualcosa che prima non era di nessuno [...]

C'è chi scrive per essere amato: Dickens, García Márquez.

C'è chi scrive per essere odiato: Céline, Houellebecq.

C'è chi scrive per essere gustato: Saramago, Nélida Piňon, artefici della lingua più gostosa, la lusitana.

C'è chi scrive per in-vertire: Balzac, Galdós, Dos Passos.

C'è chi scrive per sov-vertire: D. H. Lawrence, Juan Goytisolo, Jean Genet.

C'è chi scrive per di-vertire: Sterne, Saki, Diderot.

C'è chi scrive per con-vertire: Mauriac, Bernanos, Graham Greene.

C'è chi scrive per av-vertire: Swift, Voltaire, Orwell.

Temuto, amato, odiato, lo scrittore nasconde il segreto desiderio di essere, al tempo stesso, un disturbo per il mondo che è, e un creatore del mondo che può essere.

Il fine ultimo è, in ogni caso, il lettore e lo scopo dell'autore è avere un effetto sulla vita affettiva del lettore, tendere fra sé e il lettore un ponte per l'intimità anche a costo dell'intimidazione, rinnovare nella lettura lo spirito del lettore e l'esistenza del libro.

Perché sappiamo bene che il lettore, protagonista del post-meridiano, conosce il futuro. Lo scrittore, no.

Inoltre, perché lo scrittore consegni un libro al lettore, deve scrivere una letteratura che crei lettori, non una letteratura che conti lettori.

(Da: La giornata dello scrittore. Quando i sogni entrano nel libro, Carlos Fuentes, in "La Repubblica", R2 Cultura, 22-5-2009, p. 51) .

Ma noi perché scriviamo?

 

 
 
 

Ricordi di scrittura

Post n°23 pubblicato il 19 Maggio 2009 da aris67
 

Come abbiamo imparato a scrivere?

Rivisitare il cammino personale di scrittura sarebbe interessante per capire meglio come abbiamo imparato a scrivere e cosa significhi. 

Se proviamo a ripercorrere il nostro passato scrittorio potremmo rivederci bambini alle prese con le parole mentre cerchiamo di dar forma a pensieri che volano via veloci (i pensierini di un tempo); poi ci rivedremmo un po’ cresciuti intenti a scrivere temi su temi, talvolta sgomenti di fronte a frasi che non tornano, a idee che non ci sono o che si ripetono, non sapendo spesso da dove iniziare. Timore della pagina bianca? Forse.

Ma in quest'excursus potremmo anche riscoprire momenti deliziosi di scrittura personale, privata; momenti in cui, trascinati dal desiderio od urgenza di scrivere, ci siamo imbattuti nella magia delle parole, desiderando di metterle per iscritto in più modi. Parole vicine e lontane!

Scriviamo per tanti motivi, lo sappiamo bene: per porci in relazione con l'altro, per liberarci di problemi, per sfogarci, per conoscerci, per ragionare, per immaginare, per rappresentare.... "Si scrive come si tende una mano. se qualcuno non l'afferra, quella mano, ci rimaniamo male". Tante possono essere le spinte a scrivere e varie sono le forme di scrittura e le sue pratiche.

La scuola non dovrebbe dimenticare tutto ciò: ogni ragazzo ha il suo percorso di scrittura, legato a storie e sensibilità differenti; ognuno di loro necessita di essere accompagnato in questo processo di scrittura e di conquista dello scrivere, partendo dal bisogno e dal piacere di scrivere. 

Non si impara a scrivere soltanto con il tema!

 
 
 

Cronaca scolastica

Post n°22 pubblicato il 16 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Non so scrivere!

"Non mi piace scrivere" mi ha detto l'altro giorno un ragazzo di sedici anni. "Non mi piace, perché non so e non saprò mai scrivere. Me lo ripeteva sempre la mia insegnante". Lo diceva con naturale rassegnazione e forzata indifferenza, da cui traspariva una  sottile vena di amarezza.

Quell'amarezza l'ho provata anch' io, colpita da queste parole "macigno", di cui mi sono sentita responsabile. 

Mi sono sentita responsabile, perché consapevole che tutti possono imparare a scrivere, seppur a livelli differenziati; basta praticare una didattica della scrittura varia e motivante, che non sia quindi solo  scrittura di temi. 

Forse dovremmo ragionar meglio su quest'aspetto e prestare attenzione alle parole che usiamo nei confronti dei ragazzi, perché possono produrre scarsa autostima e conseguenze irreversibili.

A quel ragazzo è stato comunque negato un diritto: quello di scrivere.   

 
 
 

Profumi e colori

Post n°21 pubblicato il 11 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Quando i lillà fiorivano l'ultima volta nel prato davanti alla casa

 

 

 Nel recinto davanti a una vecchia casa di campagna, presso

               la staccionata dipinta di bianco,

Cresce una pianta di lillà, alta con le foglie a forma di

                 cuore d'un verde intenso,

E molti grappoli di fiori, delicati, dal profumo acuto che amo,

Ogni foglia un miracolo- e là in quel prato davanti a quella

                         casa,

Da quella pianta dai fiori dal colore delicato, con le foglie a

               forma di cuore d'una verde intenso,

                         Stacco un rametto fiorito.

In the dooryard fronting an old farm-house near the white-

                           wash'd palings

Stands the lilac-bush tall-growing with heart-shaped leaves

                        of rich green,

With many a pointed blossom rising, delicate, with the

                    perfume strong I love,

With every leaf a miracle- and from this bush in the dooryard,

With delicate-color'd blossoms and heart-shaped leaves of

                     rich green,

A sprig with its flower I break.

(Foglie d'erba, W. Whitman).

Fortunatamente c'è altro! Il mondo incantato descritto dal poeta.

 
 
 

Cattivo esempio

Post n°20 pubblicato il 10 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Notazioni

L'altro giorno, durante un Convegno e mentre il relatore parlava, uno degli assessori ha passato gran parte del tempo a parlare al cellulare; nei momenti di sosta masticava tenacemente la gomma, facendo bolle! Purtroppo l'assessore era anche donna.

Fra assessori di questo tipo e veline ...non abbiamo scampo!

 
 
 

Una pausa gradita

Post n°19 pubblicato il 04 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Se passate da Fiesole..

Se avete un po' di tempo e vi capita di andare a Fiesole, fermatevi a visitare l'esposizione Primo Conti, Capolavori del futurismo e dintorni, Basilica di Sant'Alessandro, Fiesole (18 aprile-31 maggio,ore 11-18). Troverete dipinti interessanti, disegni ancora inediti, corrispondenze, manoscritti, rarità bibliografiche. Vi riporto uno stralcio della presentazione della mostra tratta dall'introduzione del catalogo:

"Le prospettive pittoriche della mostra mettono in luce l'accento sull'elemento futurista, e su quella stagione assai varia di sperimentazione tecnica e compositiva che Primo Conti portò in stretto connubio con l'attività letteraria".

I dipinti non sono tuttavia molti, ma vale la pena vederli.

Buona visione!

 

 

 
 
 

A proposito di Curricolo verticale

Post n°18 pubblicato il 03 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

 

Una precisazione!

La segnalazione dell'evento del 17 maggio è rivolta a chi si interessa di scuola. E' da quattro anni che il Cidi nazionale (associazione di insegnanti con sede a Roma e diramazione in tutta Italia attraverso Cidi locali) organizza una giornata di lavoro, a cui partecipano addetti ai lavori (docenti, dirigenti, esperti, etc), sulle buone pratiche svolte soprattutto da insegnanti nei vari ambiti disciplinari e su tematiche trasversali (scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado).

Nei diversi gruppi si socializzano percorsi sperimentati in classe, si presentano segmenti didattici o iter completi, evidenziando punti cruciali che vengono discussi con colleghi provenienti da tutta Italia. I lavori dei gruppi, preceduti (la mattina) dall'intervento della Presidente nazionale del CIDI Sofia Toselli, si concludono nel tardo pomeriggio dopo una giornata ricca di stimoli e di spunti operativi.

Si tratta di un momento particolarmente significativo per tutti, una "boccata d'ossigeno" dicono molti, poiché offre l'opportunità di confrontarsi, di scambiarsi attività, materiali, opinioni, disagi, difficoltà e di fare il punto su situazioni emergenti. Opportunità di questo tipo sono spesso negate a gran parte dei partecipanti, che in genere lavorano in "solitudine" e nell'indifferenza di molti.

 
 
 

Il curricolo verticale

Post n°17 pubblicato il 02 Maggio 2009 da aris67
 

4° SEMINARIO NAZIONALE

SUL CURRICOLO VERTICALE

CIDI

Firenze, 17 maggio 2009        

Scuola Città Pestalozzi, via delle Casine 1                

Presiede Carlo Fiorentini

Intervento di apertura Sofia Toselli                                       

Ore 10.00 - 13.00;  14.00 - 17.00

10 Gruppi di lavoro          

Educazione linguistica                                                                                                     

Coordina Maurizio Muraglia

Che fortuna. Tutti salvi: progetto di educazione linguistica (inf.) Teresa Ragucci (Firenze)

Interrogare l’informazione (elem.) Caterina Genovese (Potenza)

La televisione ti guarda… (elem.) Assunta Romano (Potenza)

Lingua madre e lingue straniere: un incontro possibile? (elem.) Maria Piscitelli   (Firenze)

Dialoghi in famiglia - Family dialogues: un’esperienza di integrazione tra L1 e L2 in classse seconda (elem.) Letizia Carpini - Anna Fattori - Chiara Morozzi (Barberino M.llo)

Strutturare il proprio vissuto attraverso codici diversi: esperienze di bilinguismo (elem.) Cristina Granucci - Claudia Morganti - Giulia Pipolo (Lucca)

Eroi a confronto: tra realtà e leggenda (elem.) Gianna Campigli (Vinci)

Il caso della principessa perduta: l’inventascrittura (media) Assunta Morrone (Cosenza)

C’era una volta … il futuro e tanti testi. Narriamo e rappresentiamo (media) Simona Sacchini (Valdera)

La voce dei messaggi. Analisi linguistica del parlare scrivendo e dell'ascoltare leggendo (sec.sup.) Rosy Gambatesa (Bari)

Educazione matematica                                  

Coordina Margherita D’Onofrio 

Imparare a ragionare: i giochi di strategia e di calcolo (inf.) Paola Conti - Stefania Valentini (San Gimignano)

Un percorso didattico sull’area (elem.) Monica Falleri - Sandra Taccetti (Firenze)

Geometria con i tagli e le piegature (elem.) Cristina Fattori (Piana   Pistoiese)

Il contesto economico in matematica: matefiabe e fantaborsa (me     

dia) Stefania Cotoneschi - Annalisa Sodi (Scuola Città Pestalozzi)

Difficoltà in matematica (media) Luca Fioretti – (sec.sup.) Marilina Valla (Roma)

Problemi di costruibilità (sec.sup.) Maurizio Berni (Pisa)

Le coniche tra modelli e macchine (sec.sup.) Barbara Bellaccini - Ivan Casaglia (Firenze)

Argomentare e congetturare in registri semiotici diversi (sec.sup.) Luigi Menna ( Palermo)   

Riflessioni su statistica e probabilità nella scuola primaria (univ.) Antonio Moro (Firenze)

Lavorare con i problemi ai diversi livelli scolari (univ.) Brunetto Piochi      (Firenze)                                                                                                                  

Visita II Parte nel sito del Cidi nazionale www.cidi.it

I gruppi di educazione linguistica, matematica, scientifica, storica, tecnologica, artistica, di filosofia e della valutazione  verranno condotti come scambio di esperienze significative sul curricolo verticale dai 3 ai 19 anni. A ciascuna esperienza verrà dedicata mezz’ora, di cui 15-20 minuti per la presentazione e 10 per la discussione. I gruppi di economia e latino avranno uno svolgimento diverso e tra loro differenziato.

 Per partecipare al Seminario inviare una e-mail (mail@cidi.it) o un fax (06 5809374) indicando nome, cognome, città, recapito e-mail e telefonico.                                                     

Ai sensi del D.lgs n. 196/2003 il Cidi garantisce la riservatezza dei dati personali.                                                                         

A richiesta verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per informazioni: tel. 06 5809374, 055 2346488        

( vedi programma II parte nel sito del Cidi nazionale www.cidi.it)              

 

 

                                                    

 

.

                                                                          

 

 

 
 
 

Primo maggio

Post n°16 pubblicato il 01 Maggio 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Come prima più di prima!

 Oggi 1 maggio, festa dei lavoratori, ho lavorato tutto il giorno. C'è chi festeggia così questa ricorrenza! Il mondo è bello, perché è vario.

 

 
 
 

Problema risolto!

Post n°15 pubblicato il 29 Aprile 2009 da aris67
 
Foto di aris67

 

Una porta si è aperta!

Finalmente leggo i commenti. Un ringraziamento ad atapo che mi ha risolto il problema. Mi scuso per le risposte in ritardo. Dedico a tutti una breve poesia. Buona notte!

 

Vi sono cose che volano-                       Some things that fly there be-

uccelli, ore, calabroni:                            Birds-Hours-the Bumblebee-

non è per queste l'elegia.                      Of these no Elegy.

  

Vi sono cose che restano-                    Some things that stay there be-

il dolore ed i monti e l'eterno.                Grief-Hills-Eternity-

Nemmeno queste  a me si addicono.      Nor this behooveth me. 

 

Altre sostano e sorgono.                      There are that resting, rise.

Posso spiegare i cieli?                           Can I expound the skies?

Com'è immoto l'enigma!                        How still the Riddle lies!

 

E. Dickinson, Poesie, 1859.

 
 
 

L'Allegria

Post n°14 pubblicato il 25 Aprile 2009 da aris67
 
Foto di aris67

G. Ungaretti

                                 Rose in fiamme

Su un oceano

di scampanellii

repentina

galleggia un'altra mattina

Vallone, il 17 agosto 1917

BUONA NOTTE!

 
 
 

Parole

Post n°13 pubblicato il 25 Aprile 2009 da aris67
 
Foto di aris67

J. Prévert

        Il messaggio                    Le message

 

La porta che uno ha aperto          La porte que quelqu'un a ouvert

La porta che uno ha richiuso        La porte que quelqu'un a renfermée

La sedia su cui uno è seduto        La chaise où quelqu'un  s'est assis

Il gatto che uno ha accarezzato   Le chat que  quelqu'un a caressé

Il frutto che uno ha morso           Le fruit que quelqu'un a mordu

La lettera che uno ha letto           La lettre que quelqu'un a lue

La sedia che uno ha rovesciato    La chaise que quelqu'un a renversée

La porta che uno ha aperto          La porte que quelqu'un a ouverte

La strada dove uno sta correndo  La route où quelqu'un court encore

Il bosco che uno attraversa          Le bois que quelqu'un traverse

Il fiume dove uno si butta             La rivière où quelqu'un se jette

L'ospedale dove uno è morto.       L'hopital où quelqu'un est mort.

 E' una poesia triste, ma incisiva!

 
 
 

Piccoli sgarbi quotidiani

Post n°12 pubblicato il 25 Aprile 2009 da aris67
 
Foto di aris67

 Episodi ricorrenti 

                                    In ospedale

Sono le ore 14.30. Il cosiddetto "passo" è finito. Una signora chiede di restare per assistere il marito appena operato, ma l'infermiera le risponde in malo modo, dicendo ad alta voce che non si può: " Più tardi vedremo. Forse verso le sei!"

La signora obbedisce e non osa rientrare, neppure più tardi. Torna "quando si può", alle ore 19.

Ritorna all'ora stabilita, ma prima di entrare si sofferma a leggere un avviso esposto sulla vetrata, a cui prima non aveva fatto caso.

Nel cartello c'è scritto che  il giorno in cui il paziente è operato "può essere assistito da un parente, salvo richiesta del personale di uscire durante la visita medica o quando lo si ritiene necessario".

Allora si poteva, si domanda la signora?

Certo che si poteva! E si poteva anche evitare lo sgarbo alla signora in ansia per il marito appena operato.

Ma forse no.. visto che l'infermiera era occupatissima e non doveva esserci assolutamente nessuno in quella stanza per addirittura tre ore e mezza!

 Tralascio qualsiasi commento sulla gratuità di quanto accaduto e sulla discrezionalità di certi provvedimenti quasi sempre a discapito del malato!

Forse qualche controllo in più ci vorrebbe. Sicuramente domani l'infermiera ri-agirà indisturbata e con la solita nonchalance.

Atti di questo genere ne accadono tutti i giorni; si tratta d piccoli atti quotidiani è vero, ma talvolta grandi per chi li vive.

E noi spesso stiamo a guardare!!

 

 

 

 

 
 
 

L'incantesimo

Post n°11 pubblicato il 22 Aprile 2009 da aris67
 
Foto di aris67

 Pensieri colorati

Ed ora l'incanto con questo mini dipinto! La vista si appaga e basta poco...

 
 
 

Ora possiamo ballare!

Post n°10 pubblicato il 22 Aprile 2009 da aris67
 
Foto di aris67

Un ballo salutare!

Questa notizia ci mette di buon umore.  Apriamo in silenzio le danze...

Ciao, ciao

 
 
 

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L'INCONTRO CON IL LUPO MANNARO...

 

Lucia Mondella, venendo dalla filanda, incontrò il lupo mannaro: che, levatosi il cappello, e sdrusciatene le gran piume per terra, andava sussurrandole certe parolette ad orecchio, delle più zuccherose che aveva. Lucia scappò: e raccontò ad Agnese ogni cosa.
Questa favola ne induce a sospirare:
«C’est dommage!»

 E. Gadda, Il primo libro delle favole Milano, Mondadori, 1995  

 
 

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