Creato da nefertiti_86 il 21/07/2006
Analisi Filtrata Della Realtà
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Questo Blog appartiene all’Universo Azzurro!
Navigare all’interno di un Blog Azzurro rappresenta, per i lettori, un momento di calma, il semplice leggere questi blog produce un effetto pacifico sul sistema nervoso.
La tensione quotidiana diminuisce, il polso e la respirazione si regolarizzano mentre i meccanismi di difesa lavorano per ricaricare l'organismo.
Il corpo si rilassa, recupera.
La lettura di un blog dell’Universo Azzurro sviluppa ulteriormente la sensibilità.
La lettura di un Blog dell’Universo Azzurro è quasi un bisogno biologico fondamentale: sul piano psicologico, pace e soddisfazione, su quello fisiologico, tranquillità.
Il blog dell’Universo Azzurro descrive ed esalta i legami di cui si circonda il blogger, per sentirsi stabile, sicuro, libero da ogni tensione, in una situazione equilibrata ed armoniosa.
All’interno dei suoi commenti, il Blogger dell’Universo Azzurro cerca di indirizzare i lettori verso l'unione, un sentimento di appartenenza e perciò la fedeltà: ma poiché molto spesso tratta di ciò che è caro, ed è in questo particolarmente vulnerabile, dai commenti trapela anche la sensibilità, la profondità del sentimento del blogger.
In quanto caratterizzato da sensibilità ed appartenenza, il Blog dell’Universo Azzurro cerca di trasmettere una sensazione che favorisce l'energia, l'esperienza del bello, la meditazione.
Non si obbliga ad aggiungere messaggi o commenti con sistematicità, perché per il blogger dell’Universo Azzurro il silenzio è la condizione propria della bellezza, come la calma di un mare tranquillo.
Il redattore del Blog dell’Universo Azzurro corrisponde in modo simbolico alle acque calme e ad un temperamento quieto, alla femminilità o all’attenzione alla sensibilità.
Chi gestisce con attenzione un Blog nell’Universo Azzurro ha un carattere dolce e gentile, tenero, romantico, semplice e sensibile, ama la natura, gli animali e i bambini.
Ha grandezza d'animo, buona fede, ingenuità e dedizione, in genere ha un aspetto giovanile, ed emana un forte senso di calma.
Apprezza la sincerità e l'onestà, cerca rapporti cordiali e duraturi, ama studiare, riflettere, è attratto dal mistero.
Sa comunicare molto bene sia quando parla di argomenti seri sia quanto si diverte a scrivere di argomenti leggeri e si esprime con grande facilità con tutte le tipologie di lettore.
E' una persona degna di fiducia e fedele.
Un buon compagno, comprensivo e tollerante, affettuoso e per nulla geloso.
Il lettore affezionato di Blog dell’Universo Azzurro sfoglia tra i commenti quelli dedicati alla gioia di vivere o ad argomenti di attualità trattati senza acredine, esasperazione o fanatismo.
I lettori che non amano i Blog dell’Universo Azzurro ritengono che non sia possibile coniugare la sfera del Blog “personale” con il la sfera del Blog “Utile”, quasi fossero due cose inavvicinabili.
I Blog dell’Universo Azzurro più visitati sono invece proprio quelli che meglio riescono a fondere questi due “universi” e che più coinvolgono i propri lettori.
Il compito svolto dai blogger dell’Universo Azzurro è un onere discreto e laborioso, fornisce alla community una gran varietà di argomenti, di stili, di punti di vista, di interpretazioni della stessa vita di blogger. È sicuramente l’Universo più popolato e pertanto il più interessante di tutti!
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chi mi conosce bene sa quanto è importante per me il nome "francesco"... caro blog, sarà che nel mio caso la profezia maya si è avverata: la fine di una parte del mio mondo... non che non ci sia qualche buon motivo anche questa volta, sia ben chiaro! per mia disgrazia o per mia fortuna, io – in fondo – non sarò mai diversa da ciò che sono... vedi? sono io, nient'altro che io... :] però ho scoperto una nuova modalità del respirare... dopotutto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” non ha alcun senso, per me... vedi, caro blog, ti racconterei di me... ti direi come, pur cambiando, io resto io... anche a km di distanza... ad anni di distanza... ...si sopravvive a stento anche quando ci si impone di esser forti, sai...? e però – d'altra parte!! – ti racconterei anche quanto amore sono in grado di provare... amo chi – per un destino diverso – ora è lontano... e chi mi ha abbandonata... e poi.. poi c'è un'altra casa... un segno!! la profezia maya, per quanto mi riguarda, si è avverata.. sì...! :] ed è il più grande dono... per continuare a vivere... - "anch'io, oggi, ritorno a casa... è molto più lontano... è molto più difficile..." sentivo che stava per succedere qualcosa... lo stringevo fra le braccia come un bimbetto, eppure mi sembrava che scivolasse verticalmente in un abisso, senza che io potessi fare nulla per trattenerlo... aveva lo sguardo serio, perduto lontano... sorrise con malinconia... attesi a lungo... - "ometto caro, hai avuto paura..." aveva avuto sicuramente paura!! ma rise con dolcezza: - "avrò ben più paura questa sera..." mi sentii gelare di nuovo per il sentimento dell'irreparabile... e capii che non potevo sopportare l'idea di non sentire più quel riso: era per me come una fontana nel deserto... - "ometto, voglio ancora sentirti ridere..." ma mi disse: "sarà un anno questa notte: la mia stella sarà proprio sopra al luogo dove sono caduto l'anno scorso..." - "ometto, non è vero che è un brutto sogno quella storia del serpente, dell'appuntamento e della stella??" ma non mi rispose... poi disse: "quello che è importante, non lo si vede... è come per il fiore: se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo: tutte le stelle sono fiorite..." - "certo..." - "è come per l'acqua: quella che tu mi hai dato da bere era come una musica... ti ricordi? era buona!" - "certo..." - "guarderai le stelle, la notte! è troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella... è meglio così: la mia stella sarà per te una delle stelle... allora, tutte le stelle ti piacerà guardarle... tutte saranno tue amiche...! e poi voglio farti un regalo..." rise ancora... - "ah, ometto, ometto mio, mi piace sentire questo riso!" - "e sarà proprio questo il mio regalo... sarà come per l'acqua! gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse: per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide... per altri non sono che delle piccole luci... per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi... per il mio uomo d'affari erano oro...! ma tutte queste stelle stanno zitte!! tu avrai delle stelle come nessuno ha: quando tu guarderai il cielo, la notte - visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse - allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero!! tu avrai - tu solo! - delle stelle che sanno ridere!"... e rise ancora... - "e quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto! sarai sempre il mio amico, avrai voglia di ridere con me!! e aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo...! allora tu dirai: "si, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo... t'avrò fatto un brutto scherzo!" ...e rise ancora... - "sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..." poi ridivenne serio: "questa notte... sai, non venire..." - "non ti lascerò!" - "sembrerà che io mi senta male... sembrerà un po’ che io muoia... è così... non venire a vedere, non vale la pena..." - "non ti lascerò!” ma era preoccupato... poi qualcosa lo rassicurò: - "è vero che non hanno più veleno per il secondo morso..." quella notte non lo vidi mettersi in cammino... si era dileguato senza far rumore... quando riuscii a raggiungerlo camminava deciso, con un passo rapido... mi disse solamente: "ah! sei qui..." e mi prese per mano... ma ancora si tormentava: "hai avuto torto, avrai dispiacere: sembrerò morto e non sarà vero... capisci? è troppo lontano, non posso portare insieme il mio corpo: è troppo pesante... ma sarà come una vecchia scorza abbandonata... non sono tristi le vecchie scorze..." io stavo zitto... si scoraggiò un poco, ma fece ancora uno sforzo: "sarà bello, sai?! anch'io guarderò le stelle: tutte le stelle saranno dei pozzi con una carrucola arrugginita! tutte le stelle mi verseranno da bere... sarà talmente divertente! tu avrai cinquecento milioni di sonagli, io avrò cinquecento milioni di fontane...!" mi sedetti anch'io perché non potevo più stare in piedi... disse: "ecco... è questo qui..." ed ora, certo, sono già passati sei anni... ma - ecco - talvolta mi dico: "certamente il piccolo principe mette il suo fiore tutte le notti sotto la sua campana di vetro e sorveglia bene la sua pecora..." tal altra mi dico: "una volta o l'altra si distrae e questo basta! ha dimenticato una sera la campana di vetro... oppure la pecora è uscita senza far rumore durante la notte..." è tutto un grande mistero!! ma i grandi non capiranno mai che questo abbia tanta importanza..... buon viaggio, ovunque tu sia... qualunque sia la meta... ...anche se queste sono solo le mie briciole... |
caro blog.. ti avevo lasciato, anni fa, perchè non mi sentivo più "a casa".. ed oggi torno a cercare un po' del mio mondo, la ragazzina che ero e che non sono più.. e che, teneramente, mi manca...
mi piace molto questa idea del "ritorno"... ritornare da una persona amata e poterla riabbracciare; rivedere un luogo che per qualche motivo ci è appartenuto; recuperare un oggetto.. o un'emozione felice... ma sto pensando solo in positivo: fa battere il cuore (almeno a me..) anche ritrovare una persona che abbiamo amato, ma con la quale ci sono stati dei contrasti... e che quindi probabilmente non potremo riabbracciare mai più, anche se lo desideriamo... fa battere il cuore rivedere un luogo che in qualche modo ci è appartenuto.. anche se è poi legato a qualche dolore... e fa battere il cuore recuperare un oggetto.. anche se evoca ferite...
ma, in positivo o in negativo, è buffo che io mi metta a ragionare sul concetto di "ritorno" proprio ora che cerco di metabolizzare uno dei più violenti ed irreparabili strappi... perdere un genitore è come avere completamente recisa una delle proprie radici più profonde... per i contrasti.. non vale più "rimandare perchè tanto c'è tempo": quello che è (o non è) stato detto o fatto non si potrà recuperare più... per gli errori.. non ci sarà più rimedio... ..ora c'è tempo per le paure più profonde e per gli interrogativi più banali: da "chi sarà adesso la mia guida per certe cose? chi mi insegnerà certe cose che non so?"... a "chi mi accompagnerà all'altare se mai deciderò di sposarmi?"...
un universo se ne va per sempre: tutto quello che sapeva, tutto quello che pensava (realmente), i suoi ricordi... mi aveva raccontato qualcosa di quando era ragazzo, della sua vita.. mi aveva fatto qualche confidenza... e qualche confessione... ma cosa c'era al di là delle cose che so? non avrò mai risposta...
..per quello che ho capito io, per una ferita come questa non esiste cicatrizzazione... sì, ok: ad un certo punto torni alla tua vita di sempre, a far quello che hai sempre fatto, a quello che devi fare... probabilmente con il tempo smetti anche di avere difficoltà ad addormentarti perchè la tua testa continua a pensare a quando da piccola (in fondo neanche troppo tempo fa...) il tuo papà ti ha insegnato a nuotare; o a quando ti prendeva in braccio per ballare qualche romantico lento canticchiando sottovoce chissà cosa; o a quando lo costringevi a non lamentarsi se con la spazzola della barbie e le mollettine rosa gli facevi delle oscene acconciature; o a quando un giorno ti ha insegnato a guidare; o a quando venne a sapere del tuo primo fidanzato e disse con fare minaccioso "se ti tratta male, ricordagli che hai un padre.....!!"; o a quando, riaperti gli occhi dopo l'anestesia, la prima cosa che disse fu "come sei bella!"; o all'aver scoperto che conservava ancora un post-it sul quale a 16 anni gli avevi scritto un banalissimo "ciau, papà!" con il punto dell'esclamazione a forma di stellina... e magari con il tempo smetti anche di svegliarti di soprassalto (quando/se finalmente hai preso sonno) per qualche brutto ricordo o per qualche cattivo pensiero; per qualche senso di colpa; per qualche rimpianto; perchè rivedi il suo ultimo sguardo o il fotogramma in cui improvvisamente quella mano ha cominciato a penzolare giù dal letto... sì: magari con il tempo tutto questo si affievolisce..... ma si resta cmq delle persone incomplete... ti manca un pezzo, non c'è niente da fare!
..in compenso arriva un attimo in cui realizzi di aver magicamente acquisito un titolo: ora sei "orfana"...!! non si pensa mai che certe parole possano riguardarti... e invece sopraggiunge un giorno in cui queste parole ti qualificano... "fidanzata", "moglie", "madre", "zia", "nonna".. può essere che ti avvolgano come un vestito che ti calza a pennello e non mette in evidenza i rotolini di ciccia... ...ma parole come "orfana" ti si incollano addosso, ti avvinghiano.. le senti come un anello troppo stretto che ti blocca la circolazione sanguigna... capisci che è arrivato uno di quei momenti in cui le cose non possono più essere cambiate...
lo so: non sono la prima, nè sarò l'ultima... ..forse appaio patetica... ma certe situazioni si impara (forse, si spera..) a gestirle solo con il tempo, solo pian piano... anche se ho letto tanto in vita mia, non ho mai trovato manuali d'istruzioni per certe cose.. per quelle cose che "non mi vengono naturali", mettiamola in questi termini... perciò? ..perciò penso che dovrò scrivere un manuale d'istruzioni (non di "distruzioni", ricordatelo!!!!!) tutto mio.. per correggere i miei "difetti di fabbricazione".. e i "problemi in fase di montaggio"... .....quante pagine?? |
Forse non sai quel che darei |
Non potrete essere liberi finché perfino il desiderio di cercare la libertà non vi sembri una briglia, e non avrete cessato di parlarne come di una meta e un compimento. |
All around me are familiar faces Bright and early for their daily races Their tears are filling up their glasses Hide my head I want to drown my sorrow And I find it kind of funny Children waiting for the day they feel good Made to feel the way that every child should Went to school and I was very nervous Hello teacher tell me what’s my lesson And I find it kind of funny |
Oggi è uno di quei giorni nei quali sento che qualcosa mi manca… Vorrei tornare indietro… ad un tempo che in fondo non conosco neanch’io… Vorrei recuperare qualcosa che ho perso… ma non so cos’è… Forse la mancanza che sento non è riferita a qualcosa che non ho più… ma a qualcosa che non ho mai avuto… E allora che faccio?
Temo che ciò significhi che la mia Ricerca continua… Ancora… |
E' vero! Sono e sono sempre stato nervoso, molto, spaventosamente nervoso; ma perche' dite che sono pazzo? La malattia ha acuito i miei sensi, ma non li ha distrutti, non li ha soffocati. Particolarmente affinato era in me il senso dell'udito. Udivo tutte le cose del cielo e della terra. E udivo anche molte cose dell'inferno. Come puo' essere dunque che io sia pazzo? Ascoltatemi! E osservate con quanta lucidita', con quanta calma io posso narrarvi per filo e per segno tutto cio' che accadde. |
“Le cose che ho imparato nella vita” - Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. |
Ed oggi sì: oggi dovevo proprio tornare qui, sul blog… È il momento di recuperare questo frammentino della mia vita e tirare un po’ di somme… Ne è passato di tempo dall’ultima volta che ho scritto… e ne è passata di acqua sotto i ponti da allora… È incredibile che questo nuovo anno inizi senza una persona che da vent’anni a questa parte c’era sempre stata… Cosa mi resta se non prenderla con filosofia? E così farò… appoggiandomi alla consapevolezza che, dopotutto, non son degna di lamentarmi… e che c’è chi ha problemi davvero immensi - immensamente più grandi dei miei - e affronta tutto pacatamente, col sorriso! Credo che l’incontro con una persona che rientra in questa categoria sia stato davvero benefico per me… Forse è così che doveva andare: il Destino ha barattato chi in 20 anni non è mai stato un angelo (anche se, devo ammetterlo: per me, volava…), con un angelo vero arrivato con un colpo d’ala… Ma sì: forse è davvero così che doveva andare… E non posso dire di star bene… Ma voglio credere che, col tempo, forse anch’io riuscirò a sollevare i piedi da terra, anche se solo di pochi centimetri… Forse è iniziata - ma non lo so ancora - una leggera discesa nel mio cammino… …per aspera ad astra et… ad maiora… |
Sono un po’ affranta da ciò che sta accadendo ultimamente… I cambiamenti mi fanno sempre sentire una fitta al cuore… È tutto diverso! Cos’è che sento davvero? Di non riuscire più ad affezionarmi alle persone, di non riuscire più a provare Affetto per qualcuno… Perché non mi batte più il cuore? Eppure lo sento il suo “tum tum” nel mio petto… ma quale utilità ritrovo in questo? Il fatto che mi faccia ancora respirare, il fatto che mi sorregga in piedi… …e poi? Una cosa è ancora uguale a prima: avevo deciso di chiudere il blog… eppure, ancor oggi, come un tempo, mi rendo conto di provare una certa difficoltà nell’abbandonare il Passato… Forse perché quando ho “forzato” la mia indole tenera e dolce ho visto che la cosa mi ha solo danneggiato ulteriormente… Ne ho persi, di pezzi della mia anima… E non fa bene al cuore essere costretti a parlare con questa amarezza… No, non fa bene per niente… Sono, forse, solo indecisa… Non so se chiuderò questo blog: per quanto io non riesca a sentirlo “mio”, è innegabilmente una parte di me… forse una parte molto superficiale, senz’altro una parte molto epidermica… ma pur sempre io… Sono combattuta, ma, almeno per il momento, non riesco ad abbandonare quest’ulteriore pezzo di cuore… Mi prenderò una pausa, come in tutti i rapporti… Probabilmente aspetterò che passi Natale… Forse un po’ d’amore tornerà… |
LETTERA AD UN FIGLIO Se puoi vedere distrutto il lavoro di tutta la tua vita Se tu sai meditare, osservare, conoscere, Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria SE Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno |
Mi piaci silenziosa Mi piaci silenziosa, perché sei come assente Tutte le cose sono colme della mia anima Mi piaci silenziosa, quando sembri distante. Lascia che il tuo silenzio sia anche il mio parlarti, Mi piaci silenziosa perché sei come assente. |
Un Guanto Un guanto precipitò da una mano desiderata |
Certo che è impossibile non voler bene a certe persone!! ...Oggi ho anche cambiato la grafica al mio blog! Incredibile... non credevo che l'avrei fatto davvero... e invece oggi ho trovato il 'coraggio'! Forse è perché il Natale è vicino... e il Natale, per me, non è affatto una festa "allegra": non capisco proprio le persone che mi dicono che, sotto Natale, sprizzano buonumore da tutti i pori... o si sentono "più buoni"... Che ipocrisia disgustosa... Cosa se ne fa una persona di uno che è un perfetto stronzo 364 giorni su 365 e che a Natale diventa tutto smielato e dispensa sorrisetti a destra e a manca? Ed è giusto tutto lo spreco (di cibo, soldi, energie...) che a Natale diventa quasi una regola? Che Natale è? Quello che ho vissuto io da piccolina è stato un Natale autentico... quando c'erano ancora le stagioni e ci si riuniva nelle case al calduccio davanti al caminetto, quando si dava un valore inestimabile ai regali che venivano scelti con cura e vero amore, quando i presepi non costavano 500 €, ma venivano costruiti dai bimbi e i loro genitori, quando esistevano ancora l'ingenuità di credere a Babbo Natale e la gratitudine per i doni ricevuti... Oggi esiste ancora il Natale? A me non sembra più... |
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera, |
Quando l'amore vi chiama, seguitelo. |
La mente soppesa e misura, |
Grazie a Sissy per il commento che mi ha lasciato!
Mi capitaspesso di pensare a quel che ho, a ciò che non ho e avrei potuto avere, a quello che ho perso… e a chi ho perso… Sono fermamente convinta che a ciascuno di noi spetti una certa razione di acciacchi. Inevitabilmente il Dolore ci trova e ci consuma, ci rende privi di valore… poi ci abbandona e ci lascia senza più niente, senza neanche più qualcosa per cui soffrire… Cosa ci resta, allora? Forse soltanto un’idea: che, a volte, i grandi dolori servono, perché rendono più grande il cuore: lo fanno più capiente, per raccogliere e custodire le poche, piccole gioie dell’esistenza… Scavando in profondità, ci rendono pozzi immensi… che spetta a noi decidere come riempire…
Questo è quello che mi piace credere e ripetermi, forse come semplice, scarna illusione, esile consolazione… Eppure i convincimenti e le consapevolezze concrete dipendono solo dai nostri occhi, da quello che noi decidiamo di vedere… Allora capisco perfettamente cosa intende Sissy quando dice che, a volte, "vorrebbe sparire e apparire in un luogo buio e vuoto dove c'è solo lei"... perchè non bisogna dimenticare mai che è importante imparare a guardare più in là, sempre più in là, dove lo sguardo si perde... dove sarà possibile trovare la vita, l'Amore, la gioia... tutto quel che cerchiamo... |
Inviato da: nefertiti_86
il 07/10/2013 alle 13:59
Inviato da: king_eddie
il 17/09/2012 alle 20:44
Inviato da: nimoe17
il 30/11/2008 alle 17:49
Inviato da: sissymissyds
il 14/06/2008 alle 15:40
Inviato da: nimoe17
il 08/04/2008 alle 17:26