Creato da longu il 08/12/2007
luogo d'arrivo e di partenza

  
      l
uogo d’arrivo e/o di partenza
d’incontro e di scontro
luogo di fuga e/o di salvezza
d’approdo dopo l’esilio
spazio dedicato all’ozio
alla crescita interiore
alla critica
terra fertile del dissenso
di pacificazione
di ri/costruzione
suolo pubblico sottratto
al dominio dello Stato
attraversato da libere ed
autodeterminate individualità
che si ritrovano
in un agire collettivo
ultimo lembo di terra
che apre verso il mare
del possibile

 

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

longu2newsinedicolabob600maroraziketiuskoswala_simbacostanzatorrelli46letizia_arcuriricomincio.da.te0Narcyssesognidoro2il.cuculoBigmax_69mgf70
 
 
 

Area personale

 

Tag

 
Citazioni nei Blog Amici: 20
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

ti riporto anche qui il commento che ho scritto nel mio...
Inviato da: swala_simba
il 13/02/2015 alle 12:35
 
buon anno ovunque tu sia :)
Inviato da: swala_simba
il 01/01/2015 alle 19:28
 
Rieccomi... Un abbraccio :)
Inviato da: swala_simba
il 10/11/2014 alle 20:10
 
Caro Guido, sto partendo e stavolta starò via molto a...
Inviato da: swala_simba
il 08/08/2014 alle 09:13
 
E' quello il momento in cui la forza degli altri...
Inviato da: swala_simba
il 22/07/2014 alle 10:57
 
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« LAMPEDUSALETTERA A MIA FIGLIA »

PER NON DIMENTICARE

Post n°231 pubblicato il 16 Ottobre 2013 da longu
 

 

Marco, soprannominato "Marchello" era un commerciante ambulante ebreo di 27 anni. Dopo l'armistizio del 8 settembre si era dato alla macchia ed era entrato a far parte della banda partigiana dei Castelli Romani. Il 18 ottobre 1943 Marco ebbe notizia della retata degli ebrei nel Ghetto di Roma, avvenuta due giorni prima. Nonostante il rischio di essere catturato, decise di tornare nella capitale, per avere notizie dei suoi, e venne a sapere con quale ferocia i nazisti avessero caricato sui camion gli ebrei romani, compresi i bambini, le donne incinte e i vecchi ammalati. Tornato ai Castelli, Marco riprese l'attività partigiana, partecipando a numerose azioni. La più famosa fu la distruzione della linea ferroviaria Roma-Cassino all'altezza del Ponte Sette Luci (19-20 dicembre 1943), che causò ai tedeschi la perdita di circa 400 uomini tra morti e feriti, la cui storia venne immortalata da Nanni Loy nel film "UN GIORNO DA LEONI". Nel marzo '44 alla vigilia dell'azione di via Rasella Marco fu arrestato, probabilmente su delazione, sulla scalinata di Trinità dei Monti. Si era recato presso un'officina meccanica in piazza Panico, nelle vicinanze di piazza di Spagna, per ritirare un piccolo carico di armi per la sua formazione partigiana. Dopo essere stato interrogato e torturato in via Tasso, il carcere delle SS, fu trasferito a Regina Coeli, dove aveva potuto incontrare il fratello Emanuele anche lui detenuto. Il 24 marzo 1944 Marco fu prelevato dalle SS dal carcere e portato, con suo fratello Emanuele, alle Ardeatine. Un altro fratello, Davide, appena diciassettenne, fu arrestato dai Carabinieri il 12 aprile 1944 e, dopo un periodo di prigionia al campo di raccolta di Fossoli, fu deportato ad Auschwitz, dove morì il 10 luglio 1944. Marco, Emanuele e Davide Moscati erano ebrei di Albano Laziale. La sezione ANPI di Albano Laziale porta il loro nome. A Marco Moscati è dedicata la piazza di Albano Laziale.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/sipggialibera/trackback.php?msg=12431388

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
swala_simba
swala_simba il 16/10/13 alle 20:26 via WEB
già...
(Rispondi)
 
 
longu
longu il 17/10/13 alle 17:05 via WEB
quello che offende ed ha offeso è la rivendicazione postuma da parte di Erich Priebke, del suo legale, della sua famiglia e dei suoi aspiranti eredi della legittimità del suo passato di carnefice, quasi volesse assurgere a mito ed eroe del male, come nella tragedia greca. Allora questi signori dovrebbero sapere che della tragedia greca fa parte anche il vilipendio di cadavere.
(Rispondi)
 
 
 
swala_simba
swala_simba il 17/10/13 alle 22:13 via WEB
è mai possibile che in questo paese non si sappia prendere una - dico una - decisione seria in qualsiasi campo? Tutto questo clamore mediatico, tutta questa importanza gli è stata data solo qui. E per non dire del luogo scelto per i funerali...
(Rispondi)
 
 
 
 
longu
longu il 18/10/13 alle 00:11 via WEB
che pretendi dal regno del falso, da un paese che sta ammazzando i suoi figli. questa Italia sta morendo è senza futuro.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963