Un blog creato da little.bee il 11/05/2008

Amor vincit omnia

Ama, e fa' ciò che vuoi (S. Agostino)

 
 
 
 
 
 

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SILVIETTA

Ogni fattoria ha la sua passera scopaiola...

 
 
 
 
 
 
 

L'ERBA VOGLIO

Da piccola mia madre mi ripeteva sempre:

"L'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re"

Io sono cresciuta.

E voglio quell'erba.

 
 
 
 
 
 
 

QUELLA

Sono quella che sono





Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido
come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non è sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa
a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi.

Jacques Prévert

 
 
 
 
 
 
 

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Pieni e vuoti

Post n°27 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da little.bee
 

 

runsl4

Lei se n’era andata senza nemmeno sbattere la porta. Io non ci sto a colmare i tuoi vuoti. O almeno, non ci sto a colmare i tuoi vuoti se non posso colmare anche i pieni” aveva detto con quella voce chiara e distante dei suoi momenti peggiori. Sapeva simularla la freddezza, ma non con lui. Con lui non era mai riuscito l’algido inganno. Lui lo sentiva il fuoco covare sotto il gelo. E lei sapeva bene che non lo stava ingannando affatto. Semplicemente se ne stava andando. Con il cuore rotto e i sensi in subbuglio che lui sempre le lasciava.

Se n’era andata senza nemmeno sbattere la porta, come al suo solito non sapeva perdere quella pazienza che lo sfiniva. Ché se avesse almeno sbattuto la porta lui avrebbe avuto di che incazzarsi, avrebbe potuto darle della stronza, dell’acida, dell’oca come sono sempre le donne. Sempre tranne le eccezioni. E lei era l’eccezione, ma non bastava lo stesso per lui.

Lei aveva fatto centro andandosene: lui passava il suo tempo a riempire i vuoti, a farli diventare pieni occasionali e poco soddisfacenti cui seguivano vuoti peggiori dei primi. Non aveva mai imparato a convivere solo con se stesso. Si annoiava con se stesso, non ci trovava nulla di interessante in se stesso. E non aveva mai capito come lei potesse continuare a ripetergli che era bello. Non lo aveva mai neppure accettato.

C’era poco da capire: lei era uguale a lui, passava il tempo a demolirsi e riempire i suoi vuoti, abbattersi e ricostruirsi, novella Penelope con la sua interminabile tela. Lei non aveva mai tentato di capirlo, non le interessava. Semplicemente lo aveva riconosciuto e quel che non aveva accettato era che lui non l’avesse riconosciuta. Allora non era vero quello che le avevano detto “le anime affini si riconoscono”!

 

Lui si sentiva spacciato.

Lei ingannata.

Entrambi odiavano le leggende che gli altri si raccontano per consolarsi.

 

 

Mentre mi volto indietro e svuoto la valigia

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Commenti al Post:
CornFlakes_Girl
CornFlakes_Girl il 12/10/08 alle 11:58 via WEB
Perchè la gente non è sincera? Già costa troppa fatica dire la verità. E' questo ciò a cui mi fa pensare questo post...
 
 
little.bee2
little.bee2 il 12/10/08 alle 15:49 via WEB
La gente, spesso, è paralizzata dalla paura.
 
argo_felix
argo_felix il 27/10/08 alle 16:02 via WEB
Il semplice riempire a vicenda i propri vuoti non può costituire la base per un rapporto soddisfacente. E' solo un supportarsi alla bisogna, ce lo vogliamo far bastare ma, alla lunga, ci si rende conto che si vuole di più. Ciao, Argo
 
 
little.bee2
little.bee2 il 30/10/08 alle 21:49 via WEB
Per questo lei se n'è andata... Purtroppo non riesco più a entrare con questo nick in questo blog, chi vuole mi trova qui: http://blogs.dammela.it/littlebee/
 
little.bee2
little.bee2 il 30/10/08 alle 21:50 via WEB
Dev'essere successo qualcosa con la password che non riesco a capire, ho chiesto a libero di ridarmi accesso qui, ma ancora non ho avuto risposta. Ho creato temporaneamente un little.bee2.
 
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Premio assegnatomi da di tanto amore

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Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto. (Henry David Thoreau)

 
 
 
 
 
 
 

FALLING IN LOVE

sono innamorata

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non si può

siamo clandestini

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di sentirci vivi

 
 
 
 
 
 
 

A TE, CHE NON TI PIACI MAI E SEI UNA MERAVIGLIA

A te, con cui ho pianto.

Piangere insieme è più difficile che piangere soli.

 
 
 
 
 
 
 

MI SONO DETTA

Al risveglio, mi sono detta che Driss era una trappola da cui dovevo scappare. Ero consapevole che, se avessi deciso di diventare il becchino di quell'amore, avrei dovuto anche accettare di caricarmi del suo cadavere, di errare per quarant'anni nel deserto, e alla fine ammettere, vinta, che stavo trasportando il mio, di cadavere.

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Prendimi adesso tra le tue braccia
adesso sciolta da me raccoglimi
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Patrizia Cavalli

 
 
 
 
 
 
 

MAESTRI

Nessun uomo può rivelarvi nulla, se non ciò che già sonnecchia nell'alba della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all'ombra del tempio tra i suoi discepoli non offre il suo sapere ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
Se egli è saggio non vi inviterà ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guiderà piuttosto verso la soglia della vostra propria mente.


L'astronomo può dirvi ciò che egli sa dei grandi spazi, ma non può dare a voi la sua conoscenza.
Il musico può cantarvi del ritmo che è nell'aria, ma non può darvi l'orecchio che ferma quel ritmo né la voce che lo riecheggia.
E chi è versato nella scienza dei numeri può descrivervi i mondi del peso e della misura, ma non potrà guidarvi colà. Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo.
E come ognuno di voi è solo davanti all'occhio di Dio, così ognuno di voi deve essere solo nella sua conoscenza di Dio e nella sua conoscenza della terra.

G. K. GIBRAN

 
 
 
 
 
 
 

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