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Finanziaria 2007

Post n°42 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da albert.z
 

immagine

di ALESSANDRO GIORGIUTTI

 

Una Finanziaria che aumenta le tasse e aumenta le spese. La manovra di 35,4 miliardi, approvata ieri alla Camera in via definitiva, prevede 2,3 miliardi di euro di nuove uscite, e questo nonostante i tagli alla sanità e agli enti locali. A incidere sul bilancio sono in particolar modo i rifinanziamenti delle attività delle ferrovie e dell'Anas. Le entrate ammontano invece a 15,5 miliardi. Di questi in realtà 6 sono virtuali: questa è l'entità prevista del trasferimento del trattamento di fine rapporto dalle imprese allo Stato. Il passaggio di ieri alla Camera non ha modificato il testo della manovra che era stata approvata qualche giorno fa al Senato con voto si fiducia. Verrà però eliminato il prossimo 27 dicembre con un apposito decreto ministeriale l'emendamento sulla prescrizione dei reati contabili. La nuova Irpef

Cambia l'imposta sulle persone fisiche, con le aliquote che diventano 5: del 23% fino a 15.000 euro, del 27% tra i 15.000 e i 28.000 euro, del 38% tra i 28.000 e i 55.000 euro, del 41% tra i 55.000 e i 75.000 euro, del 43% oltre i 75.000 euro. Complessivamente, pagheranno di meno i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 40.000 euro, i pensionati fino a 35.000 euro e i lavoratori autonomi fino a 32.000 euro. Chi ha redditi superiori a queste cifre pagherà invece di più. Di fatto secondo i primi calcoli la riforma, presentata come un'operazione di equità e solidarietà, toglierà meno di 100 euro al mese ai contribuenti il cui reddito è superiore ai 2.500 euro netti; e ne darà meno di 10 a quelli che sono al di sotto di questa soglia. Un trasferimento di risorse pari più o meno allo 0,2% del prodotto interno lordo. Bollo auto

Dal prossimo anno il 90% degli automobilisti pagherà di più per il bollo auto. Gli unici a non essere toccati dagli aumenti sono i possessori dei veicoli meno inquinanti "Euro4" ed "Euro5", con cilindrata inferiore ai 100 kw. Quanto agli altri: per quanto riguarda le vetture sotto i 100 kw., per le "Euro0" l'aumento sarà pari a 0,42 euro a kw., per le "Euro1" a 0,32 euro, per le "Euro2" a 0,22 euro, per le "Euro4" a 0,12 euro. Passando alle auto con potenza superiore ai 100 kw, il bollo viene portato da 2,58 euro per kw a 4,5 euro per kw nel caso in cui si tratti di un "Euro 0". L'aumento scende a 1,77 euro per le auto "Euro 1", a 1,62 euro per le "Euro 2", a 1,47 euro per le "Euro3" e a 1,29 euro per le "Euro4". Costerà di più anche la revisione dei veicoli a motore e dei rimorchi. Le modalità dei rincari saranno definite entro il 31 gennaio dal ministero dei Trasporti, di concerto con il ministero dell'Economia. Rottamazioni

La manovra prevede un bonus per la rottamazione di auto e moto. In particolare, chi consegna una vettura "Euro0" e "Euro1" per acquistare una "Euro4" o una "Euro5" potrà contare su un bonus pari a 800 euro. E' previsto anche un contributo di 80 euro per chi deciderà di rottamare una vettura "Euro0" o "Euro1" o una moto inquinante. Inoltre, chi rinuncia all'auto riceverà l'abbonamento dell'autobus gratis per un anno. Apprendisti

Aumentano i contributi previdenziali per gli apprendisti, che vengono fissati all'1,5% per le imprese fino a 9 lavoratori. La percentuale è destinata a salire al 3% nel secondo anno per raggiungere il 10% nel terzo anno. Un incremento che, secondo l'analisi dell'ufficio studi della CGIA di Mestre, determinerà un aumento del costo contributivo di un apprendista del settore metalmeccanico pari a 1.456 euro in tre anni; ancora più onerosi i costi nel nel settore commerciale, dove lieviteranno fino a 1.984 euro. Enti locali

E' uno dei pochi settori nei quali i tagli si faranno sentire. I trasferimenti dallo Stato a comuni, provincie e regioni caleranno infatti di 4,3 miliardi di euro, 2,1 a carico delle regioni e 2,2 a carico di provincie e comuni. In compenso ai comuni viene dato il potere di aumentare l'aliquota dell'addizionale Irpef fino allo 0,8%. I sindaci potranno inoltre introdurre la cosiddetta tassa di scopo, con la quale finanziare fino al 30% della costruzione di nuove opere. Ferrovie e Anas

Sono le due voci di spesa più consistenti. In particolare il prossimo anno 500 milioni di euro saranno destinati per la prosecuzione dei lavori dell'Alta velocità, sulla tratta Torino-Milano-Napoli. Altri 1,6 miliardi andranno a coprire le spese per la realizzazione di altre infrastrutture ferroviarie. Aumenta il canone a carico delle concessionarie autostradali, che raggiungerà il 2,4% dei proventi netti dei pedaggi. Sanità

Le misure strutturali di contenimento della spesa ammontano in questo settore a 944 milioni di euro. L'abbattimento dei costi è garantito inoltre dall'introduzione del ticket di 25 euro per gli interventi di pronto soccorso classificati come codice bianco (interventi non urgenti) e da una quota fissa di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Cuneo fiscale

Per le imprese arriva la riduzione del cuneo fiscale, per un importo complessivo di circa 2,45 miliardi di euro per il 2007, di 4,41 miliardi per il 2008 e di 4,68 miliardi per il 2009. Il taglio è reso possibile dall'esclusione dalla base imponibile Irap di alcune voci quali i contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni, le spese per gli apprendisti, le spese per il personale assunto con contratti di formazione lavoro, i costi per il personale addetto alla ricerca. Successioni

Per i coniugi e i discendenti in linea diretta la franchigia è di 1 milione di euro: un tetto al di sopra del quale scatterà un'aliquota del 4%. Per i parenti collaterali invece la franchigia è di 100.000 euro, al di sopra della quale si applicherà un'aliquota dell'8%. Niente tassa di successione, invece, per i passaggi di azienda da padre in figlio: a patto però che quest'ultimo s'impegni a proseguire l'attività per almento cinque anni. Assegni familiari

Nel loro complesso, gli stanziamenti per gli assegni aumenteranno di 1,4 miliardi, con incrementi che variano a seconda della composizione del nucleo familiare e della fascia di reddito. Si va da un minimo di 100 euro per i nuclei con un figlio e redditi fino a 10.000 euro, per salire fino a 600 euro nel caso di un nucleo con 3 figli e un reddito di 28.000 euro. La rimodulazione degli assegni è comunque collegata alla riforma Irpef , con lo scopo di garantire un maggior reddito disponibile ai nuclei numerosi e con reddito basso. Tfr

In caso di mancata indicazione dei lavoratori, le aziende con più di 50 dipendenti dovranno trasferire il 100% del tfr a uno speciale fondo istituito presso l'Inps. Queste risorse, stimate in 6 miliardi, potranno essere utilizzate con destinazione indicata da appositi decreti del presidente del consiglio, previa autorizzazione dell'Unione europea. Nella finanziaria sono state inserite anche le norme per l'avvio della previdenza complementare a partire dal 2007. Per quanto riguarda le pensioni, è introdotto un contributo di solidarietà, pari al 3%, sulle pensioni d'oro; quelle, cioè, superiori ai 5.000 euro al mese.

 
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