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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Mani pulite   3

Post n°76 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da albert.z
 

1993: tentativi di resistenza. Il crollo di consensi della DC e la crescita della Lega

Nelle elezioni locali di dicembre, la DC perse metà dei voti. Craxi, dopo aver ricevuto tanti avvisi di garanzia, inerenti anche reati di corruzione, rassegnò in febbraio le dimissioni da segretario del Psi.

Nelle nuove elezioni amministrative del 6 giugno 1993 la DC perse nuovamente metà dei voti, e il Partito Socialista praticamente sparì. La Lega Nord, un movimento di protesta incentrato sull'indipendenza del Nord-Italia (secondo alcuni caratterizzato da xenofobia e razzismo, secondo altri unica forza politica nuova e che denunciava i privilegi e gli abusi dei governi precedenti) dal resto del paese, e che ostentava un generale disgusto per il sistema politico (con il celebre slogan "Roma ladrona"), divenne la maggior forza politica dell'Italia settentrionale. L'opposizione di sinistra si avvicinava alla maggioranza, ma mancava ancora di unità e di leadership.

La reazione del Parlamento

Il 5 marzo 1993, il governo presieduto da Giuliano Amato, e in particolare il Ministro della Giustizia Luigi Conso, cercarono di trovare una "soluzione politica" con una nuova legge sul finanziamento dei partiti: il decreto Conso, che fu definito criticamente "il colpo di spugna"; il decreto Conso prevedeva la rimozione delle pene per molti crimini e introduceva al loro posto piccole infrazioni civili; il risultato sarebbe stato una sorta di amnistia per la maggior parte delle accuse di corruzione. Tra l'indignazione della gente e sollevazioni a livello nazionale, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro rifiutò di firmare la legge, definendola incostituzionale.

Il 25 marzo del 1993 il Parlamento italiano cambiò la legge elettorale in favore di un sistema maggioritario, come conseguenza di un lotto di referendum popolari. Ancora traumatizzato dai recenti eventi, il Parlamento non riuscì a produrre un nuovo governo. Carlo Azeglio Ciampi, ex governatore della Banca d'Italia, fu nominato Primo Ministro e produsse un governo "tecnico" senza influenze politiche.

Nel frattempo, le indagini su Craxi furono bloccate dal Parlamento: ad aprile la Camera dei deputati nega la autorizzazione a procedere per Craxi. Diversi membri del governo, pur essendo in carica da soli tre giorni, diedero le dimissioni per protesta; tra di loro c'era Francesco Rutelli, Ministro dell'Ambiente.

 
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Aldus_r
Aldus_r il 14/01/07 alle 22:34 via WEB
Messaggio N°8 13-01-2007 - 16:15 Consiglio dei Ministri a Caserta, 11/12 gennaio 2007 Il Consiglio dei Ministri “fuori sede” si è concluso ieri 12 gennaio, dopo due giorni di lavori nella Reggia di Caserta. Paolo Bonaiuti, l’illuminato politico della squadra degli amici/innamorati di Silvio Berlusconi, sul “ritiro” aveva detto pressappoco così “..…come accadeva nella marineria di francischiello i marinai, per fare vedere che lavoravano, che si davano da fare, si scambiavano i ruoli (chi era abbascio andava n’ coppoa – è lui Bonaiuti che parla - , chi era n’coppa andava abbascio), e così non accadeva nulla, altrettanto sarà per la riunione di Caserta”. Paolo Bonaiuti e tutti gli altri personaggi con l’ironia da “quattro soldi” , desiderosi, non del bene dell’Italia, ma “vogliosi” soltanto di assistere al fallimento della Riunione ed al conseguente crollo del Governo di Romano Prodi, sono stati smentiti clamorosamente dai fatti. Alla “faccia loro” il Governo di Romano Prodi tiene e governa il Paese. Infatti, gli argomenti trattati – della Finanziaria 2007 - e sui quali i Ministri hanno raggiunto un punto di coesione, sono stati i seguenti: 1) Finanziamento di 100 mld di Euro per il Sud: rilancio del Mezzogiorno e crescita della occupazione. 2) Liberalizzazioni: non c’è stata intesa alcuna. Romano Prodi ha avocato a sé la responsabilità informando i Ministri di stare già esaminando il pacchetto delle proposte di Pierluigi Bersani. 3) La Finanziaria sarà spezzettata: il Ministro dell’economia Tommaso Padoa-Schioppa suggerisce di suddividere la manovra in più provvedimenti, e di cambiare l’iter parlamentare: la commissione bilancio avrà un ruolo centrale, e il Governo - che accetterà o meno le modifiche – presenterà il testo in aula . Si voteranno poi i saldi di bilancio dei singoli settori e relativi gruppi di articoli. Al fine di semplificare il meccanismo della manovra di bilancio il Ministro ha detto che “…deve diminuire la mole complessiva della manovra di bilancio analizzando parte dei contenuti tra diversi strumenti legislativi e distribuirli nell’arco dell’anno”. 4) Priorità per la Giustizia: tra le molteplici proposte presentate dal Ministro della Giustizia Clemente Mastella segnalo la semplificazione del regime della nullità e snellimento delle notifiche e la riduzione da 45 a 30 giorni il periodo di sospensione del funzionamento dei Tribunali nel periodo estivo. 5) Piano per l’agricoltura: il Ministro Paolo De Castro ha indicato due settori importantissimi da sostenere e incentivare: il made in Italy e i giovani. Stimolando, sostenendo e facendo crescere il settore agroalimentare , esso determinerà la nascita di nuove attività economiche e promuoverà l’ingresso dei giovani nel settore. 6) Scuole come Fondazioni: il Ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha suggerito di applicare alle istituzioni scolastiche lo stesso regime delle Fondazioni e delle Donazioni dal punto di vista fiscale. 7) Federalismo fiscale: il Ministro per le Riforme Vannino Chiti ha assicurato che entro poche settimane sarà pronto il provvedimento del Governo sul federalismo fiscale. Inoltre, sarà approvato dal Consiglio dei Ministri, entro poche settimane, un testo unico sugli Enti locali. 8) Ticket diagnostica: il Ministo della Sanità Livia Turco ha fatto sapere che il Governo ha deciso di predisporre misure in materia di ticket sulla sanità e la diagnostica da condividere con le regioni. I provvedimenti, il prossimo gennaio 2007, saranno discussi con gli assessori alla Sanià di tutte le regioni. E' stato il primo Consiglio dei Ministri della storia della Repubblica italiana che si è svolto fuori la città di Roma. L'opposizione di centrodestra ha voluto caricare oltremodo - pretestuosamente - di possibili, anzi sicuri, risultati negativi che detta Riunione avrebbe raccolto. Cosi oggettivamente non è stato. Non esageriamo neanche con le attese spasmodiche dei risultati positivi "presto e subito “, dei sostenitori ed elettori di centrosinistra. Romano Prodi è un politico che “va piano e picchia duro” (lo preferisco al presidente del Consiglio che racconta "favole", come ha fatto Silvio Berlusconi in cinque anni di governo del Paese). Alle Primarie lo abbiamo votato in 4 nilioni circa, legittimandolo alla guida del futuro governo di centrosinistra. Per cortesia lasciamolo lavorare tranquillo. Lui ascolta tutti e poi si attiene a ciò che prevede il Programma stilato, concordato e accettato da tutte le forze politiche di centrosinistra - prima delle elezioni - come “manuale” operativo per governare il Paese. Prodi ci ha promesso che in cinque anni cambierà il Paese in meglio. Io credo alle sue promesse. Pertanto, a mio avviso il Consiglio dei Ministri di Caserta è stato proficuo e positivo
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albert.z
albert.z il 16/01/07 alle 13:14 via WEB
Grazie per le belle notizie. Un caro saluto albert
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