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Registrazioni di frasi di Bossi e Berlusconi

Post n°158 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da albert.z
 

di Marco Travaglio (L'Unità - 25/6/2003)


Berlusconi: "Bossi è la Wanna Marchi della politica. Mi viene il sospetto che voglia guidare il Polo delle parole in libertà"
Bossi:"Io entro nel governo Berlusconi per fare il guardiano del baro. Attento, Berluskaiser, io sono sempre l'uomo del Winchester. Tu sei la bistecca, io il pestacarne".
Berlusconi:"Bossi ha dei metodi da venditore di Piaget falsi. Solo dei minus habens potrebbero credere alle cose che dice di noi. Parla come un ubriaco da bar"
Bossi:"Berlusconi è un impomatato fra le nuvole azzurre, un tubo vuoto qualunquista. Mentre lui era ancora nel Mulino Bianco, noi facevano cadere il regime. E' uno con il parrucchino e la plastica facciale. Ormai è bollito, è un povero pirla, un traditore del Nord. Se la politica è un teatrino, lui è il capocomico".
Berlusconi: "Bossi è un uomo dalla personalità complessa e dalla mentalità dissociata".
Bossi:"Berlusconi è il riciclatore dei calcinacci del regime del pentapartito. Noi siamo onesti e cristallini, mica abbiamo fatto parte della P2, P3, P4. Lui invece è un piduista. Un affarista. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una Spa. Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che non ha ancora trovato la combinazione della cassaforte".
Berlusconi:"Bossi è un Giuda, traditore, ladro con scasso di voti, ricettatore, truffatore, doppia, tripla, quadrupla personalità. Un pataccaro."
Bossi:"Berlusconi è un piccolo tiranno un dittatore un autocrate molto peggio di Pinochet. Ci vuole regalare un altro ventennio. Fa il lavaggio del cervello alla gente. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia. E' un kaiser in doppiopetto. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la storia che litiga con lui. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. E' un Pèron della matua."
Berlusconi:"Quando mi accusa di peronismo, Bossi pensa alla birra Peroni. Ma ormai è un cadavere politico, uno sfasciacarrozze. Io non mi siederò mai più allo stesso tavolo con Bossi. E' totalmente inaffidabile, un monumento di slealtà."
Bossi:"Berlusconi è l'uomo della mafia, un palermitano che parla meneghino, nato nella terra sbagliata e mandato su a posta per fregare il nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Ci risponda, Berlusconi: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del nord che sono morti di droga e ora gridano da sottoterra. Se vuole sapere la storia dela caduta dal suo primo governo venga da me che gliela spiego io: sono stato io a mettere giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri deputati, e io l'ho abbattuto. Quel brutto mafioso di Arcore guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Altro che par condicio. Ci vuole una bella commissione d'inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi".
Berlusconi:"Bossi lasciamolo agli altri, alla sinistra, sarà uno splendido argomento per la nostra campagna elettorale: ho pronto il manifesto con Alberto Da Giussano che regge una falce e un martello e la scritta: "Per un'Italia comunista, vota Lega Nord"".
Bossi:"Io con i bergamaschi ho fatto un patto di sangue: farò di tutto per il cambiamento. Berlusconi sappia che c'è gente che ne ha piene le tasche ed è pronta a fare il culo anche a lui. Bastano due secondi e dovrà scappare di notte. Se vedono che sono stati imbrogliati, arrotolano i suoi prati all'inglese con tutte le ville dentro e scaraventano tutto nel Lambro".

Le frasi sopra riportate sono tratte dalle dichiarazioni testuali di Berlusconi e di Bossi tra il 1994 e il 1999.

 
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Commenti al Post:
lynn9
lynn9 il 16/02/07 alle 21:18 via WEB
....come si amano...
(Rispondi)
Aldus_r
Aldus_r il 16/02/07 alle 23:12 via WEB
Caro, Alberto, nel periodo 1994/1999 i due cialtroni in lite tra loro - spettecolando - hanno ben dipinto la personalità dell'altro. Berlusconi è un "parvenu" che ha dimostrato che col denaro e la familiarità e destrezza nel "gioco delle tre carte" è facile imbrogliare e prendere in giro i creduloni degli italiani (esattamente la metà); Bossi è un animale politico opportunista col solo ed unico obiettivo di perseguire ed ottenere il "federalismo"; disposto, pertanto, ad allearsi - come recentemente ha detto - anche con il centrosinistra. Quando Bossi dice: "Berlusconi è l'uomo della mafia, un palermitano che parla meneghino, nato nella terra sbagliata e mandato su a posta per fregare il nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Ci risponda, Berlusconi: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del nord che sono morti di droga e ora gridano da sottoterra. Se vuole sapere la storia dela caduta dal suo primo governo venga da me che gliela spiego io: sono stato io a mettere giù il partito del mafioso", afferma una sacrosanta verità; egli, Berlusconi, ha avuto come Maestri di vita e di "portafoglio" i più raffinati delinquenti e traffichini siciliani in giacca e cravatta. Palermitano lo sono anch'io e i mafiosi e delinquenti sono una piccola, piccolissima minoranza, come in tutto il resto d'Italia e del mondo; è l'eccezione che non fa la regola. Caro Alberto, per il bene dell'Italia e di tutti noi, auguriamoci soltanto che in futuro nessuno dei due "loschi figuri" occupi la poltrona di ministro e di presidente del consiglio.Con affetto, Aldo
(Rispondi)
 
albert.z
albert.z il 19/02/07 alle 09:58 via WEB
Caro Aldo, mi trovo in perfetta sintonia con te. Speriamo che molti italiani si accorgano del pericolo che abbiamo corso con il governo del centrodestra. Purtroppo molte vecchiette votano per simpatia, perché sa fare a parlare e a imbrogliarle meglio. Alberto
(Rispondi)
 
 
Aldus_r
Aldus_r il 19/02/07 alle 18:43 via WEB
Alberto, quando - parlando di Berlusconi - Tu dici:"Purtroppo molte vecchiette votano per simpatia, perché sa fare a parlare e a imbrogliarle meglio" (affascina e convince le persone semplici), io aggiungo che il suo comportamento è da assimilare a quello dei "magliai" di un tempo (ricordi?), cioè ai venditori di "sfondamento" . Il venditoe di sfondamento è “l’imbonitoe di piazza”, che semza alcuna professionalità e conoscenza del prodotto – conoscenza da trasmettere al potenziale acquirente che ascolta - riesce lo stesso a vendere facendo affidamento esclusivamente e soltanto sul "fascino della voce e sul linguagggio del corpo”. Il prodotto venduto, per l’acquirente rimane un illustre sconosciuto. Silvio Berlusconi, oltre ad essere un "venditore di fumo" è anche un politico pericoloso per la democrazia, per le sue immense risorse economiche, per le tre reti televisive di sua proprietà e per il disprezzo e odio che nutre per gli avversari politici (per Berlusconi gli avversari politici sono tutti comunisti). Per tutte queste ragioni io proporrei di impedire che Berlusconi nuoccia politicamente alla democrazia italiana, impedendogli di candidarsi alle prossime elezioni per il poderoso "conflitto di interessi" di cui è portatore. Abbracci, Aldo
(Rispondi)
albert.z
albert.z il 21/02/07 alle 09:35 via WEB
Caro Aldo, Concordo in pieno. Il problema è che D'Alema l'ha lasciato entrare in Parlamento nonostante una legge lo vietasse, in quanto editore e concessionario di un bene dello Stato, cioè delle frequenze tv. Ecco perché odio tanto D'Alema. Per lui non cambia niente, ma per i cittadini che subiscono Berlusconi e le sue leggi, è una cosa molto grave. Un abbraccio Alberto.
(Rispondi)
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