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pensioni: nuove regole

Post n°301 pubblicato il 20 Luglio 2007 da albert.z
 

- COSTO RIFORMA: 10 MILIARDI IN 10 ANNI: Il costo previsto della riforma è di 10 miliardi in dieci anni e le risorse saranno trovate all'interno del sistema previdenziale.


ETA' VECCHIAIA DONNE RESTA A 60 ANNI: l'età di pensionamento di vecchiaia delle donne resta a 60 anni, anche se una Commissione potrà valutare la possibilità di prevedere alcune finestre per l'uscita verso la vecchiaia.

TROVO OFFENSIVO DEFINIRE VECCHIA UNA DONNA DI 60 ANNI.

NATURALMENTE, DOPO AVER PERSO L'APPOGGIO DELLA GENTE, CON UNA RAFFICA PAZZESCA DI TASSE, IL GOVERNO PRODI CERCA DI RECUPERARE QUALCHE VOTO DALLE "VECCHIE" 60 ENNI CHE A 60 ANI SI PRENDONO LA PENSIONE DI VECCHIAIA.

 NUOVI COEFFICIENTI PARTONO DA 2010: Si partirà dai coefficienti così come modificati dal Nucleo di valutazione della spesa previdenziale (e ancora non applicati), ovvero dalla revisione al ribasso del 6-8%. Questa cifra sarà discussa da una Commissione e potrà essere modificata prendendo una decisione entro il 2008. Comunque l'applicazione dei nuovi coefficienti partirà nel 2010. Da quel punto in poi sarà triennale e automatica.


AI GIOVANI TOCCHERA' UNA PENSIONE INFERIORE DEL 6-8%.

SI ANDRA' IN PENSIONE DA LAVORO PIU' TARDI RISPETTO AD OGGI, MA PER QUALCHE ANNO SI ANDRA' PRIMA RISPETTO ALLA RIFORMA MARONI:

- 58 ANNI DAL 2008: nel 2008 si potrà andare in pensione a 58 anni di età e con 35 di contributi (inferiore quindi ai 60 previsti dallo scalone Maroni).

- QUOTA 95 DAL LUGLIO 2009 CON ALMENO 59 ANNI ETA', 61 dal 2013: dal luglio 2009 si potrà andare in pensione con una somma tra età anagrafica e anni di contributi pari a 95 ma con almeno 59 anni di età. Dal primo gennaio 2011 la quota passa a 96 (con almeno 60 anni di età) mentre dal primo gennaio 2013 la quota diventa 97 (con almeno 61 anni di età). Prima dell'ultima quota andrà fatta una verifica sui risparmi: se fossero significativi la quota 97 potrebbe essere esclusa.

- AUTONOMI SI LAVORA UN ANNO IN PIU': l'età necessaria alla pensione di anzianità è per i lavoratori autonomi sempre un anno superiore a quella dei lavoratori dipendenti.

- ESCLUSI DA AUMENTO ETA' 1,4 MILIONI DI LAVORATORI IMPEGNATI IN ATTIVITA' USURANTI: Saranno esclusi dall'aumento dell'età i lavoratori impegnati nelle attività usuranti previste dalle norme del 99 (come quelli che lavorano nelle miniere e nelle cave) ma anche quelli impegnati su tre turni e quelli con attività "vincolate" (come la catena di montaggio). Il Governo calcola che si tratti di 1,4 milioni di lavoratori complessivi pari a circa 5.000 uscite l'anno.

- CON QUARANTA ANNI CONTRIBUTI SI ESCE CON QUATTRO FINESTRE: chi ha maturato 40 anni di contributi non subirà la riduzione da quattro a due finestre, prevista dalla legge Maroni, ma potrà continuare a uscire dal lavoro con quattro finestre l'anno (gennaio, aprile, luglio e ottobre, invece che solamente gennaio e luglio).

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/07/07 alle 21:18 via WEB
Si sente dire continuamente che la vita media si allunga e che in futuro le pensioni dovranno essere più basse perchè il sistema previdenziale così com'è adesso non è più sostenibile. Ma: 1. Perchè chi ha lavorato 35 anni deve pagare la pensione a chi è già in pensione con 20 anni di lavoro (pubblici)? 2. Chi prende una megapensione dopo aver chiacchierato per pochissimi anni (i politici) NON devono venire a chiedere sacrifici e dire che non ci sono soldi 3. I "buchi" nei bilanci dell'INPS che hanno trovato dopo i 40 anni di tangentopoli sono stati sanati? 4. Siamo sicuri che la vita si allungherà ancora? L'unica cosa certa è che gli anziani di oggi vivono di più; dire che gli anziani di domani vivranno di più è una mera supposizione (inquinamento, sedentarietà, nuove malattie). Gli anziani di oggi sono cresciuti all'aperto in un ambiente sano e facendo movimento e adesso la medicina li aiuta perchè hanno fondamenta forti; i giovani di oggi passano sempre più tempo in casa e quando sono fuori respirano aria inquinata: siamo veramente sicuri che vivranno più a lungo dei loro genitori? Io non farei affidamento sulla medicina, perchè vorrebbe dire che se un anziano oggi prende 10 pastiglie al giorno gli anziani di domani ne dovranno prendere 40.
(Rispondi)
albert.z
albert.z il 21/07/07 alle 00:15 via WEB
CONDIVIDO LE TUE CONSIDERAZIONI. I PENSIONATI DI OGGI SONO ALQUANTO FORTUNATI. IL FUTURO DEI GIOVANI E' ALEATORIO: MOLTI FATTORI POSSONO INFLUIRE SULLA LORO VITA MEDIA!
(Rispondi)
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