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COSTI ESAGERATI DELLA POLITICA

Post n°322 pubblicato il 10 Agosto 2007 da albert.z
 

Costi della politica: all'assessore 11 mila euro al mese Stipendi della Giunta, il governatore arriva a 14 mila

Undicimila euro netti al mese: questo lo stipendio medio di un assessore della Giunta regionale. Mentre il presidente, secondo nella speciale classifica nazionale dei governatori regionali, guadagna poco più di 14 mila euro, netti, per quattordici mensilità. Il viaggio dentro i costi della politica arriva in viale Trento, sede della Giunta, e tocca i vertici degli assessorati. L'autista e uno staff di sette persone fra i privilegi concessi agli assessori, mentre è ben più corposo l'ufficio del capo dell'esecutivo. Nel confronto con i rappresentanti del parlamento regionali, gli assessori perdono qualche migliaio di euro, ma certamente non possono lamentarsi.

I consiglieri regionali possono sorridere e guardare dall'alto in basso i poveri assessori. Seppure lo staff di Renato Soru se la passi abbastanza bene, con una busta paga di oltre 11 mila euro al mese, lo scalino che divide la retribuzione fra gli eletti dal popolo e gli eletti dal governatore è alto circa 5 mila euro. Al mese, si intende, e la cifra è netta, a favore dei consiglieri. E quando l'assessore è politico, nel senso che è espressione di un partito, arriva la mannaia della quota - fissa - da devolvere al partito. Regola che non valeva per Gianvalerio Sanna e ora per Eliseo Secci (la Margherita non pretende, ma non finanzia la campagna elettorale), mentre Massimo Dadea, e fino a un anno fa Tonino Dessì, targati Ds, in base ad accordi interni girano alla Quercia 2.325 euro al mese. Più forte, numeri alla mano, la trattenuta imposta dal partito della Rifondazione comunista: il 55 per cento della busta paga che ritirava Maddalena Salerno e oggi Romina Congera va al partito, regola che vale per qualsiasi altro emolumento. Rispetto ai consiglieri regionali, gli assessori non hanno i contributi previdenziali pagati e non possono contare sulle tre mensilità straordinarie concesse in via Roma, seppure la busta paga arrivi quattordici volte in un anno. Ma hanno - vedremo - la possibilità di crearsi un robusto staff personale. Autista compreso con auto blu al seguito. 

IL PRESIDENTE. Il capo della Giunta regionale guadagna di più, forte dell'indennità di consigliere regionale. La busta paga di Renato Soru "pesa" 14.644 euro, cifra netta, e nella speciale classifica fra i presidenti di Regione il nostro si piazza al secondo posto, dietro l'inarrivabile Nichi Vendola - governatore della Puglia - che si becca quasi 19 mila euro al mese. Seppure la metà va al partito, non è certo un brutto vivere. 

I DETTAGLI. Lo stipendio base di un assessore regionale è di 2.902 euro. L'indennità consiliare è di poco maggiore a quella dei consiglieri - 9.605 euro - poi c'è la diaria, 4.000 euro, alla quale si aggiungono indennità varie per circa 600 euro. Su uno stipendio lordo di quasi 18 mila euro, le trattenute superano di poco il 40 per cento, toccando quota 6700: un assessore della giunta guidata da Soru si porta a casa, al netto delle imposte, poco più di 11 mila euro al mese. 

I PRIVILEGI. Il presidente della Giunta può contare su uno staff dal numero non definito: ci sono il capo ufficio stampa e i suoi collaboratori, l'ufficio di Gabinetto è composto da nove persone, un solo dirigente è inquadrato nella squadra del governatore. Diversa è la situazione che regna negli assessorati: l'ufficio di Gabinetto di ogni assessore può contare al massimo su un capo dell'ufficio, un segretario particolare e un consulente. Tre funzionari, ai quali si possono aggiungere due addetti di segreteria e due addetti all'ufficio di gabinetto. Le nomina può deciderle direttamente l'assessore di turno, pescando all'esterno dell'amministrazione solo per i primi tre incarichi. I quattro addetti, invece, devono arrivare dalla Regione o - ma questo accade raramente - essere comandati da altri enti regionali. Se la presidenza può decidere autonomamente sulle convenzioni - tema che non ha mancato di scatenare apsre polemiche in questa legislatura fra maggioranza e opposizione - gli assessorati non possono nominare consulenti estranei al proprio staff. C'è chi ha preferito lasciare, tre assessori uno dopo l'altro, o chi si è imposto cinque anni di fedeltà al governatore. La dura - e dorata - vita dell'assessore.
ENRICO PILIA

 
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