Roma, 16 dic. (Apcom) - La Corte dei conti giudica insufficienti le misure della Finanziaria per ridurre i costi della politica. "Qualcosa si è fatto - ha affermato il procuratore generale Furio Pasqualucci nel corso della trasmissione 'In mezz'ora' - ma si poteva fare di più, a cominciare dalle consulenze. La riduzione del numero dei ministeri non è una gran cosa, anche se ha un valore simbolico".
Le consulenze della pubblica amministrazione, ha spiegato il pg, sono 250mila, con una spesa di 1,5 miliardi. "Credo - ha detto Pasqualucci - che potrebbero essere dimezzate, come numero e come spesa", mentre "le misure introdotte in Finanziaria non hanno un peso così notevole per ridurle. Era stato anche previsto un controllo preventivo della Corte dei conti, almeno per le amministrazioni dello Stato", ma poi la misura è saltata.
Nella manovra c'è anche l'introduzione di un tetto agli stipendi dei manager pubblici. In questo campo, secondo il magistrato, "le norme sono sempre molto complicate e ho notato con piacere che si è tornati al testo del Senato. Nel testo della Camera, infatti, era passato un comma per cui le nuove norme non si sarebbero applicate ai rapporti in corso".
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