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ODONTECNICO OGGI

Post n°643 pubblicato il 04 Giugno 2008 da albert.z
 

Cari Amici e Colleghi,
In questi ultimi anni internet è diventato il canale d’informazione privilegiato per molti.
Basta pensare al proliferare dei Blog di protesta, come quello di Beppe Grillo, o alle news dei telegiornali pubblicati quotidianamente online.
La chiave del successo di questo nuovo modo di fare informazione è custodita nella sua peculiarità: rapidità di diffusione delle notizie in tutto il mondo a costi contenuti.
Qualche anno fa, precisamente nel febbraio 2004, scrissi un articolo, che ancora oggi sento attuale e lo voglio quindi ripresentare alla vostra attenzione, riguarda l’importanza della comunicazione in generale.
Maturò in quegli anni l’idea di creare uno strumento che permettesse la diffusione della “questione odontotecnica” tra la gente.
Poi, a distanza di due anni, quell’idea è stata messa in pratica con la creazione del Blog “Odontotecnico oggi”, pubblicato intenzionalmente nella piattaforma di libero.it per divulgare ai tanti “naviganti della rete” e ai blogger di libero (oggi 100.000) la nostra situazione professionale.
Personalmente credo che dobbiamo insistere e investire nella comunicazione, lancio quindi un forte segnale ai Colleghi dirigenti sperando di raccogliere il loro impegno.


I mezzi di comunicazione nel corso della storia si sono rivelati strumenti utili ed efficaci, capaci di influenzare l'opinione pubblica per operare cambiamenti nella società, sia in bene sia in male.
La storia, infatti, ci insegna che i regimi assoluti non consentivano ai mezzi di comunicazione l'esercizio della propria funzione in totale libertà, impartendo ordini di propagandare solo e soltanto informazioni filtrate e di parte.
Tutto questo ha portato inevitabilmente a far ritenere attendibile tra la popolazione che, " la legalità e la giustizia", fossero solo dalla parte dell'autocrate.
Tal esperienza subì il nostro Paese nel secolo scorso. Infatti, con l'avvento del fascismo (nel 1919) e il suo successivo consolidamento con " la marcia su Roma", il popolo italiano si trovò ineluttabilmente unanime con le idee del Duce e le conseguenze che ne scaturirono sono ancora oggi oggetto di discussione.
A distanza di tanti anni, il nostro Paese fortunatamente si è dotato di strumenti democratici e liberi, che hanno consentito a noi tutti di raggiungere oltre ad un buon grado culturale, anche la facoltà di scambiare liberamente le opinioni in pubblico, fruttandoci la capacità di valutare, in piena autonomia, situazioni, fatti, persone ed anche personaggi…
Per questo sono personalmente convinto che, una cospicua informazione fatta attraverso i mezzi di comunicazione, dalla carta stampata al più raffinato dei mezzi quale sia Internet, può oggi cambiare la condizione della nostra categoria, che trova le origini proprio in quegli anni di regime dittatoriale.
Perché quindi non adottare questi strumenti per "amplificare", magari durante le prossime campagne elettorali, il fatto che l'odontotecnico italiano è tuttora disciplinato da un atavico Regio Decreto datato 1928 e ancora oggi, dopo ben settantasei anni, Ministri della Salute e Sottosegretari, espressione democratica di uno Stato civile e moderno, giudica attuale una norma tipicamente dittatoriale dai contenuti discriminatori e poco liberali?
E che ancora oggi, come negli anni passati, assistiamo a una politica di "corporativismo" dove discutono dei doveri piuttosto che dei diritti?
Pur tuttavia, la maggioranza degli italiani, non sa che l'odontotecnico, è asservito da una categoria medica, capace di "monopolizzare" anche le Istituzioni pur di non dare il forfait dell'esclusiva della protesi, inducendo i cittadini pazienti a pagare cifre sproporzionate per un servizio di protesi che i signori medici non congegnano.
E ancora oggi, come nel passato, chi si oppone alle "regole del mestiere" in modo chiaro e democratico, rischia di non poter più lavorare per loro.
Tanto più si può far conoscere alla gente, attraverso i mezzi di comunicazione, la giusta informazione in merito ai loro diritti, come quanto è previsto dalla direttiva 93/42CEE, che da ben cinque anni vige nel nostro paese e che sistematicamente è scarsamente divulgata dai medici dentisti.
Ad esempio sfatare definitivamente il mito dell'odontotecnico milionario, spiegando in modo definitivo chi realmente trae profitto in modo esagerato sui dispositivi medici, semplicemente pubblicando il listino di categoria.
Spieghiamo alla gente chi sono i veri abusivi e non permettiamo di farci etichettare come tali, l'odontotecnico non è come sembra un semplice partner del medico dentista, ma in realtà è un succube del medico stesso per lavorare.
Inutile celare ancora la realtà dei fatti, che i cittadini devono conoscere, attraverso i mezzi di comunicazione qual è il giusto ruolo dell'odontotecnico e chi si oppone al rispetto della qualità e alla vera tutela della loro salute.
Per questo è importante restare uniti di là dall’appartenenza associativa e lavorare insieme per una dignità professionale, utilizzando un'arma comune che nessuno può ancora vietarci: la comunicazione.
Taranto, 2 febbraio 2004 Cosimo Ricci

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Nikop2
Nikop2 il 04/06/08 alle 19:04 via WEB
Ciao, ti invito a visitare il mio blog http://blog.libero.it/webesiti
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