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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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ATTENTI ALLE PORCATE DI PDL E UDC!

Post n°1098 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da albert.z
 

TRAVAGLIO: "Buongiorno a tutti. Intanto: buon anno! Parlavamo lunedì scorso di inciuci e dell'uomo che da quindici anni si occupa di intrecciare inciuci con Silvio Berlusconi, ossia Massimo D'Alema con la sua ampia corte.

Non solo inciuci ad aziendam
Tra l'altro vi dicevo la settimana scorsa della figura di Gianni Letta, il quale è un po' il trait d'union, in ottimi rapporti non solo con Berlusconi, essendo un ex dirigente della Fininvest, ma anche con Massimo D'Alema, che l'ha sempre considerato un punto di riferimento irrinunciabile. A questo proposito vi segnalo che, proprio in questi giorni, è uscito un libro scritto da due giornalisti di Annozero e pubblicato da Editori Riuniti, si chiamano Filippo Barone e Giusy Arena su Gianni Letta, dove si raccontano tutti gli scandali che hanno costellato la lunga vita giornalistica, aziendale e poi politica di Gianni Letta, così avrete un altro spaccato di quali sono i protagonisti dei vecchi inciuci e del nuovo inciucio che sta per arrivare e che speriamo si riesca a scongiurare.


La porcata
La porcata, come vi ripeto, viene dichiarata incostituzionale dalla consulta dopo che l'avevano approvata Camera e Senato quasi all'unanimità: politici di destra e politici di sinistra, nel 1997. La Corte Costituzionale la boccia nel 1998 e che cosa fanno destra e sinistra insieme nel 1999? Trasformano la legge che la Corte Costituzionale aveva appena dichiarato incostituzionale in legge costituzionale, con la maggioranza dei due terzi, con la doppia lettura Camera /Senato, Camera /Senato e così prendono una legge incostituzionale e la infilano nella Costituzione all'articolo 111, che viene ribattezzato “ giusto processo”. E' quel giusto processo che vi ho detto prima, il corruttore ha corrotto il politico, ma il politico non è stato corrotto dal corruttore, cioè c'è una tangente sicura, viene condannato chi l'ha pagata, ma chi l'ha presa no e questo lo chiamano il giusto processo. Questa porcheria viene fatta da destra e sinistra messe insieme, oggi c'è qualcuno che si indigna, giustamente, per il fatto che Berlusconi vuole infilare nella Costituzione il Lodo Alfano, che la Corte Costituzionale ha appena dichiarato incostituzionale. Ebbene, l'hanno già fatto destra e sinistra insieme nel 1999 e, dato che l'hanno fatto tutti insieme, nessuno ha detto mai niente.Fanno un'altra cosa, sempre nel 1997: depenalizzano l'abuso d'ufficio non patrimoniale; che cosa è l'abuso d'ufficio? E' quando un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio commette un abuso durante la sua attività nella Pubblica amministrazione: dà un appalto alla persona sbagliata, fa un favoritismo in un concorso, lottizza un'A.S.L., questi sono gli abusi d'ufficio di solito. C'è quello non patrimoniale, nel senso che non si riesce a dimostrare quale vantaggio patrimoniale, con il tuo atto abusivo, hai procurato alla persona che hai favorito o quale svantaggio patrimoniale hai procurato alla persona che hai sfavorito, favorendo l'altra. Questo è l'abuso non patrimoniale. Se si riesce pure a dimostrare che l'abuso d'ufficio ha finalità patrimoniali, ossia volevi favorire patrimonialmente la persona che hai agevolato o volevi proprio sfavorire patrimonialmente la persona che hai svantaggiato e allora l'abuso d'ufficio è più grave e si chiama abuso patrimoniale. Che cosa fanno destra e sinistra insieme nel 1997? Depenalizzano l'abuso non patrimoniale, che è quello più facile da dimostrare: l'atto è abusivo, punto, poi chi ci ha guadagnato e chi no non c'entra, l'importante è che l'atto sia abusivo, illegittimo. Perché lo depenalizzano? Intanto perché ci sono intere Giunte Regionali sotto processo per abuso d'ufficio, per avere lottizzato le A.S.L. in Lombardia, le A.S.L. in Piemonte, c'è l'intera Giunta regionale dell'Abruzzo, che è stata addirittura portata in galera in blocco perché si spartiva abusivamente fondi europei. Con questa riforma vengono cancellati i loro reati: perché? Perché non era stato dimostrato il vantaggio patrimoniale, se nomino un tizio del mio partito a direttore generale dell'A.S.L. di Gallarate o di Moncalieri o di Viterbo - che ne so? - vai a dimostrare che l'ho fatto apposta per fare un vantaggio patrimoniale a lui e uno svantaggio patrimoniale a un altro: ho nominato uno del partito, che poi naturalmente mi sarà grato quando dovrà nominare i primari e cose del genere e terrà d'occhio il mio orticello elettorale, no? Vai a dimostrare il vantaggio patrimoniale. Bene, tutto questo tipo di abusi, lottizzazioni, nepotismi, favoritismi, concorsi truccati, familismi etc. etc., quelli che sistemano l'amante, la fidanzata, il figlio etc., è tutto depenalizzato: pensate soltanto ai concorsi universitari, ai figli dei baroni, ai padri etc., tutto depenalizzato. Rimane reato l'abuso patrimoniale, cioè quando riesci a dimostrare il vantaggio patrimoniale, ma le pene vengono dimezzate e così non c'è più l'intercettazione telefonica o ambientale e, soprattutto, c'è una prescrizione talmente breve che è quasi impossibile fare il processo nei tre gradi di giudizio in tempo, prima che cali la mannaia della prescrizione e così, di fatto, l'abuso d'ufficio non c'è più. C'è anche una finalità aggiuntiva in questo inciucio tra destra e sinistra che cancellano il reato di abuso d'ufficio: l'abuso d'ufficio era un reato grimaldello che serviva per entrare in altri reati; se uno fa un abuso non lo fa perché gli piace fare gli abusi, ma lo fa perché si aspetta qualcosa in cambio; poi a volte scopri che cosa ha avuto in cambio e allora lì c'è anche la corruzione, se non scopri che cosa che c'è stato in cambio punisci comunque l'atto abusivo, ma se scopri l'atto abusivo e puoi fare delle indagini su quell'atto abusivo, spesso scopri che poi dietro c'è la mazzetta. L'abuso d'ufficio era diventato un ottimo sistema, per i magistrati, per entrare nel sistema della corruzione e andare a cercare le mazzette: se non puoi più processare le persone per l'atto abusivo non puoi più neanche continuare le indagini e trovare le mazzette, quindi è molto più facile che le mazzette restino nascoste, questo è un altro bell'inciucio e lo dico perché l'altra settimana abbiamo fatto il tormentone di D'Alema che diceva “ quali sarebbero, in tutti questi anni, gli accordi sottobanco che avremmo fatto con Berlusconi? Sarei curioso di sentire l'elenco”: ecco, per esempio la depenalizzazione dell'abuso d'ufficio, votato da destra e da sinistra con la maggioranza di centrosinistra, che avrebbe potuto impedire queste cose e invece le ha fatte insieme al centrodestra, riforma del 513 incostituzionale, trasformazione della legge incostituzionale in legge costituzionale e poi una serie incredibile di altre leggi, per esempio quella che ha salvato Dell'Utri. Nessuno se lo ricorda, lo troverete in questo libro che sto facendo, ma nel 1999 Dell'Utri rischiava di finire in galera, perché era stato condannato in appello per false fatture e frode fiscale a Torino, a tre anni e due mesi: tre anni e due mesi sono sopra la soglia dei tre anni, sotto la quale in Italia non si va in carcere, ma si va in affidamento al servizio sociale. Quindi, se la Cassazione avesse confermato quei tre anni e due mesi a Dell'Utri, quest'ultimo sarebbe finito dentro anche se era parlamentare, perché i parlamentari hanno l'immunità dall'arresto preventivo, ma non l'immunità dall'arresto per scontare la pena quando è diventata definitiva, per cui sarebbero andati a prenderlo e l'avrebbero portato in galera. E allora che cosa fa il centrosinistra insieme al centrodestra? Ma la responsabilità maggiore ce l'ha il centrosinistra, perché ha la maggioranza in Parlamento in quel momento: una leggina che consente a Dell'Utri di patteggiare in Cassazione. Ora il patteggiamento in Cassazione è una follia, è un controsenso: perché? Perché il patteggiamento ha un senso in quanto se tu, prima che inizi il tuo processo, decidi di patteggiare la pena risparmi alla giustizia in sacco di tempo e di risorse, perché non vai a fare il dibattimento e conseguentemente non impegnerai giudici, cancellieri etc. per i dieci anni che ci vogliono a fare primo grado, appello e cassazione, patteggi subito e buona notte. E lo Stato in cambio ti dà uno sconto di un terzo della pena, questo è il patteggiamento. Se invece tu ti fai tutte le indagini, tutta l'udienza preliminare, tutto il primo grado, tutto l'appello e poi, alla vigilia della Cassazione, dici “ patteggio”, allo Stato non gliene viene in tasca più niente e quindi, se ti dà lo sconto di pena, te lo dà gratis, nel senso che ci guadagni soltanto tu imputato, lo Stato non ci guadagna niente, ecco perché il patteggiamento non ha alcun senso. Il patteggiamento va fatto subito in udienza preliminare, quando inizia il processo non puoi più patteggiare e invece no: fanno una legge che consente a Dell'Utri di patteggiare addirittura in Cassazione, quando ormai per lo Stato non c'è più alcuna convenienza a accordargli il patteggiamento e così Dell'Utri ottiene di patteggiare la pena in Cassazione, il processo è durato esattamente quello che è durato, perché ormai siamo arrivati all'ultima casella del gioco dell'oca, ma intanto Dell'Utri ottiene lo sconto di un terzo della pena, che gli consente di scendere sotto i fatidici tre anni e quindi di non andare in galera e di restare in Parlamento. Nessuno si ricorda queste cose, ma non le ha mica fatte Berlusconi, le ha fatte il centrosinistra insieme a Berlusconi che, nello stesso periodo, naturalmente gli ha fatto passare una legge pro /Sofri, anche di questo nessuno si ricorda, ma lo stesso promotore della legge pro /Dell'Utri, l'Avvocato Giuseppe Valentino di Alleanza Nazionale, è il primo firmatario di un disegno di legge pro /Sofri e cosa era successo a Adriano Sofri? Che l'avevano condannato in via definitiva per l'assassinio del commissario Calabresi e era finito in galera, perché doveva scontare 22 anni insieme ai suoi complici, Bompressi e Pietro Stefani. A un certo punto aveva chiesto la revisione del processo, sostenendo che c'erano delle nuove prove che lo scagionavano. A giudicare l'ammissibilità della richiesta di una revisione di processo, cioè se si può iniziare il processo di revisione o meno, c'è un filtro che è costituito dalla Corte d'Appello del distretto dove sei stato giudicato e conseguentemente, quando vengono presentate queste presunte nuove prove, la Corte d'Appello di Milano si pronuncia e dice “ non è vero, non sono nuove prove, erano già note, non sono prove e non sono nuove”, per cui niente revisione. Sofri ricorre in Corte di Cassazione e, mentre ricorre in Corte di Cassazione, in Parlamento questo Valentino di Alleanza Nazionale, insieme al centrosinistra ovviamente, presenta una legge che dice che, quando viene chiesta la revisione del processo, una volta dichiarata ammissibile non se ne deve più occupare la Corte d'Appello, che ha già giudicato nel processo principale l'imputato, ma se ne deve occupare la Corte d'Appello del distretto più vicino. Se sei stato giudicato a Milano, nel processo di revisione si va a Brescia: tutto questo lo fanno per premere sulla Corte di Cassazione, infatti quest'ultima, guarda un po', annulla la decisione della Corte d'Appello di Milano, che aveva dichiarato inammissibile la revisione e rimanda le carte alla Corte d'Appello di Milano, che però non può più occuparsene perché, nel frattempo, hanno cambiato la legge e hanno detto che se ne deve occupare Brescia. E allora se ne occupa la Corte d'Appello di Brescia, la quale decide però come quella di Milano e dice “ le prove non sono né nuove, né prove, per cui non è ammissibile la richiesta di revisione”, nuovo ricorso degli Avvocati di Sofri alla Corte di Cassazione, la quale per la seconda volta annulla la dichiarazione di inammissibilità della revisione del processo principale. E a chi manda le carte per valutare per la terza volta l'ammissibilità della revisione del processo? Non più a Brescia, ma ancora una volta alla Corte d'Appello più vicina, cioè è iniziato una specie di gioco dell'oca della giustizia: quelli di Venezia, che sono i più vicini a Brescia, si occupano del caso e, dato che hanno capito l'antifona, cioè che o si accetta la revisione, oppure quelli cambiano nuovamente la legge, accettano di fare la revisione del processo che si celebra a Venezia, davanti alla Corte d'Appello, la quale alla fine decide che non c'è nessuna prova nuova e che quindi vanno ricondannati Sofri, Bompressi, Pietro Stefani e il solito Marino, che però non aveva fatto istanza di revisione e aveva confessato. A quel punto gli Avvocati di Sofri si rivolgono alla Corte di Cassazione contro la sentenza che li ricondanna e la Corte di Cassazione stavolta stabilisce che ha ragione la Corte d'Appello di Venezia, ossia che, anche se era ammissibile la richiesta di revisione, nel processo di revisione giustamente i giudici hanno ritenuto che non bisognasse cambiare la sentenza di condanna definitiva. Quindi mette una pietra tombale sulla faccenda, o forse crede di avervi messo una pietra tombale, perché poco dopo Sofri si rivolge addirittura alla Corte di Giustizia Europea, la quale un'altra volta stabilisce che i giudici italiani hanno rispettato tutte le regole e che conseguentemente la condanna di Sofri è legittima. Ma tutto questo, che ha impegnato i giudici per anni e anni ancora, non sarebbe stato possibile se destra e sinistra insieme, mentre salvavano Dell'Utri dall'arresto, non avessero anche fatto una legge per cercare di salvare Sofri, sottraendolo al suo giudice naturale, quello di Milano, che a lui, come a tanti altri imputati eccellenti (vedi Berlusconi e Previti) non piaceva per niente. Ecco perché poi è difficile, per il centrosinistra, opporsi alle leggi ad personam che si fa Berlusconi: perché quelli del centrosinistra hanno fatto, a loro volta, delle leggi ad personam per Sofri, per Dell'Utri etc. etc.. "

 
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