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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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LETTERA A MASSIMO D'ALEMA

Post n°1427 pubblicato il 20 Novembre 2010 da albert.z
 

Il.mo on. Massimo D’Alema,

le scrivo perché l’Italia, cioè Berlusconi, ha bisogno di Lei. Lei ha dato prova, negli anni in cui ha governato, di interpretare le idee del liberismo ancor meglio di Berlusconi. Sua è la privatizzazione della Telecom ai capitani coraggiosi. Lei in quel periodo veniva in tv per dire ai giovani che avrebbero avuto un futuro radioso, con molte possibilità di scelta di vita, e fece approvare la famigerata legge 196 del 1997, meglio nota come  legge Treu sulla precarizzazione.

Per non parlare della bicamerale, che Lei ben diresse secondo le volontà dell’ amato Silvio per dare all’Italia il tanto agognato presidenzialismo, in modo da rendere Silvio ancora più potente, senza tutti quei lacci e lacciuoli della democrazia parlamentare. Lei ha fatto approvare il tanto agognato, dai politici, articolo 513 per non rendere utilizzazibili, come prove le sentenze degli imprenditori condannati per tangenti, che avevavo confessato e patteggiato. Nei processi ai politici o venivano in tribunale, se ne avevano voglia, a confermare, o  se gli andava di andare a pescare, voi eravate tutti innocenti come angioletti, tanto che poi Di Pietro passò per uno che aveva fatto indagini inutili su persone per bene, anche se i soldi delle tangenti li avevano presi veramente!

Insieme a Berlusconi avete approvato la famosa legge Fassino-Napolitano per chiudere la bocca ai pentiti: troppo lusso mettere a disposizione dei pentiti tante scorte per proteggerli, se parlavano quando ritenevano opportuno pentirsi. O parlavano entro sei mesi o  niente scorta.  Niente favoritismi.

Lei sa meglio di me quello che ha fatto per Silvio e ogni tanto Marco Travaglio ha l’accortezza di ricordarglielo. Il suo maggior contributo alla gloria e ricchezza di Silvio, forse è stata la non applicazione della sentenza sulla frequenza vinta da Francesco Di Stefano e che doveva mandare RETE4 sul satellite, proprio quando governava Lei. Naturalmente Lei si guardò ben di applicare la legge. Mica siamo in una democrazia! E poi non le andava proprio danneggiare il suo amico Silvio, mentre anche se Giuseppe non otteneva Giustizia per Lei non contava niente!

Lei è proprio l’uomo giusto a sostituire Silvio. Ha tutte le carte in regola. Deve fare una cosa semplicissima:passare nel PDL, che le è perfettamente congeniale, dato i suoi trascorsi. Troverà anche Bondi, e altri importanti uomini di sinistra, come Cicchitto, Brunetta, che erano dei bravi socialisti. A Bersani dispiacerà molto, contava molto su di Lei, Fassino, Violante, Gentiloni per perdere altri voti e sfasciare il PD.

Vada e l’Italia sarà salva. Farà Lei ciò che non è stato capace di fare Berlusconi.

Sono certo che il suo amico Silvio apprezzerà moltissimo il suo gesto e che per ricompensarla la inviterà  nella sua villa Certosa in Sardegna, per farla dormire sul lettone di Putin, a Palazzo Grazioli per qualche crostata, o ad Arcore, dove le mostrerà dove viveva l'eroe Vittorio Mangano. Non avrà più bisogno di andarci di nascosto, come ai bei tempi degli inciuci, per avere in cambio la presidenza della Repubblica. Vada, la aspettano Dell'Utri, Ghedini, Schifani, Angelino Alfano, Giuseppe Valentino, che tutti insieme non sono riusciti a fare ciò che Lei ha fatto per Silvio.

Suo affezionatissimo

albert.z

 
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