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Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste
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CHIEDO LA MODIFICA DELL' ART. 138
Oltre alle modifiche della Costituzione in base all'art. 138, chiedo che la Costituzione possa essere modificata su iniziativa popolare. a) Iniziativa popolare per la revisione totale della Costituzione: 500.000 aventi diritto di voto possono proporre la revisione totale della Costituzione. Tale proposta va sottoposta al Popolo per approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della iniziativa. b) Iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione: 250.000 cittadini aventi diritto di voto possono chiedere la revisione parziale della Costituzione. Tale proposta se è già elaborata in articoli chiari e completi deve essere sottoposta al Popolo per l'approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della relativa iniziativa. c) L’iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione può essere formulata come proposta generica o progetto elaborato. Se l’iniziativa viola disposizioni cogenti del diritto internazionale, il Parlamento dichiara nulla la parte che contrasta le norme in vigore. d) Se il Parlamento condivide un’iniziativa presentata in forma di proposta generica, il Parlamento elabora la revisione parziale nel senso dell’iniziativa e la sottopone al voto del Popolo. e) Se il Parlamento respinge l’iniziativa, la sottopone obbligatoriamente al Popolo entro 18 mesi dalla pubblicazione. Se il Popolo approva l’iniziativa, il Parlamento elabora il progetto proposto nell'iniziativa. f) L’iniziativa presentata in forma di progetto elaborato è sottoposta al voto del Popolo, per la decisione definitiva, mediante referendum senza quorum.
Voterò solo per il Movimento, o partito, che farà sua questa proposta di modifica.
Costituzione svizzera, art. 138, 139, 140 e 141 :
https://www.facebook.com/notes/alberto-zennaro/la-costituzione-svizzera-realizza-la-sovranita-del-popolo/10151876375094241
FIRMATE E FATE FIRMARE PER LA SOVRANITA' VERA:
http://www.change.org/it/petizioni/regole-e-vincoli-in-costituzione
Per la DEMOCRAZIA E LA GIUSTIZIA:
https://www.change.org/it/petizioni/democrazia-e-giustizia-1-leggi-di-iniziativa-popolare-con-obbligo-del-referendum-2-abolire-la-prescrizione-dei-reati
PROPOSTE DI RIFORME
1) Elezione di un'Assemblea Costituente, i cui partecipanti rinunceranno a candidarsi al Parlamento, per evitare di scrivere regole favorevoli ai politici e dannose per i cittadini. In alternativa chiedo che si scriva in Costituzione il seguente art. : 250.000 cittadini, con i diritti civili, possono presentare modifiche parziali, 500.000 cittadini possono presentare una nuova Costituzione, ed il Parlamento o l'accetta o è obbligato a indire un referendum entro 18 mesi dalla pubblicazione del progetto di modifica costituzionale.
2) Impedire ai vari Consigli Regionali, Provinciali, Comunali, di decidere il numero dei consiglieri, degli assessori, di decidere l'istituzione di Enti, di commissioni, di decidere le consulenze, senza aver avuto la preventiva autorizzazione del Senato o della Corte dei Conti. Stipendi sotto il controllo della Corte dei Conti, sganciati da quelli dei magistrati, con rapporto massimo di 8 volte tra stipendio massimo di una carica politica e quello di un semplice dipendente pubblico al livello più basso. Il parlamentare può arrivare a 7 volte, i ministri a 8 volte ed il Presidente della Repubblica a 9 volte lo stipendio di un dipendente pubblico al livello più basso. I politici regionali possono arrivare ad un massimo di 5 volte per i consiglieri regionali e 4,5 volte per i componenti della giunta e per presidente della giunta e presidente del Consiglio regionale.
3) Divieto assoluto di spendere denaro pubblico, per cose, o servizi, fuori della competenza dei singoli enti pubblici. Divieto di decidere spese senza la copertura finanziaria o senza imporre tasse allo scopo.
4) Elezioni con il sistema proporzionale con premio di maggioranza; con scalino di ingresso del 3% e scelta dei candidati da parte dei cittadini.
5) Riduzione del numero dei deputati e senatori : dalla prossima legislatura, non più di 100 senatori e 400 deputati. Pensione come tutti i cittadini.
6) Ridurre le spese, almeno del 50% per la presidenza della Repubblica, e per tutte le Assemblee elettive.
7) Il Parlamento, Camera e Senato elegge il Presidente della Repubblica; La Camera dei deputati elegge il Presidente del Consiglio ed elegge i Ministri. Il Presidente del Consiglio coordina l'attività del Governo.
8) Deputati e senatori non devono fare più di tre legislature. Complessivamente non si può essere eletti, nelle varie assemblee, comprese quelle locali, per oltre 20 anni.
9) Gli ex presidenti della Repubblica, dopo il mandato di 7 anni, rientrano in Parlamento solo fino alla scadenza della legislatura. Poi, per essere rieletti, devono sottostare alle regole di tutti. 10) abolizione dei senatori a vita.
PROPOSTE DI RIFORME
11) Impedire che si candidi al Parlamento o alle varie assemblee, chi può entrare in conflitto d'interessi: non si può candidare chi è titolare o proprietario un famigliare di quote azionarie superiori al 5% di una società che ha in concessione un bene pubblico, chi possiede quote superiori al 5% di giornali o di tv, o possiede quote superiori al 10% di una grande industria.
12) Non sono candidabili coloro che hanno avuto una condanna, anche se in primo grado, per reati che prevedono una pena superiore all'anno di carcere e per i reati a danno dello Stato, indipendentemente dalla durata della pena.
13) Abolire le province con meno di 200.000 abitanti, salvo alcune di confine. Abolire i Comuni, con meno di 8.000 abitanti. Abolire le Comunità montane, accorpare le Regioni con meno di 1 milione di abitanti, eccetto quelle di confine.
14) Ridurre a metà tutti i consiglieri regionali, comunali e delle province superstiti. Abolire i consigli di circoscrizione, nelle città con meno di 120.000 abitanti.
15) Abolire le regioni a statuto speciale, eccetto per il Trentino-Alto Adige. Comunque non devono avere privilegi, ma prerogative speciali solo se dovuti a patti internazionali. Abolire qualsiasi Ente inutile.
16) Divieto di far parte di consigli di amministrazione di banche assicurazioni, società a chi ha una carica politica e a chi possiede quote di società di giornali o di tv superiori al 5%.
17) Le consulenze non devono essere pagate se non hanno avuto l'approvazione della Corte dei Conti, altrimenti le pagano di persona, chi le ha decise.
18) Acquedotti pubblici, o almeno al 90%, in mano pubblica, con consiglio di amministrazione composto da direttore amministrativo, da assessore incaricato, da un consigliere di maggioranza e da uno di minoranza
19) riduzione degli stipendi dei consiglieri dei vari Enti pubblici, decisi da un organo superiore, come il Senato e sotto controllo della Corte dei Conti.
20) lavoro precario per tempi ridotti, massimo tre anni, con stipendio maggiorato al meno del 10% rispetto a chi lavora a tempo indeterminato.
PROPOSTE DI RIFORME
21) Finanziamento ai partiti: solamente da cittadini privati. Vanno certficati se superiori a 1000 euro a persona. Divieto di avere finanziamenti da società.
22) auto blu in media europea.
23) Le regole per le pensioni dei politici, non devono discostare da quelle dei cittadini. Abolizione del vitalizio, compreso quelli già in vigore.
24) La reggia del Quirinale, deve servire solo per rappresentanza e per museo. Non deve servire per abitazione del Presidente.
25) Non più di 18 ministeri e di 60 tra viceministri e sottosegretari. Divieto di nominare condannati con pena superiore all'anno.
26) Ci si può candidare solo nel colleggio di nascita e/o di residenza da almeno tre anni, o nel collegio unico nazionale.
27) Per chi si candida al Parlamento: Divieto assoluto, pena la confisca, di possedere più del 10% più di 2 canali digitali di una rete Tv a carattere nazionale.
28) Il collaboratore-segretario del parlamentare deve essere assunto, anche se a tempo determinato, dalla Camera o dal Senato.
29) certezza delle pene. Galera effettiva per pena superiore all'anno. Premi speciali per buona condotta. No a indulti, se non fatti eccezionali
30) Nelle società azionarie è vietata l'autoassegnazione delle stock option. Gli stipendi dei manager devono essere approvati preventivamente dal consiglio di amministrazione e dall'ASSEMBLEA degli AZIONISTI, CON IL 66% dei voti validi.
PROPOSTE
31) Scrivere in Costituzione che alle elezioni Regionali, e Nazionali, almeno il 30% siano candidate donne.
32) L'unica immunità parlamentare accettabile è quella per le idee. Nessuna immunità per reati comuni, contro lo Stato e per qualsiasi altro reato.
33) Qualsiasi legge deve essere sicuramente corrispondente ai principi della Costituzione, altrimenti non può entrare in vigore. Se un partito chiede il giudizio di Costituzionalità la legge non entra in vigore se non dopo averlo avuto dalla Corte Costituzionale.
34) Fisco: galera effettiva, di 6 mesi di carcere, con pagamento delle spese, ogni 10.000 euro non dichiarati al fisco.
35) Lotta ai cartelli, per favorire la concorrenza. Al posto dell'Authority, occorre una commissione eletta direttamente dal popolo, per controllare i prezzi.
36) Vietare ai deputati, senatori, consiglieri regionali di esercitare altre attività durante il mandato, tantomeno altre cariche politiche.
37) Un canale RAI digitale deve essere gestito dai sindacati e dalle varie associazioni dei consumatori.
38) Nessun cittadino italiano o straniero, può possedere oltre il 50% delle azioni di una società televisiva o di un giornale, operante in Italia.
39) Referandum propositivi obbligatori, entro un anno dalla consegna delle firme.
40) Per le famiglie, con più di un figlio, stabilire assegni familiari per i figli, se il reddito è inferiore a 40.000 euro l'anno. Asilo nido gratuito dal secondo figlio in poi, con reddito inferiore ai 40.000 euro.
Proposte di riforme
41) Regolare per legge le competenze degli alti dirigenti di banche e società per azione. Vietati i premi se il bilancio è negativo. Vietato ai politici far parte del CDA dielle SpA.
42) Stabilire regole internazionali per i fondi e metterli sotto controllo costante di autorità sovranazionali.
43) ostacolare i paradisi fiscali, punendo chi vi deposita soldi senza validi motivi, per vantaggi fiscali, per scopi non consentiti. Confisca dei beni in Italia, a chi li usa in maniera truffaldina.
44) terreni per edificare a prezzi agricoli, comprati dal Comune e ceduti ai costruttori, con obbligo di vendere gli edifici a prezzi contenuti.
45 ) Per evitare che le fabbriche vadano all'estero occorre mettere dei freni. Occorre che sia vietata l'importazione se nelle fabbriche, in Cina o in altri Paesi, i lavoratori non hanno i diritti sindacali.
46) Occorre responsabilizzare i dirigenti RAI, che non rispettano le regole, facendo pagare a loro le multe.
47) Occorre impedire ai candidati, anche se eletti, di decidere sulla validità delle elezioni. Deve essere un'apposita commissione di magistrati a verificare le credenziali e a dichiarare l'ineleggibilità o l'avvenuta elezione secondo le regole.
48) Aliquote IRPEF proporzionate al reddito, esenzione fino a 16.000 euro, con un minimo del 20% , tra 16.000 euro ed i 20.000 ed un massimo del 50%, oltre i 400.000 euro l'anno di reddito.
49) Eliminazione del quorum per i referendum
50) Introduzione della democrazia diretta, con i referendum propositivi su richiesta di 250.000 elettori, con obbligo dello svolgimento, eventualmente previo assenso della Corte Costituzionale, entro un anno dalla presentazione del testo con le 250.000 firme.
51) I tempi di prescrizione dei reati devono essere quelli della media europea. Sono incostituzionali tutte le leggi che impediscono di arrivare alla sentenza definitiva. La Prescrizione cessa di agire a inizio del processo, per non tentare di rallentare il processo per fare intervenire la Prescrizione.
52) Divieto totale di costruire con il sistema del project financing per Comuni, Province e Regioni, dato che i lavori fatti finora sono costati almeno 5 volte il valore reale. Lo Stato può farlo ma solo a prezzi nella media europea. Ogni lavoro và preventivamente sottoposto all'approvazione della Corte dei Conti.
STORIA RECENTE
TRAVAGLIO SPIEGA CRAXI: http://spacepress.wordpress.com/2009/01/07/bettino-craxi/
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 1 http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 2 http://it.youtube.com/watch?v=eoue61XDw6k
LE BUGIE DI BERLUSCONI: http://it.youtube.com/watch?v=0YcztkyDPYc
BORSELLINO intervistato PRIMA DI MORIRE http://it.youtube.com/watch?v=DN9iM-7DSlo
BERLUSCONI E DELL'UTRI http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
Dell'Utri, Berlusconi e i boss siciliani: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/03/09/quando-dellutri-incontrava-boss-milano/192237/
LA PAPPATORIA: TAV NAPOLI-ROMA http://it.youtube.com/watch?v=NpS8acymTQg
Corruzione E TAV: http://it.youtube.com/watch?v=l1i0yOY_qLE
NOTIZIE http://it.youtube.com/watch?v=sOh_NBuf7WQ
I pentiti E BERLUSCONI http://www.youtube.com/watch?v=1yySraMnHPg
Libero Provenzano e Ilardo Che vuole Parlare Ucciso:
http://www.youtube.com/watch?v=VCBfT5ANcuo
CANDIDATURA DEL PDL: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-13/vernola-intervista/vernola-intervista.html
Ciancimino: I SOLDI DELLA MAFIA PER FARE Milano2:
I PENSIERI DI BOSSI SU BERLUSCONI ED ALTRE IDEE LEGHISTE
GLI INCIUCI DELLA VOLPE DEL TAVOLIERE, MASSIMO D'ALEMA:
UN GRANDE : Travaglio
Storia di Berlusconi e i mafiosi 1
http://www.youtube.com/watch?v=v_63LZA9qUE
Storia di Belusconi e i mafiosi 2
http://www.youtube.com/watch?v=-rDQ61o-Scg&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=rIgmWlQQvIg
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/servizio-pubblico-travaglio-su-pd-e-pdl-guerra-civile-che-non-ce-dei-20-anni/230741/
Le menzogne di Berlusconi
L''unione fa la forza
IL POPOLO DEVE STARE UNITO E VOTARE PER UN PARTITO CHE CURI GLI INTERESSI DI TUTTI E NON DEI POTERI FORTI.
I PARTITI DEL CENTROSINISTRA, PER FARE GLI INTERESSI VERI DEI LAVORATORI A REDDITO FISSO, DEI PENSIONATI E DEI CONSUMATORI, DEGLI AMMALATI, NON DEVONO AVERE FINANZIAMENTI DA CITTADINI PRIVATI SUPERIORI AI 1000 EURO ALL'ANNO.
I PADRONI DEL VAPORE:
http://www.beppegrillo.it/2009/03/diretta_da_brux/index.html?s=n2009-04-01
http://www.youtube.com/watch?v=ZnLNtJJQEik
COMBATTIAMO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
CHE SI E' INSERITA NELLE ISTITUZIONI.
PROGRAMMA MOVIMENTO 5 STELLE:
http://www.beppegrillo.it/2010/02/il_programma_de_1/index.html?s=n2010-02-18
Ho un sogno: far eleggere una ASSEMBLEA COSTITUENTE composta da 51 cittadini esperti, semplici cittadini, che poi non si candideranno a cariche politiche, affiancati da 10 politici. Questa Assemblea deve scrivere le regole a cui i politici dovranno attenersi. Il Parlamento non potrà modificarle. Lo potrà fare solo una nuova Assemblea di cittadini, non politici e le modifiche dovranno essere confermate da un referendum.
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SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO
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Messaggi di Dicembre 2006
Il Governo del Canton Ticino ha approvato la revisione delle norme sull'ineleggibilità, sulla destituzione e sulla sospensione di persone condannate o perseguite per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. Mentre questo succede in Svizzera, in Italia chi ha commesso un crimine fa carriera in Parlamento. E le decisioni sulla nostra vita, sull'ambiente, sulla salute vengono prese senza consultarci. Un vero esempio di Democrazia Indiretta. Una volta si chiamava più correttamente sopraffazione, forse dittatura. E l’articolo 67? Quello che dice: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” ? E’ superato. I parlamentari rispondono ai capi partito. Non sono stati eletti da nessuno. Non hanno legittimazione popolare. E, spesso, si vantano pure di prendere scelte impopolari come per l’indulto. Come se fossero più belli, più intelligenti del corpo elettorale e non dovessero invece rendere conto delle loro scelte.
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Una famiglia su 2 vive con 1800 euro al mese
Nel Sud e nelle isole la condizione di disagio risulta superiore alla media nazionale: il 22,8% finisce lo stipendio prima del previsto
ROMA - Gli italiani si sono impoveriti. Alla fine del 2005, il 14,7% delle famiglie italiane ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese e il 28,9% di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 600 euro. Lo rileva l'Istat nell'indagine «Reddito e condizioni di vita», che sottolinea come la percentuale di famiglie residenti nel Sud e nelle isole in condizione di disagio risulta superiore alla media nazionale: il 22,8% delle famiglie meridionali e insulari arriva con grande difficoltà alla fine del mese e il 42,5% dichiara di non poter far fronte ad una spesa imprevista di 600 euro. In particolare, in Sicilia il 50,5% delle famiglie non riesce a sostenere spese impreviste, mentre in Puglia il 9,8% dichiara di aver avuto difficoltà per gli acquisti di generi alimentari.
REDDITI FAMILIARI - Nel 2004 le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito netto, esclusi i fitti imputati, pari in media a 28.078 euro, circa 2.340 euro al mese. L'Istituto di statistica sottolinea come, considerando, oltre alla media, anche il valore mediano del reddito, risulta che il 50% delle famiglie ha percepito nel 2004 meno di 22.353 euro (circa 1.863 euro al mese).
I risultati dell'indagine Istat sui redditi e le condizioni di vita delle famiglie italiane, confermano inoltre l'esistenza di un profondo divario territoriale: il reddito medio delle famiglie che abitano nelle regioni del sud e delle isole è pari a circa tre quarti del reddito delle famiglie residenti nel nord. La Lombardia - secondo i dati - presenta il reddito medio più alto (32.313 euro, senza considerare i fitti imputati), mentre il reddito medio familiare più basso si osserva in Sicilia (20.996 euro).
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Il Passante di Mestre
Ogni mese si riunisce il Cipe, il Comitato Interministeriale per la programmazione Economica, per valutare le proposte dei diversi ministeri. A partire da questo mese vi informerò attraverso il blog sulle opere approvate per il Ministero delle infrastrutture.
Nei provvedimenti del 22 dicembre è compreso il Passante di Mestre, la cui realizzazione sarà a cura dell’Anas.
Gli utili dei pedaggi che saranno pagati dagli automobilisti sul Passante, al netto di spese e oneri, saranno totalmente reinvestiti per la costruzione di infrastrutture in Veneto. La definizione tecnica dell’accordo con la Regione Veneto è in fase di completamento e dovrebbe concludersi nel mese di Gennaio 2007. Il Governatore Gian Carlo Galan che ha già avuto modo di dichiarare: ‘...battaglia che ha visto il ministro Di Pietro contrapposto alle concessionarie autostradali, per fondatissimi motivi’, potrà avviare e completare le numerose opere previste in Veneto. La collaborazione tra Ministero e Pubbliche Amministrazioni locali è fondamentale per lo sviluppo del Paese ed è una linea a cui mi atterrò senza alcun calcolo politico. Senza quindi distinguere tra Governatori o Sindaci di destra e di sinistra.
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P.A.: Nicolais firma circolare Co.Co.Co. e incarichi esterni
Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione ha firmato una circolare contenente linee di indirizzo in materia di affidamento di incarichi esterni e di collaborazioni coordinate e continuative nelle pubbliche amministrazioni. La circolare prende spunto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 giugno 2006 in tema di controllo e monitoraggio degli andamenti di finanza pubblica per l’anno 2006 per ricordare che il decreto legge n. 233 del 2006, convertito dalla legge n. 248 del 2006, ha modificato l’articolo 7 del decreto legislativo n. 165 del 2001 stabilendo che gli incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa possono essere conferiti solo ad esperti di provata competenza per prestazioni di natura temporanea altamente qualificate. Il legislatore è intervenuto sulla materia in maniera puntuale in modo da escludere che le pubbliche amministrazioni possano ricorrere a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in luogo dei contratti di lavoro subordinato a tempo determinato.
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Una commissione di inchiesta interna al Comune ha accertato che la mega truffa organizzata da dirigenti e impiegati ha provocato un «buco» di 30 milioni
Taranto, il caso degli «illicenziabili»
Si aumentarono lo stipendio per anni, quasi tutti al loro posto
Come osano, sospenderlo dal servizio? Francesco Grassi, uno dei ventitré dirigenti e impiegati del comune di Taranto arrestati ai primi di luglio perché si erano auto-regalati sontuose buste paga per un totale di 5 milioni di euro in cinque anni, ha già fatto ricorso. Gli altri sei obbligati a non ripresentarsi in ufficio il ricorso lo stanno preparando. Gli altri ancora, sono tornati alla loro scrivania da un pezzo. Per non dire di tutti gli altri dipendenti ancora che, per la commissione d'inchiesta interna, si sarebbero complessivamente fregati almeno da 21 a 30 milioni di euro. Un decimo del gigantesco buco nel quale è precipitata l'ex capitale industriale della Puglia, dichiarata in bancarotta. Stando alle accuse, mosse dalle denunce di un ex consigliere comunale, Nello De Gregorio, Grassi si sarebbe fatto dei regalini nello stipendio, dal 2001 al 2006, con compensi extra per misteriosi lavori «a progetto», per 389 mila euro. Dice però che non è stato ancora rinviato a giudizio e la legge è legge, signori e signore: come si è permesso, il commissario Tommaso Blonda, di sospendere lui e i protagonisti degli altri casi più gravi? Si dirà che, come ha accertato il comandante della Finanza Emanuele Fisicaro, c'è chi in un mese si era fatto omaggio di 19.439 euro e chi di 39.160: ma che c'entra? Certo, c'è chi è accusato come Nicola Blasi, di essersi preso coi ritocchi in busta paga 434 mila euro, chi come Giuseppe Cuccaro 429 mila, chi come Orazio Massafra 422 mila e chi come Cataldo Ricchiuti (al quale sono stati sequestrati 12 fabbricati e un terreno e 124 mila euro in banca: mica male per un funzionario comunale...) addirittura 567 mila.
Ma perché non dovrebbero tornare al loro posto, in attesa del rinvio a giudizio e poi della decisione del Gip e poi del processo in Assise e poi di quello in Appello e poi di quello in Cassazione e magari ancora di qualche ricorso alla corte costituzionale? E il bello è che la magistratura potrebbe dare loro ragione. Perché qui è lo scandalo: Francesco Boccia, mandato da Amato a Taranto come liquidatore (primo caso in Italia per una grande città) ha le mani legate da leggi e leggine così pelosamente garantiste da impedirgli di fatto di usare la mano pesante. Una impotenza che, oltre ad alleggerire la posizione di quella massa di persone coinvolte nella maxi- truffa sugli stipendi (tutte assolutamente convinte che un giorno o l'altro il can-can finirà e magari con l'aiuto dell'indulto anche questa seccatura dell'inchiesta evaporerà in una nuvoletta) rischia di lanciare un pessimo segnale a una città allo sbando. Mario Pazzaglia, il veneto-marchigiano incaricato con Giuseppe Caricati di mettere il naso nei conti, fa professione di ottimismo e cerca di incoraggiare Taranto a reagire spiegando che «con uno scatto di orgoglio la città può recuperare e rinascere». Ma certo il baratro nei conti lasciato dalla giunta guidata dalla forzista Rossana Di Bello (dimessasi pochi mesi dopo una trionfale rielezione in seguito a una condanna per gli appalti dell'inceneritore) gela il sangue: finora siamo già a un buco accertato di 382 milioni di euro. Pari a oltre sei mila euro di «rosso» per ogni famiglia. Un disastro. Sul quale non è avviata solo un'opera di rilettura dei bilanci (che potrebbe rivelare un abisso finanziario che qualcuno paventa addirittura intorno al miliardo di euro) ma si sono aperte un mucchio di inchieste penali. Per falsità in bilancio. Per un appalto da 28 milioni per la pubblica illuminazione. Per il Parco Cimino dato in gestione per 1.000 euro l'anno (neppure pagati) a un ristoratore che faceva lavori edilizi (anche abusivi) e poi mandava il conto al Comune. Per una specie di fontana da due milioni di euro piazzata in mezzo al mare e mai usata. E altro ancora. Una gestione sciagurata.
E meno male che non è andato in porto il progetto un po' megalomane di costruire il Colosso di Zeus, un bestione che avrebbe dovuto ricordare un'antica opera di Lisippo. E magari avrebbe ricordato anche il monumentale sindaco Giancarlo Cito, che prima di finire in galera fu il Re di Taranto e prometteva di far di Taranto «la Svizzera del Sud» e minacciava Di Pietro di «riempirgli la bocca di cemento a presa rapida» e quando si prese pure la squadra di calcio ordinò ai giocatori di darsi da morire sul campo sennò avrebbe «messo le gambe dei più brocchi a mollo in una vasca di piranha». Ma torniamo ai nostri «eroi». La difficoltà di licenziare o perfino di sospendere i dipendenti infedeli del Comune di Taranto, coincidenza, nei giorni in cui un pezzo della sinistra vorrebbe arruolare d'un colpo, senza filtri, 300 mila precari, dei quali moltissimi saranno bravissimi ma una parte certo una palla al piede. E dà ragione a chi, come scriveva Pietro Ichino ieri sul Corriere, sostiene che «la precarietà degli uni è l'altra faccia dell'iperprotezione e inamovibilità degli altri». Cioè di chi, avuto un posto pubblico, non può più essere rimosso da qui all'eternità. Sapete quante notizie Ansa escono, su milioni e milioni di takes dal 1981 ad oggi, incrociando le parole «dipendenti comunali» + «licenziati», declinate al plurale o al singolare? Dodici. Ma nella stragrande maggioranza non raccontano di licenziamenti (come quello di 9 becchini triestini, sbattuti fuori perché davvero nessuno se la sentì di difenderli dopo che avevano aperto un sacco di tombe per rubare ori e orologi ai morti) ma di rimozioni tenacemente intralciate dal sindacato o da un giudice. Come nel caso di Fabrizio Filippi, accusato dal comune di Livorno di essere un lavativo e finalmente messo fuori, dopo una accanita guerriglia processuale, solo dopo 13 anni di sentenze e di ricorsi. O di quello spazzino licenziato dal comune di Latisana dopo un'assenza non giustificata di 15 giorni e fatto riassumere dalla magistratura perché, essendo l'uomo sempre ubriaco, «non era provata la volontà dell'inottemperanza al dovere di prestare servizio». Per non dire di un caso simile a quello di Taranto. Ricordate cosa successe a Napoli? Finirono sotto inchiesta in 321, quattro anni fa, per essersi gonfiati lo stipendio. Molti dichiarando con l'autocertificazione di avere a casa a proprio carico una tale quantità di nonni, suoceri, cugini, zie, cognate e consuocere da ottenere fino a 15 o 20 mila euro di arretrati. Altri perché si erano ritoccati le buste paga attribuendosi fino a 32 milioni al mese. E «voci accessorie» fino a 105 l'anno. Bene: solo uno, il dirigente dell'ufficio Aldo Buono, è stato rimosso. Gli altri, se non se ne sono andati per godersi la «meritata pensione», stanno ancora lì. E con l'indulto di quest'anno si sono tolti pure il pensiero del processo: marameo!
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In tutta Europa, ed anche in Cina, il comunismo è caduto . Partiti comunisti ce ne sono ancora, ma i loro elettori non raggiungono il 10% dei votanti. Gli stessi capi, come Bertinotti, dicono che non vogliono il marxismo. Addirittura, Bertinotti, immagina una forma di socialismo con democrazia. Quindi da sinistra non viene alcun pericolo. Le frange estreme sono respinte da tutti. Nonostante ciò un uomo, Berlusconi, indica nel comunismo il pericolo primo per gli italiani. Perché?
Berlusconi gridando:" Attenti arrivano i comunisti!", compatta i suoi elettori dietro di se, per combattere questa terribile emergenza. Quando si è in emergenza, non si va tanto per il sottile. Occorre che il capo ordini ciò che si deve fare. Così Forza italia, agli ordini del capo , agisce per la salvezza degli italiani. Così voleva far apparire.
La realtà e molto diversa.
Il pericolo del comunismo, non esiste più. Le leggi che il capo ha ordinato servono molto a lui e poco ai cittadini. Le leggi per il falso in bilancio a chi è servita?
Le leggi per le prescrizioni anticipate, a chi è servita?
La legge Gasparri, a chi è servita?
I condoni fiscali, i condoni per abusi edilizi?
Certo che i condoni fiscali sono utili, ma a chi? Non certo agli onesti, o chi è lavoratore dipendente o pensionato.
Mentre la gente teneva d'occhio l'orrizonte temendo per il pericolo comunista, qualcuno si è fatto gli affari propri!
Molti sono rimasti ancora ciechi fissando l'orrizzonte. Non si sono accorti che in cinque anni di Berlusconi, il debito pubblico è cresciuto di 252 miliardi di euro. Cioè, ben 500.000 miliardi di lire!!!!!! Che ora provocano il danno che bisogna pagare gli interessi o che bisogna aumentare le tasse per coprire, almeno in parte il buco.
Ma quello che gridava :" Attenti al comunismo" si è arricchito diventando uno degli uomini più ricchi del mondo, passando dal 48° posto al 24°.
Ai bei tempi, si era fatto fare da Tremonti, anche una legge per autoassegnarsi ben 343 miliardi di lire per investimenti in film americani, che tutti credono di aver visto gratis. Invece, oltre ad aver pagato quando si acquista un prodotto pubblicizzato, li abbiamo pagati, anche, con le nostre tasse.
Meditate bene. Meditate ZEN.
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Il debito pubblico ha superato i 1601 miliardi di euro. In cinque anni di governo Berlusconi il debito è cresciuto di ben 252 miliardi di euro, cioè quasi 500.000 miliardi di lire. Nemmeno Craxi e De Mita avevano fatto un simile danno.
Purtroppo, per pagare gli interessi occorre oltre il 15% di delle entrate tributarie. Berlusconi, invece di dare la caccia agli evasori, ha fatto condoni. Se andava avanti altri due anni così, avremo rischiato di essere esclusi dall'Europa e di fare la fine dell'Argentina.
Ora, dopo essere stati al governo, con una maggioranza schiacciante, chiedono di fare la riforma delle pensioni e di ridurre le spese dello Stato. In questi anni cosa ha fatto?
Mentre tutti i suoi elettori avevano gli occhi fissi sul pericolo Comunismo, lui si faceva confezionare le leggi PRO DOMO SUA.
Le leggi sulle rogatorie, le leggi per anticipare le prescrizioni dei reati per cui era sotto processo, la legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio. Prima ha pensato bene anche, con la legge Tremonti, di auto assegnarsi 343 miliardi per l'acquiso dei film americani. Dulcis in fundo si è fatto fare la legge Gasparri per continuare il duopolio con la RAI.
Ora fischiano Prodi perché deve porre rimedio ai guasti di 5 anni di malgoverno, tutto basato a soddisfare gli interessi del loro capo. ITALIANI SVEGLIATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!
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E' strano che non si capisca che Welby viveva in maniera artificiale,oltre che dolorosa. Per quale motivo doveva continuare a stare attaccato ad una macchina per avere ossigeno? Perché fra poco avrebbero trovato la cura per farlo guarire? No. Il prete non gli fa il funerale, perché dice:" Si è ucciso. E l'ha detto più volte, a tutto il mondo"
Questa frase suona così:" Hai voluto sfidare la chiesa! Allora niente funerale"
Benedetto XVI pensaci tu a mettere le cose a posto.
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Preghiera di San francesco
UNO STRUMENTO DELLA TUA PACE
O Signore,fa' di me uno strumento della Tua Pace.
Dove è odio, io porti Amore,
dove è offesa, io porti Perdono,
dove è discordia, io porti Unione,
dove è dubbio, io porti Fede,
dove è errore, io porti Verità,
dove è disperazione, io porti Speranza,
dove è tristezza, io porti Gioia,
dove sono tenebre, io porti Luce.
O Maestro,fa' che io non cerchi tanto
di essere consolato, quanto di consolare;
non di essere compreso, quanto di comprendere;
non di essere amato, quanto di amare.
Poiché dando si riceve,
perdonando si è perdonati,
morendo si risuscita alla Vita Eterna.
San Francesco d'Assisi
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di ALESSANDRO GIORGIUTTI
Cambia l'imposta sulle persone fisiche, con le aliquote che diventano 5: del 23% fino a 15.000 euro, del 27% tra i 15.000 e i 28.000 euro, del 38% tra i 28.000 e i 55.000 euro, del 41% tra i 55.000 e i 75.000 euro, del 43% oltre i 75.000 euro. Complessivamente, pagheranno di meno i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 40.000 euro, i pensionati fino a 35.000 euro e i lavoratori autonomi fino a 32.000 euro. Chi ha redditi superiori a queste cifre pagherà invece di più. Di fatto secondo i primi calcoli la riforma, presentata come un'operazione di equità e solidarietà, toglierà meno di 100 euro al mese ai contribuenti il cui reddito è superiore ai 2.500 euro netti; e ne darà meno di 10 a quelli che sono al di sotto di questa soglia. Un trasferimento di risorse pari più o meno allo 0,2% del prodotto interno lordo. Bollo auto
Dal prossimo anno il 90% degli automobilisti pagherà di più per il bollo auto. Gli unici a non essere toccati dagli aumenti sono i possessori dei veicoli meno inquinanti "Euro4" ed "Euro5", con cilindrata inferiore ai 100 kw. Quanto agli altri: per quanto riguarda le vetture sotto i 100 kw., per le "Euro0" l'aumento sarà pari a 0,42 euro a kw., per le "Euro1" a 0,32 euro, per le "Euro2" a 0,22 euro, per le "Euro4" a 0,12 euro. Passando alle auto con potenza superiore ai 100 kw, il bollo viene portato da 2,58 euro per kw a 4,5 euro per kw nel caso in cui si tratti di un "Euro 0". L'aumento scende a 1,77 euro per le auto "Euro 1", a 1,62 euro per le "Euro 2", a 1,47 euro per le "Euro3" e a 1,29 euro per le "Euro4". Costerà di più anche la revisione dei veicoli a motore e dei rimorchi. Le modalità dei rincari saranno definite entro il 31 gennaio dal ministero dei Trasporti, di concerto con il ministero dell'Economia. Rottamazioni
La manovra prevede un bonus per la rottamazione di auto e moto. In particolare, chi consegna una vettura "Euro0" e "Euro1" per acquistare una "Euro4" o una "Euro5" potrà contare su un bonus pari a 800 euro. E' previsto anche un contributo di 80 euro per chi deciderà di rottamare una vettura "Euro0" o "Euro1" o una moto inquinante. Inoltre, chi rinuncia all'auto riceverà l'abbonamento dell'autobus gratis per un anno. Apprendisti
Aumentano i contributi previdenziali per gli apprendisti, che vengono fissati all'1,5% per le imprese fino a 9 lavoratori. La percentuale è destinata a salire al 3% nel secondo anno per raggiungere il 10% nel terzo anno. Un incremento che, secondo l'analisi dell'ufficio studi della CGIA di Mestre, determinerà un aumento del costo contributivo di un apprendista del settore metalmeccanico pari a 1.456 euro in tre anni; ancora più onerosi i costi nel nel settore commerciale, dove lieviteranno fino a 1.984 euro. Enti locali
E' uno dei pochi settori nei quali i tagli si faranno sentire. I trasferimenti dallo Stato a comuni, provincie e regioni caleranno infatti di 4,3 miliardi di euro, 2,1 a carico delle regioni e 2,2 a carico di provincie e comuni. In compenso ai comuni viene dato il potere di aumentare l'aliquota dell'addizionale Irpef fino allo 0,8%. I sindaci potranno inoltre introdurre la cosiddetta tassa di scopo, con la quale finanziare fino al 30% della costruzione di nuove opere. Ferrovie e Anas
Sono le due voci di spesa più consistenti. In particolare il prossimo anno 500 milioni di euro saranno destinati per la prosecuzione dei lavori dell'Alta velocità, sulla tratta Torino-Milano-Napoli. Altri 1,6 miliardi andranno a coprire le spese per la realizzazione di altre infrastrutture ferroviarie. Aumenta il canone a carico delle concessionarie autostradali, che raggiungerà il 2,4% dei proventi netti dei pedaggi. Sanità
Le misure strutturali di contenimento della spesa ammontano in questo settore a 944 milioni di euro. L'abbattimento dei costi è garantito inoltre dall'introduzione del ticket di 25 euro per gli interventi di pronto soccorso classificati come codice bianco (interventi non urgenti) e da una quota fissa di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Cuneo fiscale
Per le imprese arriva la riduzione del cuneo fiscale, per un importo complessivo di circa 2,45 miliardi di euro per il 2007, di 4,41 miliardi per il 2008 e di 4,68 miliardi per il 2009. Il taglio è reso possibile dall'esclusione dalla base imponibile Irap di alcune voci quali i contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni, le spese per gli apprendisti, le spese per il personale assunto con contratti di formazione lavoro, i costi per il personale addetto alla ricerca. Successioni
Per i coniugi e i discendenti in linea diretta la franchigia è di 1 milione di euro: un tetto al di sopra del quale scatterà un'aliquota del 4%. Per i parenti collaterali invece la franchigia è di 100.000 euro, al di sopra della quale si applicherà un'aliquota dell'8%. Niente tassa di successione, invece, per i passaggi di azienda da padre in figlio: a patto però che quest'ultimo s'impegni a proseguire l'attività per almento cinque anni. Assegni familiari
Nel loro complesso, gli stanziamenti per gli assegni aumenteranno di 1,4 miliardi, con incrementi che variano a seconda della composizione del nucleo familiare e della fascia di reddito. Si va da un minimo di 100 euro per i nuclei con un figlio e redditi fino a 10.000 euro, per salire fino a 600 euro nel caso di un nucleo con 3 figli e un reddito di 28.000 euro. La rimodulazione degli assegni è comunque collegata alla riforma Irpef , con lo scopo di garantire un maggior reddito disponibile ai nuclei numerosi e con reddito basso. Tfr
In caso di mancata indicazione dei lavoratori, le aziende con più di 50 dipendenti dovranno trasferire il 100% del tfr a uno speciale fondo istituito presso l'Inps. Queste risorse, stimate in 6 miliardi, potranno essere utilizzate con destinazione indicata da appositi decreti del presidente del consiglio, previa autorizzazione dell'Unione europea. Nella finanziaria sono state inserite anche le norme per l'avvio della previdenza complementare a partire dal 2007. Per quanto riguarda le pensioni, è introdotto un contributo di solidarietà, pari al 3%, sulle pensioni d'oro; quelle, cioè, superiori ai 5.000 euro al mese.
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Si citano al riguardo le risultanze dell'inchiesta portata avanti negli anni ottanta dal giudice istruttore, dottor Casavola, proprio su Nomisma. "E' indubbio - scrive infatti il magistrato - che il professor Prodi ha esercitato un'elevata autorità in Nomisma e il comitato scientifico da lui presieduto è una struttura dominante rispetto al consiglio di amministrazione e all'assemblea dei soci. Il professor Prodi nomina i collaboratori esterni e i componenti del comitato stesso e attraverso le convocazioni periodiche del comitato, esamina preventivamente le proposte di attività avanzate dal direttore generale, ne valuta interesse, convenienza, rilievo finanziario: segue lo stato di avanzamento degli studi sulla base di periodici rapporti del responsabile della ricerca. Il professor Prodi esercita la sua autorità anche nella scelta dei componenti del consiglio di amministrazione, da lui designati sin dall'inizio e presenzia ai consigli di amministrazione e alle assemblee. Il consiglio di amministrazione, al contrario, si riunisce raramente e in occasione delle assemblee ordinarie o straordinarie che si tengono più spesso a Roma che a Bologna (....)". Dall'indagine di Casavola emerge l'indiscusso controllo di Nomisma da parte del professor Prodi. Dal momento della sua costituzione in poi le vicende della società sono sempre state legate alle fortune politiche ed imprenditoriali del suo fondatore. Sembra quasi che il "professore" finalizzi il suo impegno di potente boiardo di Stato alla crescita della propria creatura. Appena alla guida dell'IRI l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri finge di ignorare l'esistenza di uffici preposti alle ricerche ed alle analisi economiche, sociali e di mercato e fa affidare gran parte delle stesse a Nomisma. Se si presta, infatti, attenzione alla data dell'insediamento di Prodi al vertice del colosso pubblico, 3 novembre 1982, si può notare come la stragrande maggioranza di queste commesse siano state concluse e gestite successivamente. Del resto, sempre il giudice Casavola, negli atti relativi alla citata inchiesta, sottolineava come trasparisse da più parti "un giudizio di inopportunità in ordine all'avere consentito, nella duplice veste, ricerche e di averle gestite con Nomisma allorquando i committenti erano società IRI e per non aver tempestivamente informato il comitato di presidenza" ed ancora come fosse indubbio che "le commesse furono volute per aiutare Nomisma che aveva bisogno di lavorare" e che "è verosimile l'idea che le stesse siano state affidate dalle società IRI perché a richiederle erano il presidente ...".
Vincenzo Neri
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La Nomisma spa è stata costituita il 21 marzo 1981 dal presidente della Banca nazionale del lavoro (BNL), dottor Nerio Nesi, e dal professor Romano Prodi, per la promozione di ricerche sull'economia reale del Paese nell'interesse della banca patrocinatrice e di committenti pubblici o privati. Il capitale sociale iniziale è di lire 500 milioni: 495 milioni sottoscritti dalla BNL e 5 milioni da Prodi, che il giorno dopo, però, cederà la sua quota alla prima. All'epoca il professor Prodi, oltre che titolare di cattedra presso l'università di Bologna, è anche consulente economico della BNL ed assume subito la carica di presidente del comitato scientifico di Nomisma (che terrà ininterrottamente dal 1981 al 1995). Direttore generale viene nominato il dottor Ponzellini che funge anche da "procacciatore d'affari" per la società. Il bilancio del primo anno di attività è positivo: il fatturato supera infatti i 2 miliardi di lire con un utile di 26 milioni. Principali clienti sono l'Italsider (gruppo IRI), la Fiera di Bologna e diversi costruttori. L'anno successivo, quando Prodi è già un manager pubblico, il capitale sociale viene aumentato a lire 2 miliardi, il fatturato raddoppia (4 miliardi), l'utile sale a 32 milioni. Tra i committenti fanno il loro ingresso importanti società, come la SIP, ed enti pubblici come il Ministero degli affari esteri. La svolta si ha nel 1984 quando aumentano sensibilmente i committenti, che passano dai 6 iniziali a 50 e, conseguentemente, anche i dipendenti che diventano 20, più 87 collaboratori. Il fatturato raggiunge in quell'anno circa i 5 miliardi di lire. Principali clienti (più dei due terzi) sono organismi pubblici e società a partecipazione statale, come l'Italstrade (gruppo IRI, ovviamente). Negli anni successivi troviamo altri clienti eccellenti come l'ENEL, l'Enichem, il Mediocredito Centrale, l'ENEA. Dal 1989, anno in cui Prodi lascia la presidenza dell'IRI (che ricopriva dal 1982), Nomisma comincia a registrare consistenti deficit di bilancio: lire 544 milioni di perdite in quell'anno e 2 miliardi nel 1990. Nel 1991 il "buco" supera addirittura i 2 miliardi e mezzo di lire. Ormai sull'orlo del fallimento, Nomisma riprende ossigeno grazie alle Ferrovie dello Stato che "provvidenzialmente", nel 1992, le affidano una commessa miliardaria. Prima di entrare nel merito di quest'ultima è però opportuno approfondire gli aspetti del ruolo operativo del professor Prodi nella società bolognese.
Vincenzo Neri
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La Finanziaria 2007 contiene una serie di interventi strutturali mirati al reperimento di risorse finalizzate alla crescita economica, al risanamento dei conti pubblici, alla protezione degli strati sociali più deboli.
L’importo complessivo della manovra è pari a 33,8 miliardi di euro.
Queste le principali misure della manovra:
- bollo auto: nuova tabella con relativi importi per la tassa di circolazione.
- cuneo fiscale: taglio del cuneo fiscale per imprese e famiglie.
- enti locali: tagli sia ai consigli comunali che alla spesa per il personale. Assunzioni d'ora in avanti possibili solo nella misura di 1 ogni 5 cessazioni.
- ires: deduzioni più rigide per le spese eccedenti i fondi di accantonamento.
- irpef: definite nuove aliquote per il prelievo fiscale: 23% fino a 15.000 euro; 27% da 15.001 a 28.000 euro; 38% da 28.001 a 55.000 euro; 41% da 55.001 a 75.000; 43% da 75.001 in su. Nuova 'no tax area' aumentata di 500 euro: 8.000 euro per i lavoratori e 7.500 euro per i pensionati.
- previdenza: prelievo sulle pensioni di lusso e chiusura di una finestra per l'anzianità.
- rendite finanziarie: armonizzazione al 20% delle aliquote relative al prelievo sulle rendite finanziarie, con l'innalzamento di quella relativa a titoli di stato e obbligazioni (attualmente al 12,5%) e l'abbattimento di quella sui conti correnti (ora al 27%).
- sanità: ratifica del Patto per la Salute tra Stato e Regioni, che rappresenta uno dei provvedimenti di riforma della spesa pubblica (aumento del ticket per diagnosica e prestazioni specialistiche, introduzione del ticket al pronto soccorso per le prestazioni che non hanno carattere di urgenza).
- successioni: aumento di imposte catastali ed ipotecarie ai fini delle successioni.
- tfr: riforma anticipata al 2007. La parte di tfr non indirizzata alla previdenza integrativa sarà attribuita in quota parte (65%) ad un fondo gestito dall'Inps.
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Lettera di TRAVAGLIO
“Caro Beppe,
ti scrivo in qualità di dossierato Telecom, quindi di collega. L'altro giorno il Corriere della Sera ha riportato il contenuto dell'interrogatorio di un ex giornalista di Famiglia Cristiana, Guglielmo Sasinini, il quale avrebbe confidato ai magistrati milanesi di avere realizzato, per conto dell'ex capo della sicurezza Telecom, una cinquantina di "report", alcuni orali, alcuni scritti. Il mio era scritto. Mentre si capisce fin troppo bene perché tu eri spiato dalla Telecom, visto che te ne occupi fin dai tempi in cui faceva capo alla Stet, non ho ancora ben capito a che scopo abbiano spiato me. Forse perché un capitolo del mio libro "Regime", scritto con Peter Gomez, raccontava come il Tronchetto, nel 2001, avesse soffocato La7 nella culla, pagando fior di miliardi di penale a Fabio Fazio e a Gad Lerner purchè non facessero i programmi previsti dai loro contratti che minacciavano di riscuotere ascolti altissimi e di sottrarre share e pubblicità alla Rai e soprattutto a Mediaset. Non contento, il Tronchetto completò l'opera regalando centinaia di miliardi a Berlusconi: rilevò a prezzo doppio la disastrata Edilnord di Paolo Berlusconi, sponsorizzò il Milan (essendo vicepresidente dell'Inter) e acquistò le decotte Pagine Utili fondate, anzi sfondate da Marcello Dell'Utri (l'Antitrust bloccò poi l'affare, visto che Telecom possedeva già le Pagine Gialle, ma Tronchetto pagò comunque al gruppo Fininvest una penale da capogiro). Con il mio avvocato, tenterò di capirne di più e, naturalmente, farò causa a Telecom, a Tavaroli e a Sasinini. Per prima cosa, chiederò di visionare il mio dossier: non si sa mai, metti che abbiano scoperto sul mio conto qualcosa che io stesso ignoro. Purtroppo però c'è un problema: il cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella, con i voti di tutti i partiti di maggioranza e opposizione, ha fatto passare un decreto che ordina la distruzione di tutti i dossier illegali. E' il decreto più demenziale del mondo: chi, come noi, non ha nulla da nascondere, ha tutto l'interesse alla conservazione dei fascicoli, per poter chiedere i danni a chi li ha realizzati. Chi non commette reati può essere spiato anche per trent'anni, ma di reati a suo carico non ne salteranno mai fuori. Chi invece li vuole distruggere ha una coda di paglia lunga così. E' come se ci dicesse: visto che sono un maiale, chi mi spia scopre un sacco di porcherie, quindi bruciamo tutto. Ecco, sto studiando il modo di chiedere che quel decreto non si applichi al mio dossier, anzi che venga dichiarato incostituzionale. Visto che i dossierati Telecom sono parecchi, propongo di coalizzarci perché nessuno tocchi i nostri dossier. Chi vuole distruggere il suo, faccia pure. Ma lasci stare i nostri, che devono rimanere intatti finchè gli spioni e i loro mandanti non saranno stati condannati e gli spiati risarciti”.
Marco Travaglio
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Quando nel 1997 il veicolo “Schema28“, con alla testa la famiglia Benetton, partecipò alla privatizzazione di Autostrade con un’Opa, fu aiutato da una pletora di istituzioni finanziarie internazionali, poco interessate ad intervenire in prima persona nella gestione della concessionaria, molto più ad alimentare lo sforzo finanziario, fatto da un gruppo di investitori (Benetton, Generali, Unicredito, Fondazione Crt) per acquisire un monopolio naturale, condito con meccanismi tariffari molto vantaggiosi.
L’errore è stato di credere che una convenzione basata su dei privilegi di questo genere potesse resistere all’infinito, mentre invece un giorno, tra un governo e l’altro, un certo Antonio Di Pietro ha deciso che così non si poteva andare avanti. Di sicuro il giudizio sulla propensione imprenditoriale di Schema28 e di Autostrade non può essere positivo. Nel 1997 Autostrade acquisisce la convenzione ed è la più importante concessionaria europea. Il suo fatturato è di 1.762 milioni di euro. Nel 2005 i suoi ricavi sono arrivati a 2.957 milioni di euro, esclusivamente grazie a quella concessione “milionaria“, un meccanismo di calcolo degli adeguamenti tariffari che non ha eguali in Europa. Detta in altro modo, la crescita di Autostrade si è materializzata mettendo all’incasso una serie di “cedole” derivanti dalla concessione.
Nello stesso periodo, Abertis si sviluppa in modo diverso. Dai 385 milioni di fatturato del 1997, passa a 2.973 milioni, grazie ad una crescita ottenuta con fusioni, investimenti ed acquisizioni. In somma, gli italiani hanno “incassato“, gli spagnoli hanno investito nella crescita.
Nel 2005, Autostrade ha avuto la possibilità di fare il grande balzo, potendo acquisire le “Autoroutes Paris Rhin-Rhone“, ma a questa opportunità comunque rischiosa, il gruppo italiano ha preferito la più sicura strada della fusione con Abertis. Tuttavia non è nel giudizio sui comportamenti imprenditoriali dei soci di Schema 28 che vanno individuati i principali problemi.
La convenzione stipulata all’atto della privatizzazione di Autostrade, prevedeva una scaletta di investimenti da effettuare nel tempo. Investimenti in infrastrutture, miglioramenti della rete in concessione ecc. Tutte cose delle quali, oltre alla stessa società, avrebbero beneficiato soprattutto gli utilizzatori, gli utenti, gli automobilisti ed i camionisti insomma, in ultima analisi, il paese. Un paese già penalizzato pesantemente dal ritardo sulla quantità e la qualità delle proprie infrastrutture.
Se il programma di investimenti fosse stato rispettato, ad oggi Autostrade avrebbe dovuto investire circa 6,5 miliardi ma ne ha realizzati meno della metà, 3 miliardi. In compenso ha distribuito ai soci nel periodo, circa 2 miliardi di dividenti ordinari e, soprattutto, avrebbe dovuto distribuirne ulteriori 2 miliardi sotto forma di un dividendo straordinario all’atto della fusione.
La domanda che si è posto il Ministro Di Pietro è stata: perché lo Stato, titolare attraverso l’Anas dei diritti derivanti dal suo status di concedente, deve guardare senza intervenire se una società incassa gli aumenti tariffari a spese dell’utenza, non effettua gli investimenti previsti dal contratto di concessione, usa questi soldi per distribuire 2 miliardi ai soci e poi cede il controllo ad un gruppo straniero? A nostro avviso il suo ragionamento e la decisione di mettersi di traverso, liberalismo o meno, ci sembra impeccabile nell’interesse e nella tutela dei cittadini di questo paese.
Il risultato di opposte politiche imprenditoriali, si vede nelle quotazioni di borsa. Nel quinquennio 2001-2006 il valore di borsa di Abertis è passato da 4,5 miliardi a 25,7 attuali, quello di Autostrade da 10,4 a 21,3. Sia sul piano economico che giuridico, Autostrade si è rivelata perdente.
D’altra parte queste cose possono succedere a chi come i Benetton, dopo avere scritto la storia imprenditoriale italiana, fatta di coraggio, creatività e rischio, passa al nemico, investendo in settori protetti, come la gestione in monopolio naturale delle reti stradali e le telecomunicazioni.
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''Sono qui a parlarvi di alcuni risultati del ministero delle Infrastrutture''. Antonio Di Pietro affida a YouTube, il sito leader mondiale nella diffusione di firmati via internet, un videomessaggio per spiegare ''perche' il ministro ha fatto tutto questo polverone'' sulla fusione tra Autostrade e Abertis. Di Pietro parla in piedi di fronte alla telecamera, presumibilmente davanti alle bandiere italiana ed europea del suo studio, per un filmato amatoriale dal titolo ''Autostrade - Abertis'' della durata di poco piu' di quattro minuti che si puo' vedere tramite un link dal suo sito internet personale. Rilancia cosi' l'appello alle concessionarie autostradali ad aderire ad ''un patto, un patto per il Paese che noi chiediamo - spiega - a coloro che tutte le mattine sono autorizzati a prendere i vostri soldi per riempire le saccocce''. Il ministro, che ricorda la riforma delle concessioni varata con la Finanziaria, si riferisce ai pedaggi autostradali, indica che e' ''giusto'' che ci sia un utile per le aziende, si rivolge direttamente alle concessionarie e chiede: ''Tutto quello che guadagnate reinvestitelo in infrastrutture, nel nostro Paese, perche' e' il cittadino che tutte le mattine contribuisce a creare tutta questa massa di denaro che sparisce''. Il Paese, dice il ministro, ''ha bisogno di infrastrutture, di denaro liquido per poter realizzare nuovi investimenti, e quindi creare nuova occupazione e pensare ai giovani. Liberta' di mercato si', ma non prendere dai cittadini tutte le mattine e poi andarlo a mettere in qualche cassetta delle isole vergini, nei paradisi fiscali, nel realizzare solo extraprofitti personali''. Il ministro stima i ricavi delle societa' del settore in ''sei miliardi l'anno. Di questi - dice - almeno 4 miliardi di euro l'anno potrebbero essere reinvestiti. Ad oggi la maggior parte di questi soldi servono per fare dividendi, utili, che non vengono reinvestiti nelle infrastrutture, e cosi' i soldi per realizzarle non ci sono mai. Se calcoliamo che le concessioni durano decine e decine di anni, calcoliamo circa 250 miliardi di euro che potrebbero essere reinvestiti: fino ad oggi non e' avvenuto cosi', noi vogliamo che avvenga cosi' perche' questi sono i soldi dei cittadini''.
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Tutti pregano per te. Anche il patetico Mortadella prega perché tu rientri presto in Italia in buona salute. Senza di te questi scoppiano! Se, invece, tu torni prima delle feste, beh, questi gentiluomini hanno qualcosa da odiare in comune e così passeranno un bel Santo Natale pieno di invidia e di acredine. Allora perché non fai finta di assentarti per un po'? Spargi la voce - ovviamente falsa - che te ne starai in vacanza per qualche mese... inventati magari che sono i medici ad obbligartelo; oppure, toccandoti adeguatamente, fa' dichiarare da qualcuno che le tue condizioni sono preoccupanti e che starai lontano dalle scene per un po'. Ne vedremmo delle belle! Senza di te, di cosa scriverebbero i giornali? di cosa parlerebbero i "politici", di cosa disquisirebbero gli intellettuali? di cosa girotonderebbero i girotondini?? Evviva Silvio. Io ci scherzo sù perché sono certo che stai benissimo, però che film sarebbe!! Un Augurio stratosferico da tutta la mia famiglia. Ettore Guzzini
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Inviato da: Vianello
il 02/10/2018 alle 01:20
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il 06/12/2015 alle 11:33
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