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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi di Agosto 2008

ACQUEDOTTO. ATTENTI AI PRIVATI!!!

Post n°728 pubblicato il 29 Agosto 2008 da albert.z
 

NO AI PRIVATI NEGLI ACQUEDOTTI

Aprilia

Ecco quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina, (Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina, pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina! Ora, nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della provincia di Latina! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare allo sportello di Acqualatina per pagare. E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!

COLLABORIAMO CON BEPPE GRILLO PER UNA CAMPAGNA IN DIFESA DELL'ACQUA.

FAI PUBBLICITA' ANCHE NEL TUO BLOG CONTRO LA PREDAZIONE DELL'ACQUA.

(Latina) 

 
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In settembre non comprate acqua minerale

Post n°727 pubblicato il 29 Agosto 2008 da albert.z
 

Dobbiamo attivare tutti i blogger e i lettori di Internet.

COMINCIAMO UNA CAMPAGNA CONTRO LE SPECULAZIONI ALIMENTARI COMINCIANDO DALL'ACQUA:

PER TUTTO IL MESE DI SETTEMBRE NON COMPRATE ACQUA MINERALE.

BEVIAMO SOLO ACQUA DI RUBINETTO, IN MODO CHE ABBASSINO I PREZZI.

IN OTTOBRE PROVEREMO, UN ALTRO BOICOTAGGIO SU UN PRODOTTO A PREZZO SUPERIORE ALLA MEDIA EUROPEA.

INTERESSATE LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI, PERCHE' SI ATTIVINO E LANCINO DELLE CAMPAGNE CONTRO GLI SPECULATORI.

SCRIVETE SUI VOSTRI BLOG QUESTO APPELLO E TROVIAMOCI  SUL SITO DI DI BEPPE GRILLO

Spero che Beppe Grillo ci aiuti ad organizzare i contatti.

RIGUARDO ALLE PRIVATIZZAZIONI DEGLI ACQUEDOTTI MUNICIPALI, INVITO TUTTI A

PROTESTARE SCENDENDO IN PIAZZA!

 
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COMBATTIAMO L'INFLAZIONE

Post n°726 pubblicato il 28 Agosto 2008 da albert.z
 

Se vogliamo far abbassare i prezzi, dobbiamo stringerci attorno alle ORGANIZZAZIONI ( VERE) DEI CONSUMATORI e stimolarli ad azioni concrete, come boicotaggi e riduzione degli acquisti di vari prodotti.

In Francia e Germania la frutta e la verdura italiana costa meno che da noi, nonostante le maggiori spese di viaggio.

Il fatto è che passando dall'agricoltore al grossista i prezzi vengono alzati troppo, così pure nel passaggio dal grossista al dettagliante o supermercato.

Molto utile sarebbe l'intervento di un governo che curasse gli interessi dei cittadini, invece degli interessi delle categorie mercantilizie.

Scriviamo ai politici per fare in modo che la frutta e la verdura siano vendute ad un prezo più contenuto. L'Authority dovrebbe intervenire per colpire speculazioni e accordi tra grossisti e grande distribuzione per tenere alti i prezzi.

FACCIAMOCI SENTIRE TELEFONANDO AI VARI NUMERI VERDI, E MANDANDO  NUMEROSE E-MAIL AL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA ED A TUTTO IL GOVERNO.

 
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DALLO STUPRO CI SI PUO' DIFENDERE ?

Post n°725 pubblicato il 28 Agosto 2008 da albert.z
 

LA MIA AMICA CARISSIMA (di psicologiaforense), E FEDELE LETTRICE Prof. GIULIA MESSORI MI CHIEDE QUALE E' IL COMPORTAMENTO DA ADOTTARE NELL'INFELICISSIMA IPOTESI DI ESSERE VITTIMA DI UN "PREDATORE SESSUALE" ( nel quesito fa esplicito riferimento al caso dei due olandesi a Roma e della psicologa tedesca  a Torre Annunziata -vedi precedente post n. 1138). NON CHIEDE COME PREVENIRE, QUALI COMPORTAMENTI PRUDENZIALI ADOTTARE, ecc... MA, SPECIFICATAMENTE, COME DIFENDERSI QUANDO SEI "A TU PER TU" CON IL TUO CARNEFICE.
La risposta è complessa, come direbbero quelli intelligenti, ma non per questo voglio sottrarmi. Nel caso di ROMA non c'era nulla da fare. I due PREDATORI prima hanno tramortito a randellate i coniugi, poi hanno abusato della Signora di 52 anni quando questa (con la mandibola fratturata in più punti, trauma cranico, ecc... ) non era più in grado di opporre la minima resistenza .
DIVERSO IL DRAMMA DI NAPOLI.
LA COLLEGA TEDESCA CONOSCEVA IDONEE CONDOTTE ATTE A "DEMOTIVARE" I CRIMINALI AGGRESSORI.... MA NON PARLAVA ITALIANO...  

RISPONDENDO ORA AL QUESITO IN TERMINI PIU' GENERALI VA RICORDATO CHE:  
in caso di aggressione a scopo di stupro o di violenza sessuale( atti di libidine violenta, ecc… come si diceva una volta)  la strategia migliore, secondo me - e lo dico dopo aver studiato centinaia di casi di stupro- è quella di convincere l’aggressore a parlare di sé, facendo così leva sul suo narcisismo, e facendo in modo che la “PREDA” diventi per lui una persona reale, piuttosto che un OGGETTO SESSUALIZZATO. Ciò posto, conviene, qui di seguito, sintetizzare 
le possibili strategie difensive in caso di violenza sessuale:

1) CERCARE DI STABILIRE UN RAPPORTO VERBALE CON L’AGGRESSORE

se non funziona

2) LA “PREDA” DEVE PRENDERE IMMEDIATAMENTE L'OFFENSIVA E ATTACCARE L'AGGRESSORE CON AGGRESSIVITA’ FISICA MODERATA

se non funziona

3) PROVARE A CALMARE LA RABBIA DELL'AGGRESSORE, FACENDOLO CONVERSARE E FINGERE UNA DISPONIBILITA’ ALLA RELAZIONE, MENTRE SI PREPARA LA SITUAZIONE PER LA FUGA

se non funziona

4) METTERE IN ATTO IL CONFRONTO VIOLENTO E CONDURRE OGNI AZIONE ESCLUSIVAMENTE CON I PROPRI MEZZI PER RENDERE INCAPACE

L' AGGRESSORE ED EVITARE LA VIOLENZA

 

Inviato da: psicologiaforense

TRATTO DAL BLOG DI psicologiaforense, IN QUANTO MI SEMBRA MOLTO UTILE PUBBLICARLO ANCHE QUI'.

 
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Turista violentata a Roma

Post n°724 pubblicato il 23 Agosto 2008 da albert.z
 

 

 

Lei e il compagno rapinati e picchiati. Sono stati ricoverati

(ANSA) - ROMA, 23 AGO - Una turista olandese,52 anni, e' stata violentata da alcune persone, forse straniere, che hanno anche rapinato e picchiato lei e il compagno. L'aggressione e' avvenuta in una zona isolata di via Portuense, nei pressi di Ponte Galeria. I due turisti,in giro per l 'Europa con bici e tenda, si sarebbero accampati nella zona perche' molto stanchi. Poco dopo la loro tenda e' stata circondata da tre o quattro persone. La coppia, soccorsa dai carabinieri, sono stati ricoverati. Non mi pare che ci sia una sicurrezza migliore di prima, per i cittadini. L'UNICO A ESSERE PIù SICURO è BERLUSCONI: NON PUO' ESSERE PROCESSATO! IL REFERENDUM PER ABROGARE IL LODO ALFANO,PROBABILMENTE NON SI FARAì' , GRAZIE A VELTRONI. CHE SIA IL PREZZO DA PAGARE PER L'ELEZIONE DI NAPOLITANO A PRESIDENTE?

 
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Facce di bronzo

Post n°723 pubblicato il 23 Agosto 2008 da albert.z
 

facce_bronzo.jpg

Il Presidente del Consiglio Berlusconi è ritornato a parlare di giustizia. Non vuole che gli altri parlino di giustizia. Ogni volta che ne parlo dice, sia lui che i suoi accoliti, che “Di Pietro e l'Italia dei Valori sono monotematici, hanno la fissa della giustizia e solo di quello sanno parlare”. In realtà è solo lui che si occupa di giustizia, quella che serve a lui. L'ultima perla di agosto è proprio quella dove dice che bisogna riformare la giustizia perché cosi voleva il giudice Falcone.

Falcone è una persona che ci ha rimesso la vita per fare in modo che la legge fosse uguale per tutti e per combattere la grande criminalità organizzata e soprattutto il connubio, la connivenza, tra criminalità organizzata e mondo delle istituzioni. Berlusconi, richiamandosi a Falcone per parlare di giustizia, si è comportato come il diavolo che si dichiara all'acqua santa per farsi gli interessi propri.

Falcone combatteva la mafia. Berlusconi, con lo stalliere mafioso ci ha convissuto, lo ha portato a casa propria. Berlusconi, colui che conosce bene quel mondo e che ha rapporti di frequentazione con gente mafiosa come Dell'Utri portandola in parlamento, chi vuole prendere in giro?

Falcone non era affatto contro l'indipendenza della magistratura. Berlusconi, invece, vuole che la magistratura dipenda dall'esecutivo. Vuole addirittura che il Consiglio Superiore della Magistratura sia composto da maggiori esponenti laici, ossia da persone nominate dalla politica. Vuole una magistratura sottomessa dalla politica e che quando si tratta di giudicare i politici faccia un passo indietro. L'esatto contrario di quello che voleva Falcone. Ogni volta che glielo faccio notare, lui e i suoi portaborse dicono che “L'onorevole Di Pietro non si deve permettere di utilizzare il nome del giudice Falcone”, ma in verità è lui che lo usa.

Vorrei dire e ricordare a quelle persone come Martelli, quel ministro della giustizia condannato con sentenza passato in giudicato nell'inchiesta Enimont che ha detto in queste ore che “Di Pietro lasci stare Falcone, perché Falcone disprezzava l'inchiesta di Mani Pulite e i giudici di Milano” (detto da un condannato nell'inchiesta Mani Pulite ha il valore che ha), che Falcone all'epoca in cui iniziammo Mani Pulite, e prima di essere ammazzato, si è occupato come direttore generale degli affari penali di gestire la delicata fase delle rogatorie internazionali, che per conto della procura di Milano venivano trasferite e trasmesse alle varie autorità giudiziarie del mondo, in particolare quelle della Svizzera. Le prime rogatorie furono fatte proprio grazie al contributo, ai consigli e all'interessamento di Falcone, carta canta, posso produrre documenti.

La persona che ci mise in contatto con il giudice Dal Ponte, la persona che realizzò e trasmise le prime rogatorie contro 42 persone, che io stesso scrissi, fu proprio Giovanni Falcone. Non credo proprio che un giudice che disprezzasse i giudici milanesi e odiasse l'inchiesta Mani Pulite facesse parte attiva nel portare avanti le rogatorie degli stessi giudici di Milano.
Questa è la verità. Le altre sono quelle di comodo di indagati e condannati che vogliono stravolgere la storia per utilizzare il nome di un eroe per interessi personali.

Continuo a ripetere, non sono io che ho tirato fuori il nome di Giovanni Falcone. Lasciamolo riposare in pace dopo che in vita lo hanno combattuto in molti ed infine ammazzato. Ma non si può permettere al Presidente del Consiglio, che ha fatto spesso comunella con persone che hanno avuto a che fare con la mafia, di utilizzare il nome di chi è morto per mafia per farsi bello e per dare una giustificazione di riforme che sono in verità controriforme per non far funzionare la giustizia, altrimenti rischia di andarci di mezzo pure lui. Non dimentichiamo che il provvedimento sulla giustizia che ha fatto è stato creato apposta per per non farsi processare, altrimenti non avremmo un Presidente del Consiglio, ma quanto meno un Presidente del Consiglio giudicato e forse anche condannato.

 
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I VANTAGGI DELLE REGIONI AUTONOME

Post n°722 pubblicato il 21 Agosto 2008 da albert.z
 

Chi varca i confini che separano il Piemonte e il Veneto dalla Valle d’Aosta e dalla Provincia autonoma di Trento ha l’impressione di cambiare Stato. Di entrare in Francia o in Austria. Tutto è più bello. Più ordinato, più ricco. Il merito è degli schei, dei danèe, delle palanche. Le Regioni a Statuto Speciale hanno diritto a entrate tributarie che le altre Regioni si sognano. Gli effetti benefici si vedono sul tenore di vita degli abitanti (autonomi), tranne che per la Sicilia dove c’è la trattenuta alla fonte della Mafia. Vuoi un mutuo per la casa agevolato? C’è la Regione. L’autostrada gratis? C’è la Regione. La benzina con lo sconto? C’è la Regione.
In Italia alcune aree geografiche sono più uguali delle altre con i soldi delle altre. Il Friuli Venezia Giulia riceve quattro miliardi di euro all’anno. La Provincia di Bolzano tre miliardi e ottocento milioni. La Sardegna sei miliardi. La Valle d’Aosta un miliardo e trecento milioni per 125 mila abitanti. La Sicilia 11 miliardi e trecento milioni. La Provincia di Trento tre miliardi e mezzo. Se la legge è, o dovrebbe essere, uguale per tutti i cittadini italiani, lo stesso dovrebbe valere anche per il trattamento fiscale. Se nasco a Mondovì, Piemonte, devo avere gli stessi servizi di chi nasce a Arnad, Valle d’Aosta.
I paesi confinanti con le Regioni del Bengodi vogliono farsi annettere, succede in Veneto e in Piemonte. I cittadini aspiranti autonomi tengono referendum consultivi. Vogliono farsi mantenere un po’ anche loro.

 
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Opposizione di facciata

Post n°721 pubblicato il 20 Agosto 2008 da albert.z
 

veltron_petizionei.jpg

Ho letto che la petizione lanciata dal Partito Democratico ha raggiunto un milione di firme. E' una petizione che in apparenza dice tutto, ma che in pratica non serve a niente, perché resteranno firme inutili, sulla carta, che Berlusconi non si degnerà nemmeno di prendere in considerazione.

Sono amareggiato con il PD e con Walter Veltroni. Non capisco come possa vantarsi del milione di firme quando ne erano sufficienti 500 mila per mettere Berlusconi con le spalle al muro e abrogare la legge "Salva Premier". Il governo sarebbe stato in discussione sul piano morale, su quello del conflitto d´interessi, e sarebbe stata evidente a tutti l’anomalia di un signore che fa le leggi per non farsi processare. Mi spiace constatare che ci sono due opposizioni: una fatta solo di parole e una vera, che cerca di agire con i fatti.

Non si può rimanere nell’immobilismo. Sia chiaro, non abbiamo bisogno di aiuti, ce la faremo da soli, con l’aiuto dei cittadini. Lanceremo il referendum contro il lodo Alfano il 12, 13 e 14 settembre alla festa di Vasto. L’Italia dei Valori rispetta i propri impegni con gli italiani. Questa è la differenza, sostanziale, tra noi e il Partito Democratico: loro raccolgono firme inutili con un’operazione di facciata, noi, invece, facciamo opposizione vera.

 
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Antonio Gava e le tangenti

Post n°720 pubblicato il 13 Agosto 2008 da albert.z
 

"Per Berlusconi, Antonio Gava era «integerrimo» e «la sua morte non cancella il torto che ha subìto: il calvario giudiziario di 13 anni che ne ha minato la salute e si è concluso con la piena assoluzione da un’accusa infamante e infondata». Per il ministro-kiwi Rotondi, l’artefice del «Rinascimento di Napoli».
Per Piercasinando, fu vittima della «stagione del giustizialismo». Per l’emerito Cossiga, «uno dei tanti perseguitati dalla magistratura militante». Per l’ex ministro della Giustizia Mastella, «fu fiaccato da pesanti accuse che si sono dimostrate del tutto inesistenti, da teoremi poi tutti smentiti». Per quella testa fine di Bobo Craxi, «quando a Napoli c’erano uomini come Gava la monnezza non c’era» (infatti lo chiamavano “Fetenzia”). Il professor Galasso lo definisce «integerrimo» e «uscito sempre benissimo da qualsiasi aula di tribunale». Il presidente Napolitano denuncia «le difficili prove personali». Ora, prima che lo scomparso Padre della Patria venga beatificato, con strade e piazze intestate a suo nome, è forse il caso di ricordare un paio di dettagli, tratti dalle sentenze che tutti citano e che nessuno ha letto. Il primo processo a Gava, per ricettazione, portò alla sua condanna a 5 anni in primo grado, poi ridotti a 2 in appello (la Cassazione derubricò il reato in corruzione e fece scattare la prescrizione: dunque era colpevole di tangenti, ma la fece franca).

 
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Autostrade pubbliche, profitti privati

Post n°719 pubblicato il 13 Agosto 2008 da albert.z
 

Benetton_Mapuche.jpg
Mapuche vs Benetton
Clicca l'immagine

In questi giorni sono disponibili le semestrali delle grandi aziende. Le aziende vanno divise in società di mercato e concessionarie di Stato. Il primo gruppo è sempre meno numeroso e vive spesso di stenti. I concessionari sono invece in aumento e godono di una salute di ferro. La concessione è un diritto di sfruttamento dei cittadini assegnato dallo Stato. Si possono dare in concessione acqua, spazzatura, energia elettrica, strade. Tutti i bisogni primari di cui le persone non possono fare a meno. Una volta il re assegnava ai suoi feudatari ducati e contee in cambio dei loro favori, oggi i partiti distribuiscono concessioni.
L’italiano, di fronte allo sfruttamento intensivo delle tariffe, può solo consumare meno. Ma, con sua sorpresa, si trova comunque a pagare di più. Infatti, la concessionaria ha un suo preciso obiettivo di profitto. Per raggiungerlo, se il mercato va giù, i prezzi vanno su. E’ un gioco di prestigio che permette ai nuovi monopolisti privati di fare ottimi bilanci e superlative semestrali. E di pagare contributi elettorali, alla luce del sole, ai partiti.
Atlantia, la holding della famiglia Benetton, controlla Autostrade per l’Italia. Le potete riconoscere tra mille nei vostri viaggi delle vacanze: sono quelle con lavori in corso. In un momento di recessione mondiale i Benetton rappresentano un esempio in controtendenza. Grandi industriali del taglieggiamento autorizzato autostradale. I ricavi di Atlantia sono aumentati del 7,8% in sei mesi, arrivando a 1,6 miliardi di euro. 1,3 miliardi di euro provengono dai pedaggi nonostante il traffico sia rimasto stabile. Le tariffe sono aumentate infatti del 3,6% dal primo gennaio 2008.
“Atlantia, la holding della famiglia Benetton”. Come suonano bene queste parole, danno lignaggio alle gabelle. Atlantia ha fatto un utile di 366 milioni di euro in un semestre (+7,4%).
Quando le autostrade erano gestite dallo Stato, gli utili rimanevano agli italiani. Oggi sono spartiti tra gli industriali alla Benetton e i partiti e il Paese diventa sempre più povero.

 
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PETROLIERI ITALIANI LADRI

Post n°718 pubblicato il 07 Agosto 2008 da albert.z
 

Dall'inizio dell'anno al 28 luglio (ultima rilevazione comunitaria disponibile) il prezzo medio al consumo della benzina in Italia è aumentato dell'1,3% (pari a circa 1,8 centesimi al litro) in più rispetto alla media dei 15 paesi dell'Unione monetaria; Dal 14 al 28 luglio (periodo in cui si è registrata una consistente diminuzione del prezzo del greggio) il prezzo medio al consumo della benzina in Italia è diminuito di 4,2 centesimi di euro a fronte di una riduzione media UME di 5 centesimi, con un differenziale a sfavore del nostro paese di 0,8 centesimi. Il Paese più virtuoso è risultato la Germania con una riduzione di 9,4 centesimi; Rispetto alla prima decade di maggio in cui si rilevava una quotazione del petrolio sostanzialmente corrispondente a quella dei giorni scorsi si rileva un prezzo medio al consumo superiore di circa 1 centesimo al litro, anche se - va ricordato - sussistono differenze di prezzo anche superiori ad un centesimo sia fra singoli impianti che tra singole compagnie.

 
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MANOVRA: SUNIA, TREMONTI ANNUNCIA 20.000 CASE E NE CANCELLA 12.000

Post n°717 pubblicato il 07 Agosto 2008 da albert.z
 

 
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La latitanza di Consob e Banca d'Italia

Post n°716 pubblicato il 06 Agosto 2008 da albert.z
 

consob1.jpg

Dov'erano la Consob e la Banca d'Italia quando avvenivano gli scandali finanziari? Non ci convince che non ne sapessero niente, ma ci convince la loro connivenza, se non la complicità.

Noi dell'Italia dei Valori abbiamo preparato un pacchetto di leggi che in materia di risparmio e credito mirano a trovare fondi per il rilancio dell'economia del Paese. Ma invece di prendere ai deboli per dare ai forti, toglie ai furbi per dare a tutti i cittadini.

Tra le nostre proposte di legge prevediamo l'abolizione della clausola di massimo scoperto bancario, misure per l'introduzione della ''proprietà popolare della moneta'', il divieto per i comuni di piccole dimensioni di sottoscrivere strumenti finanziari derivati, la vendita parziale delle riserve auree dello Stato a beneficio del debito pubblico, nuove norme sulla proprietà della Banca d'Italia e la trasformazione delle banche popolari in società per azioni di diritto speciale.

Proponiamo inoltre la costituzione di due nuove commissioni parlamentari di inchiesta. Una sull'operato dell'Isvap, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, per indagare sulle anomalie del sistema che continua a comportare un indiscriminato aumento delle tariffe assicurative, nonostante l'avvenuta liberalizzazione. L'altra sull'operato di Consob e Banca d'Italia relativamente agli scandali e ai dissesti finanziari e industriali, nonché alla distribuzione dei bond argentini presso i risparmiatori italiani.

Noi chiediamo che il Parlamento si interessi di cose serie piuttosto che di lodi vari. A chi ci accusa di essere eversivi rispondiamo che eversivi sono quelli che tengono nascoste queste problematiche per tenersi il malloppo. Di questo pacchetto si parlerà poco perché e' più facile sparlare dell'Italia dei valori e identificarla come il partito che si occupa di giustizia e porta avanti il giustizialismo.

 
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