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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi di Aprile 2009

 

FINALMENTE APPROVATO IL FEDERALISMO

Post n°866 pubblicato il 30 Aprile 2009 da albert.z

PER IL TESTO INTEGRALE VEDI:http://www.affaritaliani.it/politica/federalismo-fiscale-testo-integrale290409.html

 
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Diffamatore impunito

Post n°863 pubblicato il 23 Aprile 2009 da albert.z

Le quattro più alte cariche dello Stato sono 'fuori legge'. Tutto ciò grazie al criminogeno Lodo Alfano. Silvio Berlusconi ha voluto fortemente questo 'stupro costituzionale' per evitare di essere coinvolto e condannato nel processo Mills. L’avvocato inglese non ha avuto la stessa fortuna. Silvio Berlusconi oggi può mentire, diffamare, e compiere qualsiasi reato. Può farlo su sei televisioni ed altrettanti giornali. Contro di lui non è possibile fare altrettanto, la legge lo tutela. Gode di un’immunità beffarda che è messa nelle sue mani trasforma la legge da garanzia di tutela ad arma offensiva.Oggi, mercoledì 22 aprile, Silvio Berlusconi ha utilizzato il lodo Alfano. Per voce del suo avvocato ha rifiutato, avvalendosi appunto del lodo, di farsi processare per diffamazione nella causa intentata dal sottoscritto il 10 aprile dello scorso anno. Quel giorno, il presidente del Consiglio, nella puntata di ‘Porta a Porta’, dichiaro' «... non ha nemmeno una laurea valida. Non ha mai presentato un diploma di laurea originale, ma sempre certificati diversi uno dall'altro, sia per data sia per voti assegnati». Per queste menzogne il sottoscritto presentò un'esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo che poi ha aperto un fascicolo. All’udienza preliminare odierna, ecco la porcata poc’anzi descritta, tramite interposta persona di un avvocato. Al Gup non è rimasto che rimandare l'udienza al prossimo novembre in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla costituzionalità o meno del famigerato «lodo Alfano».E’ curioso notare come su quella puntata di ‘Porta a Porta’ non si siano scagliate allora né le critiche dei politici, né la mannaia della Commissione di Vigilanza Rai e come Bruno Vespa non abbia ricevuto da parte dei dirigenti Rai le stesse ‘attenzioni’ riservate a Santoro e Vauro.A me non rimane che trarre una conclusione, Silvio Berlusconi, da oggi, oltre a non poter essere processato per corruzione abbiamo la prova che non può esserlo neanche per diffamazione.

 
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Se cerchi lavoro

Post n°862 pubblicato il 18 Aprile 2009 da albert.z
 

Il lavoratorio può essere utile a chi cerca lavoro.http://www.lavoratorio.it/

 
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Uccisi dalle Istituzioni

Post n°860 pubblicato il 17 Aprile 2009 da albert.z
 

La Impregilo si occupa di tutto: ospedali i ponti, i sistemi di smaltimento...Impregilo è il braccio di cemento armato di ogni governo. E' il monopolista delle Grandi Opere, degli inceneritori, delle autostrade. Gli ex amministratori delegati dell’Impregilo e della Fibe (gruppo Impregilo) sono stati rinviati a giudizio a Napoli per lo scandalo dei rifiuti. Impregilo è ovunque: nella Salerno-Reggio Calabria per la quale ha chiesto un prolungamento di tre anni per la consegna dei lavori. Ha costruito l'inceneritore di Acerra, è nell'alta velocità. E' la società a cui il Governo vuole affidare il Ponte sullo Stretto, le nuove centrali nucleari, la TAV.L'Impregilo è specializzata in ospedali. Oltre a quello dell''Aquila ha costruito gli ospedali di Lecco, Modena, Careggi, Poggibonsi, della Versilia, Destra Secchia, Cerignola e Menaggio. Tutti, di sicuro, antisismici. Dove c'è Impregilo c'è casa.........In Abruzzo, si sapeva che c'era il pericolo di terremoto. Le scosse erano sempre più frequenti, ma invece di provvedere a mettere in regola gli edifici pubblici, come Ospedali, casa dello studente, si è declassato il comune di L'Aquila in categoria di pericolo 2. Non si sono controllati nemmeno, con tecnici veri e preparati, gli edifici che avevano già delle crepe.I politici italiani hanno sempre ritardato sia la piena attuazione delle regole antisismiche, sia i controlli di come i costruttori hanno costruito.Addirittura Berlusconi,secondo il preside della Normale di Pisa, il professore Serti, afferma che nel suo primitivo piano casa, aveva sbrigativamente tolto gli obblighi di applicare le norme antisismiche.Purtroppo in Italia si fa finta di fare le leggi, tanto poi, se qualche potente lobby lo chiede, non si applicano.Invece di fare il ponte di Messina occorre mettere in sicurezza almeno gli ospedali, le scuole, le prefetture....Oltretutto il ponte di Messina sorgerebbe sul punto più a rischio sismico d'Italia!Dopo qualche anno, specie se costruito all'italiana, con poco ferro e poco cemento, cadrebbe miseramente!

 
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Ennesima grave gaffe di Berlusconi

Post n°858 pubblicato il 09 Aprile 2009 da albert.z
Foto di albert.z

La stampa straniera torna all'attacco di Berlusconi, parlando di «gaffe» dopo le dichiarazioni rilasciate alla televisione tedesca N-tv, cui, in un riferimento agli sfollati sistemati nelle tende, ha detto: «E' una sistemazione provvisoria, dovrebbero considerarlo come un fine settimana in campeggio». Secondo il «Times» di Londra, il presidente del Consiglio si è reso protagonista di «una grave gaffe».

I suoi commenti alla tv tedesca sono «tra i meno diplomatici di una lunga carriera» durante la quale ha tra l'altro paragonato un deputato tedesco a un kapò di un campo di concentramento e ha definito il presidente degli Stati Uniti Barack Obama «abbronzato», ricorda il quotidiano britannico.

«Berlusconi alle vittime: è come un giorno in campeggio», titola sulla sua edizione online il quotidiano spagnolo «El Mundo», mentre il blog americano «Huffington Post» titola sulla sua homepage: «La gaffe di Berlusconi sul terremoto provoca scandalo». E ricorda gli 'incidentì dei giorni scorsi con la regina Elisabetta II e con la cancelliera Angela Merkel, lasciata ad aspettare mentre il presidente del Consiglio parlava al cellulare con il premier turco Recep Tayyipp Erdogan.

Secondo il «Guardian», il sito web dell'emittente tedesca precisa che la battuta è stata fatta mentre il premier veniva intervistato da uno dei suoi giornalisti durante una visita a un campo allestito per gli sfollati, ma il video dell'intervista pubblicato sul sito non contiene la frase incriminata,« destinata a creare un'intensa discussione».

«Le sue parole - sottolinea il quotidiano britannico - che sembravano destinate a rassicurare la popolazione, difficilmente corrispondono all'esperienza degli sfollati. Tra lunedì e martedì hanno sopportato una notte di pioggia e grandine durante la quale le temperature sono scese a quattro gradi».

Un concetto sottolineato anche dal «Telegraph», che sul sito apre lo speciale dedicato al terremoto in Abruzzo con le parole di un Berlusconi definito «incline alle gaffe», che «cerca di sdrammatizzare il disagio» dei terremotati. «Le Monde», invece, definisce di «dubbio gusto» le dichiarazioni del presidente del Consiglio sul «weekend in campeggio», mentre i siti dei quotidiani tedeschi «Frankfurter Allgemeine Zeitung» e «Bild» riportano tutti le parole di Berlusconi.

 
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LE BANCHE SONO SOPRA AL POTERE E SOPRA LA LEGGE

Post n°857 pubblicato il 09 Aprile 2009 da albert.z
 

I dimostranti nella City di Londra hanno sfondato le vetrine della Royal Bank of Scotland. I funzionari dall'interno gli hanno lanciato delle banconote con l'illusione di calmarli. Invece li hanno fatti infuriare. Un gesto simbolo della crisi. Le banche hanno i soldi, fabbricano i soldi, possono regalare i soldi. Se falliscono le banche, si sente affermare di continuo, fallisce il sistema. In altre parole, le banche sono il sistema. Sono immuni alle truffe. I loro dirigenti, in particolare in Italia, se rubano, sono premiati. Sono i garanti dei finanziamenti alle lobby, ai partiti, alla Confindustria.
I furti bancari sono sempre a norma di legge. In Italia non esiste la class action. Quante banche sarebbero rimaste in piedi se avessero dovuto rimborsare tutti i truffati da Parmalat e Tango Bond? Le banche sapevano che i titoli non valevano più nulla e per liberarsene li hanno venduti ai loro clienti, ai correntisti, nei fondi fino al giorno prima. Il default argentino e il crack Parmalat erano noti ai vertici bancari.
Le banche sono enti a irresponsabilità illimitata. Mediobanca, quotata in Borsa, è lo snodo della finanza italiana. Il presidente Cesare Geronzi è indagato per il crack Parmalat per usura aggravata e concorso in bancarotta fraudolenta. Per il crack Cirio è indagato di frode per l'emissione e collocamento dei bond Cirio tramite Capitalia. Per il crack Italcase è stato condannato in primo grado per bancarotta a un anno e 8 mesi più l'interdizione di esercitare uffici direttivi presso qualunque impresa per due anni. Il vice presidente di Mediobanca, è il tronchetto dell'infelicità. Una coppia, una garanzia per i risparmiatori.
Le banche non pagano mai e incassano sempre. L'Italia è una nazione costituita sul potere delle banche. Al Parlamento Europeo era con me ( Beppe Grillo) l'avvocato Roberto Vassalle, il terrore delle banche italiane a cui ha intentato centinaia di cause vincenti. Fatevi qualche domanda: perchè chi dirige le banche è milionario, anche se i suoi clienti perdono soldi? Chi sono i veri clienti dei vertici bancari?

DA ww.beppegrillo.it

 
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PER USCIRE DALLA CRISI

Post n°855 pubblicato il 03 Aprile 2009 da albert.z
 
Foto di albert.z

PER USCIRE DALLA CRISI OCCORRONO VARI FATTORI MIGLIORATIVI:

REGOLE ETICHE ALLE BANCHE CON CONTROLLI VERI; ABOLIZIONE DELL'ATTUALE SISTEMA DI PREMI AI MANAGER DELLE BANCHE.

REGOLE PER UNO SVILUPPO ECONOMICO ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE;

ELIMINAZIONE DEI PARADISI FISCALI; LOTTA VERA AGLI EVASORI FISCALI E RIDUZIONE DELLE ALIQUOTE DELLE TASSE.

DIRITTI SINDACALI RICONOSCIUTI IN TUTTO IL MONDO, SPECIE IN CINA;

MAGGIOR EQUILIBRIO DEGLI STIPENDI DEGLI OPERAI, CON CONSISTENTI AUMENTI AGLI OPERAI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO, COME LA CINA E L'INDIA, PER FAVORIRE L'ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E SCAMBI COMMERCIALI PIU' CONSISTENTI.

 
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Il piazzista di Arcore, Silvio Berlusconi,

Post n°853 pubblicato il 02 Aprile 2009 da albert.z
 

Radio France Internationale : " Il "numero due” della mafia siciliana, Antonino Giuffré, oggi pentito, ha rivelato che un patto è stato siglato tra Cosa Nostra e Forza Italia, nel 1993, quando Berlusconi ha deciso di creare tale partito sulle ceneri della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista, che fino ad allora erano stati i “referenti politici” dell’organizzazione mafiosa. Gennaio 1993. Neanche qualche mese dopo gli eclatanti omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, “colpevoli” agli occhi di Cosa Nostra d’aver fatto condannare all’ergastolo quasi tutti i boss della mafia siciliana, il “numero uno” di Cosa Nostra viene a sua volta arrestato. Totò Riina ed il suo sostituto Bernardo Provenzano (latitante da quasi trent’anni) si rendono conto che la loro organizzazione è più che mai in pericolo di estinzione. Dal momento che i loro due “referenti politici” - la Democrazia Cristiana di Andreotti ed il Partito Socialista di Craxi - sono molto indeboliti dall’operazione “mani pulite” dei giudici milanesi e, più grave, sono incapaci di “rispettare i patti” siglati con Cosa Nostra. A causa di ciò, due capi democristiani vicini ad Andreotti ed alla mafia, vengno assassinati. Ma non basta: sono necessari altri “referenti” ed altri “garanti”, a Roma come a Milano o Torino; ma è anche necessario aprire un’altra “stagione”, cambiando metodo: abbandonare la “strategia degli attentati” a 360 gradi contro lo Stato ed i suoi rappresentanti a vantaggio di un ritorno alla “strategia del silenzio” e dell’omertà. Per continuare a controllare i traffici ed i mercati più redditizi dell’isola del mediterraneo. Nel frattempo, alcuni democristiani e socialisti, letteralmente decimati dai giudici milanesi che indagano sui casi di corruzione, pensano dal canto loro di creare un nuovo partito centrista, incentrato sul ricchissimo imprenditore Silvio Berlusconi, che non può ormai più contare né su Bettino Craxi (in esilio ad Hammamet) né su Giulio Andreotti (inquisito a Palermo dai magistrati che indagano su Cosa Nostra). Una coincidenza molto preoccupante Tale coincidenza, piuttosto inquietante, non era sfuggita agli specialisti della mafia, ma costoro non disponevano dell’anello mancante. Apparentemente è cosa fatta dall’8 novembre scorso, quando Antonino Giuffré, il “numero due” di Cosa Nostra arrestato lo scorso aprile grazie ad una denuncia anonima, vuota il sacco e racconta, con dovizia di dettagli, come Bernardo Provenzano abbia stabilito un nuovo “patto”, questa volta con Forza Italia. Tramite una persona molto vicina a Berlusconi: Marcello Dell’Utri, palermitano oggi senatore di Forza Italia, dopo essere stato il creatore ed il presidente della compagnia più redditizia di Berlusconi, Publitalia, che controlla più della metà della pubblicità televisiva italiana. Dell’Utri è attualmente inquisito, a Palermo, per “associazione mafiosa”, ed in tale processo i giudici avrebbero avuto piacere ad interrogare anche lo stesso Silvio Berlusconi, ma il capo del governo italiano ha rifiutato di rispondere alle loro domande - come permesso dalla legge - il 26 novembre scorso. Sempre secondo il pentito Giuffré, Cosa Nostra, prima di siglare un patto con Forza Italia, aveva considerato l’idea di creare un proprio partito: Sicilia libera, una sorta di Lega del Sud, ricalcata sulla Lega Nord diretta da Umberto Bossi. Ma Cosa Nostra alla fine ha abbandonato tale progetto, per non essere costretta ad ingaggiare politici siciliani già “in odore di mafia” e quindi poco credibili, nel momento in cui optava per un ritorno alla strategia del silenzio e “dell’immersione negli affari”, ed evitava ormai ogni attentato troppo clamoroso. Per questo Cosa Nostra ha preferito stabilire tre canali differenti tra i suoi affiliati e Silvio Berlusconi per mettere a punto - ma anche far rispettare - una patto da onorare in dieci anni e incentrato su questioni essenziali: revisione di tutti i grandi processi antimafia, abolizione della legge che confisca i beni dei mafiosi, considerevole ammorbidimento del regime carcerario dei boss in cella. Dal canto loro Provenzano ed i suoi seguaci hanno preso l’impegno formale di far eleggere i candidati di Forza Italia, chiedendo al contempo ai propri uomini d’evitare di mostrarsi accanto ai candidati della coalizione di Berlusconi, per “non sporcarli” agli occhi degli elettori e per non attirare l’attenzione dei giudici nei loro confronti. “D’ora in poi siamo in buone mani”, ha detto Provenzano agli altri membri della “cupola” di Cosa Nostra. Apparentemente le consegne di Provenzano sono state rispettate alla lettera, durante le ultime elezioni, nel maggio del 1999: i 61 candidati presentati dalla coalizione di Berlusconi nelle liste proporzionali sono stati tutti eletti! Un successo al 100% che nemmeno la Democrazia Cristiana era stata capace di ottenere in quasi cinquant’anni di “collaborazione” con Cosa Nostra. Al contrario, se si crede a certi boss, la coalizione al comando non ha rispettato i patti. Dall’anno scorso tre dei principali detenuti mafiosi - Riina, Bagarella e Aglieri - hanno manifestato in più occasioni il loro disappunto. Secondo un documento ufficiale dei servizi segreti italiani reso pubblico quest’estate, gli rinfacciano di fare nuove leggi a suo vantaggio che “proteggono” solo i suoi principali collaboratori. “Iddu pensa solo a iddu” (”Pensa solo a sè stesso”) hanno fatto sapere, secondo questo documento. Nella stessa occasione, questi boss hanno chiaramente lasciato capire di poter rilasciare dichiarazioni compromettenti per Silvio Berlusconi. Significa forse che le rivelazioni di Giuffré, in occasione dell’ennesimo processo che riguarda persone vicine a Berlusconi, sono state “programmate” dalla stessa Cosa Nostra, lo scorso aprile, quando ha apparentemente deciso di far arrestare il proprio “numero due”, nell’intento di ringiovanirsi ed imporre più che mai la “legge dell’omertà”? "

TESTO RACCOLTO DA AL SIFFREDI.

DAL FORUM DI AFFARI ITALIANI RELATIVO AL QUESITO SU BERLUSCONI ODIATO DA DILIBERTO E VICEVERSA.

 
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TREMONTI DORME: LE BANCHE NON PAGANO LE TASSE

Post n°852 pubblicato il 01 Aprile 2009 da albert.z
 

Non si finisce mai di stupirsi ed indignarsi. Nel mentre le banche chiedono aiuti di Stato e li ricevono grazie ai “Tremonti Bond”, pretendendo pure di riceverli senza condizioni ed accettando solo generici protocolli per futuri “codici etici” sulla remunerazione di manager ed amministratori, salta fuori che con una sola operazione riescono ad eludere/evadere milioni di euro, attraverso i soliti “paradisi fiscali”. Così un sito internet (http://www.wikileaks.com/leak/barclays-tax-avoidance-scm-censored-guardian-2009/BarclaysBrontos.pdf ) documenta un accordo stipulato il 2 marzo 2007 tra Barclays Milano, Unicredit e Banca Intesa, grazie al quale le banche eludono (o evadono) il pagamento in Italia di tasse per circa 30 milioni di euro. L’operazione è assai complessa (denominata Project Brontos), ma praticamente consiste nella trasformazione di un rendimento in investimento, che, più o meno legalmente, non sconta alcuna tassazione. L’operazione è assai ingente :3,5 miliardi di Euro –Lira turca equivalenti per Unicredit e 1 miliardo di Euro Sterlina inglese equivalenti per Banca Intesa e passa attraverso società costituite in Lussemburgo. E così la storia inizia con Tremonti-Robin Hood, che doveva colpire le banche con più tasse, e che invece diventa Tremonti-Sceriffo di Nottingham, perché a pagare sono i cittadini e le imprese. Poi si scoprono due infortuni che portano Tremonti sul Viale del tramonto: il suo condono del 2003 con evasori autodichiarati che non hanno pagato rate per 5 miliardi di euro ed il fallimento delle sue cartolarizzazioni sugli immobili pubblici (Scip1 e Scip2), che rischiano di costare 1,7 miliardi di euro ai contribuenti. Ed ora viene fuori il Tremonti dormiente, incapace persino di impedire alle banche di eludere/evadere le tasse. Dormiente come i conti dormienti, che usa come un bancomat per finanziare qualsiasi cosa: dai risarcimenti ai risparmiatori danneggiati, agli azionisti Alitalia ed ora persino alle quote-latte. Così alla fine non ce ne sarà per nessuno.

 
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