Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi del 22/01/2007

Mani Pulite   4

Post n°91 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da albert.z
 
Foto di albert.z

 Il proseguo delle indagini e il processo Cusani

A metà marzo fu reso pubblico uno scandalo per 250 milioni di dollari, riguardante l'Ente Nazionale Idrocarburi (ENI). Il flusso di accuse, arresti e confessioni non si arrestò.

Il 20 luglio 1993, l'ex-presidente dell'ENI, Gabriele Cagliari, si uccise in carcere. In seguito, sua moglie restituì oltre 6 miliardi di lire di fondi illegali.

 Nel frattempo iniziò il processo a Sergio Cusani. Cusani era accusato di crimini collegati ad una joint venture tra ENI e Montedison, chiamata Enimont. Il processo fu diffuso sulla televisione nazionale, e fu una specie di passerella di vecchi politici messi a confronto con le loro responsabilità. Anche se Cusani non era una figura di primo piano, il fatto che i crimini di cui era accusato fossero collegati all'affare Enimont coinvolse come testimoni molti politici di primo piano.

Il culmine del processo Cusani fu quando l'ex Presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani, rispondendo ad una domanda, disse semplicemente "Non ricordo"; nelle fotocolor e nelle riprese video fatte dai giornalisti, Forlani appariva molto nervoso, e non si rese conto della saliva che si accumulava sulle sue labbra; questa immagine assurse a simbolo del disgusto popolare per il sistema di corruzione. Bettino Craxi invece ammise che il suo partito aveva ricevuto 93 milioni di dollari di fondi illegali. La sua difesa fu "lo facevano tutti".

Persino la Lega Nord fu coinvolta nel processo; il suo segretario Umberto Bossi e l'ex tesoriere Alessandro Patelli furono condannati per aver ricevuto 200 milioni di finanziamenti illegali.

Anche il Partito Comunista Italiano fu accusato di corruzione, ma non fu possibile provare chi avesse commesso i fatti. In proposito il Pubblico Ministero Antonio Di Pietro disse, "La responsabilità penale è personale, non posso portare in giudizio una persona che si chiami Partito di nome e Comunista di cognome".

Il processo Enimont fu celebrato dopo quello a Cusani, con molto meno interesse popolare.

 
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CRAXI GRANDE IN POLITICA ESTERA. TRADITORE IN POLITICA INTERNA

Post n°90 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da albert.z
 
Foto di albert.z

 Se riabilitano Craxi devono riabilitare tanti condannati per reati di corruzione e di finanziamento illecito. MA IL PROBLEMA NON E' QUELLO.

Se considerano Craxi un socialista e statista, allora sono statisti e socialisti tutti coloro che scrivono e dicono tante belle frasi di uguaglianza e democrazia, ma poi, con i fatti, realizzano leggi che vanno in senso opposto, che danno tre reti tv in mano ad un uomo solo, che potrebbe usarle per i propri fini politici, per influenzare l'opinione pubblica in senso contrario ai principi del socialismo e dell'uguaglianza, della giustizia, della democrazia, potrebbe usare le reti tv per essere eletto e fare leggi a proprio favore, per autoassegnarsi dei soldi pubblici, per investire nell'acquisto di film e dare incentivi, usando soldi pubblici, per diffondere i decoder terrestri, per fare condoni agli evasori fiscali ed agli abusi edilizi, per sfuggire ai processi, in caso fosse indagato, anticipando le prescrizioni dei propri reati. Tutto ciò potrebbe creare dei privilegi per se e gli amici o coloro che hanno commesso i suoi stessi reati. Cosa c'è di democratico e di socialista in questo? Niente. Craxi doveva sapere il pericolo che correva, se per caso quest'uomo, con tre reti tv, invece di propagandare i principi del socialismo, avesse deciso di propagandare quelli del liberismo, del mercato, del dominio del più forte. Poteva immaginarlo, Craxi, che un uomo con un simile potere avrebbe potuto limitare il diritto di parola a giornalisti che non la pensavano come lui. Allora che statista è uno che ha reso possibile ciò? Che socialista è uno che ha venduto e calpestato i principi del socialismo per tenersi 21 miliardi di vecchie lire?

Rispondete alla domanda: Un vero statista socialista avrebbe dato tre reti tv, sapendo che era un atto antidemocratico e antisocialista?

Molti socialisti non hanno ancora capito che Craxi parlava bene ma agiva male. Pubblicano i suoi discorsi dicendo:" Questo era Craxi".

Io, invece dico: " Un uomo lo si giudica dai fatti e non dalle parole".

BRAVO IN POLITICA ESTERA, MA UN TRADITORE DEI SOCIALISTI E DEI DEMOCRATICI IN POLITICA INTERNA, PERCHE' HA APERTO LA STRADA ALL'UOMO FORTE, CHE CON I SUOI PERSONALI MASS MEDIA, DOMINA LA VITA PUBBLICA ITALIANA, SOFFOCANDO CHI NON HA I MEZZI PER FAR VALERE LE PROPRIE IDEE.

Bettino Craxi ha buttato alle ortiche gli ideali del sole dell'avvenire per lasciare dominare quelli del biscione?

 
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IL CARDINALE MARTINI RIMEDIA ALL'ERRORE DELLA CHIESA

Post n°89 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da albert.z
 
Foto di albert.z

Finalmente un grande cardinale capisce la differenza tra l'accanimento terapeutico e la eutanasia. Mi congratutlo con il cardinale, faro della cristianità, sulla posizione, presa da lui, riguardo alla morte di Welby. Il cardinale Martini riconosce che Welby aveva il diritto di chiedere di staccare la spina perché continuare a vivere in quelle condizioni, artificiali e difficili, non avrebbe portato ad un risultato positivo. Era una sofferenza inutile.

 
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