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NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 16/02/2007

Registrazioni di frasi di Bossi e Berlusconi

Post n°158 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da albert.z
 

di Marco Travaglio (L'Unità - 25/6/2003)


Berlusconi: "Bossi è la Wanna Marchi della politica. Mi viene il sospetto che voglia guidare il Polo delle parole in libertà"
Bossi:"Io entro nel governo Berlusconi per fare il guardiano del baro. Attento, Berluskaiser, io sono sempre l'uomo del Winchester. Tu sei la bistecca, io il pestacarne".
Berlusconi:"Bossi ha dei metodi da venditore di Piaget falsi. Solo dei minus habens potrebbero credere alle cose che dice di noi. Parla come un ubriaco da bar"
Bossi:"Berlusconi è un impomatato fra le nuvole azzurre, un tubo vuoto qualunquista. Mentre lui era ancora nel Mulino Bianco, noi facevano cadere il regime. E' uno con il parrucchino e la plastica facciale. Ormai è bollito, è un povero pirla, un traditore del Nord. Se la politica è un teatrino, lui è il capocomico".
Berlusconi: "Bossi è un uomo dalla personalità complessa e dalla mentalità dissociata".
Bossi:"Berlusconi è il riciclatore dei calcinacci del regime del pentapartito. Noi siamo onesti e cristallini, mica abbiamo fatto parte della P2, P3, P4. Lui invece è un piduista. Un affarista. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una Spa. Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che non ha ancora trovato la combinazione della cassaforte".
Berlusconi:"Bossi è un Giuda, traditore, ladro con scasso di voti, ricettatore, truffatore, doppia, tripla, quadrupla personalità. Un pataccaro."
Bossi:"Berlusconi è un piccolo tiranno un dittatore un autocrate molto peggio di Pinochet. Ci vuole regalare un altro ventennio. Fa il lavaggio del cervello alla gente. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia. E' un kaiser in doppiopetto. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la storia che litiga con lui. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. E' un Pèron della matua."
Berlusconi:"Quando mi accusa di peronismo, Bossi pensa alla birra Peroni. Ma ormai è un cadavere politico, uno sfasciacarrozze. Io non mi siederò mai più allo stesso tavolo con Bossi. E' totalmente inaffidabile, un monumento di slealtà."
Bossi:"Berlusconi è l'uomo della mafia, un palermitano che parla meneghino, nato nella terra sbagliata e mandato su a posta per fregare il nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Ci risponda, Berlusconi: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del nord che sono morti di droga e ora gridano da sottoterra. Se vuole sapere la storia dela caduta dal suo primo governo venga da me che gliela spiego io: sono stato io a mettere giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri deputati, e io l'ho abbattuto. Quel brutto mafioso di Arcore guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Altro che par condicio. Ci vuole una bella commissione d'inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi".
Berlusconi:"Bossi lasciamolo agli altri, alla sinistra, sarà uno splendido argomento per la nostra campagna elettorale: ho pronto il manifesto con Alberto Da Giussano che regge una falce e un martello e la scritta: "Per un'Italia comunista, vota Lega Nord"".
Bossi:"Io con i bergamaschi ho fatto un patto di sangue: farò di tutto per il cambiamento. Berlusconi sappia che c'è gente che ne ha piene le tasche ed è pronta a fare il culo anche a lui. Bastano due secondi e dovrà scappare di notte. Se vedono che sono stati imbrogliati, arrotolano i suoi prati all'inglese con tutte le ville dentro e scaraventano tutto nel Lambro".

Le frasi sopra riportate sono tratte dalle dichiarazioni testuali di Berlusconi e di Bossi tra il 1994 e il 1999.

 
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VITTORIA:FINE DEL TICKET DI 10 EURO SU RICETTE

Post n°156 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da albert.z
 


Il ticket da 10 euro a ricetta sulla specialistica ha le ore contate.

Se vorranno (e lo vogliono) le Regioni potranno cancellare e sostituire il balzello introdotto dalla Finanziaria 2007, ma garantendo il gettito previsto di 811 milioni con altri tagli e misure ad hoc. Contestato dagli assistiti e fortemente sollecitato dai governatori, il passo indietro sul neonato ticket è stato deciso ieri al Senato. L'emendamento, interamente targato Ulivo (primo firmatario Ignazio Marino, presidente della commissione Igiene e sanità), è stato accolto in pieno dal Governo, che era altrimenti pronto a varare la misura con un decreto legge che sarà domani in Consiglio dei ministri per ripianare 3 miliardi di disavanzi sanitari 2001-2005, in gran parte destinati alle Regioni in profondo rosso, a cominciare dal Lazio.

 
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