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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

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NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 18/05/2007

Statisti all'italiana

Post n°257 pubblicato il 18 Maggio 2007 da albert.z
 
Foto di albert.z

 In Italia c’è una logica perversa che fa di questo paese un caso unico al mondo, o quasi.

Basta saper parlare bene, dando ad intendere di essere certi di quello che si dice, per avere la fiducia della gente comune.

Amato, nel 2001, disse che non era possibile dare ai pensionati 1 milione al mese. Durante la campagna elettorale, Rutelli lo ripeteva spesso.

Vinse Berlusconi e 1.850.000 pensionati ebbero l’aumento a un milione di lire.

Durante la campagna elettorale del 2006 Berlusconi promise di abbattere l’ICI sulla prima casa e Rutelli disse che non era possibile. Nemmeno un anno dopo Rutelli propone di togliere l’ICI sulla prima casa.

Più clamorosi sono i casi di Fassino, Veltroni e D’Alema che per numerosi e lunghi anni hanno garantito che il comunismo era il miglior modo possibile per realizzare il bene del popolo.

Solo la caduta del muro di Berlino, del 1989, li costrinse a cambiare idea. Improvvisamente divennero liberisti totali, senza più nemmeno l’ombra di un po’ di socialdemocrazia.

Approvarono convinti l’abolizione dell’equo canone, perché dicevano che la libera contrattazione avrebbe favorito l’aumento del numero delle case e quindi affitti più bassi. Le cose andarono al contrario, case sempre più care e affitti alle stelle, ma loro sono sempre sulla cresta dell’onda.

De Mita cominciò a liberalizzare ed a privatizzare le banche perché dicevano che le banche private sarebbero state il volano dello sviluppo, in quanto si sarebbero fatte la concorrenza per dare servizi migliori e a minor costo. Tutti sappiamo come è andata a finire: i costi sono aumentati e i poveri clienti che vanno in sofferenza  e ritardano i pagamenti vengono spogliati dei loro averi.

I Democristiani cominciarono privatizzare anche i servizi, come l’acqua, il gas, la luce, perché dicevano che i privati sanno fare meglio e siccome si faranno concorrenza, allora i servizi sarebbero costati meno. Prima però hanno pensato bene di alzare il costo del canone del telefono per attirare i compratori privati. Così privatizzarono anche le reti, cioè i  fili o i tubi dando tutto al privato. Nella telefonia si passò da un monopolio pubblico a uno privato, con costi sempre alti e sempre meno servizi gratuiti. Chiusero i centri di consultazione gratuita degli elenchi telefonici e i relativi telefoni pubblici. Gli impiegati, allora numerosi, che  avevano un posto fisso ben pagato, furono pensionati o trasferiti e ora sono assunti a tempo determinato.

L’acqua venne privatizzata ad Aprilia, o semiprivatizzata, cioè gestita da società miste, con consigli di amministrazione piene di costosissimi, quanto inutili consiglieri, che placano con lauti gettoni di presenza, la delusione della trombatura alle elezioni locali..

Invece di accelerare i tempi dei processi e costruire le carceri necessarie, il Ministro della Giustizia pone in atto l’indulto, deludendo le persone che hanno subito i reati condonati.

Il guaio è che questi statisti all'italiana, ci costano anche il doppio degli altri paesi europei.

Ora abbiamo come Presidente della Repubblica, un campione della libertà, che proclama i meriti della democrazia e ci costa almeno tre volte la regina d’Inghilterra.

Cinquanta anni fa, quando i russi invasero l’Ungheria disse che avevano ragione i russi. Erano loro i liberatori. Solo dopo vari anni si è ravveduto. Sbagliano in maniera clamorosa, ma sono sempre lì in Parlamento, al Governo, al Quirinale a prendere e spendere i sudati soldi degli italiani. Non si vergognano nemmeno un po’!

Dall’altra parte, 5 anni di governo Berlusconi a crescita 0, con i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi, con l’incoraggiamento ai commercianti a mettere i prezzi che volevano, perché il piazzista di Arcore sentenziava che il dio MERCATO è quello che decide, ( oltre a dire che mamma Rosa passava le giornate in giro per i mercati per cercare il prezzo più basso), e così all’improvviso gli italiani a reddito fisso si trovarono sempre più poveri, mentre i ricchi speculatori e gli evasori fiscali furono coccolati e premiati. Per potere fare tranquillamente le leggi a favore del loro padrone, oltre che per sottrarlo ai processi, con l’escamotage della riduzione dei tempi di prescrizione, vendettero le case degli enti,  con le cartolarizzazioni, per fare quadrare i conti dello Stato e non mettere le mani nelle tasche degli italiani.  Mancò poco che vendessero anche le strade e per passare si dovesse pagare i pedaggi ai privati. Berlusconi e Tremonti fecero tornare i capitali dall’estero, che erano fuggiti per non pagare le tasse, provocando un aumento pazzesco del prezzo delle case, anche perché non fecero costruire che 1000 case popolari all’anno o poco più, creando le condizioni per la corsa all'acquisto per non pagare affitti sempre più iniqui. 

Berlusconi ebbe, in pieno conflitto di interessi, la legge Gasparri, per arricchirsi in maniera spropositata, facendo una legge sul conflitto di interessi che offende l’intelligenza dei cittadini, anche se rende soddisfatti i fanatici della casa delle loro libertà. Oggi si presentano in tv, ai confronti, baldanzosi, come loro non fossero responsabili della crisi delle famiglie ad arrivare a fine mese, dei prezzi altissimi delle case e dei servizi e dell'aumento gigantesco del debito pubblico.

Hanno anche il coraggio a sfidare chi non è per niente responsabile, come il ministro Ferrero, a fermare le conseguenze delle loro politiche scellerate! Sono perfino giunti al punto, con la legge Tremonti bis, di dare al loro capo 243 miliardi di lire per lo sviluppo dellasua azienda. 

Si sono presi soldi che potevano servire per dare case ai poveri e hanno avuto il coraggio di assegnarli al loro boss, che di ville ne aveva già cinque...

Quando ce li toglieremo dai c…?

Temo solo dopo morti e con funerali a spese dello Stato.

Di chi è la colpa? Degli elettori incapaci a capire anche le cose più banali. Votano per simpatia, per fanatismo, perché i nostri politici sanno recitare bene la loro parte di statisti esperti ed avveduti, interessati al “bene” del popolo: le tasse che affluiscono allo Stato e che loro depredano e arraffano senza vergogna.

 
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