Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi del 03/08/2007

Don Gelmini

Post n°317 pubblicato il 03 Agosto 2007 da albert.z
 

NON CREDO SIA COLPEVOLE DI ABUSI SESSUALI.

PENSO SIA SOLO UNA VENDETTA DI EX DROGATI SCOPERTI A RUBARE.

IL PROCESSO LO DIMOSTRERA'.

 
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SI PUO' ESSERE PIU' BAGGET BOZZO DI COSI'?

Post n°316 pubblicato il 03 Agosto 2007 da albert.z
 

Il "la" arriva da Prodi che in un'intervista rilascia a Famiglia Cristiana ha ricordato che un terzo degli italiani è un evasore e quello delle tasse è «Un tema etico nel quale la Chiesa dovrebbe fare la sua parte». «Perché quando vado a Messa questo tema non è quasi mai toccato nelle omelie?», ha domandato.

Risponde oggi Don Baget Bozzo, il prelato azzurro amico e consigliere di Silvio Berlusconi: non è peccato. E non paragonate l'evasione al settimo comandamento "non rubare", per carità. Bozzo lo dice, secondo Stella, «confermando quindi che quella che da sempre è la convinzione di Berlusconi ha persino un fondamento teologico».

Per il religioso i cristiani possono far riferimento al libero arbitrio. In parole povere ognuno valuta quanto ritiene giusto versare d'imposte, perché «Lo Stato non può imporre niente e, soprattutto, non ha senso chiedere alla Chiesa di forzare i suoi fedeli a rispettare un diktat esterno». "Esterno", capito? Non sia mai che lo Stato si permetta di mettere il becco in questioni religiose, nonostante il processo contrario sia invece un'abitudine consolidata.

OGNUNO SI FA LA FEDE CHE PIU' GLI CONVIENE!!!

QUELLA DI BERLUSCONI GLIELA FORNISCE BAGET BOZZO!

QUESTA FEDE AVRA' IL PLACET DI PAPA BENEDETTO  XVI?

ASPETTIAMO GLI SVILUPPI. FORSE CHE PER IL LIBERO ARBITRIO I POLITICI POSSONO POI, ARRAFFARE DENARO PUBBLICO ARBITRARIAMENTE? E CON IL LIBERO ARBITRIO POTRANNO LIBERAMENTE PROCURARSI LA DROGA E DUE " SIGNORINE" PER CONSOLARSI DELLA LONTANANZA DALLA MOGLIE?

SIAMO AGLI SGOCCIOLI.

L'ISLAM AVANZA ! MERITO DEI BAGET BOZZO E DEI SUOI DISCEPOLI. SE PER DON BAGET BOZZO, ESSERE CRISTIANI VUOL DIRE DERUBARE LA COLLETTIVITA' IMPUNEMENTE, ALLORA BEN VENGA MAOMETTO!!!

L'ISLAM RENDERA' PIU' ONESTI MILIONI DI ITALIANI!!!!!

 
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Post N° 315

Post n°315 pubblicato il 03 Agosto 2007 da albert.z

DOBBIAMO LIBERARE L'ITALIA DAI POLITICI PRINCIPI per fondare la Repubblica dei cittadini sovrani e dei politici semplici rappresentanti.
Occorre una nuova Assemblea costituente. QUINDI OCCORRE UN COMITATO CHE GESTISCA LA RIFONDAZIONE DELLA REPUBBLICA SU VALORI ETICI LAICI: UGUAGLIANZA DI DIRITTI E DI DOVERI, ONESTA', DIRITTO ALL'ISTRUZIONE, AL LAVORO, ALLA SANITA', ALLA GIUSTIZIA, ALLA CASA, E DOVERI DI IMPEGNO, DI SOLIDARIETA', DI SALVAGUARDARE L'AMBIENTE, DI PAGARE LE TASSE.
OCCORRE REGOLARE I POTERI DEI POLITICI: ORA FANNO CIO' CHE VOGLIONO SENZA FRENI E SENZA RESPONSABILITA'.

Temo che 50 anni di "democrazia postfascista" ci abbia resi inermi. Delegare ai politici e giudicarli solo con il voto ogni 5 anni, NON BASTA. L'Italia è in condizioni disastrose per colpa dei politici.
Chiedo: 1) REALIZZARE IL FEDERALISMO, che non consista nel dare ai politici locali il potere di spendere a loro piacimento, ma chiedo un FEDERALISMO FISCALE E CHE I POLITICI LOCALI GESTISCANO SOLO DETERMINATE FUNZIONI, CON PRECISE COMPETENZE. BASTA AI CONSIGLI LOCALI CHE DISCUTONO DELL'ORSO POLARE O DEL PINGUINO, CHE SONO IN PERICOLO O DELLA GUERRA IN IRAQ O ALTRE COSE DI NON LORO COMPETENZA. BASTA AL POTERE DEI SINDACI DI DARE SOLDI PER DIFENDERE IN TRIBUNALE DEI STUPRATORI E ALTRE SPESE INUTILI, COME I GEMELLAGGI.
2) RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA ITALIANA DA 4 MILIARDI DI EURO A 1 MILIARDO
3) ABOLIRE LE PROVINCE
4) RIDURRE ALLA META' I PARLAMENTARI
5) RIDURRE ALLA META' I CONSIGLIERI SIA COMUNALI CHE REGIONALI
6) ABOLIRE I CONSIGLI DI CIRCOSCRIZIONE NELLE CITTA' CON MENO DI 250.000 ABITANTI.
7) ABOLIRE I COMUNI CON MENO DI 2.000 ABITANTI 
ABOLIRE GLI ENTI INUTILI, LE SOCIETA' MISTE PIENE DI COSTOSI ED INUTILI CONSIGLIERI, LE COMUNITA' MONTANE DI PIANURA, I CONSORZI DI PESCA IN PAESI DI MONTAGNA....E ALTRE INVENZIONI DEI POLITICI LOCALI PER DARSI SOLDI O DARLI A PARENTI ED AMICI.
9) ABOLIRE I PRIVILEGI E STIPENDI NELLA MEDIA EUROPEA ( MEDIA DEGLI STIPENDI DEI PARLAMENTARI FRANCESI, SPAGNOLI E TEDESCHI, con un max di 8000 euro, ufficio e viaggi gratuiti CASA-ROMA, segretario pagato direttamente dal Parlamento), ABOLENDO OGNI ALTRO PRIVILEGIO. Stipendi sganciati da quelli dei magistrati. La gestione degli stipendi dei politici va data ad una Authority, che potrebbe essere la CORTE DEI CONTI.
10) PENSIONI CON LE REGOLE DEI CITTADINI, CIOE' VERSANDO CONTRIBUTI EFFETTIVI E PERCEPITA DOPO I 65 ANNI, TRA I 150O EURO MENSILI, PER UNA LEGISLATURA E I 6000 EURO PER 4 LEGISLATURE PIENE, CIOE' 20 ANNI.
Bisogna impedire ai parlamentari di cumulare il vitalizio con altri redditi, anche a coloro che hanno più di 65 anni di età.
11) Chi e' stato condannato per gravi reati ( uccisioni,terrorismo, frode fiscale, furto, violenza, falso in bilancio, corruzione, stupro, spaccio droghe, ed altri gravi reati) non può candidarsi come rappresentante in nessun organo elettivo, PER ALMENO 20 ANNI DOPO AVER SCONTATO LA PENA.

12) Il presidente della Repubblica deve vivere in un ambiente più umile e non in una reggia. una semplice casa. Il quirinale, deve diventare un museo. Bisogna ridurre le spese di rappresentanza ed il costo della presidenza della Repubblica.

13) No ai senatori a vita di origine politica. Inoltre nessuno può essere eletto a cariche elettive per oltre 20 anni, di cui non più di 15 in Parlamento.  Poi tutti ritornano semplici cittadini, lavorando e percependo la pensione come gli altri cittadini.

 
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Tra poltrone e privilegi

Post n°314 pubblicato il 03 Agosto 2007 da albert.z
 

 
Il più potente sindacalista italiano, il capo della Cgil Guglielmo Epifani, guadagna 3.500 euro netti al mese. I 12 segretari confederali, la prima linea di corso d'Italia, circa 2.400 euro. La Cisl e la Uil pagano poco di meno i loro numeri uno (3.430 euro per Raffaele Bonanni e 3.300 per Luigi Angeletti), ma sono più generose con i dieci segretari confederali (2.850 quelli di via Po, 2.900 quelli di via Lucullo).

La mancanza di un bilancio consolidato non consente di fare chiarezza sugli stipendi dei circa 20 mila sindacalisti a tempo pieno delle tre grandi confederazioni. Della Cgil si sa solo che ne conta 14 mila (per il 40 per cento dirigenti, qualifica che scatta a partire dal grado di funzionario) e che il costo del lavoro è pari a circa il 40 per cento del fatturato. Ma un calcolo si può azzardare sull'organico del quartier generale. Dove i dipendenti sono 178 e il costo del lavoro è pari a 9 milioni e 109 mila euro: la media fa 51 mila euro.

Quanto ai benefit, in corso d'Italia ce ne sono pochi: se si escludono i segretari confederali, gli altri dipendenti dotati di cellulare hanno un tetto di spesa di 750 euro l'anno. Più fortunati, sotto questo aspetto, i 180 dipendenti della sede nazionale romana della Cisl (nella confederazione di Bonanni il costo del lavoro è un po' più del 30 per cento del giro d'affari), che dispongono di uno sconto sui trasporti pubblici e stanno per ottenere un asilo nido.

Dove i sindacalisti godono di più che un privilegio è in un sistema di welfare molto particolare. Come quello garantito dagli enti previdenziali, da sempre riserva di caccia quasi esclusiva per ex dirigenti di Cgil, Cisl e Uil in pensione. Solo all'Inps sono a disposizione 6 mila e 222 tra poltrone e strapuntini.

 
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