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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 15/10/2007

LA CASTA COSTA DI PIU'

Post n°389 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da albert.z
 

Costi politica, aumento di 53 mlnIn Finanziaria più spese per la "Casta"

Doveva essere una Finanziaria di rigore per le spese della politica, quelle che servono per fare funzionare la macchina istituzionale. Invece, come raccontano Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, nel 2008 questa voce di spesa aumenterà di 53 milioni di euro, arrivando a quasi 2 miliardi di euro. Una cifra esorbitante, viste le recenti promesse del governo di diminuire i costi della politica.

Pare che i sussulti di anti-politica di questi ultimi tempi non abbiano inciso affatto sulle decisioni del governo. I costi della spesa corrente del ministero delle Finanze che riguardano il funzionamento di Camera, Senato, Quirinale, Corte Costituzionale, Cnel e Consiglio superiore della magistratura, non accennano a fermarsi. 53milioni in più rispetto al 2007 con buona pace di chi aveva chiesto qualche ridimensionamento e forse con un certo imbarazzo per chi ha studiato la Finanziaria.

Ma le spese del 2007 e quelle del 2008 non sono comparabili. Chi ha predisposto il pacchetto legislativo ha accorpato voci, diviso settori, eliminato capitoli, aggiunto nuovi oggetti. E così non è facile capire dove e come cambia la spesa della politica nel dettaglio. Ma da una prima analisi della Finanziaria è chiaro che l'aumento di 53 milioni esiste. E gran parte di queste risorse vanno a incrementare la spesa per il funzionamento della presidenza del Consiglio dei ministri. Altri soldi servono per sostenere i due rami del Parlamento.

Diversa è la situazione di alcuni ministeri. E' lì che si abbatte la mannaia della razionalizzazione della spesa. Molte sono le risorse che andranno perse per strada al ministero per le politiche della Famiglia (40 milioni circa). Analogo discorso per le Pari opportunità e per la Protezione civile. E nonostante gli appelli alla sobrietà della spesa divulgati con smepre maggiore frequenza dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Quirinale spende sempre di più con un balzo in un anno del 41,9%.

 
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Verso l'infinito e oltre

Post n°388 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da albert.z

 

25 Ottobre 2007

oltre.jpg
fotomontaggio di ginolodi

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato che l' inchiesta Why Not deve andare avanti. Romano Prodi, presidente del Consiglio indagato, ha dato piena fiducia alla magistratura e elogiato Mastella.
Le rassicurazioni e gli attestati di fiducia stanno dando un nuovo impulso all’ex inchiesta di De Magistris.
In pochi giorni sono stati fatti enormi passi avanti:
- il 23/10 è stata fermata la perquisizione da parte dei Carabinieri della sede romana del Il Campanile dell’UDEUR. Il giornale di Mastella secondo l'accusa "sarebbe uno dei crocevia di truffe e finanziamenti illeciti a favore del’UDEUR" (Corriere della Sera 24/10/2007) e solo oggi la polizia giudiziaria si è presentata per chiedere l'elenco dei fornitori
- il 22/10 è saltato l’interrogatorio del supertestimone Giuseppe Tursi Prato, ex assessore socialista in carcere per concussione (che ha fornito informazioni su Mastella, Prodi e altri) e che non vuole più parlare (lo capisco)
- Caterina Merante, la testimone chiave dell’inchiesta, e la sua famiglia, sono sottoposte a continue minacce.
Gli atti dell’inchiesta “Why Not” sono stati prelevati dalla cassaforte della Procura di Catanzaro, trasferiti a Roma su un furgone. Il tribunale dei Ministri dovrà leggerli e valutarli. Dopo le leggi ad hoc anche i tribunali ad hoc. Bisogna ammetterlo sono dei grandi. Non bastava il trasferimento e l’avocazione. Per sicurezza meglio aggiungerci anche il tribunale.
Mastella ha dichiarato prima di ottenere la fiducia di Prodi in Consiglio dei ministri: “Voglio proprio vedere come fa Prodi ad accettare le mie dimissioni. Un minuto dopo dovrebbe dimettersi anche lui, dal momento che è indagato come me dalla Procura di Catanzaro...” (Corriere della Sera 24/10/2007).
L’uomo è un mito. Ha polverizzato tutti i suoi cloni on line con un comunicato stampa ufficiale del Ministero della Giustizia:
“Di Pietro attapirato: l’usciere di via Arenula conferma che è ignorante” L’usciere di via Arenula, dopo le dichiarazioni del ministro Di Pietro a Striscia la Notizia, conferma che l'ex Pm di manipulite "è ignorante e attapirato, e che non conosce il diritto..."
Il comunicato è stato rimosso nottetempo.
Nessun ministro della Giustizia era mai riuscito a tanto. La satira gli fa un baffo. I cloni del suo blog sono fuori gioco per sempre. Grande Mastella, come te non c’è nessuno. Verso l'infinito e oltre.

Postato da Beppe Grillo

 
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Mastella va!

Post n°387 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da albert.z

Il ministro Mastella ha controfirmato con il ministero dell'Interno una convenzione nel "Patto Calabria sicura" per l'assunzione di 60 operatori per gli uffici giudiziari e le Procure delle zone di Lamezia Terme, Gioia Tauro e della Locride. 2) "L'espresso" ha spiegato che senza gara pubblica, ma con una trattativa privata multipla, l'incarico di selezionare il personale è stato affidato alla società Worknet Spa. 3) "L'espresso" ha svelato che il responsabile della filiale di Reggio Calabria, che ha svolto parte delle selezioni, si chiama Bruno Idà, arrestato lo scorso febbraio all'interno delle indagini sul traffico di carne infette del clan di 'ndrangheta Iamonte, e presente nelle intercettazioni che riguardano il manager Antonio Saladino, indagato dal pm Luigi De Magistris nell'inchiesta Why not. 4) "L'espresso" ha specificato che le selezioni nelle filiali di Lamezia Terme e Catanzaro sono state seguite dall'ufficio commerciale della Worknet e da Nadia Di Donna, secondo gli investigatori braccio operativo di Antonio Saladino (che nelle intercettazioni la chiama «Nadiuccia») 5) L'espresso" ha ricordato che in un'intercettazione il ministro Mastella chiamava amichevolmente Antonio Saladino «Tonì», e veniva da lui chiamato «Clemente». Tale è la gravità dei fatti, che il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, dopo l'anticipazione dell'articolo, ha dichiarato: «Le notizie recentemente acquisite mi inducono a prevedere immediatamente una radicale verifica delle procedure seguite per l'appalto in questione, non escludendo l'adozione anche di provvedimenti drastici fino alla rescissione del contratto». Quanto al ministro Mastella, ci aspettiamo che mantenga l'impegno preso in conferenza stampa.
(05 ottobre 2007)

 
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VINCE LA CLASSE DEI VECCHI POLITICI

Post n°386 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da albert.z
 
Foto di albert.z

CON VELTRONI HA VINTO LA VECCHIA NOMENCLATURA, QUELLA INCAPACE, VICINO AI POTERI FORTI, PIENA DI PRIVILEGI. GIA' ADESSO SIAMO INVASI A CAUSA DEL BUONISMO ANTIITALIANO DEI NOSTRI POLITICI POLITICAMENTE CORRETTI, VELTRONI CONTINUERA' SULLA STESSA STRADA E CI RIEMPIRA' DI POVERI EXTRACOMUNITARI DA MANTENERE.

 
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