Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi del 20/12/2007

AL SERVIZIO DEL RE

Post n°438 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da albert.z
 

L'intercettazione tra SACCA'e BERLUSCONI dimostra che la RAI è al Servizio di Berlusconi. Berlusconi e' il padrone assoluto dell'INFORMAZIONE. Con I SUOI 5 CANALI, (TRE+DUE RAI), ha un esercito di "giornalisti" che sono dei soldati al servizio del RE-IMPERATORE DELLE TV. IMBAVAGLIANO IL PAESE E FANNO IL LAVAGGIO AL CERVELLO AI POVERI CITTADINI CHE LI ASCOLTANO. LA RAI DOVREBBE ESSERE PRIVATIZZATA,(DUE CANALI), MA NON DATA AI SOLITI PADRONI, CHE NE USUFRUIREBBERO AI DANNI DEI LAVORATORI. LE DUE RETI RAI DEVONO ANDARE AI SINDACATI, A CHI DIFENDE I LAVORATORI; DEVONO ESSERE DATE ALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI, E NON AI SOLITI PADRONI, CHE LE USEREBBERO A LORO VANTAGGIO, COME ORA, PER PROPAGANDARE LE IDEE DI LIBERISMO ASSOLUTO, DI MERCATO, DI COMPETITIVITA', DI GLOBALIZZAZIONE, DI PRECARIATO, CON REGOLE CHE FANNO DEI LAVORATORI, SOLO DEGLI SCHIAVI.

 
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BERLUSCONI, LA RAI E LE VELINE

Post n°437 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da albert.z
 
Foto di albert.z

Leggo sul vostro giornale l'attenzione con cui cercate una classe politica che abbia a cuore il Paese e i cittadini. Ma come facciamo se la classe politica è quella che vediamo tutti? Mi riferisco in particolare al Cavaliere Silvio Berlusconi. E' stato lui a incarnare la novità, la svolta e il sogno degli italiani dopo la fine della Prima Repubblica e gli va dato merito di aver fondato un nuovo sistema tv e un nuovo partito. Però Silvio come gli altri è innamorato del potere inteso assolutisticamente, della identificazione autoritaria e cioè 'lo Stato sono io', del denaro. Quindi involontariamente o volontariamente il rivoluzionario ha coinciso col conservatore.

Il guaio di Berlusconi sono le giarrettiere. Come dice ora la Procura di Napoli che gli contesta che si sia dato da fare per una "saccata" di pupattole. E come dimostrano le intercettazioni pubblicate da L'Espresso-Repubblica. Ma che ce ne viene a noi, al Paese?

Ora saranno pure belle le ragazze e chissà anche compiacenti, ma mia figlia è bassina, grassottella e con un visetto normale. Per un papà è un 'core di ragazza', laureata in fisica con 110 e lode, ma a Berlusconi non piacerebbe mai. A lui piace la Carfagna, ha portato in politica un sistema di silicone, un'immagine della famiglia sdoppiata tra valori e arroganze, tra enunciazioni e degrado morale, le sue televisioni sono lo specchio del Paese. Uomini e donne in vendita sentimentale. E la Rai, quella Rai che lui controllava, gli è andata dietro. Emarginando Biagi, emarginando il giornalismo d'inchiesta, gli Zavoli, le nuove Kessler, le nuove Carrà, i capaci. Ha resistito Baudo. L'unica cosa che possiamo dire di bene è che l'era Berlusconi ci aveva risparmiato dall'abboffata di sinistronzi altrettanto dannosamente inutili.

La cosa più grave imputabile a Berlusconi è la corruzione dei Vespa. Vespa di ieri era, ai tempi della Dc benchè omologato al partito, il garante dell'informazione 'terza'. Mai col potere. Oggi Vespa fa il primo programma d'informazione, quello che condiziona su tutto ciò che accade l'opinione pubblica, e anzichè sfoderare la sua indipendenza dai politici, presenta libri a gogò col Cavaliere. Libri mica di politica feroce per dire: cavolo, così si rifà l'Italia. Libri d'amore, libri su tutto...Io stimavo Vespa, per me era il modello del servizio pubblico. Ecco, così si dà una scossa all'Italia e la si sfracella. Condannerei Vespa a insegnare in tutte le università il "suo" giornalismo e gli farei scrivere un'enciclopedia dal titolo: fare giornalismo, col potere mai!

La Procura e i magistrati assolveranno Saccà e Berlusconi, ma il Paese? Il Paese è stanco dei Previti che fanno le telefonate arroganti per raccomandare i figli. In Italia lavorano i figli dei supermanager, poi dei politici, poi degli attori, poi dei cantanti, poi vip, poi quelli del grande fratello e dell'Isola dei famosi...E tutti gli altri? L'Italia è una Repubblica fondata sui cittadini...ridatecela!
Alfio Cattabiani

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POPOLO SVEGLIATI

Post n°436 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da albert.z
 

Popolo svegliati, i politici ti stanno sfruttando. Con le tangenti, con le consulenze, con le leggi scritte per proteggere i tuoi diritti, ma senza pene per chi non le rispetta, come le liberalizzazioni sulle banche,  con leggi che regolano le condizioni del luogo di lavoro, ma che poi modificanoo mandano circolari con affermazioni contrarie alla legge,  appena succede che un giudice indaga su quel reato, come fece Lunardi, o restringono i tempi di prescrizioni brevi sui reati commessi dai loro amici, come la Parmalat di Tanzi, che li finanziava o sui reati di cui era indagato Berlusconi. Prendono soldi dai banchieri, dai gestori delle società avute in concessione dallo Stato, per chiudere gli occhi sui proventi maggiorati, o sui lavori non svolti. Riempiono di politici trombati i vari consigli di amministrazione delle società miste per rifornirci di gas, e acqua, facendo lievitare i costi.

Quando privatizzano lo fanno in modo che le società statali privatizzate vadano in mani amiche, a loro ed ai partiti e poi, dopo aver affermato che privatizzavano per fare concorrenza , e per fare calare i prezzi, ti trovi che le  banche ti fanno pagare di più di prima. Fondano nuove province ed enti per sistemare i politici, i famigliari, gli amici, che gli hanno dato il voto, e che tu, con le tue tasse, pagherai. Fanno finta di litigare, ma poi si mettono d'accordo con Berlusconi, lo lasciano entrare in PARLAMENTO, non fanno campagna elettorale contro le tre reti ad un uomo solo, e gli danno anche 30 milioni di euro all'anno di contributi, perché editore, mentre voi con 900 o 1000 euro al mese dovete pagarvi l'affitto e mantenere anche la moglie.

SVEGLIATI POPOLO!!!

 
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Rifondare la Repubblica con una svolta democratica

Post n°435 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da albert.z
Foto di albert.z

                                                                                    

Sono molti gli appelli al nostro giornale per una svolta democratica che parta dal popolo. In questo articolo Alberto Zennaro lancia una sfida e una proposta.
Per chi vuole partecipare può indirizzare qui articoli, commenti ed opinioni che saranno pubblicati.

Per fare in modo che siano eliminati i privilegi dei politici occorre:
RIFONDARE LA SOCIETA' SU REGOLE CERTE CHE PREVEDANO ANCHE REGOLE PER I PARTITI E I POLITICI. QUESTE REGOLE DEVONO ESSERE SCRITTE DA UN'ASSEMBLEA COSTITUENTE DI CITTADINI ESPERTI, MA NON DA POLITICI O DA CHI VUOLE, POI, ENTRARE IN POLITICA, ALTRIMENTI CONTINUERANNO A LASCIARE AI POLITICI LA SOVRANITA' SU TUTTO.

Occorre che questa Assemblea Costituente decida:
1) legge lettorale utile sia per la stabilità del governo che per la rappresentatività dei vari gruppi politici.
2) finanziamenti ai partiti, non presenti in Parlamento e finanziamenti ai partiti presenti in Parlamento. Nel primo caso devono essere solo privati. Nel secondo caso, partiti presenti in Parlamento, devono essere SOLO PUBBLICI, per non dipendere dalle lobby, dalle potenze economiche, a danno dei cittadini normali.
3) Occorre stabilre chiaramente che il deputato o senatore che cambia partito, per andare nel campo avverso, decade automaticamente ed al suo posto subentra il primo dei non eletti.
4) Occorre un giusto ricambio nei vari organi elettivi stabilendo che il numero di legislature possono essere da 2 o più,( solo se superiori al 33% delle preferenze ottenute), con un massimo di 4 legislature.
5) Occorre stabilire gli stipendi e i vari tipi di rimborsi sui viaggi, sull'ufficio, sulla distanza da casa. Una apposita Authority ( Corte dei Conti) dovrà vagliare che gli stipendi siano nella media europea, con massimo del 5% di scarto.
6) Il numero dei componenti dei vari organi elettivi devono essere in media con quelli europei: 500 deputati, 120 senatori. I consiglieri regionali e comunali almeno il 25% meno di adesso. Consiglieri di Circoscrizioni solo oltre i 200.000 abitanti e pagati solo con gettone, sempre in media europea.
7) La Corte Costituzionale deve bloccare veramente le leggi anticostituzionali, pena la decadenza dei membri e l'elezione di nuovi componenti.
Eventualmente si può introdurre un nuovo organo di controllo: Il TRIBUNALE DEL POPOLO, COMPOSTO DA 11 CITTADINI , NON POLITICI, ESPERTI, A LIVELLO UNIVERSITARIO, CHE DURANO IN CARICA UNO O DUE ANNI. Questo tribunale controllerà l'operato della Corte Costituzionale, in modo che non ci possano essere casi in cui essa approvi leggi antidemocratiche, come la legge elettorale attuale.
8) Gli stipendi degli amministratori di Società pubbliche o Enti devono essere composti da due parti: una parte prevede un compenso in media con gli stipendi dei corrispondenti europei, una parte prevede un premio per eventuali meriti.Questi stipendi non possono mai superare un tetto prefissato.
9) Regola base: nessun politico e nessun amministratore pubblico deve legiferare sul proprio stipendio.
10) Gli stipendi dei Magistrati devono essere sganciati da quelli dei politici, devono essere in media con quelli europei e decisi da un organo terzo: il Parlamento, con il controllo della Corte dei Conti.

SO BENE, CHE QUESTE REGOLE NON SARANNO MAI APPROVATE, PERCHE' IL PARLAMENTO NON INDIRA' MAI L'ELEZIONE DI UNA ASSEMBLEA COSTITUENTE DI SOLI CITTADINI, E CHE POI, SONO OBBLIGATI A RESTARE CITTADINI.
Solo una RIVOLUZIONE DEMOCRATICA potrà arrivare a queste mete.


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Appello all'Onu contro la pena di morte in Italia

Post n°434 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da albert.z
 

dailalema.jpg
foto di Roberta Grilli Romani

La moratoria per la pena di morte all’Onu è stato un piccolo passo avanti per l’uomo, ma un balzo gigantesco per l’umanità. Il fronte del boia è stato sconfitto. Prodi si è detto orgoglioso per l’Italia.
La Cina ha avuto un attimo di terrore. Le centinaia di esecuzioni con pallottola a carico della famiglia del destinatario potrebbero essere messe in discussione. Insieme alla presenza alle Olimpiadi delle 104 nazioni che hanno firmato, compresa l’Italia. Quella del dalai-lema che non prende lezioni da Bush sul Tibet, ma solo ripetizioni sull’Afghanistan e sulla base di Vicenza, e di Valium Prodi che non ha ricevuto il Dalai Lama per “ragioni di Stato”. Qualunque italiano avrebbe ospitato il Dalai Lama a casa sua, colazione, pranzo e cena. E lo avrebbe considerato un onore. Un onore di Stato. Chi rappresentano questi governanti che volano sempre basso con il c..o degli altri?
Sergio D’Elia, Rosa nel Pugno, è stato il simbolo della partecipazione italiana alla richiesta di moratoria.
“Condannato definitivamente a 25 anni per banda armata e concorso in omicidio per aver fatto parte del vertice di Prima Linea e aver partecipato alla progettazione dell’assalto al carcere fiorentino delle Murate in cui, il 20 gennaio 1978, fu ucciso l’agente Fausto Dionisi. Eletto deputato è stato subito nominato dall’Unione segretario della Camera.”
Nessun parlamentare italiano ha chiesto una moratoria per la pena di morte in Italia. Ci sono 1500 esecuzioni all’anno sui posti di lavoro, 4/5 al giorno. E’ una epidemia che va fermata con le maniere forti. Il Governo si muova. Se morissero in parlamento, caduti nell’adempimento delle loro attività istituzionali, 4/5 politici al giorno, forse Santa Emma Bonino di Confindustria se ne occuperebbe.
Il profitto delle aziende in Italia vale più della vita delle persone. Nei titoli di oggi compare a tutta pagina: “Onu, uno storico no contro la pena di morte” e sotto, più in piccolo: “Lavoro, strage infinita in un giorno cinque vittime”.
La vita dei padri di famiglia nelle fabbriche è più importante di tutto. Se ne deve occupare anche l’Onu.
Inviate una mail per la moratoria degli assassinati italiani sul lavoro al segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon: inquiries@un.org

 
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