Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste
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CHIEDO LA MODIFICA DELL' ART. 138
Oltre alle modifiche della Costituzione in base all'art. 138, chiedo che la Costituzione possa essere modificata su iniziativa popolare. a) Iniziativa popolare per la revisione totale della Costituzione: 500.000 aventi diritto di voto possono proporre la revisione totale della Costituzione. Tale proposta va sottoposta al Popolo per approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della iniziativa. b) Iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione: 250.000 cittadini aventi diritto di voto possono chiedere la revisione parziale della Costituzione. Tale proposta se è già elaborata in articoli chiari e completi deve essere sottoposta al Popolo per l'approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della relativa iniziativa. c) L’iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione può essere formulata come proposta generica o progetto elaborato. Se l’iniziativa viola disposizioni cogenti del diritto internazionale, il Parlamento dichiara nulla la parte che contrasta le norme in vigore. d) Se il Parlamento condivide un’iniziativa presentata in forma di proposta generica, il Parlamento elabora la revisione parziale nel senso dell’iniziativa e la sottopone al voto del Popolo. e) Se il Parlamento respinge l’iniziativa, la sottopone obbligatoriamente al Popolo entro 18 mesi dalla pubblicazione. Se il Popolo approva l’iniziativa, il Parlamento elabora il progetto proposto nell'iniziativa. f) L’iniziativa presentata in forma di progetto elaborato è sottoposta al voto del Popolo, per la decisione definitiva, mediante referendum senza quorum.
Voterò solo per il Movimento, o partito, che farà sua questa proposta di modifica.
Costituzione svizzera, art. 138, 139, 140 e 141 :
https://www.facebook.com/notes/alberto-zennaro/la-costituzione-svizzera-realizza-la-sovranita-del-popolo/10151876375094241
FIRMATE E FATE FIRMARE PER LA SOVRANITA' VERA:
http://www.change.org/it/petizioni/regole-e-vincoli-in-costituzione
Per la DEMOCRAZIA E LA GIUSTIZIA:
https://www.change.org/it/petizioni/democrazia-e-giustizia-1-leggi-di-iniziativa-popolare-con-obbligo-del-referendum-2-abolire-la-prescrizione-dei-reati
PROPOSTE DI RIFORME
1) Elezione di un'Assemblea Costituente, i cui partecipanti rinunceranno a candidarsi al Parlamento, per evitare di scrivere regole favorevoli ai politici e dannose per i cittadini. In alternativa chiedo che si scriva in Costituzione il seguente art. : 250.000 cittadini, con i diritti civili, possono presentare modifiche parziali, 500.000 cittadini possono presentare una nuova Costituzione, ed il Parlamento o l'accetta o è obbligato a indire un referendum entro 18 mesi dalla pubblicazione del progetto di modifica costituzionale.
2) Impedire ai vari Consigli Regionali, Provinciali, Comunali, di decidere il numero dei consiglieri, degli assessori, di decidere l'istituzione di Enti, di commissioni, di decidere le consulenze, senza aver avuto la preventiva autorizzazione del Senato o della Corte dei Conti. Stipendi sotto il controllo della Corte dei Conti, sganciati da quelli dei magistrati, con rapporto massimo di 8 volte tra stipendio massimo di una carica politica e quello di un semplice dipendente pubblico al livello più basso. Il parlamentare può arrivare a 7 volte, i ministri a 8 volte ed il Presidente della Repubblica a 9 volte lo stipendio di un dipendente pubblico al livello più basso. I politici regionali possono arrivare ad un massimo di 5 volte per i consiglieri regionali e 4,5 volte per i componenti della giunta e per presidente della giunta e presidente del Consiglio regionale.
3) Divieto assoluto di spendere denaro pubblico, per cose, o servizi, fuori della competenza dei singoli enti pubblici. Divieto di decidere spese senza la copertura finanziaria o senza imporre tasse allo scopo.
4) Elezioni con il sistema proporzionale con premio di maggioranza; con scalino di ingresso del 3% e scelta dei candidati da parte dei cittadini.
5) Riduzione del numero dei deputati e senatori : dalla prossima legislatura, non più di 100 senatori e 400 deputati. Pensione come tutti i cittadini.
6) Ridurre le spese, almeno del 50% per la presidenza della Repubblica, e per tutte le Assemblee elettive.
7) Il Parlamento, Camera e Senato elegge il Presidente della Repubblica; La Camera dei deputati elegge il Presidente del Consiglio ed elegge i Ministri. Il Presidente del Consiglio coordina l'attività del Governo.
8) Deputati e senatori non devono fare più di tre legislature. Complessivamente non si può essere eletti, nelle varie assemblee, comprese quelle locali, per oltre 20 anni.
9) Gli ex presidenti della Repubblica, dopo il mandato di 7 anni, rientrano in Parlamento solo fino alla scadenza della legislatura. Poi, per essere rieletti, devono sottostare alle regole di tutti. 10) abolizione dei senatori a vita.
PROPOSTE DI RIFORME
11) Impedire che si candidi al Parlamento o alle varie assemblee, chi può entrare in conflitto d'interessi: non si può candidare chi è titolare o proprietario un famigliare di quote azionarie superiori al 5% di una società che ha in concessione un bene pubblico, chi possiede quote superiori al 5% di giornali o di tv, o possiede quote superiori al 10% di una grande industria.
12) Non sono candidabili coloro che hanno avuto una condanna, anche se in primo grado, per reati che prevedono una pena superiore all'anno di carcere e per i reati a danno dello Stato, indipendentemente dalla durata della pena.
13) Abolire le province con meno di 200.000 abitanti, salvo alcune di confine. Abolire i Comuni, con meno di 8.000 abitanti. Abolire le Comunità montane, accorpare le Regioni con meno di 1 milione di abitanti, eccetto quelle di confine.
14) Ridurre a metà tutti i consiglieri regionali, comunali e delle province superstiti. Abolire i consigli di circoscrizione, nelle città con meno di 120.000 abitanti.
15) Abolire le regioni a statuto speciale, eccetto per il Trentino-Alto Adige. Comunque non devono avere privilegi, ma prerogative speciali solo se dovuti a patti internazionali. Abolire qualsiasi Ente inutile.
16) Divieto di far parte di consigli di amministrazione di banche assicurazioni, società a chi ha una carica politica e a chi possiede quote di società di giornali o di tv superiori al 5%.
17) Le consulenze non devono essere pagate se non hanno avuto l'approvazione della Corte dei Conti, altrimenti le pagano di persona, chi le ha decise.
18) Acquedotti pubblici, o almeno al 90%, in mano pubblica, con consiglio di amministrazione composto da direttore amministrativo, da assessore incaricato, da un consigliere di maggioranza e da uno di minoranza
19) riduzione degli stipendi dei consiglieri dei vari Enti pubblici, decisi da un organo superiore, come il Senato e sotto controllo della Corte dei Conti.
20) lavoro precario per tempi ridotti, massimo tre anni, con stipendio maggiorato al meno del 10% rispetto a chi lavora a tempo indeterminato.
PROPOSTE DI RIFORME
21) Finanziamento ai partiti: solamente da cittadini privati. Vanno certficati se superiori a 1000 euro a persona. Divieto di avere finanziamenti da società.
22) auto blu in media europea.
23) Le regole per le pensioni dei politici, non devono discostare da quelle dei cittadini. Abolizione del vitalizio, compreso quelli già in vigore.
24) La reggia del Quirinale, deve servire solo per rappresentanza e per museo. Non deve servire per abitazione del Presidente.
25) Non più di 18 ministeri e di 60 tra viceministri e sottosegretari. Divieto di nominare condannati con pena superiore all'anno.
26) Ci si può candidare solo nel colleggio di nascita e/o di residenza da almeno tre anni, o nel collegio unico nazionale.
27) Per chi si candida al Parlamento: Divieto assoluto, pena la confisca, di possedere più del 10% più di 2 canali digitali di una rete Tv a carattere nazionale.
28) Il collaboratore-segretario del parlamentare deve essere assunto, anche se a tempo determinato, dalla Camera o dal Senato.
29) certezza delle pene. Galera effettiva per pena superiore all'anno. Premi speciali per buona condotta. No a indulti, se non fatti eccezionali
30) Nelle società azionarie è vietata l'autoassegnazione delle stock option. Gli stipendi dei manager devono essere approvati preventivamente dal consiglio di amministrazione e dall'ASSEMBLEA degli AZIONISTI, CON IL 66% dei voti validi.
PROPOSTE
31) Scrivere in Costituzione che alle elezioni Regionali, e Nazionali, almeno il 30% siano candidate donne.
32) L'unica immunità parlamentare accettabile è quella per le idee. Nessuna immunità per reati comuni, contro lo Stato e per qualsiasi altro reato.
33) Qualsiasi legge deve essere sicuramente corrispondente ai principi della Costituzione, altrimenti non può entrare in vigore. Se un partito chiede il giudizio di Costituzionalità la legge non entra in vigore se non dopo averlo avuto dalla Corte Costituzionale.
34) Fisco: galera effettiva, di 6 mesi di carcere, con pagamento delle spese, ogni 10.000 euro non dichiarati al fisco.
35) Lotta ai cartelli, per favorire la concorrenza. Al posto dell'Authority, occorre una commissione eletta direttamente dal popolo, per controllare i prezzi.
36) Vietare ai deputati, senatori, consiglieri regionali di esercitare altre attività durante il mandato, tantomeno altre cariche politiche.
37) Un canale RAI digitale deve essere gestito dai sindacati e dalle varie associazioni dei consumatori.
38) Nessun cittadino italiano o straniero, può possedere oltre il 50% delle azioni di una società televisiva o di un giornale, operante in Italia.
39) Referandum propositivi obbligatori, entro un anno dalla consegna delle firme.
40) Per le famiglie, con più di un figlio, stabilire assegni familiari per i figli, se il reddito è inferiore a 40.000 euro l'anno. Asilo nido gratuito dal secondo figlio in poi, con reddito inferiore ai 40.000 euro.
Proposte di riforme
41) Regolare per legge le competenze degli alti dirigenti di banche e società per azione. Vietati i premi se il bilancio è negativo. Vietato ai politici far parte del CDA dielle SpA.
42) Stabilire regole internazionali per i fondi e metterli sotto controllo costante di autorità sovranazionali.
43) ostacolare i paradisi fiscali, punendo chi vi deposita soldi senza validi motivi, per vantaggi fiscali, per scopi non consentiti. Confisca dei beni in Italia, a chi li usa in maniera truffaldina.
44) terreni per edificare a prezzi agricoli, comprati dal Comune e ceduti ai costruttori, con obbligo di vendere gli edifici a prezzi contenuti.
45 ) Per evitare che le fabbriche vadano all'estero occorre mettere dei freni. Occorre che sia vietata l'importazione se nelle fabbriche, in Cina o in altri Paesi, i lavoratori non hanno i diritti sindacali.
46) Occorre responsabilizzare i dirigenti RAI, che non rispettano le regole, facendo pagare a loro le multe.
47) Occorre impedire ai candidati, anche se eletti, di decidere sulla validità delle elezioni. Deve essere un'apposita commissione di magistrati a verificare le credenziali e a dichiarare l'ineleggibilità o l'avvenuta elezione secondo le regole.
48) Aliquote IRPEF proporzionate al reddito, esenzione fino a 16.000 euro, con un minimo del 20% , tra 16.000 euro ed i 20.000 ed un massimo del 50%, oltre i 400.000 euro l'anno di reddito.
49) Eliminazione del quorum per i referendum
50) Introduzione della democrazia diretta, con i referendum propositivi su richiesta di 250.000 elettori, con obbligo dello svolgimento, eventualmente previo assenso della Corte Costituzionale, entro un anno dalla presentazione del testo con le 250.000 firme.
51) I tempi di prescrizione dei reati devono essere quelli della media europea. Sono incostituzionali tutte le leggi che impediscono di arrivare alla sentenza definitiva. La Prescrizione cessa di agire a inizio del processo, per non tentare di rallentare il processo per fare intervenire la Prescrizione.
52) Divieto totale di costruire con il sistema del project financing per Comuni, Province e Regioni, dato che i lavori fatti finora sono costati almeno 5 volte il valore reale. Lo Stato può farlo ma solo a prezzi nella media europea. Ogni lavoro và preventivamente sottoposto all'approvazione della Corte dei Conti.
STORIA RECENTE
TRAVAGLIO SPIEGA CRAXI: http://spacepress.wordpress.com/2009/01/07/bettino-craxi/
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 1 http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 2 http://it.youtube.com/watch?v=eoue61XDw6k
LE BUGIE DI BERLUSCONI: http://it.youtube.com/watch?v=0YcztkyDPYc
BORSELLINO intervistato PRIMA DI MORIRE http://it.youtube.com/watch?v=DN9iM-7DSlo
BERLUSCONI E DELL'UTRI http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
Dell'Utri, Berlusconi e i boss siciliani: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/03/09/quando-dellutri-incontrava-boss-milano/192237/
LA PAPPATORIA: TAV NAPOLI-ROMA http://it.youtube.com/watch?v=NpS8acymTQg
Corruzione E TAV: http://it.youtube.com/watch?v=l1i0yOY_qLE
NOTIZIE http://it.youtube.com/watch?v=sOh_NBuf7WQ
I pentiti E BERLUSCONI http://www.youtube.com/watch?v=1yySraMnHPg
Libero Provenzano e Ilardo Che vuole Parlare Ucciso:
http://www.youtube.com/watch?v=VCBfT5ANcuo
CANDIDATURA DEL PDL: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-13/vernola-intervista/vernola-intervista.html
Ciancimino: I SOLDI DELLA MAFIA PER FARE Milano2:
I PENSIERI DI BOSSI SU BERLUSCONI ED ALTRE IDEE LEGHISTE
GLI INCIUCI DELLA VOLPE DEL TAVOLIERE, MASSIMO D'ALEMA:
UN GRANDE : Travaglio
Storia di Berlusconi e i mafiosi 1
http://www.youtube.com/watch?v=v_63LZA9qUE
Storia di Belusconi e i mafiosi 2
http://www.youtube.com/watch?v=-rDQ61o-Scg&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=rIgmWlQQvIg
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/servizio-pubblico-travaglio-su-pd-e-pdl-guerra-civile-che-non-ce-dei-20-anni/230741/
Le menzogne di Berlusconi
L''unione fa la forza
IL POPOLO DEVE STARE UNITO E VOTARE PER UN PARTITO CHE CURI GLI INTERESSI DI TUTTI E NON DEI POTERI FORTI.
I PARTITI DEL CENTROSINISTRA, PER FARE GLI INTERESSI VERI DEI LAVORATORI A REDDITO FISSO, DEI PENSIONATI E DEI CONSUMATORI, DEGLI AMMALATI, NON DEVONO AVERE FINANZIAMENTI DA CITTADINI PRIVATI SUPERIORI AI 1000 EURO ALL'ANNO.
I PADRONI DEL VAPORE:
http://www.beppegrillo.it/2009/03/diretta_da_brux/index.html?s=n2009-04-01
http://www.youtube.com/watch?v=ZnLNtJJQEik
COMBATTIAMO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
CHE SI E' INSERITA NELLE ISTITUZIONI.
PROGRAMMA MOVIMENTO 5 STELLE:
http://www.beppegrillo.it/2010/02/il_programma_de_1/index.html?s=n2010-02-18
Ho un sogno: far eleggere una ASSEMBLEA COSTITUENTE composta da 51 cittadini esperti, semplici cittadini, che poi non si candideranno a cariche politiche, affiancati da 10 politici. Questa Assemblea deve scrivere le regole a cui i politici dovranno attenersi. Il Parlamento non potrà modificarle. Lo potrà fare solo una nuova Assemblea di cittadini, non politici e le modifiche dovranno essere confermate da un referendum.
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Messaggi del 13/03/2008
Tratto da:http://151.100.71.71/sylosPersonal/pslnews_2001.html
Apparso su Repubblica del 31/5/01
Il premier e la ragnatela del conflitto di Interessi di Paolo Sylos Labini
Giovanni Sartori sul "Corriere della Sera" del 25 maggio ed Eugenio Scalfari su "Repubblica" del 27 maggio discutono il conflitto d'interessi rappresentato dalle televisioni di Berlusconi, il problema che avvelena la nostra vita politica. Sia Sartori che Scalfari indicano in una vendita genuina la via di uscita; Sartori suggerisce la ripartizione di Mediaset in tre aziende distinte per facilitarne la vendita; Scalfari si appella al Capo dello Stato per impedire che Berlusconi ottenga il monopolio totale della televisione, assicurando in qualche modo l'indipendenza delle reti pubbliche. Entrambi si preoccupano che il Cavalieri inventi qualche espediente per presentare una soluzione solo formalmente valida nel caso del "blind trust" è una soluzione addirittura ridicola. La diffidenza è doverosa. Sono d'accordo sulla vendita piena genuina di Mediaset. C'è tuttavia una questione preliminare. Le televisioni, che si basano su concessioni pubbliche, avrebbero portato con sé l'ineleggibilità non solo di Berlusconi ma anche dei suoi principali collaboratori, fra cui Dell'Utri. Aveva ragione Confalonieri quando dichiarò (Repubblica, 25 giugno 2000) che l'unica soluzione è l'ineleggibilità; aggiunse però che l'Italia non è né l'Inghilterra, con la sua lunga tradizione liberaldemocratica, né l'America, che ha una tradizione simile ed in più la legge Sherman: noi siamo l'Italia e dobbiamo accontentarci di molto meno pressoché di nulla. Vero, siamo diversi, replicai (Repubblica, 9 luglio 2000), ma proprio questo è il punto: non siamo un paese normale, cioè civile, ma dobbiamo metterci sulla strada per diventarlo. C'è una legge che già stabilisce l'ineleggibilità per i titolari di concessioni pubbliche e per i suoi collaboratori ed è del 1957.
Nel 1996 Cimiotta, Galante Garrone, Pizzorusso, Bozzi, Flores d'Arcais, Giolitti, Laterza ed io costituimmo un gruppo di pressione per far rispettare quella legge nei riguardi sia di Berlusconi che di Cecchi Gori: non ci riuscimmo e la giunta per le elezioni prese per buono un miserabile cavillo che D'Alema poco tempo fa ha pudicamente definito «una finzione». La legge però resta e questa volta i ds hanno una posizione diversa nella giunta allora votarono col Polo e noi torniamo alla carica. Allora i ricorsi degli interessati furono pochissimi, oggi sono diverse decine; allora l'Europa se ne infischiava e la Corte di Strasburgo respinse il ricorso che presentammo invocando il principio dello «stato di diritto» secondo cui deve sempre esserci la possibilità di appellarsi contro una decisione lesiva dei diritti dell'uomo. Oggi, con la nuova posizione dei ds, i numerosi ricorsi e il mutato atteggiamento dell'Europa, le prospettive non sono oscure, neanche per il ricorso a Strasburgo, che noi ripresenteremmo se la giunta per le elezioni , a maggioranza di centrodestra, dovesse accogliere il vecchio cavillo. Pizzorusso c'informa che recentemente la Corte ha accolto un ricorso in materia elettorale riguardante la Gran Bretagna che potrebbe costituire un precedente a noi favorevole. E non c'è solo Mediaset, che certo rappresenta il più grave dei conflitti d'interessi, che non si ferma alle televisioni, ma, attraverso la pubblicità investe anche altri importanti settori una bella fetta delle entrate pubblicitarie provengono dai diversi beni di consumo, dalle automobili e dai telefonini. C'è anche Mediolanum: può Berlusconi introdurre in modo credibile uno schema di pensioni private, si chiede il Financial Times del 10 maggio, dato che controlla Mediolanum, che provvede ogni sorta di servizi finanziari? E ci sono Mondadori ed Einaudi, un conflitto potenziale che anche di recente, in vista dell'ascesa al potere di Berlusconi, ha creato fra gli editori un allarme di cui sulla Stampa si è fatto interprete Giuseppe Laterza in occasione della Fiera del libro. L'elenco dei conflitti d'interessi è impressionante. Forse la speranza sta nel ricorso a Strasburgo, che questa volta potrebbe avere il sostegno dell'Europa intera. Il 70% delle materie economiche sono regolate oramai da norme e da direttive dell'Unione europea, cosicché i conflitti d'interessi coinvolgono l'Europa e non solo l'Italia lo mette in evidenza anche Ilvo Diamanti sul Sole24ore del 27 maggio, con riferimento però soltanto al conflitto Mediaset.
Per i molteplici conflitti, per il programma ultrademagogico tagliare le tasse e accrescere le spese e per il violento contrasto con la prassi vigente negli altri paesi europei, in passato seguita anche da noi, secondo cui gli indagati si mettono da parte e non vanno in Parlamento e tanto meno entrano nel governo: per questi tre motivi l'Europa si è svegliata, tardi, ma meglio tardi che mai, e sono piovute le critiche dalla stampa e da autorevoli politici. Questi sono dunque i motivi delle critiche durissime e non quelli addotti dai difensori del Cavaliere, che evidentemente hanno scarsissima stima dell'intelligenza dei loro concittadini nefasta influenza degli intellettuali e dei politici di sinistra su prestigiosi organi di stampa europei, desiderio di mettere in difficoltà un pericoloso concorrente per tacere degli insulti, come «spazzatura», cui si ricorre quando non si trova neppure uno straccio di argomento per replicare. Guardiamo in faccia la dura realtà: non sono a rischio solo Berlusconi e il suo governo prossimo venturo; è in gioco il comune interesse europeo, sono a rischio l'Eurolandia e l'euro, dato che l'Italia rappresenta quasi un quinto del Pil europeo. Questa non è la congettura di un pessimista: è un rischio reale, denunciato senza mezzi termini da responsabili politici europei. È vero: Renato Ruggiero ministro degli Esteri fornisce una garanzia. Ma che può fare un garante , o un tutore, entrato a dispetto dei soci del Cavaliere, amareggiati e delusi, di fronte a quella sfilza di conflitti d'interessi di rilevanza europea e non solo italiana? Non lo so, ma non sono ottimista. Gli innumerevoli conflitti d'interesse rappresentano un macigno sulla strada delle politica europea dell'Italia, indipendentemente dalla buona volontà e dalla competenza di singoli ministri. L'Europa era uno dei punti del nostro appello. Fra gli altri c'era la riforma della prima parte della Costituzione, in cui è sancita la libertà di stampa e la subordinazione del potere giudiziario al potere politico. Siamo stati sgridati per i toni, ma i nostri critici, nella foga del rimprovero, si sono dimenticati di rispondere ai nostri quesiti, pur vitali per chi dice di voler difendere i principi liberaldemocratici. Pochi giorni fa la Federazione nazionale della stampa ha approvato un documento in cui si esprime allarme sul restringimento già in atto della libertà di stampa: preoccupazioni eccessive anche queste? Naturalmente i nostri critici hanno usato toni pacatissimi e sereni: hanno stabilito fra Bobbio e me, da una parte, e Goebbels, dall'altra, un filo diretto, hanno sostituito le parole iniziali del nostro appello «necessario battere col voto la così detta Casa delle libertà» con le parole «necessario battere con ogni mezzo» un'alterazione che, considerato il risorgente terrorismo, suona come una ripugnante calunnia. Ci attendono tempi non duri, ma durissimi.
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