Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

https://twitter.com/albertozen" class="twitter-follow-button" data-show-count="false" data-lang="it">Segui @albertozen

 

Contatta l'autore

Nickname: albert.z
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 79
Prov: RO
 

FACEBOOK

 
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

albert.zAldus_rmilanicinzia1975celestial_eyeswoodenshipsilviosorellamariomancino.mpaperinopa_1974Sky_EagleLisa20141quattrozeroquattromassimo.sbandernofiordiloto2dgl0Stolen_words
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

GRILLO

            

Scarica il programma del Movimento 5 Stelle

 

Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

http://www.italiadeivalori.it/bastacasta/1/6856-costi-della-politica-le-proposte-dellitalia-dei-valori

 
 

Ultimi commenti

Citazioni nei Blog Amici: 38
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi del 06/06/2008

 

Post n°658 pubblicato il 06 Giugno 2008 da albert.z
 

"Innocente. Capito? Innocente. Secondo la Procura di Salerno, che ha ricevuto per tre anni una raffica di denunce da parte dei suoi superiori e di suoi indagati, Luigi de Magistris non ha fatto nulla di illecito. Va archiviato perché s’è comportato sempre correttamente.
Mai fughe di notizie, mai passato carte segrete a giornalisti, mai perseguitato né calunniato nessuno, mai abusato del suo ufficio. Semmai erano i suoi superiori a commettere contro di lui i reati che addossavano a lui. «A causa delle sue inchieste - scrivono al gip i pm salernitani Nuzzi e Verasani - il dott. De Magistris ha subito costantemente pressioni, interferenze e iniziative volte a determinarne il definitivo allontanamento dalla sede di Catanzaro e l’esautorazione dei poteri inquirenti». Un complotto che coinvolge magistrati, politici, forze dell’ordine, ispettori ministeriali e forse membri del Csm, tutti allarmati dalla «intensità e incisività delle sue indagini». Complotto andato a segno, se si pensa che i magistrati e i politici indagati da De Magistris, compresi quelli che hanno intercettato cronisti e agenti di polizia giudiziaria per indagare indirettamente sul pm, son rimasti al loro posto o han fatto carriera, mentre De Magistris è stato scippato delle inchieste più scottanti (Poseidone e Why Not),poi trasferito dal Csm con espresso divieto di fare mai più il pm. Uno dei suoi indagati, l’ex magistrato ed ex governatore Fi Chiaravalloti, l’aveva previsto in una telefonata in cui proponeva di affidare lo scomodo pm alle cure della camorra: «De Magistris passerà gli anni suoi a difendersi». Ovviamente Chiaravalloti è rimasto al suo posto di numero due dell’Authority della Privacy. De Magistris invece, se la Cassazione non annullerà la condanna del Csm, dovrà sloggiare da Catanzaro e smettere di fare l’inquirente. In un paese normale, ammesso e non concesso che queste vergogne possano accadere, ci sarebbe la fila sotto casa del magistrato per chiedergli scusa. Ma, nel paese della vergogna, non si scusa nessuno. Resta da vedere se finalmente, ora che le 900 pagine della Procura di Salerno sono depositate, il Consiglio superiore della magistratura si deciderà a fare qualcosa. Non contro De Magistris (ha già fatto abbastanza), ma contro chi «concertò una serie di interventi a suo danno», per infangare «la correttezza formale e sostanziale della sua azione inquirente»; contro quel «contesto giudiziario connotato da un’allarmante commistione di ruoli e fortemente condizionato da interessi extragiurisdizionali, anche di illecita natura»; contro chi l’ha bersagliato con «denunce infondate, strumentali e gravi; contro quegli alti magistrati, di Catanzaro e di Potenza,che spifferavano notizie segrete delle indagini di De Magistris per far ricadere su di lui la colpa delle indiscrezioni. Si dirà: queste cose si scoprono soltanto ora. Eh no: il Csm le sapeva dallo scorso ottobre, quando i pm Nuzzi e Verasani furono ascoltati a Palazzo dei Marescialli e anticiparono le prime conclusioni delle loro inchieste. Anticiparono che le accuse a De Magistris erano frutto di un’abile orchestrazione (mentre le sue indagini erano «corrette e buone, senz’alcuna fuga di notizie»), e che gli unici illeciti, gravissimi, emersi riguardavano proprio i superiori e gli indagati di De Magistris. Fecero pure i nomi dei magistrati di Catanzaro, Matera e Potenza, degli ispettori ministeriali, dei giornalisti, dai politici e dei faccendieri indagati anche a Salerno per corruzione giudiziaria, minacce, calunnie, rivelazioni di segreti ai danni di De Magistris. Denunciarono le interferenze dei suoi capi, Lombardi e Murone, nelle indagini. Rivelazioni agghiaccianti che avrebbero dovuto suggerire l’immediata sospensione dei magistrati coinvolti e l’immediato stop a ogni procedimento disciplinare a carico del pm. La difesa di De Magistris questo chiese: che si attendesse l’esito delle indagini di Salerno. Il Csm non volle sentire ragioni e procedette con la foga di un plotone di esecuzione. Quasi che la sentenza di condanna fosse già scritta. Per fortuna, contrariamente alla macabra profezia di Chiaravalloti, De Magistris ha finito di difendersi, e ora si spera che qualcun altro prenda il suo posto. C’è un giudice a Berlino. Anzi, a Salerno."

MARCO TRAVAGLIO

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

NAPOLI E' OVUNQUE

Post n°657 pubblicato il 06 Giugno 2008 da albert.z
 

Napoli è solo la punta dell’iceberg. L’Italia è una penisola attraversata da montagne di spazzatura, ingentilita da pianure di rifiuti tossici, percorsa da fiumi di liquidi nocivi e circondata da un mare di merda.
Napoli è ovunque. Discariche abusive, puzze insopportabili, carogne a cielo aperto, veleni sversati nei campi sono una caratteristica del paesaggio italiano. E’ sufficiente un giro in bicicletta fuori porta per scoprire i nuovi tesori. Una macchina fotografica, una mascherina contro gli odori pestilenziali. Tutti possiamo diventare cercatori di monnezza.
Napoli non è sola. Napoli è ovunque ci sia un’amministrazione pubblica corrotta. Un partito che usa il voto di scambio per gonfiare le assunzioni nelle società di raccolta dei rifiuti. Ovunque sia presente un’azienda che paga dei criminali per buttare le scorie nei campi, mescolati con la terra fertile. Napoli è ovunque i cittadini si voltino dall’altra parte per paura, per indifferenza o per mancanza dello Stato. Ovunque ci sia un sindaco, un assessore, un parlamentare che si faccia eleggere grazie alle tangenti sui rifiuti o alla contiguità con le ecomafie.
La spazzatura è il simbolo della seconda Repubblica. L’ultimo e più lucroso business dei partiti. Il pozzo nero di San Patrizio delle concessionarie dello Stato, delle municipalizzate ripiene di funzionari di partito quotate in Borsa. I partiti sono la vera piovra. Si sono divorati il sistema industriale italiano. Gli rimane il business degli inceneritori e delle discariche.
Napoli è a Castellamonte, nel verde Canavese, con sindaci, dirigenti e impiegati dell’ASA, azienda per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, finiti sotto inchiesta o agli arresti domiciliari. La Procura li accusa di aver disperso e mescolato i rifiuti in terreni agricoli o stoccati in discariche abusive. Napoli è in Piemonte dove, prima dell’esito dell’inchiesta: “I sindaci sono schierati al fianco degli indagati” e: “I lavoratori sono solidali con i vertici”.
Napoli è in Lombardia, nelle discariche di Gorla Maggiore e di Olgiate. Nell’inchiesta Monnezza Connection. I rifiuti provenienti dal Sud invece di essere trattati erano mescolati con scarti industriali, tramutati nelle carte in rifiuti non pericolosi e spediti a Grottaglie in provincia di Taranto.
Napoli è nei cinquecentomila metri cubi di spazzatura in una discarica abusiva in Puglia che ha inquinato il fiume Cervaro.
Napoli è nel degrado del Parco dell’Etna dove, più che la natura, sono protette le discariche abusive, con un degrado spaventoso.
Basterebbero poche parole per cambiare tutto: “Raccolta differenziata” e “La spazzatura è una risorsa”. La peste è intorno a noi. Napoli può essere la tua terra, il tuo assessore, il tuo sindaco, il tuo partito. Un’epidemia trasmessa dall’indifferenza.

BEPPE GRILLO

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

BOSELLI, UN SOCIALISTA LAICO

Post n°656 pubblicato il 06 Giugno 2008 da albert.z
 
Tag: LAICO

HO SCRITTO UNA MAIL, ANCORA PRIMA DELLE ELEZIONI, A ENRICO BOSELLI, IN CUI GLI RICORDAVO I VARI PROBLEMI DEGLI ITALIANI. NON SO SE L'HA LETTA, IN QUANTO NON MI HA RISPOSTO.

BOSELLI, HA FATTO UNA CAMPAGNA ELETTORALE DETTANDO ALLA GENTE I LORO BISOGNI, ANZI L'UNICO VERO BISOGNO: LA LAICITA'.

RISULTATO DALL'8% CHE SEMBRAVA AVESSE A GENNAIO E' ARRIVATO ALLO 0,9%.

ORA IL PARTITO DI GIACOMO MATTEOTTI DI SARAGAT E NENNI E' FUORI DAL PARLAMENTO. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Maroni sta ottenendo l'approvazione dell'Europa

Post n°655 pubblicato il 06 Giugno 2008 da albert.z
 

Bravo Maroni! Se prosegue nel rispetto delle leggi e nella considerazione dei diritti degli uomini avrà anche il nostro sostegno. Un Paese ha bisogno di ordine, legalità e sicurezza per potere essere democratico ed ospitale, altrimenti gli ingressi degli stranieri creano solo un'invasione alla quale non sappiamo far fronte e i rischi sono di reazioni estreme e incrotrollate. Invece la sollecito nel suo ruolo a contribuire a tutte quelle misure oneste e reali che possano aiutare i paesi poveri a svilupparsi così da dare una vita decente anche a chi resta. LA SOLUZIONE NON CREDO SIA FAR VENIRE TUTTI I POVERI IN EUROPA, MA AVERE UN'EUROPA CAPACE DI PORTARE SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE NAZIONI PIU' BISOGNOSE.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Lettera al Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino

Post n°654 pubblicato il 06 Giugno 2008 da albert.z

Richiesta di partecipazione alle attività amministrative concernenti la stesura del contratto di servizio tra il comune di Napoli e l'azienda a partecipazione pubblica ASIA Napoli S.p.A., nonché le attività di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani della città di Napoli
9 novembre 2007 - Comitato Allarme Rifiuti Tossici


Napoli, 9 novembre 2007

Al Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino
Al Vice Sindaco Sabatino Santangelo
All'Assessore alla N.U. Gennaro Mola
Agli Assessori e Consiglieri Comunali tutti

Oggetto: richiesta di partecipazione alle attività amministrative concernenti la stesura del contratto di servizio tra il comune di Napoli e l'azienda a partecipazione pubblica ASIA Napoli S.p.A., nonché le attività di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani della città di Napoli.

Caro Sindaco, Rosa Russo Iervolino, Sindaco di Napoli
il comitato civico Allarme Rifiuti Tossici, composto da privati cittadini e partecipato da libere associazioni, è nato nel 2006 con l'intento di puntare i riflettori sulla situazione dello sversamento illegale di rifiuti urbani ed industriali nelle zone dello hinterland napoletano. Il comitato è sempre più attivo nell'ambito di processi propositivi, di concertazione e valutazione di modalità alternative ed ecocompatibili, nonché economicamente vantaggiose per la collettività intera, di smaltimento dei rifiuti, anche in collaborazione con le istituzioni. E' nell'ottica di tali modalità operative che il comitato civico Allarme Rifiuti Tossici intende sottoporre alla Sua attenzione quest'istanza.

Come Lei ben sa, l'annosa "questione rifiuti" ha imboccato una strada che sembra senza uscita. La Regione Campania vive ormai un'emergenza che dura da troppi anni, rendendo i cittadini stanchi e mortificati dal vedere terre una volta coltivate divenire col tempo terreno arido ed inquinato, foriero di morte, senza apparente possibilità di recupero.

La condizione del sito di stoccaggio di "balle", nella località del giuglianese denominata Taverna del Re, è oggi l'emblema di una situazione tragica: quello che doveva essere un sito di stoccaggio temporaneo di CDR (Combustibile Da Rifiuti) è a tutti gli effetti una discarica a cielo aperto, collettore di immondizia che gran parte proviene dalla sola provincia di Napoli.

Con la presente non si intende analizzare nel dettaglio la problematica, sulla quale autorevoli voci già si sono espresse condannando l'operato della presente e delle passate amministrazioni, ma si intende piuttosto creare i presupposti per un tavolo di discussione e, soprattutto, azione partecipata con i cittadini e le comunità locali direttamente interessate dai provvedimenti amministrativi che la Sua istituzione decide di volta in volta di attuare.

Preme qui soltanto dire che non è con comunicati di buone intenzioni e la continua apertura di nuove discariche e siti di stoccaggio idealmente temporanei che si risolveranno i problemi legati ai rifiuti della nostra regione e della nostra città: è una strada già battuta, la stessa strada che si sta percorrendo da tempo e che non ha portato ad alcun risultato concreto e duraturo, ma anzi alla ripetizione ciclica di ondate emergenziali alle quali si corre addirittura il rischio di divenire assuefatti. Bisogna piuttosto puntare alla riduzione dei rifiuti, al riciclo, al riuso dei materiali ed all'inertizzazione dell'eventuale residuo tramite impianti di provata efficienza e già utilizzati in altre realtà all'avanguardia, come il TMB. Ciò che infatti noi continuiamo a chiamare "rifiuto" è in realtà materiale "post-consumo", cioè risorsa economica per la comunità e soprattutto risparmio in termini di salute pubblica.

Alla luce di tali premesse, essendo portatori dell'interesse pubblico a che venga salvaguardato il diritto alla salute dei singoli cittadini, nonché potendo l'atto amministrativo di cui all'oggetto arrecare pregiudizio agli stessi in quanto direttamente interessati dalle implicazioni del suddetto atto, visti gli articoli 7, 8, 9, 10 della legge 241/90, vista la legge 108/2001, il comitato civico Allarme Rifiuti Tossici e tutte le associazioni e privati cittadini firmatari della presente


DOMANDANO


  • Di prendere visione, qualora esistesse, della bozza del Contratto di Servizio tra il Comune di Napoli e l'azienda a partecipazione pubblica ASIA Napoli S.p.A., come previsto dall'articolo 10, comma 1 della legge 241/90.
  • Di poter intervenire, in qualità di portatori di interesse pubblico, nella stesura e revisione di tale contratto, riservandosi il diritto di presentare memorie scritte e documenti ad esso pertinenti, chiedendo all'amministrazione comunale di tenerne conto ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge 241/90.

SI CHIEDE INOLTRE


  • Di rendere pubblici, nel dettaglio ed anche su internet (ai sensi dell'articolo 3-bis della legge 241/90), i dati relativi alla raccolta differenziata della nettezza urbana ed al successivo conferimento ai consorzi e agli altri impianti preposti al riciclaggio del materiale differenziato. Nella fattispecie si richiede che vengano rese note le esatte percentuali di resa della raccolta differenziata a netto del materiale non differenziato e che venga pubblicato annualmente il bilancio sociale ed ambientale dell'ASIA, tramite il quale comunicare i dati ambientali (tra cui le percentuali di rifiuti recuperati presso gli impianti, a netto degli inevitabili scarti, i consumi energetici, ecc.) ed i dati della gestione economica. Per questo si richiede anche lo sviluppo di un controllo attivo che ASIA dovrebbe esercitare sulle attività dei recuperatori dei rifiuti per certificare i tassi effettivi di recupero dei diversi materiali oggetto di raccolta differenziata.
  • Di dar seguito al principio sancito dalla convenzione di Aarhus, in Danimarca, il 25 giugno 1998, e successivamente ratificato dallo Stato italiano con la legge 108/2001, secondo il quale il pubblico ha diritto all'accesso alle informazioni ed alla partecipazione ai processi decisionali in materia ambientale, istituendo un tavolo di concertazione con la cittadinanza.

Sicuri che la presente non mancherà di destare reazioni nella Sua amministrazione, il comitato civico Allarme Rifiuti Tossici attende fiducioso un Suo riscontro.


Comitato Allarme Rifiuti Tossici

Riferimenti per riscontro e comunicazioni:
Nunzia Lombardi - tel: 328 2318838
Marco Savarese - tel: 328 6817863

Da novembre 2007 a oggi dalla Jervolino si è avuto silenzio. Perché?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963