Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste
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CHIEDO LA MODIFICA DELL' ART. 138
Oltre alle modifiche della Costituzione in base all'art. 138, chiedo che la Costituzione possa essere modificata su iniziativa popolare. a) Iniziativa popolare per la revisione totale della Costituzione: 500.000 aventi diritto di voto possono proporre la revisione totale della Costituzione. Tale proposta va sottoposta al Popolo per approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della iniziativa. b) Iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione: 250.000 cittadini aventi diritto di voto possono chiedere la revisione parziale della Costituzione. Tale proposta se è già elaborata in articoli chiari e completi deve essere sottoposta al Popolo per l'approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della relativa iniziativa. c) L’iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione può essere formulata come proposta generica o progetto elaborato. Se l’iniziativa viola disposizioni cogenti del diritto internazionale, il Parlamento dichiara nulla la parte che contrasta le norme in vigore. d) Se il Parlamento condivide un’iniziativa presentata in forma di proposta generica, il Parlamento elabora la revisione parziale nel senso dell’iniziativa e la sottopone al voto del Popolo. e) Se il Parlamento respinge l’iniziativa, la sottopone obbligatoriamente al Popolo entro 18 mesi dalla pubblicazione. Se il Popolo approva l’iniziativa, il Parlamento elabora il progetto proposto nell'iniziativa. f) L’iniziativa presentata in forma di progetto elaborato è sottoposta al voto del Popolo, per la decisione definitiva, mediante referendum senza quorum.
Voterò solo per il Movimento, o partito, che farà sua questa proposta di modifica.
Costituzione svizzera, art. 138, 139, 140 e 141 :
https://www.facebook.com/notes/alberto-zennaro/la-costituzione-svizzera-realizza-la-sovranita-del-popolo/10151876375094241
FIRMATE E FATE FIRMARE PER LA SOVRANITA' VERA:
http://www.change.org/it/petizioni/regole-e-vincoli-in-costituzione
Per la DEMOCRAZIA E LA GIUSTIZIA:
https://www.change.org/it/petizioni/democrazia-e-giustizia-1-leggi-di-iniziativa-popolare-con-obbligo-del-referendum-2-abolire-la-prescrizione-dei-reati
PROPOSTE DI RIFORME
1) Elezione di un'Assemblea Costituente, i cui partecipanti rinunceranno a candidarsi al Parlamento, per evitare di scrivere regole favorevoli ai politici e dannose per i cittadini. In alternativa chiedo che si scriva in Costituzione il seguente art. : 250.000 cittadini, con i diritti civili, possono presentare modifiche parziali, 500.000 cittadini possono presentare una nuova Costituzione, ed il Parlamento o l'accetta o è obbligato a indire un referendum entro 18 mesi dalla pubblicazione del progetto di modifica costituzionale.
2) Impedire ai vari Consigli Regionali, Provinciali, Comunali, di decidere il numero dei consiglieri, degli assessori, di decidere l'istituzione di Enti, di commissioni, di decidere le consulenze, senza aver avuto la preventiva autorizzazione del Senato o della Corte dei Conti. Stipendi sotto il controllo della Corte dei Conti, sganciati da quelli dei magistrati, con rapporto massimo di 8 volte tra stipendio massimo di una carica politica e quello di un semplice dipendente pubblico al livello più basso. Il parlamentare può arrivare a 7 volte, i ministri a 8 volte ed il Presidente della Repubblica a 9 volte lo stipendio di un dipendente pubblico al livello più basso. I politici regionali possono arrivare ad un massimo di 5 volte per i consiglieri regionali e 4,5 volte per i componenti della giunta e per presidente della giunta e presidente del Consiglio regionale.
3) Divieto assoluto di spendere denaro pubblico, per cose, o servizi, fuori della competenza dei singoli enti pubblici. Divieto di decidere spese senza la copertura finanziaria o senza imporre tasse allo scopo.
4) Elezioni con il sistema proporzionale con premio di maggioranza; con scalino di ingresso del 3% e scelta dei candidati da parte dei cittadini.
5) Riduzione del numero dei deputati e senatori : dalla prossima legislatura, non più di 100 senatori e 400 deputati. Pensione come tutti i cittadini.
6) Ridurre le spese, almeno del 50% per la presidenza della Repubblica, e per tutte le Assemblee elettive.
7) Il Parlamento, Camera e Senato elegge il Presidente della Repubblica; La Camera dei deputati elegge il Presidente del Consiglio ed elegge i Ministri. Il Presidente del Consiglio coordina l'attività del Governo.
8) Deputati e senatori non devono fare più di tre legislature. Complessivamente non si può essere eletti, nelle varie assemblee, comprese quelle locali, per oltre 20 anni.
9) Gli ex presidenti della Repubblica, dopo il mandato di 7 anni, rientrano in Parlamento solo fino alla scadenza della legislatura. Poi, per essere rieletti, devono sottostare alle regole di tutti. 10) abolizione dei senatori a vita.
PROPOSTE DI RIFORME
11) Impedire che si candidi al Parlamento o alle varie assemblee, chi può entrare in conflitto d'interessi: non si può candidare chi è titolare o proprietario un famigliare di quote azionarie superiori al 5% di una società che ha in concessione un bene pubblico, chi possiede quote superiori al 5% di giornali o di tv, o possiede quote superiori al 10% di una grande industria.
12) Non sono candidabili coloro che hanno avuto una condanna, anche se in primo grado, per reati che prevedono una pena superiore all'anno di carcere e per i reati a danno dello Stato, indipendentemente dalla durata della pena.
13) Abolire le province con meno di 200.000 abitanti, salvo alcune di confine. Abolire i Comuni, con meno di 8.000 abitanti. Abolire le Comunità montane, accorpare le Regioni con meno di 1 milione di abitanti, eccetto quelle di confine.
14) Ridurre a metà tutti i consiglieri regionali, comunali e delle province superstiti. Abolire i consigli di circoscrizione, nelle città con meno di 120.000 abitanti.
15) Abolire le regioni a statuto speciale, eccetto per il Trentino-Alto Adige. Comunque non devono avere privilegi, ma prerogative speciali solo se dovuti a patti internazionali. Abolire qualsiasi Ente inutile.
16) Divieto di far parte di consigli di amministrazione di banche assicurazioni, società a chi ha una carica politica e a chi possiede quote di società di giornali o di tv superiori al 5%.
17) Le consulenze non devono essere pagate se non hanno avuto l'approvazione della Corte dei Conti, altrimenti le pagano di persona, chi le ha decise.
18) Acquedotti pubblici, o almeno al 90%, in mano pubblica, con consiglio di amministrazione composto da direttore amministrativo, da assessore incaricato, da un consigliere di maggioranza e da uno di minoranza
19) riduzione degli stipendi dei consiglieri dei vari Enti pubblici, decisi da un organo superiore, come il Senato e sotto controllo della Corte dei Conti.
20) lavoro precario per tempi ridotti, massimo tre anni, con stipendio maggiorato al meno del 10% rispetto a chi lavora a tempo indeterminato.
PROPOSTE DI RIFORME
21) Finanziamento ai partiti: solamente da cittadini privati. Vanno certficati se superiori a 1000 euro a persona. Divieto di avere finanziamenti da società.
22) auto blu in media europea.
23) Le regole per le pensioni dei politici, non devono discostare da quelle dei cittadini. Abolizione del vitalizio, compreso quelli già in vigore.
24) La reggia del Quirinale, deve servire solo per rappresentanza e per museo. Non deve servire per abitazione del Presidente.
25) Non più di 18 ministeri e di 60 tra viceministri e sottosegretari. Divieto di nominare condannati con pena superiore all'anno.
26) Ci si può candidare solo nel colleggio di nascita e/o di residenza da almeno tre anni, o nel collegio unico nazionale.
27) Per chi si candida al Parlamento: Divieto assoluto, pena la confisca, di possedere più del 10% più di 2 canali digitali di una rete Tv a carattere nazionale.
28) Il collaboratore-segretario del parlamentare deve essere assunto, anche se a tempo determinato, dalla Camera o dal Senato.
29) certezza delle pene. Galera effettiva per pena superiore all'anno. Premi speciali per buona condotta. No a indulti, se non fatti eccezionali
30) Nelle società azionarie è vietata l'autoassegnazione delle stock option. Gli stipendi dei manager devono essere approvati preventivamente dal consiglio di amministrazione e dall'ASSEMBLEA degli AZIONISTI, CON IL 66% dei voti validi.
PROPOSTE
31) Scrivere in Costituzione che alle elezioni Regionali, e Nazionali, almeno il 30% siano candidate donne.
32) L'unica immunità parlamentare accettabile è quella per le idee. Nessuna immunità per reati comuni, contro lo Stato e per qualsiasi altro reato.
33) Qualsiasi legge deve essere sicuramente corrispondente ai principi della Costituzione, altrimenti non può entrare in vigore. Se un partito chiede il giudizio di Costituzionalità la legge non entra in vigore se non dopo averlo avuto dalla Corte Costituzionale.
34) Fisco: galera effettiva, di 6 mesi di carcere, con pagamento delle spese, ogni 10.000 euro non dichiarati al fisco.
35) Lotta ai cartelli, per favorire la concorrenza. Al posto dell'Authority, occorre una commissione eletta direttamente dal popolo, per controllare i prezzi.
36) Vietare ai deputati, senatori, consiglieri regionali di esercitare altre attività durante il mandato, tantomeno altre cariche politiche.
37) Un canale RAI digitale deve essere gestito dai sindacati e dalle varie associazioni dei consumatori.
38) Nessun cittadino italiano o straniero, può possedere oltre il 50% delle azioni di una società televisiva o di un giornale, operante in Italia.
39) Referandum propositivi obbligatori, entro un anno dalla consegna delle firme.
40) Per le famiglie, con più di un figlio, stabilire assegni familiari per i figli, se il reddito è inferiore a 40.000 euro l'anno. Asilo nido gratuito dal secondo figlio in poi, con reddito inferiore ai 40.000 euro.
Proposte di riforme
41) Regolare per legge le competenze degli alti dirigenti di banche e società per azione. Vietati i premi se il bilancio è negativo. Vietato ai politici far parte del CDA dielle SpA.
42) Stabilire regole internazionali per i fondi e metterli sotto controllo costante di autorità sovranazionali.
43) ostacolare i paradisi fiscali, punendo chi vi deposita soldi senza validi motivi, per vantaggi fiscali, per scopi non consentiti. Confisca dei beni in Italia, a chi li usa in maniera truffaldina.
44) terreni per edificare a prezzi agricoli, comprati dal Comune e ceduti ai costruttori, con obbligo di vendere gli edifici a prezzi contenuti.
45 ) Per evitare che le fabbriche vadano all'estero occorre mettere dei freni. Occorre che sia vietata l'importazione se nelle fabbriche, in Cina o in altri Paesi, i lavoratori non hanno i diritti sindacali.
46) Occorre responsabilizzare i dirigenti RAI, che non rispettano le regole, facendo pagare a loro le multe.
47) Occorre impedire ai candidati, anche se eletti, di decidere sulla validità delle elezioni. Deve essere un'apposita commissione di magistrati a verificare le credenziali e a dichiarare l'ineleggibilità o l'avvenuta elezione secondo le regole.
48) Aliquote IRPEF proporzionate al reddito, esenzione fino a 16.000 euro, con un minimo del 20% , tra 16.000 euro ed i 20.000 ed un massimo del 50%, oltre i 400.000 euro l'anno di reddito.
49) Eliminazione del quorum per i referendum
50) Introduzione della democrazia diretta, con i referendum propositivi su richiesta di 250.000 elettori, con obbligo dello svolgimento, eventualmente previo assenso della Corte Costituzionale, entro un anno dalla presentazione del testo con le 250.000 firme.
51) I tempi di prescrizione dei reati devono essere quelli della media europea. Sono incostituzionali tutte le leggi che impediscono di arrivare alla sentenza definitiva. La Prescrizione cessa di agire a inizio del processo, per non tentare di rallentare il processo per fare intervenire la Prescrizione.
52) Divieto totale di costruire con il sistema del project financing per Comuni, Province e Regioni, dato che i lavori fatti finora sono costati almeno 5 volte il valore reale. Lo Stato può farlo ma solo a prezzi nella media europea. Ogni lavoro và preventivamente sottoposto all'approvazione della Corte dei Conti.
STORIA RECENTE
TRAVAGLIO SPIEGA CRAXI: http://spacepress.wordpress.com/2009/01/07/bettino-craxi/
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 1 http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 2 http://it.youtube.com/watch?v=eoue61XDw6k
LE BUGIE DI BERLUSCONI: http://it.youtube.com/watch?v=0YcztkyDPYc
BORSELLINO intervistato PRIMA DI MORIRE http://it.youtube.com/watch?v=DN9iM-7DSlo
BERLUSCONI E DELL'UTRI http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
Dell'Utri, Berlusconi e i boss siciliani: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/03/09/quando-dellutri-incontrava-boss-milano/192237/
LA PAPPATORIA: TAV NAPOLI-ROMA http://it.youtube.com/watch?v=NpS8acymTQg
Corruzione E TAV: http://it.youtube.com/watch?v=l1i0yOY_qLE
NOTIZIE http://it.youtube.com/watch?v=sOh_NBuf7WQ
I pentiti E BERLUSCONI http://www.youtube.com/watch?v=1yySraMnHPg
Libero Provenzano e Ilardo Che vuole Parlare Ucciso:
http://www.youtube.com/watch?v=VCBfT5ANcuo
CANDIDATURA DEL PDL: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-13/vernola-intervista/vernola-intervista.html
Ciancimino: I SOLDI DELLA MAFIA PER FARE Milano2:
I PENSIERI DI BOSSI SU BERLUSCONI ED ALTRE IDEE LEGHISTE
GLI INCIUCI DELLA VOLPE DEL TAVOLIERE, MASSIMO D'ALEMA:
UN GRANDE : Travaglio
Storia di Berlusconi e i mafiosi 1
http://www.youtube.com/watch?v=v_63LZA9qUE
Storia di Belusconi e i mafiosi 2
http://www.youtube.com/watch?v=-rDQ61o-Scg&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=rIgmWlQQvIg
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/servizio-pubblico-travaglio-su-pd-e-pdl-guerra-civile-che-non-ce-dei-20-anni/230741/
Le menzogne di Berlusconi
L''unione fa la forza
IL POPOLO DEVE STARE UNITO E VOTARE PER UN PARTITO CHE CURI GLI INTERESSI DI TUTTI E NON DEI POTERI FORTI.
I PARTITI DEL CENTROSINISTRA, PER FARE GLI INTERESSI VERI DEI LAVORATORI A REDDITO FISSO, DEI PENSIONATI E DEI CONSUMATORI, DEGLI AMMALATI, NON DEVONO AVERE FINANZIAMENTI DA CITTADINI PRIVATI SUPERIORI AI 1000 EURO ALL'ANNO.
I PADRONI DEL VAPORE:
http://www.beppegrillo.it/2009/03/diretta_da_brux/index.html?s=n2009-04-01
http://www.youtube.com/watch?v=ZnLNtJJQEik
COMBATTIAMO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
CHE SI E' INSERITA NELLE ISTITUZIONI.
PROGRAMMA MOVIMENTO 5 STELLE:
http://www.beppegrillo.it/2010/02/il_programma_de_1/index.html?s=n2010-02-18
Ho un sogno: far eleggere una ASSEMBLEA COSTITUENTE composta da 51 cittadini esperti, semplici cittadini, che poi non si candideranno a cariche politiche, affiancati da 10 politici. Questa Assemblea deve scrivere le regole a cui i politici dovranno attenersi. Il Parlamento non potrà modificarle. Lo potrà fare solo una nuova Assemblea di cittadini, non politici e le modifiche dovranno essere confermate da un referendum.
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Messaggi del 13/06/2008
Il Governo ha violentato una norma necessaria ai magistrati. La proposta varata dal Cdm è solo una parziale marcia indietro rispetto agli annunci dei giorni scorsi, ed è grave.
Alcune disposizioni sono illogiche, contraddittorie e controproducenti. Di fatto rendono più difficile un’intercettazione che è doverosa per la magistratura e necessaria per contrastare la criminalità. Ecco alcune perle:
1) Il Governo intende limitare l’intercettazione ai reati da dieci anni in su e quindi rimangono fuori fattispecie di reato come il falso in bilancio, l’evasione fiscale, i reati societari in genere e la truffa aggravata ai danni dello Stato. Insomma proprio i reati tipici della “casta”. Non si capisce la ragione di questo o meglio la si capisce benissimo. E’ stata tolta ai magistrati la possibilità di intercettare proprio per quei cinque, sei reati limitati alla solita categoria di persone molto vicina agli interessi del Cavaliere.
2) Per il Governo, l’ intercettazione deve essere autorizzata da ben tre giudici, collegialmente. Noi dell’Italia dei Valori non condividiamo questa impostazione. Infatti la proposta è incongruente rispetto al fatto che attualmente nell’ordinamento giudiziario è previsto il giudice unico per decisioni finali, come la sentenza. Abbiamo, dunque, da una parte il giudice unico che può decidere la condanna definitiva di una persona, dall’altra occorrono ben tre giudici anche per attivare le indagini preliminari. Soprattutto non siamo d’accordo perché quando si prendono decisioni che aumentano il lavoro dei magistrati bisogna anche creare le strutture e le condizioni che le supportano.
Con lo stesso numero di giudici, con lo stesso numero di procedimenti in corso, ma senza riforme in ordine all’accelerazione dei processi, si finisce per imporre un alto carico di lavoro. Per cui, giorno dopo giorno, le stesse persone hanno un maggior numero di lavoro e i processi rallentano ancora di più invece di essere abbreviati.
3) Il Governo ha previsto che i risultati delle intercettazioni per il procedimento penale non possano essere utilizzati in altri procedimenti. Questo lo contestiamo decisamente, proprio nel merito: riteniamo assurdo che mentre si ascolta un’intercettazione per uno specifico reato, tanto grave da aver messo l’utenza sotto controllo, se si vengono a scoprire elementi di prova in ordine ad un altro reato per cui si sta procedendo in un differente procedimento penale, non si possano utilizzare. Paradossalmente noi potremmo avere nei confronti dello stesso soggetto una Procura della Repubblica che procede per omicidio e la stessa Procura, ma con un altro pubblico ministero con un altro fascicolo che procede per accusa di rapina. Ad esempio: se un soggetto, indagato per omicidio, riceve una telefonata dalla quale si evince che lo stesso ha commesso un ulteriore e differente reato, non si può utilizzare l’intercettazione per l’altro procedimento. Quindi, la norma proposta dal Governo è un assurdo che serve solo ad impedire ai magistrati di utilizzare la nuova prova emersa dalla conversazione.
4) Il Governo ha previsto che “sic et simpliciter” il risultato delle intercettazioni telefoniche non possa esser reso noto all’opinione pubblica prima dell’inizio del dibattimento.
Noi dell’Italia dei Valori non lo condividiamo. Vogliamo ricordare che il dibattimento comincia dopo l’udienza preliminare e quindi può cominciare anche dopo anni dal fatto commesso. Bene, allora dobbiamo distinguere le telefonate utili per le indagini da quelle inutili, che non servono.
Delle telefonate utili alle indagini e che facciano capire all’opinione pubblica cosa sta accadendo nel nostro Paese, dobbiamo stabilire, solo per ragioni di segreto investigativo, che non possono essere pubblicate fino a quando non sono conosciute dall’interessato. Ma nel momento in cui vengono conosciute dall’interessato, come ad esempio per un provvedimento di misura cautelare, a seguito di deposito, è bene che l’opinione pubblica sappia, perché siamo in uno stato democratico, chi e perché viene messo sotto indagine dalla magistratura e di cosa sia accusato. Ad esempio, secondo la proposta del Governo, casi come quello della clinica di Santa Rita a Milano non avremmo potuto conoscerli fino al momento dell’inizio del dibattimento. Credo, invece, necessario che l’opinione pubblica debba sapere in tempo cosa stia accadendo, senza aspettare l’inizio del processo.
Altra cosa, invece, e totalmente diversa, sono le telefonate per fatti ininfluenti, in cui ben vengano gli atti di segretezza.
Allora è giusto che chi ha divulgato l’intercettazione venga accusato, e non tanto i giornalisti che la rendono nota all’opinione pubblica.
5) E’ falso che le intercettazioni siano consentite per i reati relativi alle indagini su mafia e terrorismo. Infatti rimangono fuori falsa testimonianza e altri reati connessi.
Noi dell’Italia dei Valori faremo sentire le nostre ragioni dentro e fuori dal Parlamento e, nel caso di conversione del provvedimento in legge, proporremo un referendum.
Così il Governo capirà che i cittadini non considerano queste norme una garanzia alla loro sicurezza.
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PROIBIRE LE INTERCETTAZIONI, CHE SONO FONDAMENTALI IN MOLTE INCHIESTE, E' PEGGIO DELL'INDULTO. AMMETTERLE SOLO PER REATI CON PENA MASSIMA 10 ANNI VUOL DIRE LASCIARE IMPUNITI MOLTISSIMI REATI, COME QUELLI CHE SONO STATI SCOPERTI SULLA PARMALAT, SULLA CASA DI CURA PRIVATA SANTA RITA, RAPINE, FURTI, SCHIAVISMO, TUTTI I REATI DEI DIRIGENTI.
BOSSI, PER BERLUSCONI, SI STA METTENDO A 90° .
SI E' PROPRIO BEVUTO IL CERVELLO!!!
PREPARIAMO I FORCONI!!!
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Emanuele Macaluso e Giorgio Napolitano, con la loro area migliorista si sono sempre definiti “garantisti” e lo hanno dimostrato più volte, mica si può dire che lo si scopra oggi. Loro vedevano Craxi come un grande statista con cui il PCI doveva allearsi senza esitazione, alla faccia della Questione Morale posta da Enrico Berlinguer, D'altronde qualche loro uomo, a Milano come in Sicilia – leggi parte 1 -, lo abbiamo visto, no?
Emanuele Macaluso si è sempre contraddistinto, bisogna dargliene atto in questo suo “garantismo”, per lui Bettino Craxi è morto esule, peccato che era un latitante, condannato in via definitiva ad una pesante pena detentiva per i gravi reati commessi. Secondo lui il problema di Tangentopoli non erano i politici che rubavano ma i magistrati che indagavano. Macaluso ne è sempre stato fermamente convinto tanto da dichiarare, tra l'altro: “Mi Pare che alcuni magistrati si siano messi in testa di fare la rivoluzione, di cancellare la classe politica. Può anche darsi che ci sia un disegno destabilizzatore”.
Ma lui si è prodigato sempre a sostegno degli altri imputati eccellenti, naturalmente. Per Marcello Dell'Utri ad esempio nel 1999 rilanciò le motivazioni che avevano evitato, sempre sotto la presidenza della Camera del diessino Luciano Violante, nel 1998, l'arresto a Cesare Previti. Per precisione dichiarò: “Se sedessi ancora in Parlamento, voterei contro l'arresto di Dell'Utri. I fatti sono avvenuti alcuni anni fa: Dell'Utri avrebbe avuto tutto il tempo di inquinare le prove. Se non l'ha fatto finora, che motivo c'è di sbatterlo in carcere? Il fumus persecutionis non va visto solo nei confronti della persona, ma dell'istituzione Parlamento...”
Davvero straordinario il signor Macaluso: come per il caso Contrada per lui quello che conta, quello che fa fede, è solo la dichiarazione delle “vittime” dei giudici, perché lui è un “garantista” a prescindere dalle prove, dai fatti provati e dalle sentenze (anche se definitive!) - salvo che, naturalmente, non siano sentenze di assoluzione. Se il condannato in via definitiva si proclama innocente tale è, indiscutibilmente, e, quindi, richiamare la sentenza ed eseguire la pena detentiva stabilita dopo i tre gradi di giudizio (stando al minimo dei passaggi di giudizio) è un accanimento, una cattiveria di Stato.
Come per Contrada per Macaluso non si devono guardare le carte processuali! Il signor Macaluso parla sempre a prescindere e così le condanne definitive di Craxi non esistono, i perpetuati tentativi di Dell'Utri di inquinare le prove non esistono, gli elementi probatori inconfutabili sull'adesione di Giulio Andreotti al sodalizio mafioso con Cosa Nostra non esistono, e così via per tutti gli imputati eccellenti, che per lui sono povere vittime di una persecuzione giudiziaria quando non di un complotto destabilizzante!
Anche Giorgio Napolitano è l'attuale Presidente della Repubblica. E lui che ha dato incarico a Clemente Mastella di istruire la pratica per la grazia a Bruno Contrada (che oggi pare, dopo le sbandierate, non sia mai stata richiesta – stando alle ultime dichiarazione dei legami del Contrada che invece vogliono la revisione processuale e parlano di “supplica” per ragioni umanitarie), e che tra l'altro ha tenuto a precisare, con un comunicato ufficiale per rispondere alle opposizioni alla grazia per Contrada, che “Il Quirinale conosce bene le procedure”. Napolitano, come il suo fedele compagno Macaluso, ha sempre tenuto coerenza al suo essere un “garantista”.
Quando era Presidente della Camera, durante Tangentopoli, “evitò la 'profanazione' del Parlamento”. Infatti Giorgio Napolitano fece mettere alla porta la Guardia di Finanza che aveva chiesto copia, agli Uffici, dei bilanci dei partiti depositati in Parlamento. Una lesa maestà inaccettabile che vide tutti i Partiti a Montecitorio insorgere, con il Presidente della Camera, contro il Pool di Mani Pulite. La cosa curiosa è che su mandato della Procura di Milano non chiesero altro che copia di bilanci pubblici già pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e quindi non si comprende proprio dove siano le violazioni, l'attacco, la profanazione del Parlamento. Ma tanto è che Giorgio Napolitano, in veste di Presidente della Camera dirama anche un comunicato ufficiale in cui afferma che: “ Preciso che si è chiesta in maniera irrituale agli uffici della Camera, da parte di Ufficiali della Guardia di Finanza, su invito della Procura di Milano, copia di atti peraltro già pubblicati per obbligo di legge sulla Gazzetta Ufficiale. La segreteria della Camera ha contestato l'irritualità e l'incomprensibilità di tale passo ufficiale. Il procuratore capo di Milano ha espresso a nome del suo ufficio formali scuse”. Peccato che questo sia solo frutto delle valutazioni del Presidente della Camera, Giorgio Napolitano, e non della Procuratore Borrelli che ribadisce invece che la Procura di Milano non ha commesso nulla di censurabile. Ma Napolitano è sempre stato come Macaluso, un “garantista”, quindi ha garantito che i tempi della giustizia si allungassero, ha garantito uno schiaffo istituzionale alla Procura di Milano, garantendo che documenti pubblici non fossero consegnati alla Guardia di Finanza – e quindi ad una Procura della Repubblica –. Qualche malizioso potrebbe pensare che tale rifiuto a consegnare i bilanci dei partiti (che per legge devono essere pubblici) derivasse dal fatto che i bilanci dei partiti sono un concentrato straordinario di falsi in bilancio ed in allora non era ancora in vigore la “legge vergogna” che depenalizzava il falso in bilancio. Ma anche se fosse... bisogna pur essere un po' “garantisti”, o no?
Giorgio Napolitano ha dato prova del suo essere un “garantista” doc, soprattutto quando era Ministro degli Interni. Il terreno delle indagini sulla mafia è quello, stando ai fatti, da lui prediletto. Nel 1997 proprio per sua iniziativa quale capo del Viminale vengono depotenziati e polverizzati sul territorio i corpi speciali di polizia (SCO), carabinieri (ROS) e Guardia di Finanza (GICO), con un progetto che sembra la fotocopia di quello rinvenuto nel 1994 all'agente di cambio plurinquisito Giancarlo Rossi (l'amico di Previsti - di cui è stato anche consulente al Ministero della Difesa-, Dini e tanti altri).
Mentre Napolitano era il titolare degli Interni, il Mestro Venerabile della loggia eversiva P2, Licio Gelli, nel giorno dell'ennesima condanna definitiva della Cassazione nei suoi confronti, fugge tranquillamente all'estero. Al Viminale probabilmente non volevano far sentire un atteggiamento troppo "oppressivo" dello Stato verso il Gelli, non sia mai... si è dei "garantisti"! L'unica personalità nazionale a prendere netta posizione e chiedere le dimissioni di Napolitano è stato Paolo Flores d'Arcais, il direttore di MicroMega. D'altronde nello schieramento politico era difficile trovare qualcuno che le chiedesse (e pretendesse) le dimissioni, visto che da destra a sinistra, ormai tutti hanno adottato - e via via approvato in Parlamento - quasi tutto il programma di "rinascita democratica" della Loggia massonica coperta P2 di Licio Gelli, quindi se proprio dovevano esprimersi avrebbero ringraziato il Viminale ed il Ministro, non vi pare?
Giorgio Napolitano ha avuto anche il “merito” della riforma della legge sui Collaboratori di Giustizia – che lui amichevolmente chiamava “pentiti” -, quella che da quando è in vigore disincentiva la Collaborazione di Giustizia.
Probabilmente si è ispirato ad una grande “personalità” come quella di Giulio Andreotti – con il quale più volte è intervenuto a presentazioni di libri, anche insieme all'inseparabile Macaluso -. Andreotti, infatti, si lamentava dei “pentiti”, nulla di personale naturalmente, un giudizio estraneo al fatto che molti “pentiti” con la loro collaborazione hanno contribuito, insieme agli elementi probatori documentali, a far sì che venisse accertata la sua colpevolezza (con prescrizione) per associazione mafiosa con Cosa Nostra del senatore a vita sino alla primavera del 1980 (sentenza confermata in Cassazione!).
Così la riforma - studiata da Napolitano con l'Avvocato – quindi Ministro della Giustizia- Giovanni Maria Flick - nel 2001 diventa legge con il plauso del Polo di Berluscono-Previti-Dell'Utri. Il presupposto dichiarato da Napolitano era: “i pentiti in Italia sono troppi”. Quindi per prima cosa devono dire tutto – ma proprio tutto –, e fornire indicazioni precise per l'individuazione dei riscontri, entro sei mesi. Dopodiché, anche se dovessero ricordare particolari decisivi per far luce su stragi e delitti, il tempo è scaduto. Questo capolavoro di legge stabilisce anche una serie di sbarramenti e controsbarramenti che rendono difficilissima l'assegnazione della protezione, sia per i Collaboratori sia anche per i Testimoni di Giustizia. Gli effetti li vediamo, le collaborazioni sono crollate, i testimoni vivono peggio che in una galera, i morti ammazzati tra testimoni, collaboratori e parenti sono tornati una rapida soluzione per le mafie, le intimidazioni verso quanti devono recarsi in Aula, al dibattimento, per confermare quanto verbalizzato (e già riscontrato come vero!) - grazie all'altra grande intuizione del cosiddetto “Giusto Processo” nella Costituzione - hanno portato all'effetto della diserzione della udienze o alle dichiarazioni di “non conferma”, così che tutto il lavoro investigativo e giudiziario diventa carta straccia.
Non c'è davvero che dire... sono davvero “garantisti”... a prescindere dalle responsabilità degli imputati, basta che siano, naturalmente, eccellenti!
FONTE CASA DELLA LEGALITA' E CULTURA:
http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1789&Itemid=27
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Abolire le intercettazioni, dicendo che costano troppo o che disturbano la privacy di cittadini, è una grande fesseria per aiutare i coletti bianchi che fanno reati, come Tanzi, Berlusconi e amici vari. Fate schifo e vi fate fregare, perché perderete centinaia di migliaia di voti in un colpo solo!
Le intercettazioni devo essere fatte con macchinari disponibili in ogni procura e l'80% del costo va al noleggio, anche si si utilizzano poco. Gli 8 milioni spesi per la scalata all'Antonveneta hanno reso 340 milioni di euro!!! I numeri che la PDL dà sull'America sono falsi. Solo ECHELON fa milioni di intercettazioni in tutto il mondo.
LE INTERCETTAZIONI SONO UTILISSIME ALLA GIUSTIZIA. E' SUFFICIENTE PUNIRE CHI PUBBLICA COSE PRIVATE O COPERTE DA SEGRETO ISTRUTTORIO.
Vergognatevi a mettervi sempre a 90° per Berlusconi.
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Inviato da: Vianello
il 02/10/2018 alle 01:20
Inviato da: GRIMALDI
il 20/04/2018 alle 21:56
Inviato da: jean
il 13/11/2016 alle 19:00
Inviato da: VALENTINO BARGELLINI
il 06/12/2015 alle 11:33
Inviato da: VALENTINO BARGELLINI
il 06/12/2015 alle 11:32