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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 05/02/2009

Misterunpercento, Berlusconi,mister unpercento,

Post n°815 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da albert.z

SORU E BERLUSCONI A CONFRONTO

 

Ricordo a “Mister unpercento Berlusconi” alcuni dettagli che forse sfuggono alla sua memoria.
Soru non utilizza concessioni pubbliche delle frequenze televisive, fonte di enormi guadagni, pagando le briciole dell’1% di fatturato di RTI agli italiani.
Soru non era sodale di Craxi e tesserato alla P2.
Soru non ha finanziato illecitamente Craxi per costruire la fortuna delle sue aziende.
Soru non si difende dalla concorrenza di Sky portando l’IVA dal 10 al 20%.
Soru non ha assoldato Cesare Previti per corrompere i giudici di un processo.
Soru non ha depenalizzato il falso in bilancio.

 
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Intercettazioni: i silenzi non saranno compresi

Post n°814 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da albert.z
 



napolitano_intercetta.jpg


Pubblico una lettera inviatami da Massimo Donadi, capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori, sul disegno di legge sulle intercettazioni presentato dal Governo. Lettera che condivido.


"Caro Antonio, "


con il disegno di legge sulle intercettazioni, il Governo ha avverato la profezia di Julius Von Kirchmann: “Un tratto di penna del legislatore e intere biblioteche diventano carta straccia”. Solo che, in questo caso, a diventare carta straccia sarà la legalità e lo stato di diritto in questo Paese.
Con il disegno di legge sulle intercettazioni, il Governo di fatto ha “falcidiato” uno strumento fondamentale nelle mani dei magistrati per tutelare i cittadini di fronte ad ogni forma di criminalità e corruzione. Per andare oltre ad un’immagine a te cara, questa volta non basta dire che è come togliere il bisturi dalle mani di un chirurgo ma che al chirurgo gli vogliono proprio amputare le mani.


Sono tre i passaggi “perversi” di questo disegno di legge che metteranno a serio repentaglio la sicurezza di milioni di cittadini e che consentiranno alla criminalità organizzata di prosperare indisturbata.
Primo. Da oggi per i reati puniti con meno di 10 anni le intercettazioni sono state di fatto abrogate perché per poterle disporre occorre di fatto che si sia già provata la colpevolezza dell’indagato. Piuttosto che intercettarlo, dunque, lo si andrebbe proprio ad arrestare.
Secondo. Fissare a 60 giorni il termine massimo per le intercettazioni, significa che, se al 59 giorno, se si scoprono ulteriori complici, tutto viene vanificato. Insomma, chi delinque continuerà indisturbato a farlo.
Terzo. Se, nei casi di estorsione, il Governo pretende che sia la persona offesa a chiedere le intercettazioni, in realtà come il Sud del nostro Paese, la battaglia contro il pizzo sarà vanificata per sempre.
Per tutte queste ragioni, ritengo che la riforma delle intercettazioni sia un atto di eversione costituzionale, un attentato alla sicurezza dello Stato, un resa definitiva del Paese alla mafia, alla camorra, alla ‘ndrangheta.


Di fronte a questo scempio, che segna la vittoria di Berlusconi e dei falchi oltranzisti, non ci sono giustificazione degli alleati che tengano. E’ la sconfitta, senza mezzi termini, di Fini, di An, della Lega e di tutti quelli che, a parole, si professano e si dichiarano difensori della legalità. E’ il più grande regalo della storia del nostro Stato ad ogni forma di criminalità.
Ebbene, di fronte a tutto questo, ci aspettiamo, anzi, diamo per scontato, che le più alte cariche dello Stato, si opporranno a questa tragica scelta. Perché questa legge è ancora più grave del lodo Alfano, perché se il lodo Alfano è una norma eticamente vergognosa poiché garantisce l’impunità ad un uomo, questa sulle intercettazioni è socialmente devastante perché compromette la sicurezza e la libertà di milioni cittadini. Ed è proprio per questa ragione che siamo convinti che tutte le più alte cariche dello Stato comprenderanno che qui sono in gioco valori fondamentali di fronte ai quali, questa volta, silenzi o i mancati contrasti non saranno compresi in quanto rappresenterebbero un danno per il Paese.


Per il supremo rilievo dei valori in campo, il dibattito intorno a questa legge rappresenterà un punto di svolta nella vita democratica e nel confronto politico e istituzionale del Paese. Per questa ragione, le uniche posizioni possibili potranno essere quelle di chi sostiene la legalità o di chi la legalità la infrange, di chi questa legge la contrasta e la combatte, nelle forme e nei modi che appartengono al proprio ruolo, e di chi questa legge la consente o la avvalla. Nel mezzo, questa volta, nessuno si potrà collocare. Perché questa volta un mezzo non c’è.


Massimo Donadi



 
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CORTE DEI CONTI, CASTA POLITICA, PORCATA

Post n°813 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da albert.z
 

 

4 Febbraio 2009 La Corte dei Conti sotto controllo

video_stella.jpg

La Corte dei Conti ha il compito di accertare i danni cagionati allo Stato o altro ente pubblico dai suoi agenti e condannare i responsabili al risarcimento. E' un organo di controllo che verifica come sono spesi i nostri soldi, le tasse che paghiamo. Gli amministratori pubblici e i politici stanno impiegando tutto il tempo di questa legislatura a mettere sotto controllo i loro controllori. Dopo la magistratura ordinaria ora tocca alla Corte dei Conti.
Vizzini, presidente della Commissione affari costituzionali, ha inserito un emendamento nella legge Brunetta. Vizzini non ha un minuto per esaminare la proposta di legge "Parlamento Pulito" firmata da 350.000 cittadini italiani, ma il tempo per un emendamento per salvare il culo ai suoi colleghi lo trova sempre. L'emendamento porcata di Vizzini mette i magistrati della Corte dei conti sotto il controllo dei politici. Potranno fare ciò che vogliono dei nostri soldi con la sicurezza che nessuno li controllerà.
Qualcuno parla di dittatura morbida o di nuovo fascismo, niente di tutto questo. Questi pensano solo ai soldi.

 
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ITALIA, PARADISO DEI DELINQUENTI

Post n°812 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da albert.z
Foto di albert.z

Con il falso in bilancio,l'abolizione delle verifiche sull'evasione fiscale,la Cirielli e la Pecorella ecc, Berlusconi ha cancellato lo stato di diritto e aperto lo stato dell'abuso e della licenza a delinquere dei potenti.Ma ora,dopo il Lodo Alfano e con il divieto d'intercettare le forze criminali che possono agire indisturbate,Berlusconi ha rotto ogni argine alla difesa contro la criminalità.

Dovranno essere tre giudici a concedere le autorizzazioni alle intercettazioni

Se ci sono venti magistrati in tutto il tribunale, come se ne fa a trovare uno che fa il GIP, uno che il Gup, tre che fanno il riesame, tre che fanno le udienze e ora addirittura altri tre al posto di uno che decidono sulle intercettazioni.
E' evidente che non ce ne sono, ce ne dovrà essere uno che fa più ruoli in commedia. Risultato: diventerà incompatibile perché verrà ricusato: “tu non puoi decidere sulle mie intercettazioni perché mi hai già arrestato. Non puoi decidere sul mio arresto perché mi hai già intercettato. Non puoi decidere sul sequestro delle mie carte, perché hai già deciso sulle mie intercettazioni. Non puoi giudicarmi in aula, perché eri il mio GIP”. Si crea un intrico di incompatibilità per cui si creerà la paralisi completa in quel tribunale e non si riusciranno a trovare tre giudici che non si siano occupati del caso affinché possano decidere sulle intercettazioni, sugli arresti, sul processo.

 
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