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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Parlamento pulito: no a impunita'

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PRAGMATISMO

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NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 21/05/2009

Si dice il corrotto ma non il corruttore

Post n°872 pubblicato il 21 Maggio 2009 da albert.z
 

di MARCO TRAVAGLIO. “Beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno”. Lo dice Gesù all’apostolo Tommaso, che ha dovuto infilare la mano nella piaga del costato per credere nella resurrezione. Il processo Berlusconi-Mills (noto a tutti, grazie a un’informazione serva, soltanto come il “processo Mills”: si diceva il corrotto, ma non il corruttore) non ha nulla di spirituale né di trascendente. E’ una sporca storia di corruzione, il paradigma del modus operandi di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Un grande corruttore che ha sempre comprato tutto e tutti, avendo sempre avuto la fortuna di incontrare gente comprabile. lI suo gruppo comprava la Guardia di Finanza perché chiudesse gli occhi sui libri contabili taroccati. Comprava politici, da Craxi in giù, in cambio di leggi à la carte. Comprava giudici, da Vittorio Metta in giù, per vincere cause civili perdute in partenza, come quella che scippò la Mondadori a De Benedetti per dirottarla nelle mani del Cavaliere. Pagava persino la mafia, per motivi facilmente immaginabili. Per sapere tutto questo non era necessario attendere la sentenza di ieri: bastavano tutte le altre, emesse negli ultimi 15 anni nella beata indifferenza della quasi totalità della stampa e della totalità della televisione, per non parlare della cosiddetta opposizione. Ora il Tribunale di Milano ci informa che il Cavaliere comprò con 600 mila dollari anche un falso testimone, il suo ex consulente inglese David Mackenzie Mills (che gli aveva costruito un sistema di 64 società occulte, nei paradisi fiscali), per garantirsi “l’impunità e i profitti” nei processi Guardia di Finanza e All Iberian. Il tutto nel 1998-99, quando era già travestito da politico, aveva già guidato un governo e si accingeva a guidarne altri due. Ma anche questo si sapeva da anni. O meglio: lo sapeva chiunque avesse dato un’occhiata alle carte del processo o ne fosse stato informato. La sentenza doveva semplicemente sanzionare penalmente una condotta già assodata. Perché uno dei due protagonisti, David Mills, aveva confessato tutto al suo commercialista Bob Drennan, in una lettera che pensava sarebbe rimasta top secret: “… la mia testimonianza (non ho mentito ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) aveva tenuto Mr B. fuori da un mare di guai nei quali l’avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo… Nel 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi… 600 mila dollari furono messi in un hedge fund… a mia disposizione…”. Purtroppo per lui (e per “Mr B.”), Drennan lo denunciò al fisco inglese, così la lettera finì sul tavolo dei pm milanesi. Interrogato a botta calda, Mills confessò a verbale che era tutto vero, salvo poi ritrattare con una tragicomica e incredibile retromarcia. La sentenza di ieri aggiunge la sanzione a ciò che chi voleva o poteva sapere già sapeva: il nostro presidente del Consiglio è, per l’ennesima volta, un corruttore, per giunta impunito per legge. Ha comprato un testimone in cambio di una falsa testimonianza. Un reato commesso per occultarne altri, a loro volta commessi per nasconderne altri ancora. Ora che è di nuovo al governo, per garantirsi l’impunità non ha più bisogno di corrompere nessuno: gli basta violare la Costituzione con leggi come la Alfano, approvata e promulgata nell’indifferenza di chi avrebbe dovuto contrastarla e respingerla. La stessa indifferenza, salvo rare eccezioni, ieri ha accolto un verdetto che in qualunque altro paese avrebbe portato su due piedi all’impeachment. Lo stesso silenzio di Mills. Che però, almeno, si faceva pagare bene.

 
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La storia del sant'uomo Silvio Berlusconi

Post n°871 pubblicato il 21 Maggio 2009 da albert.z

Per chi vuole avere un'idea di chi è Silvio Berlusconi, senza spendere soldi, va su Wikipedia :http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_BerlusconiLì c'è la sua storia giudiziaria e ci si fa un'idea di come funziona la Giustizia in Italia. Si tenga presente che Silvio ha fatto cambiare qualche legge, come il falso in bilancio, depenalizzandolo, ha ridotto i tempi di prescrizione dei suoi reati, si è fatto fare una miriadi di leggi ad personam, per restare pulito come un bimbo e diventare ricco come Creso.Con il sostegno dei suoi compari può dominare ed imporre la sua legge agli altri: i dipendenti pagano le tasse, gli altri le pagano solo se lo vogliono. Grazie ad una serie di condoni di vario tipo, di sedi nei paradisi fiscali e di detrazioni di ogni tipo, gli industriali dichiarano meno degli operai e spesso risultano anche in perdita, ma viaggiano con supermacchine, alloggiano in liussuose ville e hanno panfili da nababbi. Inoltre,grazie all'azione continua di lavaggio al cervello delle sue tv e dei vari giornali di sua proprietà o di parenti, lo votano perfino le casalinghe e i pensionati e gli operai! Certo, che la sinistra, con le sue leggi antioperai e anti impiegati, come la legge Treu, gli aiuti di Craxi, di D'Alema, Andreotti, Buttiglione, Prodi........ l'ha aiutato molto a vincere. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ma se ne sono accorti che è stata colpa loro?

 
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