Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 19/06/2009

LA BRAMBILLA DEL '91 E' CAMBIATA: ORA E' MINISTRA.

Post n°889 pubblicato il 19 Giugno 2009 da albert.z

Berlusconi dovrebbe spiegarci quali sono i criteri per scegliere le ministre.

 
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SILVIO AMMALATO.

Post n°888 pubblicato il 19 Giugno 2009 da albert.z
 
Foto di albert.z

 IL CAPACE DI TUTTO SILVIO NON ESITA DI FRONTE A NIENTE: FA LA COMUNIONE NONOSTANTE SIA STATO DIVORZIATO!

IL NOSTRO PREMIER ACCUSATO DI ESSERE UN PUTTANIERE HA UN MODO SOLO DI DIFENSDERSI: SPORGERE QUERELA E FARE CHIAREZZA.

DOVRA' DIMOSTRARE CHE HA DATO I SOLDI,  SOLO PERCHE' E' UN GENEROSO ED ESSENDO STATO OPERATO ALLA PROSTATA, HA AVUTO COME CONSEGUENZA L'IMPOTENZA E NON HA CONSUMATO, A VOLTE SUCCEDE.

POVERO SILVIO. DOVRA' CHIEDERE GIUSTIZIA PROPRIO AI GIUDICI, CHE LUI HA SEMPRE DEFINITO DEGLI ANORMALI, GENTE CHE FA IL MALE, COME I DELINQUENTI O I DENTISTI. SOLO CHE I DENTISTI OGGI USANO L'ANESTESIA, I GIUDICI NO. 

VEDI VIDEO SOPRA, NEL RIQUADRO PASSAPAROLA.

 
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INTERCETTAZIONI. LETTERA A NAPOLITANO

Post n°887 pubblicato il 19 Giugno 2009 da albert.z
 

Signor Presidente,in qualità di rappresentanti dei deputati dell’opposizione, ci rivolgiamo a Lei quale supremo garante della nostra Costituzione.Intendiamo esprimerLe con forza il profondo disagio che sentiamo di fronte all’apposizione da parte del Governo della quindicesima fiducia, in questo ramo del Parlamento, in poco più di un anno di legislatura.Il grave abuso di uno strumento che la Costituzione e la legge n.400 del 1988 circondano di particolari garanzie e che deve considerarsi per sua natura di carattere straordinario, non sfugge a chi segue il quotidiano evolversi dei lavori parlamentari.La trasformazione di un istituto eccezionale nei rapporti Governo-Parlamento in un ordinario strumento di disciplina dei lavori parlamentari compromette pericolosamente l’equilibrio che la Costituzione disegna tra Governo e maggioranza e tra maggioranza e opposizione.E’ in corso un processo di azzeramento del diritto di emendamento parlamentare, anche quando esercitato in forme contenute, di vanificazione delle norme regolamentari che prevedono il voto segreto sui temi costituzionalmente più delicati, di pratica pericolosamente estensiva dei maxiemendamenti che trasformano intere leggi in provvedimenti da votare acriticamente in blocco. Altre ancora sono le preoccupazioni se questo modo di “appropriazione” governativa dei pochi disegni di legge parlamentari, si somma ad un uso della decretazione di urgenza del tutto nuovo non tanto nella quantità, quanto nella qualità della normazione prodotta.Poco più di due settimane orsono è stata posta per ben tre volte la questione di fiducia su un disegno di legge in materia di sicurezza ove risultavano disciplinati delicati profili attinenti ai diritti fondamentali, a questioni controverse in materia costituzionale, all’attuazione di norme comunitarie.Oggi la fiducia viene posta sul disegno di legge in materia di intercettazioni. Il disegno di legge viene liquidato da un maxiemendamento del Governo dopo un normale confronto parlamentare e di fronte ad un numero assolutamente fisiologico di emendamenti per l’Aula e con tempi rigorosamente contingentati. Il dubbio legittimo è che il Governo usi impropriamente l’istituto della fiducia come strumento di controllo della propria “amplissima” maggioranza!La materia ancora una volta è molto delicata. Il legislatore è chiamato ad un bilanciamento difficile tra le diverse esigenze costituzionali della giustizia e della persecuzione dei reati, della riservatezza dei cittadini e della fondamentale libertà di informazione. La proposta del governo manca clamorosamente questo obiettivo. A nostro parere, la norma che limita le intercettazioni all’esistenza di “evidenti indizi di colpevolezza” pregiudica il ricorso a questo strumento di indagine, con evidente pregiudizio delle indispensabili azioni di contrasto della criminalità da parte delle forze di polizia e della magistratura. Così pure il ruolo della libera stampa è compromesso nella perpetuazione dei diversi divieti di pubblicazione oltre il termine di durata del segreto investigativo e dalle sanzioni gravi per editori e giornalisti. Alcune norme modificano la legge sulla stampa e la recentissima legge (unanimemente approvata) sui servizi segreti, rendendo meno trasparente le necessarie attività di controllo.Le forze di opposizione si interrogano con fortissima preoccupazione sulla compatibilità di questo continuo ricorso alla fiducia con i principi costituzionali.Confidiamo, Signor Presidente, nel Suo intervento, nelle forme che riterrà opportune, per restituire pienezza di contenuti democratici al dibattito parlamentare sulle leggi.Antonello SoroMichele ViettiMassimo Donadi

 
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