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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi del 02/07/2009

CONTI PUBBLICI MOLTO NEGATIVI: RAPPORTO TRA DEFICIT E PIL AL 9,3% !

Post n°901 pubblicato il 02 Luglio 2009 da albert.z

I conti pubblici italiani subiscono sempre di più gli effetti della crisi e il nostro Paese si dimentica del rispetto dei parametri di Maastricht: nel primo trimestre del 2009 il rapporto tra il deficit e Pil è salito al 9,3%. Il dato più negativo dal 1999, anno in cui è cominciata la serie statistica dell'Istat.

Secondo l'istituto guidato da Luigi Biggeri, nei primi tre mesi dell'anno, l'indebitamento delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto 34 miliardi di euro. Nel primo trimestre del 2008 aveva invece raggiunto i 21,8 miliardi di euro.

Entrate e uscite. Nel primo trimestre 2009 le uscite totali sono aumentate in termini tendenziali del 4,6%. Il loro valore in rapporto al pil è stato pari al 49,2% (era al 45,6% nel corrispondente trimestre del 2008).Per quanto riguarda le uscite sono aumentate in termini tendenziali del 4,6%. Il loro valore in rapporto al pil è stato pari al 49,2% (era al 45,6% nel corrispondente trimestre del 2008).

Saldo primario. L'indebitamento al netto degli interessi passivi è risultato negativo e pari a 16,865 miliardi di euro (era -3,133 miliardi nello stesso periodo dell'anno scorso), con un'incidenza negativa sul pil del 4,6% (era -0,8% nei primi tre mesi del 2008). Il saldo corrente (ovvero il risparmio) è stato negativo e pari a 21,977 miliardi, contro il valore negativo di 11,257 miliardi dello stesso periodo del 2008, con un'incidenza negativa sul pil del 6% (era -3% nei primi tre mesi del 2008.

OLTRE ALLA CRISI, NON SI VUOLE COMBATTERE L'EVASIONE FISCALE, COSI' IL DEBITO AUMENTA E GLI INTERESSI DA PAGARE SALIRANNO ANCORA!

 
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D'ALEMA, QUINTA COLONNA DI BERLUSCONI

Post n°900 pubblicato il 02 Luglio 2009 da albert.z
 

La pubblicità dovrebbe servire per vendere. In Italia da vent'anni serve per comprare. E' un meccanismo semplice e contorto.

Tre frequenze nazionali su quattro sono assegnate da tempo immemore a un privato cittadino.

Il soggetto in questione è lo BERLUSCONI SILVIO che gode delle concessioni di Stato a condizioni agevolate. Molto agevolate.

 Per usarle paga l'uno per cento del fatturato.

E' come dare in concessione un nostro appartamento a qualcuno e accontentarsi dell'uno per cento dell'affitto che ne ricava.

Solo uno squlibrato o una persona che vuole ottenere altre contropartite lo farebbe.

Il Governo D’Alema nel 1999 lo ha fatto, con una legge ad hoc (pag. 32: legge 488, art.27 comma 9, del 23 dicembre 1999).

Il flusso di denaro ottenuto attraverso Publitalia è stato immenso. Da Publitalia è derivata Forza Italia.

Una creatura politica pubblicitaria. Che si è sviluppata con le tecniche di persuasione e di marketing della pubblicità. Un partito azienda nato per salvare l'azienda e, quindi, mantenere e aumentare il flusso pubblicitario. Anni fa fu predetto che l'Italia del futuro sarebbe stata plasmata dalle televisioni e non dai partiti e dalle ideologie. L'Italia di oggi è invece figlia della pubblicità. Dei suoi meccanismi. La pubblicità al potere.

Berlusconi invita a non fare pubblicità sui media catastrofisti.

E' come se dicesse di fare pubblicità solo sui media ottimisti che negano la verità economica. In sostanza: i suoi. E' un piazzista della pubblicità in un momento di crollo della pubblicità.

Le imprese controllate dallo Stato come l'ENI, le Ferrovie dello Stato, l'ENEL pagano fior di capitali in pubblicità. Quale investimento migliore, dal punto di vista politico, di Mediaset, la televisione commerciale del Presidente del Consiglio? E' un meccanismo straordinario. Soldi di imprese pubbliche finanziano una televisione commerciale che sfrutta frequenze pubbliche pagandole a prezzi di saldo.

Soldi che hanno consentito e consentono, la permanenza al Governo del padrone di quelle televisioni.

I soldi della pubblicità controllano la politica, l'informazione, producono l'omologazione di massa. Avviene in modo indiretto, per questo non ce ne rendiamo conto. Il punto di forza di questo sistema marcio fino all'impensabile è la pubblicità, usata come merce di scambio e di potere.

Un riciclaggio di favori, un pizzo legale e cercato. Non estorto, ma, anzi, offerto.

Una Repubblica Pubblicitaria non poteva finire che con lo spot becero e triviale che si svolge sotto gli occhi di un mondo sbalordito.

GEPPE GRILLO

LA GENTE COMUNE NON LO SA E CONTINUA A VOTARE A FAVORE DI UNO CHE E' STATO IL MIGLIOR AMICO DI BERLUSCONI. UNO CHE GLI HA PERMESSO DI ARRICCHIRSI SMISURATAMENTE SENZA PAGARE LE GIUSTE TASSE.

ATTENTI A D'ALEMA. LA SUA META E' QUELLA DI DIVENTARE SENATORE A VITA O PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!!!

 
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