Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

Messaggi del 09/12/2009

Berlusconi incontrò, a Milano, Stefano Bontade, capomafia del 1973 e per vari anni seguenti

Post n°1068 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da albert.z

Berlusconi incontrò il capomafia STEFANO BONTADE, presentatogli da Marcello dell'Utri!!!!!!!! A seguito di quell'incontro,Vittorio Mangano, mafioso al servizio di Bontade, venne ad abitare in villa con Berlusconi!

VEDI L'ANTEFATTO DI MARCO TRAVAGLIO:

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2396724&yy=2009&mm=12&dd=09&title=altro_che_spatuzza_berlusconi

http://www.beppegrillo.it/iniziative/passaparola/

ALTRO CHE SPATUZZA !!!

 

 
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Arriva un processo breve anche per mafia!

Post n°1067 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da albert.z
 

Nel cambio di marcia del Pdl c'entra la deposizione di Spatuzza
di LIANA MILELLA

ROMA -Il processo breve anche per la mafia e per il terrorismo. Esteso a tutti i reati, da quelli minori ai più gravi. Una grande e unica tagliola. Con la scusa di rendere costituzionale e rispettosa del principio di uguaglianza e del diritto a un identico trattamento una legge che, così com'è oggi, ha incassato più zeri in pagella di qualsiasi altra delle 19 leggi ad personam prodotte per il capo del governo e i suoi amici. Al punto che se ne sono resi conto perfino gli autori, gli avvocati del premier Niccolò Ghedini e Piero Longo, che giusto in queste ore, ufficialmente per correre ai ripari, stanno ideando un meccanismo che costringerà i giudici a far di conto per ogni tipo di reato.

I due studiano e riscrivono il ddl da capo a piedi prima della discussione al Senato. E dal restyling salta fuori la novità più clamorosa: anche per i processi sulla mafia e sul terrorismo i giudici dovranno rispettare una scadenza per ogni fase dibattimentale. Quanti anni per primo grado, appello, Cassazione? Cinque o sei come ipotizza qualcuno nel Pdl, oppure un tempo più ristretto, tra i tre e i quattro anni? È la scelta più difficile che al momento è ancora in bilico perché è legata alla scansione temporale da fissare per tutti i reati.

Ma il dato certo è che il meccanismo del processo breve cambia faccia perché cambiano gli obiettivi di Berlusconi. Il Cavaliere aveva commissionato una legge, due anni per ogni periodo del dibattimento, mirata esclusivamente a chiudere i suoi casi milanesi Mills e Mediaset. Gliel'hanno scritta e servita. Ovviamente da applicare subito, retroattiva. Per i reati con una pena fino a dieci anni il processo non può durare più di sei anni complessivamente. Depositata al Senato, firmata dai capigruppo del Pdl (Gasparri e Quagliariello) e della Lega (Bricolo), si è rivelata subito piena di "bachi". Hanno dovuto ammetterlo perfino quelli che l'hanno scritta. Dal Colle sono arrivati i primi segnali. L'impatto sui processi si è rivelato pesantissimo (dal 10 al 40% per il Csm, il 50% per l'Anm), nonostante i tentativi del Guardasigilli Alfano di minimizzarli ("Solo tra l'1 e il 9%"). A questo punto Berlusconi ha cambiato strategia e ha ordinato pure di cambiare la legge, perché tanto così com'era sarebbe stata prima fermata da Napolitano e poi comunque bocciata dalla Corte. Il premier ha virato sul legittimo impedimento, il lodo Costa-Brigandì, processi sospesi fino a sei mesi per presidente del Consiglio, ministri, sottosegretari, parlamentari, come misura temporanea per togliergli di dosso lo stillicidio delle udienze. Poi subito un lodo Alfano bis, quello che, sempre in queste ore, i tecnici del Pdl stanno mettendo a punto con l'ordine di rispettare fedelmente la sentenza della Consulta che ha bocciato il vecchio lodo.

 
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I PM e gli agenti arrestano i mafiosi nonostante i freni del governo

Post n°1066 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da albert.z
 
Foto di albert.z

Il governo ha tagliato vari miliardi alla Giustizia ed alle forze di polizia, per limitare la loro opera. Mancano i mezzi, i computer, i cancellieri, i pm nelle procure più difficili, la carta, la benzina per le auto della polizia, non pagano gli straordinari agli agenti, per impedire loro di impegnarsi nel loro lavoro. Fortunatamente i pm e gli agenti lavorano sodo e arrestano molti mafiosi!!!

Ora Ghedini, si dà da fare per impedire i processi anche quelli dei mafiosi, cercando di metterli nel calderone dei cosidetti processi brevi, in realtà processi morti!

In tv, i ministri fanno buon viso ai successi dei poliziotti. Maroni e Alfano, non possono ordinare di non arrestarli. Allora li decantano come successi del governo. Quello stesso governo che con i tagli vorrebbe impedirli!!!!

Dicono che combattono la mafia e che quindi non ci sono stati accordi tra politici e mafia.

Gli accordi riguardavano benefici negli anni passati. NON ADESSO.

LEGGENDO I FATTI DEL PASSATO:

E' così, dopo il 15 gennaio 1993, giorno della cattura del boss, sarebbe iniziata la seconda fase della trattativa. Quella che per tredici anni avrebbe garantito un'indisturbata latitanza al vecchio Provenzano. In cambio di che cosa? E' forse quest'altra piega d'indagine che, in futuro, potrebbe avvicinarsi di più ai "referenti politici" di Cosa Nostra del 1993.

ORMAI I MAFIOSI HANNO AVUTO I VANTAGGI E QUINDI ORA  ARRESTANO I MAFIOSI DEI GIORNI NOSTRI, CHE NON FACEVANO PARTE DEGLI ACCORDI.

 

 
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Giustizia, ecco le richieste dei Magistrati al governo.

Post n°1065 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da albert.z
 

L'Anm ha formulato una serie di proposte tese soprattutto a migliorare le condizioni del sistema giudiziario, che soffre di lacune amministrative e di difficoltà burocratiche.

LEGGI IL DOCUMENTO COMPLETO (pdf)

Le schede dell'Anm fanno proposte di riforme e avanzano riserve su alcuni interventi del governo, come ad esempio il recente decreto sui rifiuti in Campania.

Ecco i punti più importanti contenuti nelle schede dell'Anm che Repubblica pubblica in esclusiva.

1) Il ricorso delle notifiche degli atti processuali penali via "posta elettronica certificata".

2) Il timore che il decreto legge varato dal governo in materia di rifiuti in Campania istituisca una sorta di pubblico ministero e giudice straordinario per il reato in materia ambientale, fatto vietato dalla Costituzione.

3) La possibilità di inviare magistrati di prima nomina a funzioni requirenti o giudicanti monocratiche penali negli uffici giudiziari del Meridione, in deroga al divieto imposto dal precedente governo.

4) Va ridefinito l'istituto della prescrizione dei reati.
La facoltà da parte del pm o del giudice, al fine di decongestionare i carichi penali, di pervenire a soluzioni di non punibilità in caso di fatti connotati "da una marginale offensività".

 
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