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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

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Messaggi del 22/05/2010

Contro la casta dei Politici occorre una RIFONDAZIONE della REPUBBLICA

Post n°1299 pubblicato il 22 Maggio 2010 da albert.z
 

I politici vogliono operare al buio, non essere indagati e nemmeno intercettati. Per impedire alla Giustizia di funzionare hanno fatto di tutto, Dalla riduzione dei tempi di prescrizione, alla ricusazione dei Giudici, con qualsiasi cavillo, riduzione dei finanziamenti per la funzionalità dei Tribunali, alla depenalizzazione del falso in Bilancio. al contrario, fanno processi penali per reati secondari. Hanno fatto condoni tombali agli evasori fiscali, loro amici o oro stessi, hanno scritto articoli e leggi per invalidare le testimonianze raccolte prima del dibattito, per cui gli avvocati degli indagati potevano contattare i testimoni per convincerli di non ripetere le dichiarazioni, per salvare i loro clienti. ( Così hanno mandato innocenti tanti ladroni di Tangentopoli, gridando allo scandalo contro i pm, dicendo poi, che "Hanno sbagliato ad indagarli" ). Ora, per realizzare i loro delitti perfetti vogliono ridurre le intercettazioni e proibire le Pubblicazioni, pena gravissime sanzioni.

E 'GIUSTO TUTELARE LA PRIVACY, MA NON E' GIUSTO NASCONDERE I FATTI. SENZA INTERCETTAZIONI NON SAREMO VENUTI A CONOSCENZA DEI REGALI DI ANEMONE AD ALTI FUNZIONARI E POLITIC, FATTI AUMENTANDO I COSTI DEGLI APPALTI.

 RIBELLATI!

Partecipa alla rivalutazione dei tuoi diritti di cittadino. Non continuare a essere un suddito.

 ADERISCI a Rifondazione Sociale:

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Ddl intercettazioni, assalto allo stato di diritto e alla costituzione. Il capitalismo non sopporta più lo stato di diritto

Post n°1298 pubblicato il 22 Maggio 2010 da albert.z
 

 da labirintodifuoco
 
L'ideologia borghese ultraliberista con cui Alfano cerca di mascherare il vulnus alla libertà di stampa, al diritto e al dovere di cronaca, spaventa chiunque porti nell'animo le gemme della sensibilità per la giustizia e la libertà. Il ministro vuole farci credere che è necessario armonizzare tre articoli della Costituzione: il 15 sulla libertà e segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, il 21 sul diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, e il 122 che obbliga il pubblico ministero all'azione penale.

Perché mai questi articoli devono essere a tutti i costi armonizzati? E perché il governo deve proprio farsi carico di riequilibrare guarda caso l'art. 15 rispetto al 21 e al 112? 

Ogni articolo della Costituzione è un principio che ha una sua autonomia. Tutti quanti, dunque tutta la Costituzione, una volta attuata tramite le leggi e una sensibilità conforme, concorrono a rendere possibile uno stile di lita libero, responsabile, sensibile ai diritti altrui, come insegnano i principi fondamentali. In realtà Alfano e il governo usano l'art. 15 contro il 112 e il 122, non per armonizzarli, dato che non urtano l'uno contro l'altro, come non urta la laicità dello stato l'accordo con la chiesa cattolica e, in modo diverso, con altre religioni. Se ogni diversità fosse contraddizione Alfano dovrebbe proporre migliaia di nuove leggi per armonizzare tutto quanti gli articoli della Costituzione potenzialmente in contrasto. Ma sono ben altri gli articoli che si vogliono fermare.

Il diritto alla riservatezza è debole e vale veramente poco rispetto alle indagini su un disegno criminoso, indagini che iniziano perché il magistrato ne ha motivo, che non sia solo la fragranza. Gli indizi possibili sono di varia specie, ma se c'è il sospetto che avvengano reati, non è giusto impedire a un magistrato di intercettare telefonate. Per impedire la violazione della privacy con la pubblicazione di inutili dettagli di vita privata, bastano regole ad hoc: vietare la pubblicazione di quei particolari che non riguardano fatti gravi, che tutti devono sapere. Se una persona sta compiendo un reato che si percuote ad esempio sul valore di titoli quotati in borsa, acquistati da molti risparmiatori, perché non non informarli? Se la criminalità organizzata ha un progetto, perché non ostacolarlo in modo opportuno? Rendere pubbliche le intercettazioni può fermare il compimento di reati gravi, con risparmio consistente lo stato. 

E' palese che il governo si sente minacciato da magistrati e giornalisti, come ha proclamato a gran voce  Berlusconi, e senza aver molte ragioni, dato che non l'uomo più innocente del mondo. Le prescrizioni non sono reati non commessi, non sono casi di innocenza come crede Minzolini. 

 

Il governo vuole indebolire lo stato di diritto e i poteri che il governo non controlla direttamente: fosse solo per tutelare la privacy l'accordo sarebbe già stato raggiunto. Quel che dà fastidio sono le indagini e la pubblicazioni di atti che si vorrebbero nascondere, perché non si sopporta il dibattito pubblico, nel quale anche un magnate può soccombere, perché il dibattito pubblico non è sotto il controllo del governo, finché i giornali sono liberi, diversamente dai telegiornali.

La democrazia, nella versione del Popolo della Libertà, urta con la Costituzione, perché la democrazia viene distorta e messa in contrasto con lo stato di diritto mediante l'affidamento di una totale delega decisionale al premier, quando in Italia è il Parlamento che deve fare le leggi, non il Popolo del 38% (ultimo sondaggio, ma le elezioni politiche nazionali sono state vinte col 42% dei voti) nel che dà una delega che chissà perché deve valere il 100% dei voti.

 

Inoltre, a ogni passo, il governo ogni volta ha bisogno di rivedere gli equilibri stabiliti dalla Costituzione, che deve ancora essere completamente attuata, che deve crescere nella sensibilità dei cittadini. E ogni volta il governo Berlusconi deve piegare la Costituzione per rafforzare i poteri del presidente del consiglio. Questa è una versione della democrazia che ha volutamente dimenticato la sua origine: lo stato di diritto, ormai un fardello troppo pesante per il capitalismo di oggi. E temo di domani.

Ecco la spiegazione ideologica di Alfano. (fonte Adnkronos). 

 
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