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« Juan Gelman | Vladimir Majakovskij » |
N.GuillenIL SANGUE AL FIUME I Lotta , lotta civile, una lotta ancorata ad un qualcosa di più profondo e più nobile della pace, sotto pace difficile giaceva, sotto tanto gravame che una sera, una sera di sabato... Sappiamo l'accaduto. Non varrebbe la pena raccontarne la storia a chi giammai la oblia. Il lugubre ricordo recalcitra ad uscire dall'indolente ormai - sì dolente il midollo - sonnolenza. Nondimeno, il dolore cerca l'aria. Silenzio. La memoria non dorme bene. Insonne, con assillo notturno, esige chiarità, parla forse alla luna.
II Il sangue giunse al fiume. Erano tutti i fiumi un solo sangue e per le strade di soleggiata polvere - o di luna olivacea - scorreva in fiume sangue limaccioso, e dentro le invisibili cloache la piena sanguinosa era umiliata dalle feci di tutti. In mezzo ai sangui tutti sempre uniti, uniti in una rete di paura. Anche chi uccide è macro di paura e l'atterrito volto impallidisce alla calce dell'ultima parete come il sembiante di chi è sì puro che uccide. Increspandosi in vento soffia il crimine. Lo sentono le spighe dei frumenti, lo avvertono gli uccelli, non lascia respirare il transitante né chi ancora è nascosto; non petto che non soffochi: possibile bersaglio di possibile pallottola. I morti, innumerevoli. Odii trionfanti scricchiolano degli ancora superstiti. Attraverso le fiamme si vedono rifulgere chimere, verso un vuoto mortale clamano dolori dietro dolori. Persuasi, solenni se son giudici di terrore con volto di giustizia, in baraonda di missione e crimine molti si scaraventano al falò, avvivato con rabbia da un sol vento, ed arde infine il vento sotto un fumo che forse non ha senso per le nubi. Senza senso? Giammai. Orrore così grave non è assurdo. Nelle vicissitudini di fatti - generosi, sublimi, tenebrosi, feroci - vocifera la crisi il suo discorso d'inganno o verità, la Storia si va aprendo la sua rotta, lì più ampia, a un futuro sconosciuto, atteso da speranza, da coscienza di tante, tante vite.
III Sulle utilità, sulle passioni, per entro i conciliaboli ed i calcoli brilla un'idea in fronte al combattente. Il più gran criminale si giustifica, davanti a sé, tra sé, con le ragioni espresse nel silenzio più profondo del farfugliare emesso da voci e altoparlanti. Chi giusto non si giudica, chi non si sente giusto fino a morte, la propria morte o quella del nemico, incalzato altresì dalla giustizia, una giustizia immensa tra cadaveri? Tremenda Buona Fede discordante, errabonda con farse e con rancori, i rancori più opachi. E al di sopra, raggiante, la Causa. Doppia Causa in conflitto irriducibile, doppia faccia d'un Giano che agonizza ansante, ansante. Ansima ancora? E in mezzo ai morti colui che ancora è vivo va orientandosi. Le rotte si rischiarano. Mute perorazioni e le retoriche, il vero vivere conduce alla ragione per il suo cammino. La verità procede giorno per giorno, tra l'acqua e la sete, tra pane e fame, per entro il vento libero e assolato o sopra grate, muri e chiavistelli. Malgrado tanti inganni, cosa c'è di visibile? Complice di nessuno, sotto un sole non ufficiale, oscure macchie, oscure, distende la miseria sopra molti di vecchia e nuova floridezza. Libertà, per che cosa? Estinta, ormai lontana tanta lotta, nel quotidiano vivere continuo sta la pace: il delitto della pace.
IV La quotidiana vita vera non mente, si denunzia. Il tempo implacabile scorre, con ferocia, tempo grave di Storia: gli anni da un popolo perduti senza un'Orsa. Anni perduti? No. L'orizzonte: caligini del Nulla. Si arriva al Nulla? Frontiera inaccessibile. La vita con la sua voracità, infaticabile, duttile aspetta, torna ai suoi costumi, tra resti di rovine ruchetta d'oro spunta, che senza enfasi dice... Storia. La Storia resta aperta. Uomini, e ancora uomini, più uomini. Come minuti i secoli. E i millenni.
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INFO
Vi lancio una sfida! Nel mondo dei blog siamo numerosi, pero', possiamo riuscirci a far girare un messaggio a tutti ed è per una causa buonissima ANTIPEDOFILIA! Perche' episodi su tanti bambini siano solo un brutto ricordo per tutti. Daremo un segnale... CREDIAMOCI INSIEME!! Ricopiate sul vostro blog questo stralcio e vediamo quanti di noi riescono realmente a dar vita a questa campagna e,dopo averlo copiato aggiungete la vostra firma... come dire IO CI STO!!
Combattiamo insieme:
Goldrake - Actarus - Neruda74s - Antonio - missfiore - ladyviolet991 - navyseal2006 - sersir82- lamollysonoio- sto_come_i_pazzi-Miele_Keen
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HELP BAMBINI DISABILI E MALTRATTATII
I bambini disabili, come suggerisce il titolo, nascono due volte:
la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è una
rinascita affidata all'amore e alla intelligenza degli altri. Coloro
che nascono con un handicap devono conquistarsi giorno per giorno,
più degli altri il proprio diritto alla felicità.
Questa foto dovrà comparire in TUTTI i blog
per dare alle persone diversamente abili un
sostegno morale.
Copia la foto e mettila in un box
personalizzato.
MI RACCOMANDO RAGAZZI!!!!!!
È DI MIO PAPÀ
MAMMA
La morte non è niente.
Sono soltanto nascosto nella stanza accanto
Io sono sempre io, e tu sei sempre tu
Ciò che eravamo prima uno per l’altro, lo siamo ancora
Chiamami col mio vecchio nome, che ti è familiare
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato
Non cambiare il tono di voce,
Non assumere un’aria forzata di solennità o di tristezza
Ridi come facevi sempre
Ai piccoli scherzi che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Gioca, ridi, pensami e prega per me
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima
pronunciato senza enfasi, senza traccia di tristezza.
La mia vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima
C’è una continuità che non si spezza.
Perchè dovrei essere fuori dalla tua mente?
solo perchè sono fuori dalla tua vista?
Ti sto aspettando, solo per un attimo,
in un posto qui vicino,
proprio dietro l’angolo.
Va tutto bene.
Henry Scott Holland, 1847-1918
Inviato da: altair768
il 04/08/2017 alle 01:29
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