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Sempre VERDI

Post n°77 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da stradanelbosco

 

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Sempre VERDI

 

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" Amami , Alfredo" dalla Traviata

 

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Giuseppe Verdi.

E già! Sempre Verdi!

Per tantissimo tempo non s'è parlato d'altro, non si è ascoltato  null'altro. Un'onda di movimento governato non solo da forze superiori ma anche e soprattutto da uno proprio; una turbolenza creativa che irrompe da decenni nel tessuto della comunicazione sociale. Non sono di Verdi le forme " strabilianti" dell'arte contemporanea, così astratta, così sfuggente, sibillina, enigmatica.

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" Cortigiani, vil razza dannata" dal RIGOLETTO

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Verdi schiaccia! Fortemente. Frontalmente. Appartiene al quotidiano, frantuma gli equilibri; il suo sguardo affonda nelle catastrofi del vivere, crea immagini sonore terribili come terremoti e le riveste di bellezza e di potenza. Ho letto da qualche parte che Picasso diceva: " Io non cerco, trovo! ". Vale anche per Verdi.

Verdi funziona sempre, garantisce la compagnia. Divenuto cigno per privilegio divino, diviene anche fonte di colloquio frontale con una freschezza e una fragranza di contatto che non si scolora con slittamenti, indecisioni, oscillazioni, ma è sorpresa passionale, trepidazione, dichiarazione di vittoria, solo talvolta è anche ammiccamento. Una musica che manifesta in modo "naturalissimo" il suo significato, ma quanta la fatica del compositore per conquistare quel " naturalissimo"! Il tutto appare sempre facile.

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"Addio del passato" da La TRAVIATA

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Verdi accorda la voce al personaggio. I toni sovracuti di Violetta, il grido di guerra di Manrico, il linguaggio ombroso e rauco del Rigoletto, la voce opulenta di Falstaff, quella larga e dominatrice di Otello, non hanno problematiche di approccio ma sono il grimaldello per penetrare nei fondali splendenti della loro anima, resa ancora più trasparente dalla fortissima illusione coreografica che come mediazione fascinatoria arricchisce di nuovi segnali la sensibilità.

 

" Dies Irae" ( Il giorno dell'ira) ,  da La Messa da Requiem

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In Verdi l'accentuazione cromatica non è nella musica ma è la stessa musica che definisce cromaticamente, in tutte le sue sfumature, la psicologia dei personaggi; è la forza potentissima del sistema tonale che come una lanterna magica illumina e delinea la delicatezza estrema dei sentimenti. Un dialogo diretto ed essenziale fra il cigno di Busseto e noi che dobbiamo solo avere occhi per guardare,  orecchie per sentire e soprattutto un cuore capace di essere non solo sensibile per la commozione ma anche abbastanza grande per contenerla.

Maria Callas canta " La Vergine degli Angeli" da La forza del Destino

 

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 Giuseppe Verdi ritratto da BOLDINI

 

 

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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/10/11 alle 22:12 via WEB
per me è la rappresentazione di un secolo intero, l'Ottocento, con tutte le sue contraddizioni, i suoi slanci, le sue passioni, la voglia di costruire l'uomo, gli abissi di povertà e di dolore, la generosa impulsività del nuovo
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/10/11 alle 08:43 via WEB
ODY!!!
Al solo leggere quel termine “secolo”, d’un balzo la mente corre a Leopardi laddove incastona in solo verso il suo giudizio su quel secolo,l’Ottocento, anche se non in tutta la sua durata. Parlo del “ secol superbo e sciocco”. Quasi un andar contro ciò che tu chiami “ slanci,…passioni,…voglia di costruire l’uomo,…”. Egli non fa altro che evidenziare nella Ginestra l’eroismo e il titanismo di questa umile pianta mettendola a confronto con la stupida superbia degli uomini, che, timorosi di prendere atto della loro vera condizione, abbandonano le certezze razionali per affidarsi alle illusioni religiose e scientifiche, auspicando come unico rimedio la fratellanza degli uomini. E’ stato un secolo che , in preda ad uno sfrenato ottimismo ha dimenticato il razionalismo illuministico . Solo la RAGIONE guida l’uomo verso il progresso e una valida convivenza civile. Ma ecco che già dopo pochi anni irrompe sulla scena , ad esempio Verdi, con il suo comporre opere che , lontane dall’affabilità belliniana, divengono “dramma” sulla scena. Dramma in cui le passioni romantiche dilagano, gli istinti tragici e passionali la fan da padroni. vedi il Rigoletto, ecc..il Trovatore,, opera quasi Kitsch. La Musica non ingentilisce ma riveste di note tragiche il già tragico. Si ci aggiunge anche il grande Wagner con la sua “ Opera d’arte totale” e “ Opera come dramma”. La reazione all’Illuminismo è stata quasi totale, il Romanticismo ha gettato le basi del nuovo mondo, ed è proprio attraverso quegli slanci, quella “generosa impulsività” di cui tu parli, che si è potuti addivenire al XX secolo,. Però la difesa leopardiana dell'Illuminismo sensista e del razionalismo, era necessaria perché è chiaramente noto che ha liberato l'uomo dalla superstizione medioevale e dallo spiritualismo. Ma, se io considero il punto in cui l’umanità è giunta e i tragicissimi sviluppi della prima metà del secolo scorso, vedo quanto era grande il pensiero leopardiano che predicava proprio nella poesia della Ginestra , non l’ostilità ma la SOLIDARIETA' che deve esserci tra gli uomini, impegnati nella guerra comune contro la Natura matrigna ( chiaramente) che è la sola nemica dell'umanità. Diceva inoltre che l’onestà,la rettitudine e la verità saranno rispettate solo in una società che si regga sulla RAGIONE, lontana da false illusioni, soprattutto spiritualistiche. In sto senso emerge tutto il suo laicismo. Ecco come le “ contraddizioni” di cui tu parli vedono da un lato , fra il pensiero di tanti altri, quello leopardiano e dall’altro, fra tantialtri pensatori e artisti, il dramma della musica verdiana e direi anche wagneriana. Certo è che in quell’enorme pentolone che è stato l’Ottocento, bolliva freneticamente il dramma molto più feroce del secolo successivo e di cui il Pierrot Lunaire di Schoenberg è stato l’oracolo meno sibillino. Grazie. tt
 
gioia58_r
gioia58_r il 17/10/11 alle 11:25 via WEB
da ieri Rai 1 sta mandando in onda uno sceneggiato sulla Traviata, ma lo sai che non sono intenditrice, e poi non ci sono come sottofondo le musiche di Verdi, buona giornata
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/10/11 alle 17:41 via WEB
GIOIA!!
non bisogna intendersene di musica per commuoversi, serve semplicemente ascoltare con il cuore, a volte anche con la mente per farla arrivare l cuore più compiutamente! Pensa che io non m'intendo tanto di musica leggera ( nemmeno tanto della classica, im verità)eppure ascolto De Andrè e Paolo Conte. Perciò commuoviamoci e basta. Che ci fa pure bene! tt
 
Villy.orchidee
Villy.orchidee il 17/10/11 alle 14:45 via WEB
sempre piaciuto Verdi, conosco tutte le 'arie' che hai citato, ma quella he canto meglio è La Vergine degli angeli..per il resto condivido tutto ciò che hai scritto.Villy
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/10/11 alle 17:46 via WEB
Cara Willy
Cosa dire? ti piacciono i canti corali con voci soliste. Sono d'effetto, se poi la melodia è romantica e costruita sul sistema tonale, ancora meglio!! E' difficilissimo comporre dei Cori con voci soliste, calibrare le voci, il loro intreccio e via dicutendo...! Eppure i grandi geni son riusciti a fare musiche sublimi. Pensiamo al grandissimo Bach!! o ancor più a Luis De Victoria e al sommo Pierluigi da Palestrina!!C'è di che ringraziare il padreterno di averceli donati! tt Grazie. tt
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 17/10/11 alle 15:15 via WEB
Il Trovatore è stata la prima opera vista da me all'opera di Vienna. Adoro Rigoletto e La Traviata tanto quanto non mi piaccono le opere di Wagner :))))))) Ciao SNB!
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/10/11 alle 17:51 via WEB
Eccomi!!
sono opere che hanno segnato na grande svolta nell'Opera italiana e mondiale. La diaspora o meglio la querelle fra Verdi e Wagner , due artisti incomparabili per grandezza di fantasia e di immaginazione, sarà eterna. Sono due mondi diversi, due diverse maniere di concepire il teatro. Nota bene che parlo di Teatro e non di musica. Entrambi non fanno musica ma Teatro drammatico, opera d'arte torale, in cui tutto prende parte e ogni cosa è volta ad un unico fine: il Teatro!!Si sono scritti libri e libri su sta cosa e ancora se ne scrioveranno. Ma il concetto che ho esporesso rimane sempre quello.Grazie! tt
 
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