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Post n°300 pubblicato il 15 Marzo 2016 da stradanelbosco

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gioia il 15/03/16 alle 16:55 via WEB
ecco....io sono come quella pianta andata a male...
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 15/03/16 alle 18:03 via WEB
Gioia carissima, ma cosa dici??? Una stupida influenza tk butta così giù di morale??? Tu sei na forza della natura in quanto a vitalità e poi la' dove stai respiri aria buona oltretutto, roba che noi nella bassa padana ce la sogniamo!!!!! Allegra, dai!!! La primavera è alle porte!!!! Ottomila abbracci!!!!! tt
 
mpt2003
mpt2003 il 17/03/16 alle 18:16 via WEB
una musica imponente, bella e maestosa.
un saluto :)
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/03/16 alle 19:30 via WEB
proprio no, cara mp!!! E' il Canto della Terra ( Das Lied von der Erde) più veritiero , più tragico e triste, che sia mai stato scritto!! Malher , un presago di questo morire lentamente della bellezza della Terra, gli ultimi lamenti nelle ultime note del cCanto, appena sussurrate mentre tutta l'orchestra con un gemito in sottofondo geme accompagna un rantolo disperato!!! Questa del video è l'ultima parte , la quarta del Canto, un ultimo saluto alla Natura!! Un presagio non facile. Der Abschieds va ascoltato fino alla fine in religioso raccoglimento!! Non c'è nulla di imponente!!veramente!! Mi spiace non essere d'accordo con te. Bisogna ascoltare il Canto fino alla fine! La cantante del video, Victoria Lyamina, è una delle interpreti più acclamate di questo Lied. La sua voce di Contralto ( non poteva essere che affidato a tale registro!!) è quanto di più coinvolgente ci possa essere per queste sublimi note di un lamento infinito!!! Grazie! tt
 
   
mpt2003
mpt2003 il 17/03/16 alle 19:54 via WEB
....io l'ho ascoltato fino alla fine, mi mancava il religioso raccoglimento in verita', ma ho avuto, davvero questa impressione. Soggettivissima ma è la mia. Forse influenzata dal discorso della terra e considerando la vastità della stessa ho detto imponente e mi dispiace aver provocato in te tanto dispiacere. scusami.
Vorrei dirti una cosa, caro Tramp,esiste la possibilità che si visiti un blog in segreto, e che si possa stare ad ascoltare la musica senza che il proprietario del blog se ne accorga. E' così che ho fatto io stamattina...quindi se tu hai calcolato il tempo che è intercorso tra il mio entrare nel tuo blog e il mio commentare hai ragionevolmente dedotto che io avessi ascoltato solo la parte iniziale, ma così non è, perchè, come si dice "mi ero portata avanti". Te lo dico così per amore di verità. ciao.
 
     
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/03/16 alle 23:17 via WEB
rispondere a sto tuo commento mi impegna notevolmente, cara mp!! Non è facile comprendere e afferrare in tutta la sua pienezza quel che avviene in Europa, ma soprattutto a Vienna e a Parigi dal 1907 al 1913.
Il Lied von der Erde viene composto negli anni 1908 1909. Eseguito nel novembre 1911.
Questo stacco figurato dal mondo "antico" si avverte anche nei Gurrelieder di Arnold Schoenberg, composti agli inizi del secolo Ventesimo ed eseguiti nel 1913. Una composizione che segna uno spartiacque fra le propaggini ultime del tonalismo, qui portato alle estreme conseguenze, e la dissoluzione della tonalità alla quale il suo autore stava contemporaneamente lavorando e della quale si hanno avvisaglie nella terza parte della monumentale partitura. L'esaperazione armonica è vista come estrema possibilità espressiva da parte di un linguaggio che nel volgere di pochi anni sarà superato in tutta Europa da nuove tendenze. I Gurrelieder sono monumentali e imponenti. Ho citato qualche volte se ben ricordi il canto finale " Seht die Sonne" ( L'inno al sole).
La tristezza e il presagio della tragedia incombente con la 1^ Guerra mondiale e poi le altre guerre del XX secolo, si hanno in quegli stessi anni nel Pierrot Lunaire dello stesso Schoenberg, che al pari di Malher sembra prevedere le tragedie dei conflitti planetari. Nel Pierrot il protagonista, il poeta virtuoso Pierrot, eroe malinconico e triste, si destreggia poeticamente esprimendo sé stesso e il suo ambiguo carattere. L'immagine romantica è deformata in smorfie e proiettata in immagini ora grottesche ora allucinate: canta alla luna che lo ispira, vive l'angoscia più profonda, si immagina assassino, ed infine dopo tormenti e attimi di puro cinismo, torna alla sua patria, Bergamo, invocando nell'ultimo brano «l'antico profumo dei tempi delle fiabe».
Sta scomparendo un mondo antico, come nel Lied von der Erde, come nei Gurrelieder. Il Pierrot è difatti del 1912.
Ma già Picasso con un'altra arte e precisamente con Les Demoiselles d'Avignon introducendo il cubismo ( e con esso la presenza dell'Africa nell'Europa) aveva inferto un colpo micidiale a tutta la pittura come era intesa fino a quel momento.
Puoi benissimo ora farti un'idea con queste mie miserissime parole del lamento della Terra al vecchio mondo, contenuto nell'ultima parte del Lied von der Erde.
Mi preme infine precisare che il testo dell'intero Lied è tratto da poesie cinesi. L'ultima parte " Der Abschied" ( il congedo ) è come un guardare e contemplare per un'ultima volta la bellezza della terra nella sua pace serale e notturna. Ecco il testo dell'ultima parte.
IL CONGEDO
Discende il sole dietro la montagna.
Cala la sera sopra ogni vallata
Con le sue ombre piene di frescura.
Guarda! Come una barca argentea scivola
La luna nell'azzurro lago del cielo.
Avverto il soffio di un lieve vento
Nell'oscurità dei pini!
Canta il ruscello nel buio, pieno di armonia!
Impallidisce, al crepuscolo, il colore dei fiori.
Respira la terra piena di pace e di sonno,
Ogni desiderio cerca ora il suo sogno.
Gli uomini, stanchi, ritornano a casa,
per ritrovare, nel sonno, giovinezza
e felicità perdute!
Gli uccelli posano silenziosi sui rami.
Il mondo si addormenta !
Un soffio fresco spira fra i miei pini.
Io resto qui e aspetto il mio amico;
Lo aspetto per l'ultimo saluto.
Come vorrei, amico, godere al tuo fianco
Della bellezza di questa sera!
Dove indugi? Mi lasci a lungo in solitudine!
Erro qua e là con il mio liuto
Su sentieri colmi di tenera erba.
O bellezza! O mondo ebbro di amore eterno, di eterna vita!"
*************
Cosa dire di più, carissima mp??? Solo farmi perdonare dell'esiguità della mia riflessione. Ma confido nella tua comprensione e nella tua pazienza verso di me! Però mi guardo bene dal dire che il Lied di cui si parla sia musica monumentale! Ciao.
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/03/16 alle 23:50 via WEB
Concludo. Nel 1913 però rimbombano nel mondo gli accordi martellanti dell'inizio della Sagra della Primavera ( accordo di settima di Mi bemolle unito all'accordo perfetto di Fa bemolle maggiore): un martellamento dissonante d'una potenza ciclopica. Nella Storia di Europo succedono i cataclismi. Nel 1917 c'è la RIVOLUZIONE DI OTTOBRE e nel 1918 con la sconfitta dell'Austria scompare l'impero Asburgico . Ecco la profezia del Lied von del Erde e del Pierrot Lunaire. E' la Guerra Mondiale, scompare il vecchio mondo!!!! Puoi rileggere ora la poesia del Lied. Ciao
 
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 17/03/16 alle 23:53 via WEB
Gustav Mahler muore nel 1911. :(((
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 18/03/16 alle 12:11 via WEB
come puoi aver notato l'ARTE precede sempre gli eventi, li sente nell'aria, li percepisce da tante piccole cose e poi a volte li condiziona pure!! E' sempre successo!!
Ciao, mp!
!Ti ringrazio oltretutto perché sei una delle pochissime persone che fanno visita, saremo in 2-3. Bè, meglio che niente!!! :))) Un abbraccio. tt
 
mpt2003
mpt2003 il 18/03/16 alle 15:53 via WEB
grazie a te! per la pazienza e per le grandi informazioni e legami con tutta l'arte e la storia che mi hai raccontato. Passare di qua è sempre un piacere perchè mi dai modo di imparare o ricordare (a volte più la prima che la seconda :) ) cose molto interessanti che mi piacciono molto. Riascoltando la musica con più calma in effetti non è maestosa se non nel gran capovolgimento (che hai spiegato) a cui allude. Se vogliamo conservare quegli agggettivi assolutamente eccessivi per la musica li possiamo rivolgere a te, alla tua sensibilità e conoscenza che lega la fine di una pianta di pomodori in vaso alla musica così tragica che prelude e narra la fine di un'epoca e la nascita di un'altra forse ancor più difficile (il 1900 ci "regalerà" due guerre mondiali). Ciao :)
 
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