TOUJOURS PRET

Ripetizioni.

Mantenere il corretto valore del pH vaginale è fondamentale per conservare il potenziale antipatogeno di molti organismi che si trovano nel muco. In una donna in buona salute e non in menopausa il pH vaginale deve rimanere basso, intorno a 4,0. Insomma: va bene essere acidi, ma non come un limone (pH2,0); piuttosto come un bicchiere di buon vino rosso. L'acidità tiene sotto controllo il numero di microorganismi presenti nel muco assicurando l'equilibrio della flora vaginale. Un ambiente troppo alcalino, invece, tende a produrre un numero eccessivo di alcuni microorganismi che possono diventare patogeni. Un pH basso è ideale anche per la cervice in quanto protegge le delicate e sottili cellule cervicali dai danni cui possono andare incontro. Strano a dirsi, a vigilare sul basso livello del pH vaginale sono particolari tipi di batteri, i lattobacilli, che si trovano naturalmente nella vagina. Questo può apparire sorprendente perché i batteri sono microorganismi che non godono di di buona reputazione. In effetti quando vennero scoperti, alla fine del XIX secolo, i batteri vaginali furono subito considerati erroneamente un sintomo di sporcizia e malattia. Ma i batteri, e non solo quelli vaginali, non hanno esclusivamente un ruolo negativo. Come per molte altre cose della vita, è importante avere una visione equilibrata. Un numero troppo basso di lattobacilli può provocare una crescita del pH a livello alcalino e il prosperare di microorganismi che a causa del loro numero troppo elevato possono diventare patogeni. Il metodo migliore per mantenere i lattobacilli a un livello adeguato è seguire uno stile di vita sano. Questo è tutto; la vagina farà il resto! Immergere la vagina in composti chimici artificiali come quelli contenuti nei prodotti per l'igiene intima o nei deodoranti non è raccomandabile, perché danneggia le difese naturali.

Catherine Blackledge