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una manciata di more

..."un importante valico e un incrocio di strade"...

 

 

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di dipendenze

Post n°49 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da una_manciata_di_more

da quasi due anni ormai vivo tra l'inferno e il paradiso, non nel limbo per carità, semplicemente faccio salti, salti inumani che mi trascinano dal punto più alto della galassia al centro della terra...duro e infuocato.
e ringrazio il fato, se esiste, per non avermi resa insensibile al fascino della vita e della passione.
il fiore giallo e friccicarello del mio amore insano sta lottando contro la sua dipendenza e la brama ,il desiderio del suo peggiore alleato lo stanno, assieme al piano d'azione dei suoi benefattori?, innaturalizzando. per non usare la parola pazzia, vi confesso che mi fa un certo effetto, parlo di innaturalità. ma i suoi discorsi sono sconnessi, privi di ogni riferimento alla realtà, la sua paura è quella di un bambino immerso in un buco scuro sotterraneo. la mia paura è quasi come la sua. sono terrorizzata dalle sofferenze che sta provando. dal metodo così truce che deve prima disassuefarlo e poi  donarlo alla comunità di recupero.
quando mi diceva che uscire dalla tossicodipendenza gli era venuto più semplice non ci credevo, come non credevo prima di conoscerlo che il corpo e il cervello potessero mai essere così sottomessi a qualcosa che non è la propria volontà.ora ci credo. ci credo e soffro come lui. anche se lui soffre come un cane, anche se il groviglio sconosciuto della sua mente sta inventando i peggiori stratagemmi per farlo scappare. e si allontana dalla clinica in cerca di me, perduta e ferita.
oggi non ce l'ho più fatta e ho chiesto aiuto. ho chiesto aiuto perchè non riuscivo a tenermi questo dolore dentro e non riuscivo a mentirmi e a mentire.
roberta, una ragazza della comunità san giovanni, mi ha aiutata a capire, a non uscire fuori di testa.
nelle condizioni del mio amore non si può evitare la disassuefazione clinica, brutale.
bisogna aspettare almeno un'altra settimana per dire se il peggio è passato...intanto per la prima volta non mi resta che aspettare.
anche se vorrei contenere il mondo e prendermi il dolore che invece frusta la mia dolce anima, il mio respiro, il senso della rivoluzione, il mio dolce n.

 
 
 
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Non si può impedire a qualcuno di farsi o disfarsi la propria vita,
si tenta, si soffre, si lotta ma le persone non sono di nessuno,
nel bene e nel male.

P.V. Tondelli

 

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