Viola ArcobalenoUn Ponte fra me e il Cielo |
LETTERA D'AMORE
AREA PERSONALE
Quando senti che tutti sono contro di te
Quando ti senti rompere dentro
Quando senti che la vita ti sta ferendo a morte
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando pensi che tutto il mondo ti sia nemico
Quando pensi che la tua anima non abbia più luce
Quando pensi che la paura sia tua compagna
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando deciderai di finirla con questa vita
Quando camminando per la strada,
non vedrai il volto della gente
Quando camminando nella natura non troverai la luce
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando diventerai cieco, sordo e muto
Quando il tuo corpo non avrà più vita
Ricorda, il Maestro è con te.
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Post n°331 pubblicato il 19 Dicembre 2009 da unpontetrameeilcielo
Sta notte mentre cadeva la neve ho dovuto scrivere questa favola. Ve le dono con il cuore perchè possiate capire, leggere tra le righe.Questa storia è per tutti i bambini, per tutte le mamme e per tutti. Un abbraccio con le ali e con il cuore. Viola.
Sambi e i capelli di luce
Viveva in una casa lassù al limitare del bosco una piccola famiglia: un bambino, un papà e una mamma.
Era una famiglia felice.
Ogni giorno la mamma vedeva crescere il suo figliolo diventare sempre più bello, con i capelli di sole e gli occhi di cielo e il cuore cuore bellissimo.
Sambi stava tanto tempo a guardare il bosco e i caprioli scendevano il monte per andare a salutarlo. Stava ad aspettarli per ore, mentre gli gnomi facevano capolino da dietro gli alberi, gli parlavano fitto fitto e lo invitavano a giocare con loro.
Il tempo passava e Sambi cresceva. Era un ragazzo di poche parole ma quando qualcuno gli chiedeva qualcosa gli occhi si illuminavano e il suo sorriso faceva accendere il sole.
Incominciò a desiderare di vedere luoghi lontani, mondi meravigliosi di cui solo si era sentito parlare e di conoscere lingue infinite ma i suoi genitori desideravano che lui stesse sempre vicino a loro.
E così ogni notte durante i sogni Sambi andava a visitare paesi e città. Una notte andò in Irlanda
Lì il vento sussurrava e il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli dell’isola, gli raccontavano storie di lontani paesi.
Il luogo era magico, incantato ed egli avrebbe voluto starci per sempre. Era come se avesse vissuto sempre in quei luoghi … che strano, tutti lì avevano i capelli di sole e gli occhi di cielo.Lì il suo spirito era quieto.
Tutte le notti tornava in quel paese e faceva sempre più fatica al mattino risvegliarsi dal sogno e tornare a casa.
Una notte, sulla scogliera incontrò una meravigliosa creatura che andava a raccogliere erbe per curare gli animali della brughiera, era una ragazza bellissima con i capelli di sole come i suoi e gli occhi di mare.
Sambi sapeva che al finire della notte avrebbe dovuto uscire dal sogno, risvegliarsi ma il suo cuore batteva forte forte come non mai allora prese la mano della donna del sole e si sentì sciogliere di amore e con lei andò a vivere nella casa sulla scogliera e a curare le creature.
Sambi e la principessa si amavano così tanto che quando si abbracciavano i loro capelli diventavano ancora più lucenti e si confondevano e illuminavano tutto il buio e così le navi del mare vedendo tale luce, da lontano ritrovavano la via del porto e coloro che si erano persi nella brughiera, ritrovavano la via di casa.
E la mamma mi chiederai? La mamma era triste, lo aspettava e guardava tutte le notti dentro i sogni, lo chiamava, sperava che Sambi ritornasse. Poi una notte lo vide,vide che lassù lui era felice con la sua principessa e che avevano un compito speciale, curare, amare per illuminare il buio così da aiutare tutti a ritrovare la via di casa. E allora capì anche che non serviva guardare dentro i sogni per ritrovarlo. perché ogni raggio di sole era la sua luce e ogni pezzetto di cielo era un suo sguardo e in ogni attimo Sambi le era vicino. E tornò a sorridere e a raccontare la storia dell’amore che illumina il buio. Violetta di Dio |
Post n°330 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da unpontetrameeilcielo
Amici miei, non serve che vi chiami per nome, voi sapete bene che siete tutti nel mio cuore e sentite la mia voce. Non serve nemmeno che vi scriva tante cose perchè mi conoscete capite al di là delle parole. Vi voglio donare questa favola, inizialmente scritta per me poi ho capito che era per il mio pronipotino ma dopo un po' ho pensato che era il dono che avrei voluto fare a tutti voi. Un abbraccio e un sorriso.Iole-Viola IL DONO DELLE LACRIME C’era una volta un piccolo paese in mezzo ad una foresta. Gli abitanti del piccolo paese avevano avuto una grande disgrazia: avevano perso le lacrime e così non riuscivano più ad esprimere le loro emozioni, la gioia e il dolore. Un vero problema! I volti delle persone sembravano scolpiti nella roccia. Un bel giorno un giovane decise allora di partire per un lungo viaggio intorno al mondo così da raccogliere quante più lacrime potesse e donarle ai suoi compaesani. Viaggiò per monti, mari, paesi e campagne. Visitò molti luoghi e conobbe molte persone di ogni razza e colore, vecchi e giovani. Ascoltò e ascoltò e ascoltò tutte le loro storie e tutti i loro consigli… e intanto il tempo passava. Dopo molti anni il giovane oramai diventato un uomo di grande età, dopo aver raccolto lacrime di ogni persona e di ogni dolore e gioia, potè tornare a casa. Il suo vasetto era pieno di lacrime, Il villaggio in mezzo al bosco era diventato grande ora era proprio una bella cittadina, tutti correvano e si davano da fare, la gente andava di qua e di là e aveva imparato a lasciarsi alle spalle la sofferenza e a nascondere la gioia, le emozioni e i sentimenti del cuore.La vita era diventata per loro facile e comoda. L’uomo ormai vecchio, triste andò ad abitare in una casetta nel bosco, solo con la natura e gli animaletti si sentiva riempito l’anima. Una mattina tre uomini con abiti sontuosi bussarono alla sua porta. Erano carichi di doni preziosi. Chiese loro dove si stavano recando e questi risposero che stavano seguendo la stella che li avrebbe portati dal Re. Il vecchio triste e solo chiese di poter andare anche lui a far visita a quel Re. Forse anche lui aveva qualcosa da donare: il frutto di tutto il suo girovagare, ciò che aveva raccolto in tutta la sua vita. Partirono tutti e quattro e dopo un lungo camminare di giorni e giorni arrivarono in una città tutta bianca, la attraversarono e con grande sorpresa del vecchio arrivarono davanti a una piccola stalla mezza diroccata. Dentro vi era un bue, un asino e nella mangiatoia sopra un cuscino di fieno e un lenzuolino bianco, un piccolo bambino bellissimo. Un po’ discosti dei pastori e degli animali stavano a guardare in adorazione. Ma nessuno era meravigliato tutti stavano a contemplare quel meraviglioso bambino di luce. I tre grandi saggi deposero ai piedi della mangiatoia, davanti a Gesù, questo era il nome di quella luminosa creatura, i loro scrigni con dentro i doni preziosi. Allora anche il vecchio tolse da sotto gli abiti la piccola bottiglia piena di lacrime. La alzo e i raggi della luna la accarezzarono, allora egli la apri e ne fece cadere il contenuto, goccia dopo goccia così che la luna illuminasse il piccolo con i suoi riflessi. Gesù battè le mani e sorrise. Il vecchio e tutti i presenti, sorpresi, si accorsero che le lacrime non appena toccavano terra si trasformavano in pietre preziose, diamanti, rubini,occhi di tigre, topazi, ametiste,smeraldi e zaffiri… e tutti quei colori formavano dei luccichi che si univano e si mescolavano e poi si alzavano a formare arcobaleni… Tutti le persone e il vecchio si portarono le mani al volto con grande emozione… e il loro viso era bagnato di lacrime. E stavano piangendo!!! Era accaduto il miracolo che solo l’amore può compiere, Solo l’amore può trasformare le lacrime in gioielli.
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Post n°329 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da unpontetrameeilcielo
In questi giorni già si pensa di far l'albero di natale ,si pensa ai futili regali non utili da fare solo per dovere di festa , si pensa anche ad un bel pranzo di natale ed una bella cena,o addirittura andare al ristorante quello migliore per questo evento ,ma mi chiedo si pensa a chi stà male? A chi non ha un tetto? A quei bambini in orfanotrofio che non hanno il calore di una famiglia? Natale si è tutti più buoni,ma solo a natale si deve essere buoni? E veramente lo si è buoni? Tutti mandano sms di auguri ,tutti sono apparentementi felici,ma in realtà è una felicità vuota.Ora io penso facciamo un albero,un albero di solidarietà,uniamo tutti parenti amici e proponiamo di raccogliere quei soldi che servono a regali futili a grandi abbuffate ,e si pensa a dare un sorriso a quelle persone che il natale è un giorno come un'altro e forse anche l'ultimo giorno a chi è senza un tetto e senza cibo,o magari andare a passare il pomeriggio di natale con l'anziano che è solo,o con i bambini che non hanno famiglia,li sentirete la vera felicità,perchè ognuno di queste anime bisognose di affetto,vi regaleranno un sorriso,che viene direttamente da Dio .Ama il prossimo come te stesso.Facciamo qualcosa di grande in questo natale .Spero che ognuno che legga questo post lo copi e lo incolli nel proprio blog,più persone riflettono ,più ritorniamo ad essere quello che eravamo,angeli. Angela Afrodite Buon Natale
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Post n°327 pubblicato il 30 Novembre 2009 da unpontetrameeilcielo
L SOLSTIZIO INVERNALE E I 12 GIORNI SANTI Da Natale all’Epifania (che tutte le feste si porterà via!) c’è un periodo di celebrazioni e festività che non risalgono soltanto alla nascita del Bambin Gesù, ma è da tempi immemorabili che l’uomo reagisce con allegria e gioia interiore, più o meno consapevolmente, al Solstizio Invernale che è il simbolo del passaggio dal buio alla luce: il Sole, raggiunto il punto più basso dell’eclittica, torna a salire, le ore di luce ricominciano a crescere e l’uomo è cosciente che tornerà la stagione del bel tempo e potrà ricominciare a stare all’aperto e lavorare nei campi e preparare e, poi, raccogliere i frutti del proprio lavoro. Il Sole, giunto al termine della sua discesa, esce dalla sua “tomba” invernale e, rafforzando ogni giorno di più la sua luce, accompagna l’umanità verso il nuovo periodo: un evento meraviglioso che riporta al mito universale della rinascita del Sole, che si può interpretare, anche, nel semplice ricordo di quella speciale maternità di una vergine in una stalla. Myriam è il puro etere che dà un nuovo impulso di rinnovamento a questo periodo che è adatto all’introiezione e alla meditazione e porta ad aprire il proprio cuore agli altri in un momento di comunione con chi ci è vicino. E, se ben comprendiamo questo, ci allontaniamo da tutto ciò che è apparenza e che ci vorrebbe sospingere verso le abitudini consumistiche che, ormai, hanno reso “le feste” il tempo dell’esteriorità e dell’inutilità. A Natale, il Solstizio d’Inverno, la forza del Sole ha raggiunto il punto più basso e la natura è come morta, gli animali sono in letargo ed anche la vegetazione si è addormentata. La Terra attende il ritorno della luce per riprendere forza e vita. Durante questo periodo di morte, le forze spirituali si manifestano maggiormente e, a Betlemme, in forma simbolica, si vuole che sia nato Gesù, che altro non è che la nascita della luce divina nell’essere umano che deve intraprendere la strada della rinascita. Una strada difficile, ma non insuperabile. Ed ecco che, proprio per aiutarci, sopravvengono dodici giorni, chiamati santi, che rappresentano i dodici mesi dell’anno che simbolicamente sono le energie che ci raggiungeranno per permetterci di migliorare per affrontare più consapevolmente l’avventura del Solstizio Invernale dell’anno prossimo, e così via. Per questo si racconta che i Re Magi, gli studiosi più sapienti di quell’epoca, non arrivarono a tempo per la Nascita, ma bensì dodici giorni dopo, quando Gesù era pronto per la Sua Epifania (che letteralmente significa “l’esposizione di un essere divino alle genti”). I dodici giorni rappresentano le forze divine che permisero al bambino Gesù di mostrarsi come il Cristo. Dodici giorni che devono essere considerati come i momenti rappresentativi del nostro futuro, al punto che si soleva (ma ancor oggi avviene che chi lavora nei campi tragga auspici per i lavori agricoli, mese per mese) divinare il proprio futuro rapportando il 25 dicembre, il primo giorno, al mese sorretto dall’Ariete (dal 21 marzo al 21 aprile), il secondo a quello del Toro e così via. Bisogna anche ricordare che il giorno, per gli antichi, iniziava alla fine del precedente, alle sei di sera: iniziava con l’inizio della notte così come la vita dell’uomo inizia con un periodo di nove mesi di buio, prima di venire alla luce. Per gli antichi tutto prendeva vita con un periodo del buio: la nascita dell’anno, ad esempio, era posta nei giorni che attualmente sono dedicati ai “morti” perché era il periodo in cui iniziava la Stagione del buio che copriva con la sua ombra la Terra fin quando cominciava la Stagione della luce, ai primi di Maggio, la festa delle fanciulle – e della natura – in fiore. Tutto avveniva sempre in funzione del Sole e del suo meraviglioso e costante aiuto che ci inviava e ci invia. Il sole era ricordato, e sorretto, con falò, con processioni con le torce accese, con ruote costruite con i migliori mannelli di grano del precedente raccolto a cui veniva dato fuoco per farle rotolare, poi, lungo i pendii delle colline. Oppure, veniva ricordato con candele accese, usanza che tuttora sopravvive nelle nostre case, sulle tavole, dinnanzi ai presepi e sugli alberi, appunto chiamati di Natale. Il Sole deve essere incoraggiato: deve sopravvivere e deve prendere forza. Ecco che lo si richiama anche con altri simboli come le rosse palle di vetro con cui si addobbano la casa e gli alberi, con le ghirlande di frutta e rami coperti di bacche: anche queste rosse, perché è il colore dell’elemento Fuoco, da cui il Sole è simboleggiato. L’oro e il rosso sono, infatti, i colori che devono essere utilizzati per rendere natalizia l’atmosfera della nostra casa: essi sono uniti al verde, il colore della natura cui il Sole permetterà la rinascita. Attualmente abbiamo dimenticato l’origine simbolica di questi colori e gli addobbi sono diventati assolutamente astratti. Ma è il simbolo quello che può energeticamente variare l’aura di un ambiente o caricare un ambiente usurato dalla vita, a volte, gravitazionale di chi abita quella casa. A volte, basta un cero acceso è il clima energetico può cambiare. Per i cristiani, il cero è la rappresentazione terrena del Cristo che “ci dona la sua luce, ci offre il suo calore e si consuma per noi”. È molto positivo tenerne uno acceso, meglio se è sul baricentro della nostra casa. Per chi ha paura che possano esserci problemi, si può utilizzare un cero in bicchiere di plastica rossa, uno di quelli che vengono chiamati “dei morti”. Questo può esser fatto per lo meno durante il periodo dei dodici giorni santi: servirà a noi per ricordare che ognuno di questi giorni ci porta una buona energia e ci permetterà di informarne i nostri ospiti, diffondendo così la consapevolezza de complesso di apporti energetici che tutti possono recepire. Naturalmente un’azione più attenta ci porterebbe a porci in meditazione, anche solo per qualche minuto, all’inizio del giorno, quindi alle sei del pomeriggio: con questa comprenderemo quello che sta raggiungendoci e nello stesso tempo prenderemo coscienza di ciò che le forze eteriche vanno a comunicarci. |
Post n°326 pubblicato il 27 Novembre 2009 da unpontetrameeilcielo
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Post n°325 pubblicato il 27 Novembre 2009 da unpontetrameeilcielo
Il giardino…. Enorme! Un’aiola lunghissima a sinistra , dentro una siepe altissima di ortensie blu, più blù, viola, viola / bordò, colori digradanti fino al rosa , le foglie gigantesche , lussureggianti come dopo una pioggia. A destra un’altra aiola…….. con piantine basse , fragole e fiori bianchi , fiori di fragole ………. Appoggiato: un muro altissimo di sassi …. Qua e là qualche ciuffo di erba e dei fiori gialli a quattro petali, faceva capolino dalle fessure. Davanti…. Un enorme alloro … altissimo …… e il tronco così grosso che non riuscivo ad abbracciarne nemmeno la metà. …..Per terra ghiaia . Il sole era alto, ricordo il cielo terso, mi sembra di sentire il chiacchiericcio degli uccelli…… il fruscio delle lucertole che si scaldavano sui sassi. Mi sembrava di essere in un posto proibito, in un mondo fantastico….. Dopo un tempo, che a me ora pare lunghissimo, scoprii in fondo al giardino un fabbricato che lo delimitava e un cancello di legno. Piano, piano aprii il cancello che cigolò , mi spaventai …. Intravidi al di là un orto meraviglioso, alberi da frutto, filari di viti …., un uomo chino a zappare. Tornai sui miei passi, provai ad abbassare il paletto della porta del caseggiato….. non c’era un’anima viva … era tutto vuoto dentro. Tutto grande, tutto vuoto. Il pavimento era fatto di sassi. Piccoli sassi, uno vicino all’altro, lucidi per i troppi passi…. Addossata, per tutta la lunghezza della parete, una mangiatoia. Era la stalla! Mi guardai intorno… era completamente vuoto! Solo là in fondo c’era una scala a pioli che portava sopra, non si sa dove. Ero incuriosita ….. Dio sa quanto! Facevo tre pioli, poi tornavo giù…….cinque pioli e …..tornavo giù… Poi armata di coraggio……… salii tutti i pioli………….. il cuore in gola … le tempie che pulsavano…..e le orecchie …… mi sembrava di sentire un tamburo che mi batteva dentro la testa… Che meravigliaaaaa !!!! una visione!!!! Un mare di libri!! Tutto il pavimento di legno, tutto, tutto coperto di libri ! una piramide di libri ……. arrivavano fino alle capriate del tetto. Mi avvicinai ,…… ne presi uno in mano, lo guardai, lo sfogliai, ….. ne presi un altro, come il primo……. lo annusai …. Un odore di carta, di muffa, di stampa ……di stoffa…… Un profumo che ora è parte di me, che non dimenticherò mai. Non so quanto io stetti in quel luogo. Ricordo che quando mi vennero a prendere i colori non erano più quelli di prima e la luce non era più la stessa….. Da quel giorno, per tutti gli anni che seguirono, fino alla mia adolescenza, quello fu il mio rifugio. Con una mela rossa, da mordere, seduta sopra la catasta di libri, ho trascorso i pomeriggi più belli di quel tempo. Lassù ho imparato a leggere da sola. Lassù ho imparato che l’amico più amico è il libro. Lui non ti tradisce mai. Ti aspetta quando vuoi, quando hai tempo…….si fa mettere da parte quando hai altri interessi, si fa trovare proprio quando tu hai bisogno di lui. Ti fa l’occhiolino in libreria. Tu lo compri e lo depositi ancora con il cellofan…… ma stai certo che quando c’è bisogno ……è lì dove lo hai parcheggiato e si apre proprio dove c’ è la risposta alla tua domanda.
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Post n°324 pubblicato il 25 Novembre 2009 da unpontetrameeilcielo
I COLORI dell'AMICIZIA |
Post n°323 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da unpontetrameeilcielo
Ogni segreto racchiude un’antichissima conoscenza: chi la renderà propria agirà con una nuova consapevolezza, attraendo nella propria esistenza le persone che desidera. Primo segreto: Attrazione “Qual è il motivo per cui un certo tipo di uomo o di donna ti attrae come per magia e altri sebbene più Solo capendo il tuo magnete potrai capire chi attrai e perché. Tutto ha un senso. “Non si tratta Secondo segreto: Lo Specchio “Tutto quel che attrai è come uno specchio che ti mostra ciò che si trova nel tuo magnete, affinché tu possa orientarti meglio”. Non sempre è facile intuire il principio dello specchio, “il motivo è che lo specchio non si limita a riflettere quello che sei precisamente, ma ti mostra molto di più.” Terzo segreto: Chiarezza “Chi sei? Dove vuoi andare? Quali sono i tuoi desideri? Cosa vorresti assolutamente sperimentare? “Non sono domande facili e anche se trovi le risposte, queste possono cambiare nel corso del tempo. Per fortuna non si tratta tanto di dare risposte complete o definitive, quanto di imparare a sentire in che direzione vuole andare.” Quarto segreto: la Propria Fonte “Qualunque cosa tu cerchi negli altri si trova già dentro di te, allora di cosa sei fondamentalmente alla ricerca? Di sensazioni!” “Nessuno può darti l’amore perché ce l’hai già dentro di te. Quinto segreto: il Potere dei Simboli “Finché credi in un simbolo, “Un oggetto o un’azione rappresenta qualcosa. Questa perlomeno è la tua esperienza e ritieni sia evidente per chiunque. Ma è davvero così?”
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Post n°322 pubblicato il 16 Settembre 2009 da unpontetrameeilcielo
In questo giorno della tua vita, Caro Amico, credo che Dio voglia che tu sappia... ....che l’amore alcune volte si dimostra nelle cose che non dici, di cui non tieni conto e che non noti. La più grande amorevolezza si dimostra spesso nel lasciare andare le cose. Nessuno di noi è perfetto, ma possiamo tutti essere amici perfetti e partner perfetti permettendo a coloro che amiamo di essere imperfetti. Da' alle persone attorno a te quella "tregua" che tu speri il mondo ti dia durante uno dei tuoi "giorni no" e non lo rimpiangerai mai, proprio mai. Con Amore |
Post n°321 pubblicato il 14 Settembre 2009 da unpontetrameeilcielo
L'Armonia.....la meditazione......lo yoga......lo zen......il cristianesimo.......l'islam......le religioni .......le fedi........parlano di dimensioni ignote ai più; facciamo finta di capire......ci sforziamo di comprendere e agire di conseguenza.....ama il prossimo tuo come te stesso......ma quanti di noi si amano veramente ? Rispondiamo sinceramente.....quasi tutti abbiamo problemi d'amore.....difatti , se non ami te stesso....come puoi amare un'altro e pretendere di essere amato? Addirittura amiamo dio.....ma non sappiamo amare un extracomunitario...... Seduto in silenzio senza far niente , arriva la primavera e l'erba cresce da sola......ma quanti di noi possono stare seduti in silenzio senza far niente ? Interpretiamo parole dai libri e le imponiamo come Comode Verità...... Possiamo partire solo da dove siamo...e volenti o nolenti , siamo in un corpo identificati con la mente......quindi possiamo partire solo da li.Lasciamo perdere l'Anima , il corpo spirituale e partiamo da dove ci troviamo. Il corpo.....vive fra cielo e terra e risente delle influenze di entrambe i poli....sintonizziamoci con essi....con i ritmi della natura.....con i cicli delle stagioni , senza sentirci frustrati se non abbiamo fatto il bagno perchè è brutto tempo;Il popolo delle nuvole ha diritto di manifestare se stesso.Non pensiamo solo a noi stessi. Quando cammini , rispetta il suolo che stai calpestando; appartiene ad un'essere vivente.....rispettalo;Ogni tanto , guarda il cielo.....le piante.....sentiti parte di essi....guarda una stella......e la stella guarderà te.Piano piano , prestando attenzione al miracolo che ti circonda , diverrai più sensibile....e il mondo dello spirito diverrà percepibile....e molti misteri della vita apriranno le loro porte....
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Post n°320 pubblicato il 11 Settembre 2009 da unpontetrameeilcielo
Da alcune sere mi diletto a catturare immagini di orbs. Le foto che ho postato sono state scattate nel giardino di casa mia. Dapprima mi sono divertita e ho tenuto per me le immagini poi però ho pensato di farvi partecipi di queste misteriose meraviglie. Premetto che il mistero mi affascina notevolmente. Probabilmente alcuni ne avranno sentito parlare ma credo siano pochi a conoscere questo fenomeno e chi lo conosce è sicuramente appassionato di spiritismo e di occulto. |
Post n°319 pubblicato il 11 Settembre 2009 da unpontetrameeilcielo
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Post n°318 pubblicato il 06 Settembre 2009 da unpontetrameeilcielo
Un giovane discepolo andò dal Maestro e gli chiese: "Maestro vorrei porvi una domanda:.
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Post n°317 pubblicato il 02 Settembre 2009 da unpontetrameeilcielo
Tutte le iniziative intraprese dagli esseri umani si fondano sull'amore o sulla paura, e non soltanto quelle che riguardano i rapporti affettivi. Le decisioni riguardanti gli affari, l'industria, la politica, la religione, l'educazione dei giovani, l'ordine sociale della nazione, le mete economiche della società, le scelte in cui sono coinvolte le guerre, la pace, l'attacco, la difesa, le aggressioni, la sottomissione; le decisioni in merito ad agognare o a rinunciare, a serbare o a condividere, a unire o a separare.. Ognuna delle libere scelte che decidiate di fare si sviluppa da uno dei due unici possibili pensieri che esistano: un pensiero di amore o un pensiero di paura. La paura è l'energia che costringe, rinchiude, trattiene, trasforma, nasconde, accaparra, danneggia. L'amore è l'energia che espande, apre, esprime, sopporta, rivela, condivide, risana. La paura avvolge i vostri corpi con abiti, l'amore ci consente di starcene nudi. La paura si avvinghia e si aggrappa a tutto quello che abbiamo, l'amore distribuisce tutto quanto possediamo. La paura tiene costretti, l'amore tiene stretti. La paura afferra, l'amore lascia liberi. La paura affligge, l'amore consola. La paura guasta, l'amore migliora. Ogni pensiero umano, ogni parola e ogni azione si fondano sull'uno o sull'altro di questi sentimenti. Non avete scelta a tale proposito, poiché non esiste nient'altro tra cui scegliere. Ma avete la possibilità di decidere a quale dei due rivolgervi.
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Post n°316 pubblicato il 29 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
"Siamo in Leone, il quinto segno dello ZODIACO, e in questo periodo arrivano "informazioni" sulla QUINTA DIMENSIONE ( il nostro prossimo passaggio EVOLUTIVO ). Secondo i MAYA, il 2012 non è la FINE del MONDO ma la FINE del TEMPO. Con il concetto di "TEMPO" si intende il NOSTRO MODO di CONSIDERARLO, giacché siamo abituati a confrontarlo con lo scorrere dell'orologio (TEMPO LINEARE) anziché secondo l'OROLOGIO COSMICO (il TEMPO CICLICO). Attraverso i PIANETI noi abbiamo delle grandissime CHIAVI di LETTURA e ci siamo abituati a considerare il TEMPO proprio sotto l'aspetto CICLICO. I PIANETI fungono da SINCRONIZZATORI del TEMPO COSMICO, che viene scandito da LEGGI UNIVERSALI e da complicati meccanismi superiori. Allo scoccare del 21 Dicembre 2012 dunque, sempre secondo i MAYA, questo TEMPO cesserà ed inizierà un TEMPO NUOVO. Il nostro compito è quello di cercare di individuare i "SEGNI" anticipatori di questo CAMBIAMENTO GLOBALE. Bisogna tener conto che le LEGGI COSMICHE non sono separate dalla nostra vita quotidiana ed è in questo contesto che vanno ricercati ed individuati i SEGNALI. Il 2012 è senz'altro un PUNTO di ARRIVO, poiché coincide probabilmente con la conclusione di un enorme CICLO a livello COSMICO, di una grandezza largamente superiore al "normale" andamento CICLICO dei PIANETI. Accanto infatti ai CICLI che già conosciamo, come quello del GRANDE ANNO TERRESTRE di 26.000 anni (il giro della TERRA attorno allo zodiaco) vi sono dei CICLI infinitamente più grandi. Possiamo ipotizzare CICLI di MILIONI di ANNI e anche maggiori, che sfuggono però alla nostra comprensione umana. Per quanto ci è dato sapere, la TERRA è prossima all'ingresso nella QUINTA DIMENSIONE. Tutto il SISTEMA SOLARE si sta infatti spostando in un'altra zona della GALASSIA, più vicina al GRANDE SOLE CENTRALE. Avrete senz'altro sentito parlare dell'indebolimento del CAMPO MAGNETICO TERRESTRE. La TERRA può essere paragonata ad una TROTTOLA che gira e che viene mantenuta in equilibrio nello SPAZIO. Se il CAMPO MAGNETICO si indebolisce significa che la VELOCITA' di ROTAZIONE sta DIMINUENDO. Gli indizi portano a pensare che per il 2012 la ROTAZIONE si fermerà del TUTTO e la TERRA inizierà a RUOTARE dall'ALTRA PARTE ! Avverrà probabilmente un CAMBIO di polarità del CAMPO MAGNETICO. Il TEMPO che conosciamo cambierà, perché sarà un altro TEMPO, quello della NUOVA ERA. Gli anni che ci separano dal 2012 (pochi ormai) saranno i più critici per l'umanità, proprio per effetto del continuo indebolimento del CAMPO MAGNETICO TERRESTRE. Questo naturalmente avrà grandi ripercussioni su tutto ciò che è collegato al nostro "quotidiano" e su tutto ciò che riguarda l'UOMO, la sua SALUTE e le sue ATTIVITA'. Quando infatti il CAMPO MAGNETICO è FORTE e STABILE, le "cose" tendono a funzionare perfettamente (la SALUTE, l'ECONOMIA, il MONDO in generale) mentre se il CAMPO MAGNETICO rallenta ed è INSTABILE, le "cose" iniziano a "deteriorarsi" inesorabilmente. Per il 2012 arriveremo, secondo me, ad un PUNTO ZERO, dal quale il CAMPO MAGNETICO, collegato alla ROTAZIONE della TERRA, si fermerà del tutto ed inizierà a ruotare in senso opposto. Per evitare di essere "travolti" da questo rallentamento del CAMPO MAGNETICO e da tutto ciò che ne consegue, abbiamo una sola STRADA: MANTENERE LA ROTAZIONE DEL NOSTRO CAMPO MAGNETICO... A livello ECONOMICO-SOCIALE, il nostro DESTINO come essere umani è collegato allo SVILUPPO della TECNOLOGIA e all'INTERAZIONE con la TECNOLOGIA. Per capire cosa sta avvenendo dobbiamo appunto osservare come la TECNOLOGIA sta CAMBIANDO. L'indebolimento del CAMPO MAGNETICO, almeno a mio giudizio, sta portando ad un continuo "impoverimento magnetico" della TECNOLOGIA e ad una sempre maggiore difficoltà, a livello umano, di "REGGERE" TALE TECNOLOGIA. Dobbiamo allora osservare il fenomeno entrando anche in campi specifici, apparentemente non così decisivi, ma di largo uso quotidiano. I segnali anticipatori, in questo caso, sono inequivocabili. Per l'anno 2012 ad esempio, spariranno le LAMPADINE ad INCANDESCENZA, sostituite dalle lampadine a RISPARMIO ENERGETICO. La trasmissione dei programmi TV avverrà unicamente secondo il SISTEMA DIGITALE, mentre sarà abbandonato il SISTEMA ANALOGICO. La MUSICA, tranne poche eccezioni, così come tutto ciò che è VIDEO, è ormai quasi completamente DIGITALE. Sugli AEREI e negli aereoporti verranno istallate RETI WI-FI senza alcune eccezione (non vi saranno cioè zone NON WI-FI) Sugli AUTOBUS, TRENI ed altri mezzi pubblici, non vi sarà più la possibilità di "aprire i finestrini" per fare entrare OSSIGENO, perché funzionerà costantemente l'ARIA CONDIZIONATA (ambiente ANAEROBICO). All'aperto si troveranno sempre meno ZONE (oasi di PACE) dove NON ARRIVANO le onde dei RIPETITORI per CELLULARI, che bombardano giorno e notte il CAMPO MAGNETICO. La TELEFONIA sarà quasi completamente portata su NUOVI SISTEMI di COMUNICAZIONE, soppiantando quelli NATURALI-ANALOGICI come il TELEFONO CLASSICO. Questa comunque è la TENDENZA in ATTO, a meno che non vi sia un CAMBIAMENTO di ROTTA, dettato dalla CONSAPEVOLEZZA delle PERSONE che compiono delle SCELTE "controcorrente". Dobbiamo tener conto che nei prossimi anni la COMUNICAZIONE tra le persone sarà sempre più difficile, proprio perché in assenza di CAMPO MAGNETICO non avviene un reale scambio di INFORMAZIONI. La GENTE si parlerà ma NON SI CAPIRA', alimentando continue discussioni e dispute (il fenomeno è solo all'inizio). Vi è un altro rischio nell'indebolimento del CAMPO MAGNETICO; tutte le funzioni superiori dell'ESSERE UMANO, ma anche solo la MEMORIA STORICA, verranno gradatamente "dimenticate", per lasciare spazio soltanto alle funzioni biologiche e (forse) riproduttive. Senza CAMPO MAGNETICO o con un CAMPO MAGNETICO molto debole o "perturbato", l'ESSERE UMANO SUPERIORE cessa di funzionare, rimanendo intrappolato nella REALTA' di TERZA DIMENSIONE, quella della TECNOLOGIA. Nel LIBRO del Prof. Arguelles, l'autore del "fattore Maya" (che ci "restituisce" appunto il CALENDARIO MAYA) , vi è scritto chiaramente che l'UOMO entrerà in conflitto con la TECNOLOGIA e che la soluzione è quella di riattivare le nostre facoltà superiori e il collegamento con il "CIELO". La frase che contraddistingue il LIBRO è appunto questa: "SIAMO NOI LA VIA AL DI LA' DELLA TECNOLOGIA". Dobbiamo però ricordarci, (questo Arguelles non lo dice) che NOI funzioniamo solo se c'è il CAMPO MAGNETICO, altrimenti siamo "NULLI". IL MONDO ARTIFICIALE creato dall'uomo entrerà in CONFLITTO con l'UOMO stesso, che dovrà ritrovare il collegamento con la propria NATURA UMANA SUPERIORE. I cambiamenti sul PIANETA TERRA saranno notevoli nei prossimi anni, e la CAUSA principale risiederà proprio nella SPIRALE DISCENDENTE di FINE CICLO, che sta indebolendo il CAMPO MAGNETICO. L'UOMO allora, si dice, dovrà fare un SALTO QUANTICO, ma come farà se dimenticherà CHI E' VERAMENTE ? Chissà, forse è solo una questione di PROFEZIE o di SPERANZE; soltanto il LIVELLO di COSCIENZA dell'uomo potrà salvare l'umanità da se stessa. Forse, ad impedire il peggio, basterà un piccolo GRUPPO di UOMINI che ha compreso COSA STA SUCCEDENDO e PROVVEDE a MANTENERE ALTA LA ROTAZIONE DEL PROPRIO CAMPO MAGNETICO..." |
Post n°315 pubblicato il 25 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
sono molti i benefici della meditazione:
Analizziamo ora il significato della sofferenza: La sofferenza esiste in quanto ci si oppone a ciò che è, al flusso naturale. La meditazione è una tecnica per tornare ad essere nel QUI e ORA! La mente condizionata è il processo, la sofferenza è il risultato della distrazione abituale. Nella pratica della meditazione è molto importante la postura eretta in quanto ci porta immediatamente allo stato nel quale l’energia corre in modo più fluido e la mente viene ossigenata con maggiore facilità. Solo il fatto di assumere la postura con la spina dorsale diritta ed il corpo rilassato ci porta ad essere presenti. Se ti accorgi che la mente condizionata cerca di controllarti di nuovo, prenditi una pausa e poi ricomincia di nuovo! Imparariamo ad essere sempre presenti e vivere nel QUI e ORA.
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Post n°314 pubblicato il 18 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
Dolce creatura, cercavo di scriverti qualche riga per lenire il tuo dolore dopo che ero passata nel blog ma mi si è spento e riacceso il PC. e sono apparse queste righe che ho scritto tempo fa inframezzate da quella poesia che non so da dove arrivi. Credo quindi che sia opportuno e giusto che io lo pubblichi perchè è per te. Da mamma a mamma ti abbraccio con le ali e con il cuore. Iole Era un sabato mattina… anche quel giorno il sole era riapparso incurante del macigno che avevo nel cuore. Come faceva a splendere il sole, mi prendeva in giro? Dentro di me c’era il buio totale, un dolore indicibile che mi spaccava in due. … e il sole picchiava da spaccare le pietre e il mondo continuava a girare… Tutto a un tratto senza un prima e senza un dopo, si scatenò l’inferno. Un temporale incredibile: il vento spazzava via i fiori, i vasi e i cipressi sembravano toccare la ghiaia come per farmi capire che erano partecipi al mio dolore. In fretta e furia rientrai in casa. Entrai tra quelle mura pregne di dolore e incominciai ad aggirarmi per le stanze. Entrai in quella che era stata di mio figlio, mi affacciai alla finestra … il cielo si squarciò e come per incanto in mezzo a quel grigio funebre apparve il più bell’arcobaleno che avessi mai visto nella mia vita e io capii. Quella era la strada che mi univa alla mia creatura, quello era il modo per arrivare a lui.
Prendi un sorriso,
Non ricordo molto di quel giorno ma ricordo la piccola Luna, mi saltò in braccio, mi buttò le braccia al collo e mi mise un foglio tra le mani. Poi nell’orecchio mi sussurrò: "Mi dispiace tanto, però non devi piangere perché hai visto??? io ho guardato il cielo e l’ho visto, lui è diventato un angelo. Era grande, grandissimo come una nuvola e con il pennello ha dipinto un arcobaleno per te, grande come una strada, così tu puoi andare da lui tutte le volte che vuoi" Poi prese il foglio che mi aveva dato, era tutto spiegazzato: aveva dipinto una figura con un grandissimo pennello e un arcobaleno che riempiva tutto il foglio. Io allora ho incominciato a camminare sugli arcobaleni. Grazie Luna, grazie piccola creatura . Un giorno forse potrò anche io disegnare un arcobaleno per te.
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Post n°313 pubblicato il 12 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
Non ci si libera facilmente dalla paura di essere abbandonati. Soprattutto chi ha subito distacchi o lutti dolorosi in tenera età ha sempre paura di riviverli ogni volta che ama o che stabilisce un rapporto che spera possa durare nel tempo. E’ come se il dolore che ha segnato l’ infanzia restasse sospeso sopra la testa come un spada di damocle. In questo modo la persona resta adulta fisicamente ma non emotivamente e si sente sempre in pericolo, minacciata, costantemente in procinto di perdere il bene della persona amata. Da bambini infatti quando si perde l’amore di un familiare perchè ci abbandona, si allontana , si ammala, o muore si è portati a pensare di essere in qualche modo colpevoli, o responsabili e di meritare per questo, il castigo della sofferenza. O si pensa di VALERE POCO da poter essere lasciati soli a scontare la pena. Insomma il bambino che ha sofferto il distacco si sente SVALUTATO COLPEVOLE PERDENTE e SOLO. Un senso di AUTOSVALUTAZIONE di PERDITA e di COLPA che conserverà da adulto. Questa sensazione viene proiettata all’interno di sè stesso e covata nel tempo in maniera latente, così che quando si incontra una persona da amare, la sua paura di restare solo torna a farsi viva in tutta la sua forza come una “velenosa malattia della mente” e del cuore. La persona torturata dal complesso dell’abbandono teme di affezionarsi e di amare ancora, sicura che per lei verrà ancora quel momento che dovrà soffrire ancora quel dolore che BRUCIA e DIVORA. Proprio per ribellarsi e non subire passivamente l’attesa di un nuovo evento doloroso, può decidere, come in questo caso, di trasformare il suo tormento e la sua paura interiore in un vero e proprio attacco all’amore con comportamenti tesi a boicottare la buona armonia o il proseguimento felice del rapporto d’amore Chi l’ha subito da piccolo, conosce bene l’intensità di quella sofferenza, sa che può diventare insopportabile e così cerca di allontanarla e prevenirla.
Una volta rovinata la relazione e innescato un nuovo abbandono, chi lo ha determinato se ne sentirà di nuovo colpevole, perpetuando quella paura e quel senso di AUTOSVALUTAZIONE che costituiscono le sue convinzioni interiori, conscie o inconscie che siano. Si cercano nuovi rapporti dei quali forse non importa nulla cercando inconsciamente di farsi scoprire e di mettere in crisi quell’unico rapporto al quale si tiene davvero.. Poichè dentro si è convinti che la felicità non può durare, purtroppo la si distrugge con le proprie mani. IL SUGGERIMENTO: Non bisogna ripetere anche nella vita adulta il doloroso percorso che si è subito nella vita infantile. Abbi fiducia nell’amore nella possibilità di non abbandonare e di non essere abbandonato.
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Post n°312 pubblicato il 10 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
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Post n°311 pubblicato il 08 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
Forse non ti sei mai fermato ad osservare il tuo respiro Se ti soffermi un attimo scoprirai un vero e proprio universo. |
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