Creato da wss1 il 01/11/2007
Parco giochi per menti libere... (solo una "mente criminale" può avere un blog così....)
 

 

« Le distanze telefoniche ...Una scommessa è una scom... »

Quattro amici

Post n°301 pubblicato il 31 Maggio 2008 da cloudbreak
 

Eravamo quattro ragazzini intorno alla metà degli anni settanta. Quattro ragazzini diversi l'uno dall'altro, ma che si erano trovati immediatamente bene insieme. Avevamo cominciato a legare fin dai primissimi giorni di scuola, dalla prima elementare. E a mano a mano che passava il tempo, diventavamo sempre più amici. Durante la ricreazione giocavamo assieme, poi, finita la mattinata a scuola, andavamo ciascuno alla propria casa, per rivederci subito dopo per andare al doposcuola. E poi, da lì, a giocare a pallone, nel campetto dietro casa. Il sabato pomeriggio, poi, lo passavamo ancora a giocare a pallone, a sfidare gli altri. Eravamo una bella squadra, c'era quello che aveva del talento, quello veloce, quello riflessivo e quello scattante. Poi, d'estate, a scuola finita, passavamo le giornate insieme, in giro, in bicicletta, Fino ad agosto, quando ognuno di noi andava in vacanza con la propria famiglia, per ritrovarci poi a settembre, di nuovo, come prima.

Eravamo quattro ragazzi a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta. Eravamo ancora una volta insieme, stessa scuola, stessa classe. Stessa allegria di sempre. Lo studio ci prendeva un po' più di tempo, ci trovavamo a studiare insieme. Eravamo tutti e quattro vicini di banco, in fondo all'aula, ultime due file verso destra, vicino alla vetrata che dava sul giardino. Spesso capitava che durante le lezioni ci mettessimo a chiacchierare, a concordare sul da farsi per il pomeriggio. Andavamo sempre in giro insieme, a zonzo per la città, a caccia di ragazze. C'era il bellone, che richiamava l'attenzione femminile, il simpaticone, che aveva sempre la battuta pronta, lo sportivo, che poteva raccontare dei suoi allenamenti di calcio, e lo studioso, che magari parlava un po' meno degli altri, ma sapeva essere sempre presente e di ottima compagnia.

Eravamo quattro adolescenti verso la metà degli anni ottanta. Uno a ragioneria, uno all'istituto tecnico industriale, uno al liceo scientifico, un altro a geometri. Sempre amici, nonostante non fossimo più tutti insieme. Ci vedevamo un po' meno, non più tutti i giorni. Ma un paio di volte alla settimana eravamo insieme, per fare la solita partita di sempre. Con l'aspirante calciatore professionista, che arrivava sempre di corsa, dopo il solito allenamento, e sempre meno tempo per studiare: l'istituto industriale non faceva proprio per lui, era già stato bocciato per due anni, e pensava di smettere per dedicarsi al calcio. Con il futuro geometra, che sognava di disegnare palazzi dal gusto moderno, ma discretamente inseriti nel paesaggio italiano. Con l'incerto liceale, che non aveva ancora idea di cosa avrebbe fatto da grande. Con il prossimo ragioniere, che aveva tra i suoi sogni quello di mettersi in proprio ed aprire uno studio amministrativo. E nei fine settimana eravamo insieme, sempre, in giro con le ragazze. due di noi già fidanzati, gli altri due che cambiavano la compagna ogni tre-quattro mesi.

Eravamo quattro giovanotti a metà degli anni novanta. Sempre amici, un po' più lontani di prima. Ci sentivamo ogni tanto, non con la stessa frequenza di prima. Il calciatore aveva abbandonato gli studi, e si era messo in giro per l'Italia, arrivando a giocare in squadre di serie C2, senza riuscire a sfondare; aveva vivacchiato alla meglio, prendendosi parecchie fregature per fallimenti societari, procuratori improvvisati; ancora alle prese con la bella vita del calciatore, con un occhio a non buttar via le poche risorse economiche accumulate. Il geometra era diventato architetto, e stava cominciando a muovere i suoi primi passi da solo, con l'appoggio di uno studio già avviato: ancora non aveva disegnato niente di significativo, non aveva realizzato il suo sogno, ma stava facendosi le ossa; fidanzato da anni, stava per convolare a giuste nozze con la ragazza che lo sopportava dai tempi dell'adolescenza. Il ragioniere aveva aperto il suo studio: si era messo in proprio, aveva già un buon parco clienti, più o meno solidi; lavorava tutta la settimana, in alcuni periodi dell'anno non conosceva nè sabati, nè domeniche, nè feste comandate: le scadenze erano lì, tassative, ad aspettarlo, e lui doveva rispettarle. Si era sposato presto con la fidanzata storica, ed altrettanto presto era finito il suo matrimonio: sempre in studio, sempre fuori casa, la moglie non aveva avuto pazienza, e lui l'aveva tradita con il suo lavoro. L'ex liceale, ancora alla ricerca del suo "cosa farà da grande". Iscritto all'università, ma fuori corso da subito, qualche lavoretto ogni tanto, senza prospettive. Libero sentimentalmente, anzi, instabile, non riusciva a far durare più di sei mesi un rapporto: troppo variabile, troppo volubile. Perennemente a corto di soldi, perennemente scontento, doveva ancora crescere.

Siamo quattro amici oggi, verso la fine della prima decade del nuovo millennio. Il calciatore, ormai ex, ha intrapreso la carriera di allenatore, con buoni risultati: dirige con successo una squadra di serie C, ha già ottenuto buoni risultati. E' in predicato di essere chiamato da una squadra importante, di quelle serie, per affidargli la prima squadra. Un salto di qualità che può essere decisivo: i numeri li ha tutti, le capacità le ha dimostrate nelle varie piazze dov'è stato. Si è sposato con una donna forbidabile, che è riuscita a fargli mettere la testa a posto, a tirar fuori tutto il lato buono che ha e che aveva sempre nascosto. Ha trovato la sua strada. L'architetto è sposato, e si è trasferito in un'altra città, dove ha aperto il suo studio. Ha già realizzato alcuni lavori importanti, è stato scelto tra tanti per realizzare la sede centrale di una famosa multinazionale, che gli ha dato la massima libertà per mettere in pratica le proprie idee. E lui sta lavorando con il massimo impegno, assistito da giovani colleghi, per realizzare quello che secondo lui sarà qualcosa di innovativo nel campo dell'architettura moderna. La sua famiglia cresce, ha due figlie. Ogni tanto deve assentarsi per lavoro, ma passa tantissimo tempo con sua moglie e le bambine. Il ragioniere continua a lavorare. Il suo studio è cresciuto di importanza, ora ha parecchi clienti. Per lui lavorano parecchie persone. E lui continua ad essere sposato con il suo lavoro. Ha trovato una sua collega, che ha il suo stesso stile di vita. Si sono conosciuti, si sono innamorati, lavorano insieme, avendo trasferito i propri studi nello stesso edificio. Ma continuano a vivere ognuno a casa propria, non insieme. Non hanno intenzione di costruirsi una famiglia, non hanno idea di sposarsi. D'altronde sono già sposati, con il proprio lavoro. L'ex liceale ha trovato il suo scopo. Si è dedicato ad un'organizzazione di pubblica assistenza. Aiuta, assiste chi ha bisogno. Ha organizzato un servizio di compagnia per gli anziani. Si è costruito una famiglia. Ha realizzato i suoi sogni.
E ci ritroviamo, ogni tanto, qui, nel solito campetto dove giocavamo a pallone dopo la scuola. Giusto per stare insieme, per ricordare i tempi che furono.
E per tornare ad essere i quattro ragazzini, adolescenti, giovanotti di prima.
Sempre i quattro amici.

Nota: questa storia è di pura fantasia. Non corrisponde alla mia vita, nè a quella di chi conosco. E' solo un esercizio di scrittura, un tentativo di scrivere qualcosa di diverso dal solito. Ogni tanto, quando avrò la giusta idea, proverò a scrivere un racconto del genere.

 
Rispondi al commento:
cloudbreak
cloudbreak il 31/05/08 alle 12:02 via WEB
Buongiorno. Scrittore a chi? A me? Ma no: semma i scribacchino....
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

Ricordiamocelo, basta poco....

 

Area personale

 

Video Clip(pete!!!)



Alan Parsons - Beginnings 

 

Che tempo che fa....

Click for Firenze, Italy Forecast
 

Socio anche qui!!



E come potrei non esserlo?

 

Su suggerimento....

...metto questo (non si sa mai)

 

Il Club!

Socio sostenitore





L'inno del Club

 

The Praize


Thanx to Cio.Van
 
Citazioni nei Blog Amici: 51
 

Certifichescion

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Anche se non vi importa

...il racconto che ho scritto per il gioco lanciato da Writer (scrivere un racconto partendo da un incipit), sta qui: Braccato!!; se vi interessasse leggerlo....

 

Ohhhh, quanta gente....

web stats

 

Passanti

 

Ultime visite al Blog

toni6600salomonalcostel93fcarla.cretiersd_1979corrado.borsottidadodededaunfiorepayne667sottoilsettevicimpiantiVinS19patrizia.maminivalentina.cioccolatobrindello1967
 

Ultimi commenti

 

Ho visto il cielo di...









cliccando sulle icone lo vedrete anche voi
(thanks to Icons by Gwen)

 

La campagna


Collabora con Sandrock per far
smettere di fumare la Kate!!!!!
 

A voi: Goldra-Kate!!

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963