No sardine, ma orche e squali

Non si può parlare sempre di politici non all’altezza (infatti sono tutti nani), quindi, ogni tanto, è meglio ridere che piangere, ma le alternative scarseggiano, un esempio, c’è chi attacca di brutto le sardine, tanto educate, piccole, indifese, detto questo, dirò la mia, e mi permetto, una piccola poesia!

Quo vadis, umanità!
ovunque si muore,
scorre sangue,
scorre dolore…

Oh! rosso vermiglio,
oh! bianco di luna,
bacerà mio figlio,
monna fortuna?

Che avrà in sorte,
un alba radiosa,
o notte di barricata,
dove aleggerà la morte?

Oh! figlio, figlio,
tremo per te, per ciò che hai trovato,
per la fallita società,
che hai tristemente ereditato…

I giovani, come stemma, le sardine, il blog sarà il più feroce a condannarli, perché? Dopo quello che vi abbiamo fatto cari giovani, noi vecchiacci, lasciandovi questa società ignobile, (non è che quelli di oggi, siano migliori), detto questo, però, premetto che vi capisco, no, non mi contraddico, ma rimprovero una beata innocenza, con i marpioni che girano, e non ci vogliono le sardine, ma orche assassine, e squali affamati, allora si, che qualcosa cambierebbe!

Cassandra? Castellano

N.B. tiferò per voi, però se rimarrete quello che siete, pacifici, e niente partiti, sarà difficile, ma comunque, auguri…

Un saluto a Il Presidente, per il suo articolo poesia “a mio figlio!”

No sardine, ma orche e squaliultima modifica: 2019-12-07T18:40:22+01:00da romana_81