Assurdità parlamentare…

Algoritmo, ossia, precrimine, LONDRA DOCET, se applicato a camera e senato, sarebbe il ritorno, a una politica, con la “P”, quindi pulita! In questa assurdità parlamentare, i signori onorevoli, invece di fantasticare su futuri guadagni extra, mentre, dovrebbero essere distolti da questi pensieri, da chi, battendosi il petto, si dissocia, dichiarando, che i corrotti, sono un’esigua minoranza, ebbene, non ci prendano per il culo, (già lo fanno più che spesso) se sono una stragrande maggioranza gli onesti, ci spieghino perché non riescano a eliminare quella piccola minoranza, e riportare quella legalità, che gli italiani aspettano da una vita? Sicuramente, la risposta non la daranno nemmeno i posteri… quindi, urge una richiesta di spiegazione, in atto, sin da gennaio 2013! Forse si pensava, che i posteri parlano solo dopo i 100 anni, quindi tra un secolo, allora, non essendoci questo tempo, e per accelerare, il blog, offre una lauta cena, a chi ci potrà spiegare, definire, il dove e il come dell’arcana, e attesa, ma sempre negata, spiegazione…

Cassandra? Castellano

Giocatori, diritti si, ma doveri sportivi anche…

Riprese le partite, con dispiacere, è ripresa la solita solfa, dei giocatori, che prima commettono un fallo, a volte anche abbastanza duro, e poi, cercano di ingannare l’arbitro, alzando le braccia, dichiarandosi innocenti… prima considerazione, il giocatore, logicamente, è anche uno sportivo, e come tale deve comportarsi sul campo, altrimenti, tradisce e offende lo sport, ma anche se stesso, e coloro che stanno vedendo la partita, ma soprattutto, diventano un cattivo esempio per i giovani, poi, ma gli allenatori, come si comportano, nel dopo partita? Non punire chi sbaglia, è come un invito a ripetersi, a questo punto, perché la federazione, non trova il sistema, di far rivedere la partita, a l’arbitro o a chi di dovere, e punire il giocatore non sportivo, chi si affolla borbottando e inveisce contro l’arbitro, così facendo si otterrebbero una serie di vantaggi, mettere in allarme, giocatori e allenatori consapevoli di una seconda moviola, quella del dopo partita, poi, accontentare tifosi e spettatori, che durante la pandemia, si sono battuti, con calore, e con amore, per il ritorno delle partite, e ridare vita un gioco, amato da tutti!

Cassandra? Castellano

N.B. diritti e doveri, e i giocatori, sono dei privilegiati in tempi di miseria, è un loro diritto, se lo guadagnano sul campo, ma hanno anche il dovere, di comportarsi da sportivi veri!

Cabaret domenicale…

CAPEZZONE, è l’unico che sostiene veramente con i fatti Berlusconi! Porta giorno e notte sul groppone, le stampelle, per essere pronto a sostenerlo (lo dice da una vita che il Berlusca, è lo sciancato di Arcore…)

SANTA DE CHE? Dichiara, se tutte le donne che sono andate ad Arcore sono delle prostitute, allora lo sono anch’io! (ma perché specificare?)

ANTONIO RAZZI, darei la vita per Silvio, e se volesse, gli darei anche mia moglie… (ha saputo che le donne le vuole orizzontali, forse lui non sapeva come farlo!)

SIMONE FURLAN, il fondatore dell’esercito politico di Silvio, dichiara, sono innamorato, e amo tutto di lui… (vibranti proteste, sia dai soldati veri, che dall’arci gay…)

GIANFRANCO ROTONDI, Berlusconi? È come Gesù… (la risposta, la dovranno dare i cattolici veri, e non gli atei, che si spacciano per tali!)

Cassandra? Castellano

N.B. povero Berlusconi! Come poteva pensare di salvarsi, rimanendo a galla, con degli ALDI e dei DRUSI… quindi, estrapolando fior da fiore, ho ripreso delle dichiarazioni pronunciate dai nominati, deliranti, osannanti, una misera piccola panoramica, assolutamente non politica, ma cabarettistica… come risposta a quanto sopra, segnalo il più che attuale motto, del celeberrimo filosofo, Fra cazzo da Velletri! “CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL, PIANGA SE STESSO, E NON TRITI LE PALLE AL PROSSIMO…”

Grillo, si, ma poi, cicala?

Di quei tempi, per non fare dei torti, dopo D’Alema e Bersani, non poteva mancare il Grillo, che diceva “di me parlatene bene o male, mi basta che mi nominate” quindi, non Grillo, ma cicala, intesa come la favola di (LA FONTAINE), caro Grillo, canti a squarciagola il giorno, però, poi c’è l’imbrunire, e infine la notte, ma la voce non c’è più, e se fosse così anche il tuo avvenire? Hai declamato per uno spirito nuovo, per un volo verso la libertà, per un sistema innovativo, ma forse, era demagogia allo stato puro, per riuscire a sopire i sentimenti, obnubilare i cervelli, stroncando agli altri, idee e iniziative diverse, ma i giovani, incantati, ti hanno creduto, e poi seguito, ma ora, ti trovi tra l’imbrunire e la sera, (quindi senza voce) quindi, la tua dittatura non dittatura, (diciamo sorridendo, pende di più sul tragicomico), e i fatti lo dimostrano, dal Di Battista, a volte solare, a volte tristezza lunare, a quelli, che paventando un tuo crollo, stanno scavalcando lo steccato, per altri lidi, ecco perché nei miei scritti, li ho sempre definiti saltimbanchi, poi ho cambiato in saltafossi, perché molti, sono giustamente caduti nel fosso, ed essendoci rimasti, non più, né qua, né là, ciò che il grande Totò li avrebbe definiti, “poveri quaqquaraqquà…” e ora, dopo il fosso, ci sono solo i campi, con i pomodori…

Cassandra? Castellano

N.B. caro Grillo, consolati per i fuggitivi, chi tradisce 1, tradisce anche 2, e i bravi, hanno tradito anche il 3…

Anche Bersani e D’Alema…

Ogni tanto, un remember, un tuffo nel passato, ci vuole, perché fa bene, e dimostra, che gira e rigira, non cambia nulla, (che però sarebbe un bene, dato che cambia sempre in peggio…) guardate, centro, destra, sinistra, (per accontentare tutti, in ordine alfabetico) non ci sono più, al limite, ma proprio quello estremo, solo volgari imitazioni, che fanno rivoltare nelle loro tombe, Berlinguer, De Gasperi, Michelini, (anche qui, in ordine alfabetico) quindi, per accontentare, quelli che ci, SGOVERNANO, si farà ogni tanto, qualche nome, che potrebbe accontentarli… ecco un mio scritto del 2010, che feci alla romana…

na speranza, dissi, a Bersà, datte na mossa, poi, venne la certezza, cioè, er vecchio proverbio romano, (er sordo che nun ce sente a prima voce, è segno, che er discorso nun je piace…) e te pare, invece da mossa, t’hanno rotto l’ossa… mo, avoja a dì che sei arivato pe primo, se, ma de che, dei fusaiari? Ma me sa, che poi, manco de quelli… D’Alema, er baffo ar vento, se da na guardata ntorno, e comincià a parlà, pe mé sparla, ma nun ce famo caso, e annamo avanti, sentimo, che ciaricconta, e dice, che nun capimo gnente, che la televisione nun sposta, e ripete, nun sposta li voti, e che, in politica, non conta un cazzo… mo, ste stronzate, le diceva na vorta, era giovane, e se sbajava, poi, piano piano, cominciò andovinà, a prima tappa a la bicamerale, lì prese solo du bastonate nbocca, (mo, se devo raccontà tutto er cucuzzaro, famo notte) allora, a faccio corta, lascio perde, le toppate, con Vendola, De Magistris, Pisapia, Crocetta, e nartri 2 – 300, ma lurtima, co Renzi, che proprio nun l’hò capita, prima lo massacri, poi lo cerchi, e poi lo rimassacri…

Cassandra? Castellano

N.B. a D’Ale, me dispiace, ma to devo dì, tavevo fatto tellinaro, ma tu nun puoi fa, nemmeno er cozzaro…

Argomentazioni difficili…

E’ un argomento duro, scabroso, un vero pugno allo stomaco, negativo per chi ne parla, e io lo farò per questo motivo, certamente, non sarà gradito, ma ci sono vari modi, per porgere dei fatti, impressioni, sensazioni… dunque, dicendo solo pedofilo, e sciacallo di sisma, e invocare per loro la pena di morte, si parlerebbe di una pena abolita, barbarica, tutto giusto, ma, reati che però, andavano sostituiti con pene altrettanto severe, per questi reati infamanti, e per quanto mi riguarda, al primo posto nella scala dei valori della vita, ci sono la famiglia e la casa, e ciò, mi riporta al pedofilo, da non confondere con l’omosessuale, dunque, pedofilo stupratore di fanciulli, che strazia le carni di un dolce e batuffolo roseo, che urla il suo dolore, invocando invano la mamma, se foste padre o parente della vittima, vorreste la pena di morte? Poi, lo sciacallo di sisma, che scova in un cassetto tra le macerie, ancora intrise di sangue, e ruba quel che trova, soprattutto qualche ricordo, che vale più di un tesoro, spietatamente, non curante dei morti, o che se qualcuno è rimasto in vita, si dispera, perché la morte non abbia preso anche lui, che oramai rimarrà condannato, per il resto dell’esistenza, a dolorosi ricordi e rimpianti… se foste un padre o un figlio di quelle vittime, chiedereste la morte, per quell’essere immondo, spregevole, che ha rubato anche i ricordi? A questo punto, opinione personale, la morte potrebbe anche essere un premio, e andrebbe sostituito con la castrazione fisica, e non chimica, perché aggirabile, e sarebbe anche, il monitor più valido, per gli altri immondi rifiuti come lui… in quanto allo sciacallo di sisma, (chiedendo scusa ai sciacalli) carcere a vita, ma lavorando come si usava una volta, con catene al piede, scavando anche con le mani, nei luoghi colpiti dal sisma! Concludendo, è fin troppo facile, fare i buonisti, quando le disgrazie sono degli altri… ora, a questi gentiluomini, si sono uniti anche i strozzini, che con la pandemia, hanno trovato l’eldorado, che il blog ne ha già scritto! Poi, a proposito del tutto, è bene ricordare un vecchio proverbio Romano, che recita “non sputare mai verso il cielo, perché lo sputo, potrebbe ricaderti sulla tua testa” chi vuol capire capisca, specialmente il buonista…

Cassandra? Castellano

N.B. si risorge, solo in ogni campo, applicando la tolleranza zero, ma con una società che sta a zero, rimane solo, un pareggio di merda!

Senza unità, la speranza morirà…

I tormenti crescono nel cercare un inutile e impossibile confronto, già perdente nell’evidenza solare, con il triste risultato, di soffocare, quell’ultima esile fiammella, di una fede già labile, sfuocata, e travolgendo e seppellendo, definitivamente tutti i vassalli di un regno sempre più infausto, da dove è evaso, pure quel Dio minore, ex patrono di poveri infelici, un regno che la rimanente grassa umanità, ne farebbe volentieri a meno, e che la morte degli esclusi della vita, sia nei loro cervelli, che nei loro portafogli, dura quanto la scia di una barca, nell’immenso oceano… chi mai si batterà, chi mai innalzerà una bandiera simbolo di una lotta per la resurrezione dei diseredati, chi cercherà, di ridargli quel piccolo raggio di sole, che gli è stato strappato, rubato, rapinato, e tutti quei diritti misconosciuti, che in poche parole, significherebbero il ritorno alla vita, alla speranza, all’amore? Unitevi, donne, lavoratori, giovani, Sardine, e altri si uniranno, per poter creare, una catena tanto forte, da spezzare e spazzare tutto, altrimenti, se non si ha più uno scopo, per cui vivere o morire, se vincerà l’indifferenza e la rinuncia, allora non si potrà che meritarci, che i nostri sogni, le nostre speranze, continuino ad essere massacrate…

Cassandra? Castellano

N.B. mi batterò sempre, per i giovani e per il loro avvenire!

Donne, lavoratori, giovani, Sardine, unitevi e salverete l’Italia…

L’articolo scritto dal blog, per un sindacato dei lavoratori unico, e di un partito delle donne, è piaciuto molto, quindi, è bene insistere, unendoci anche le Sardine, e sarebbe l’ideale, anche uno schieramento giovanile, che poi porterebbe a una unità di intenti, e specialmente i giovani, dovendo finalmente capire, che l’ideale in cui si credevano non esiste più, erano solo adoperati, sfruttati, e poi scaricati… si penserà, è fantapolitica, no! Più che un pensiero, sarebbe un desiderio ardente, e solo il pensare, a un blocco, né di destra, né di sinistra, né di centro, né all’attacco, né in difesa, ma nemmeno in porta, ma solo per il popolo, perché nessuno sarebbe credibile, e rappresentabile, meglio, di lavoratori, donne, giovani, e la speranza Sardine, essendo, la vera, unica, spina dorsale della Nazione, e senza retorica del cazzo, ma, con in mano il cuore di un 93 enne, ci si potrà, e dovrà, fidare, di chi lavora, e ogni tanto ci lascia pure la pelle, di donne, di cui la maggioranza sono madri coraggio, e la speranza delle Sardine, per ultimi i giovani, di cui già scritto, perchè il futuro è il loro! Giovani, chiudere sogni, speranza e idee politiche, in un cassetto, poi, spietata analisi del passato, però tenendo bene in mente, la massima del grande statista Inglese, SIR WINSTON LEONARD CHURCHILL “chiunque, davanti all’evidenza dei fatti, non cambia opinione, è un perfetto imbecille!” quindi, cari giovani, dopo aver annullato il passato, via i ruderi, ricominciare con il piccone, e demolire, per poi ricostruire, certo, ci vorranno lacrime e sangue, ma è la sola via per l’avvenire, verso la vita, verso il riscatto, e solo allora, con l’orgoglio del vincitore, potrete riaprire quel cassetto dei sogni, che nel frattempo, si sono tramutati in realtà! Forza, l’Italia vi aspetta…

Cassandra? Castellano

Malavita, o malapolitica, che scegliete?

Si rende, più che necessaria, quindi obbligatoria, una panoramica, diminuite le rapine dentro casa, in forse per come vanno le cose nel femminicidio, ma evasioni fiscali, gravi, (100 miliardi l’anno), mafia, pedofilia, istituzioni definite nobili, a qualsiasi livello, che si scannano tra loro, e fragolina, non sulla torta, ma sulla bara, il virus, poi, poco se ne parla, ma per non farci mancare nulla, spunta uno dei reati più infami, subdoli, lo strozzinaggio, (da considerare, in tempo di pandemia, e di riflesso, mancanza di lavoro, con conseguente crisi), poi, arriva lo strozzino, amichevole, come il truffatore, e il pedofilo, quando adesca, e viene colpito, senza pietà, chi cerca solo di sopravvivere, poi, depredato anche del poco rimasto, invece si suicida! E ancora, è mai possibile, che seguendo i media, ci siano necrologi di ogni tipo, in quantità? Cronaca nera da non leggere, si gira pagina, o canale tv, per assistere a un’altra panoramica, quella politica, ma di male in peggio… VOTO SEGRETO, si, è un ballo in maschera, IMMUNITA’ PARLAMENTARE, verrebbe da ridere, ma vince il pianto, perché è tutto ancora imperante, invece, manca il VILIPENDIO ALLE ISTITUZIONI, ma non è strano, con gli insulti, che tra loro fioccano, sarebbero in molti, a stare già nelle patrie galere… chiudo, la politica non vera, non fa per me, in quanto ai media, leggo solo topolino!

Cassandra? Castellano

N.B. alla Romana, se dice, che er popolo, cià er governo chese merita, ma se è er popolo, che l’ha votato, se la piasse, in der culo!

Si può pensare, a Sgarbi vittima?

Chi la vuole cotta, chi cruda, chi odia e chi ama, regna il si e il no, questo preambolo, è rivolto a un grande personaggio, esaltato e vilipeso, definito dal blog, un enigma, perché non è facile capirlo, quindi, non giudicabile! Essendo il blog, sempre in cerca di personaggi, con uno enigmatico, sarebbe presuntuoso, e da imbecille, qualsiasi giudizio definitivo, sia nel male, che nel bene, quindi, approfittando che è domenica, con le sue divagazioni, ne farò una, su Vittorio Sgarbi, al dunque, SCIUPAFEMMINE? O le donne sciupano lui, perché frequentandolo, si fanno pubblicità? E’ un GENIO, nel suo campo? Si dice, forse, ma si, ma però, e ogni sofismo per diminuirlo, poi, il piatto forte, le tv, dove c’è, la chiave del tutto, partendo dal suo esordio televisivo, dove Sgarbi, pressato, incalzato, andò di brutto, fuori dalle righe, risultato, odience alle stelle, tutti zitti, e cominciò la gara, per chi lo invitava per primo, perché le richieste erano grandi, anche se gli spettacoli indecorosi, quindi così fu, e sempre tutti zitti, andava bene, ma con l’odience, aumentava anche il torpiloquio, sempre nei piani alti, tutti zitti, segno che approvavano, ora, cari lettori, come valutate la situazione? Adesso, la mia, quindi, dopo il primo torpiloquio, Sgarbi doveva essere allontanato, e mai più chiamato, ma faceva odience, era la gallina dalle uova d’oro, in diretta, veniva istigato in maniera subdola, provocatoria, in attesa dell’esplosione irosa, così approfittando, del suo carattere, per cui, per quanto riguarda il campo televisivo, che è da deprecare, la vittima designata, e poi sfruttata, è una sola, Vittorio Sgarbi!

Cassandra? Castellano

N.B. Sgarbi voleva cambiare, l’ho già scritto sul blog, con la parola “capra”, però smise, perché le capre, l’hanno querelato…