Dire, o non dire, e subire…

Il salire sulla pedana, non è una resa, è uno sfogo, che da liberazione, è un mea culpa, all’americana, per pochi eletti, che si mettono a nudo, ma per se stessi, è un auto denuncia, e un vaffanculo alla società e al mondo, in un confessionale unico e particolare, sciorinando tutti gli errori, logicamente, esclusi quelli penali… e poi, il sentirsi libero con lo sfogo, sensazione, che non da né l’alcool, né la droga, né il denaro, che spesso è sporco, e a volte anche insanguinato, cose poi, che non contano un cazzo, a confronto con i valori veri della vita, che oltre tutto, paiono svalutati come i fiori, le stelle, la luna, il sole… poi, anche chi scrive, magari, (come spesso si dice) a sua insaputa, sale sulla pedana, solo, che a differenza del locale di San Francisco, sciorina i cazzi degli altri, a volte anche mentendo (lo testimoniano le famigerate fake news), ma questa non è più l’Italia di una volta, oggi, è da formula uno, corre a velocità super sonica, non verso il traguardo, (ma dove, non mi sento di dirlo, pensateci voi!).

Cassandra? Castellano

N.B. per i nuovi lettori, si penserà che nessuno esporrà le sue cose intime, ma per essere soci, ci sono accordi particolari, con determinate clausole, che garantiscano al 100% l’anonimità, interna ed esterna, il tutto senza meraviglia, è o non è l’America?

Dire, o non dire, e subire…ultima modifica: 2020-05-16T17:43:23+02:00da romana_81