Bartali e Montanelli

Chiunque dei media, che segua una corrente, ne interpreta desideri e pensieri, e li magnificherà, nei suoi scritti, anche al costo di sacrificare il suo io, perché non lo esprimerà mai, e a volte, in diversi casi, per non scontentare l’editore, pena, il posto di lavoro, ora, si dica, salvo qualche miracolosa eccezione, se qualcuno di loro, si ricordasse del Montanelli, (a parte per imbrattarlo), per la sua frase, rivolta al mondo scrivaiolo, e di riflesso, a editori per modo di dire, perché per loro, logicamente, non per tutti, il vero problema, mascherato, è quello di aggiustarsi i cazzi propri, quindi una frase, che dovrebbe essere un emblema, per coloro, che principi (i re sono più in alto) del sofisma, dichiarano, di essere onesti intellettualmente, e la frase è, “l’unico padrone, che deve avere chi scrive, è il lettore” concludendo, guarda il caso, Montanelli tifava, per un grande dell’italico ciclismo, Gino Bartali, che rischiò la sua vita, per nascondere tante persone, evitando, che se prese (catturate dai Tedeschi che occupavano l’Italia), venivano portate in Germania, nei lager di lusso (battuta infame, ma è la verità) quindi, ritornando alla frase del Gino (lui si un vero eroe) “è tutto sbagliato, è tutto da rifare” concludendo, tristemente, come al solito, (oramai non si ride più) due frasi meravigliose, ma mai attuate, anzi, una, sia pure idealmente, come chi la disse, imbrattata!

Cassandra? Castellano

N.B. altri eroi, uno, come lo stalliere mangano, sarà felice, di essere appaiato a Gino Bartali…

Bartali e Montanelliultima modifica: 2020-06-18T16:53:13+02:00da romana_81