Provvedere, prima di soffrire…

Quando un pericolo è imminente, valido, o presupposto, e le vie d’uscita sembrano sbarrate, sia le parole, che le decisioni drastiche, i giuramenti, insomma, tutto ciò che si era detto, spesso, viene sovvertito dal mentire, dal rinnegare, tradire, perché il fine non è più la verità, ma è solo quello, di salvare la poltrona, considerando, che fatte le debite differenze, e per motivi alterni, i due schieramenti, lacerati, divisi, sono obiettivamente alla frutta! Constatato quanto sopra, tra le varie ipotesi, avanzate dai stessi cervelloni che ci hanno gettato in questa fogna di vita, ne manca una, e se fosse in atto una tragicommedia? Un piano già studiato e preparato? Cioé, impaurire, terrorizzare il cittadino, prospettandogli un avvenire di lutti e di rovine, per cui, sfinito, con la bava alla bocca, pur di uscire da questo incubo micidiale, accetti qualsiasi soluzione, anche se brutta, amara, e ignobile… è triste, dover ammettere, che gli Italiani in genere, si sentano, come chi non dorme più perché è sotto sfratto, con l’altro pensiero assillante, quello di perdere il lavoro, e di conseguenza, anche la famiglia… come non citare, la frase di Giacomo Leopardi, 1798-1837, “siedo in terra negretta e sconsolata…” oggi, si, sono tempi diversi, allora altra frase, del filosofo, fracazzo da Velletri, più che mai attuale, cioè, “esiste la legge del menga, per cui, chi l’ho preso in quel posto, e non reagisce, è costretto a tenerselo…”

Cassandra? Castellano

N.B. è imperante, anche un detto Rosso di San Secondo “libertà non è fiocco di spuma, non scende come neve dal cielo, chi dorme in un sacco di piuma, troverà un’alba di fame e di gelo!”

I perché del blog

Sulla scia del bell’articolo di domenica 07 u.s., inviatoci dal nostro lettore, IL PRESIDENTE, ci sono arrivate, per lui, molte congratulazioni, perché specialmente colpiti, da quel finale, come una firma, “UN MILITANTE TRADITO”, quindi, un plauso trasversale, comprendente, in ordine alfabetico (cattolici, comunisti, fascisti) ora un ringraziamento ai lettori, che mi stanno accompagnando nell’ultimo tratto di strada, per cui, finirò di mettermi completamente a nudo, riscrivendo due mie poesie, che però andranno interpretate, (perché non ne farò commento) ma che spiegheranno totalmente, i perché della mia vita!

Irma del cipresso
spesso ti penso,
allor in lenta malinconia,
nasce un pensiero, poi vola via,
poi gira, poi torna dappresso,
e m’appari tu, IRMA DEL CIPRESSO…

rivedo inceder lento, corpo scarnito,
la tua lotta di tanti anni,
anni di dolore, di lacrime, d’affanni,
anni in cui tutto ti fu proibito,
oh mamma, mamma,
tutto è passato,
il viaggio è finito…

chi più di te fu madre,
chi più di te difese i figli!
Cristo? perché invece d’aureola di gigli,
gli desti serto di spine,
tanto tanto dolore,
e in cambio così poco amore?

or scompari, poi riappari tra i cipressi,
col tuo cammin ancor più stanco,
e l’esil volto sempre più bianco…

saga di vita, poi di morte,
chiude il cerchio la natura,
è terminata, anche quest’avventura,

bella, brutta, più non importa,
REGINA fosti degli oppressi,
addio, addio, IRMA DEI CIPRESSI!

————-

Bolla di sapone
ti vedo fluttuare nell’aria,
più leggera di piuma,
bella, leggiadra,
di mille colori irridiscente,
or sali, poi scendi,
sfiorando ignara gente…

peccato,
che sia si breve la tua vita,
breve, come la mia felicità,
breve, come fugace pensiero,
non svanire,
come svanì nel dolore,
il mio più grande desiderio…

uomini veri,
in segno di riscossa,
sotto emblema,
di bandiera rossa…

ma grande,
è stata la delusione,
veder la mia fiducia,
la mia speranza,
svanire così,
come bolla di sapone!

Case chiuse, apritele…

BORDELLI O CASE CHIUSE, come voi meglio credete, in Austria, sono approvati dalla legge, quindi legali, e rigidamente controllati da una normativa, che comprende, diritti e doveri, al primo posto assoluto, il controllo spietato e giornaliero, sulle cosiddette lavoranti, (per non dire mignotte) di visite mediche, e CHEEK-UP, per un’assicurazione generale, sanitaria, per la tranquillità, dei cosiddetti partecipanti, poi, da non sottovalutare, igiene e sanità portata nelle strade, finalmente libere da spettacoli osceni, prostituzione, e i vari contagi, di malattie veneree, una bella storia moderna, che oltre tutto, unisce l’utile al dilettevole, visto l’iperbolico incasso dello Stato, ricavato dalle tasse (in Italia diventerebbero miliardi) e concludendo, come al solito, non siamo nemmeno all’altezza di seguire, le innovazioni delle Nazioni confinanti, allora, se due più due fa quattro, con questo andazzo italico, dove l’impossibile supera sempre il possibile, potremo aspettarci, di veder scendere in piazza, l’italiche mignotte, che pretendono dal governo, una pensione, perché hanno offerto, e offrono, un servizio continuo ai cittadini, a volte anche pericoloso, e il tutto si eviterebbe, riaprendo le casa chiuse! Da una statistica Austriaca, si evince, che la maggioranza dei cosiddetti clienti, proviene dall’Italia, dove, se leggessero questo articolo, lo approverebbero in pieno, perché rimanendo in Italia, (MA CON LE STESSE REGOLE) risparmierebbero un botto di euro, tra benzina e autostrada, e sarebbe una pacchia, per gli affamati di sesso, auguri…

Cassandra? Castellano

N.B. e dato che si parla di bordelli, e che spesso anche di governanti del cazzo, allora, fategli aprire ciò che è chiuso, arriveranno i soldi, e diminuirà l’imbarazzo!

Ma dove sei finita?!

Quanno ero piccolo, dalla finestra della scola
vedevo pe strada,sangue per tera e scontri ca pistola.

Certo ero impaurito, perché a violenza nel’occhi dem bambino
nun è mai giustificata, ed è pe questo che m’ha segnato er destino.

Mentre l’amichetti de classe scappavano in bagno,
io stavo incollato ar vetro a vedèer fascio che sprangava er compagno.

Erano l’anni settanta, importanti l’ideali e o spirito d’appartenenza,
me sembrava così strano, ve menate, ve sparate, in nome da coerenza.

Come potevo passavo quarche ora davanti a sede de n partito,
a quei tempi ce n’erano tante, sembravano concerti do c’era un unico spartito.

E de qualunque colore fosse er simbolo che c’avevano sulla testa,
era no spettacolo, perché a sentilli parlà, era tutta na protesta.

Devo esse sincero, ero appassionato dar concetto de militanza
perché si c’è quarcosa che nun te sta bene, movese insieme è n gesto de speranza.

E c’ho credito pure io, che a sta n sieme, fasse rompe l’ossa pe n’ideale
fosse na cosa giusta, come annà n chiesa e da chirichettodiventà cardinale.

Noi ce credevamo, se semo fatti li chilometri pe sostenette sotto er palco
fino accorgese, che difenni uno che parla oggi, ma che domani e quarcun’arto.

Si perché a prenne e botte a Bologna ce stavano sti deficenti co la passione pe er partito
mentre te dopo le chiacchiere e quarchè stretta de mano sei diventato deputato.

A quer punto tutto è cambiato, sei diventato uno per bene, un pupazzo
nun c’era più da fa casino, perché eri importante e te davamo solo imbarazzo.

Oggi come allora mo chiedo spesso, ma la politica do è finita
quella che dopo tanta lotta, approvano na legge che prima nun era mai esistita.

Crescenno, c’ho avuto tutto chiaro, si vedì chi s’è ammazzato da ragazzo in nome de un giuramento,
come un giuda annà a braccetto a piàer caffè sotto ar parlamento

Vordì solo na cosa, e nun c’è n’arta spiegazione,
ISemo un popolo de poca cosa, che nun farà mai la rivoluzione.

Un militante tradito

E’ d’obbligo un complimento al DIRETTORE, per averci inviato questo ottimo, e ancora di più, articolo, ritmato a poesia, e come non andare al pensiero, a un’infinità di delusi? Feriti nei propri sentimenti, da chi non ha fatto altro, che travisare, quella fede, (di varie appartenenze) in cui avevano dato tutto se stessi, e oggi, tristemente si leccano le ferite (io, sono tra loro, e forse il più colpito), e non posso far altro, che abbracciare idealmente il “MILITANTE TRADITO!”

N.B. er Califfo, se fosse ancora in vita,
e vedesse tutte ste cose storte,
e la sua bella Roma sparita,
direbbe de sicuro,
torno indietro, è mejo la morte!

Zanzara Zika e prevenzione

Zanzara Zika, Aedes Aegypti, zanzara della famiglia dei CULICIDAE, che con le sue punture, può trasmettere gli agenti virali di CHIKUNGUNIA, febbre gialla, virus zika, e altre malattie, si può riconoscere, dalle macchie bianche sulle zampe, e da una marcatura a forma di lira, per i centri di assistenza interpellare i dottori… è sempre bene, ripetere e insistere, per provvedimenti, che se presi in tempo, a volte salvano addirittura la vita! Prevenire, è meglio che curare, quindi, con l’avvicinarsi dell’estate, che ogni anno (effetto serra) è sempre più caldo del trascorso, per cui, ogni prevenzione è meritevole… oramai, è più che accertato, che si è attivato uno sconvolgimento micidiale, in ogni campo della natura, non più capricciosa, ma stravittima di stupri, continuati e aggravati, di cui, se ne cominciano a vedere, le tristi, e amare conseguenze, e temere, che ne arrivano anche altre peggiori, quindi, comunque sia, cercare di essere preparati, per poter prevenire, almeno nei campi conosciuti…

Cassandra? Castellano

N.B. OPPURE, “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”

Chi si vuole ripresentare, deve dare il fritto!

Volevi conquistà er monno, che mo, stannà affonno, nun te movi più da la lanterna, Roma pe te è troppo granne, perché é eterna, ma è brava, e puro se hai toppato, ta mezzo scusato, poi, a li sconfitti, ridenno, je se danno un par de carci ar culo, e poi c’è la cena, co na carbonara, e co du fritti, poi, se parla der cicala che nun ha capito, che mancando er poro Casaleggio, lui sta annanno peggio… ma penserà, rivorto al blog, ahò, ma se stamo ar governo, er blog risponne, ahò, se rivedemo stinverno… mo, de sicuro, tra i lettori, ce saranno puro i pentastellati, che a loro, je vojo di, che, “un partito epurandosi si rafforza” (che sempre a la Romana vordì, li stronzi se devono caccià via) perché la storia, cià imparato, che facilmente, chi ha vinto, se monta er cervello, rovina tutto, puro quello che ha indovinato… ora, 2° fase, nelle 5 stelle ci sono anche dei valori, e chiedo da non politico (nel senso che non sto con nessuno) quindi, non gettateli al vento, e adesso, un pensiero sulla Raggi, opinione personale, lei ha solo due vie d’uscita, o si dimette, oppure si chiude in un silenzio ermetico, evitando le solite scuse e far dimenticare, l’infelice frase che disse “Beppe (cioé Grillo), sta con me” dimenticandosi, che non è stata eletta dal Beppe, ma dai Romani, e allora, se vuole ripresentarsi, cerchi di riconquistarli, lavorando giorno e notte (mandando a casa i lecca culo) riscattando il passato, con impegno e sacrificio, solo così, e solo per Roma, fuori da ogni intrigo, e i Romani, capiranno, che potrà essere un futuro sindaco, comunque vada, auguri, da un Castellano, forse più Romano dei Romani!

Cassandra? Castellano

N.B. qualche sera, meno stanca, legga qualcosa, su Roma e i Cesari…

Riceviamo e pubblichiamo – Il caos e la ragione

La mattina era un incanto, guardare il mare
con la solitudine accanto.

La distanza dalle persone care,
era inevitabile come vedere il sole
scomparire in mare.

Silenziare le urla dei miei genitori, era ormai
diventato un “gioco”, uno tra i migliori.

Un altro era osservare le mie mie sorelle,
qualunque cosa facessero, Dio come erano
belle.

I loro lunghi capelli biondi illuminavano ogni
casa,
ce l’ho ancora negli occhi tutta quella luce
sulle loro guance rosa.

Certo se avessi saputo cosa il destino
avrebbe riservato loro,
le avrei portare via con me, come fa il pirata
con il suo oro.

Poi ci penso e mi convinco che sarebbe stato
inutile,
non la cambi la storia di una donna se l’ha
scritta con le lacrime.

Quando le grida insopportabili mi
strappavano dal letto, scappavo in strada a
fissare il mare con le ginocchia strette al
petto.

Poi ho capito e per fortuna non l’ho fatto
tardi,
andare via sarebbe stato l’unico modo per
salvarmi.

Quanto freddo, quanta paura,
non immaginavo sarebbe stata così dura.

Poi d’un tratto un lampo a squarciare l’oblio,
la mia vita stava cambiando e lo avevo
scelto io.

Studio sacrificio e qualche gesto fatto con il
cuore,
sentivo che a completare tutto, mancava
solo il grande amore.

Sei arrivata nella mia vita come le istruzioni
dei lego,
Senza di te non ce l’avrei mai fatta, e questo
mai lo nego.

Finalmente una casa dove ascoltare musica
era parlare,
e lentamente svaniva dentro di me che la
normalità era gridare.

Mi hai reso padre, ed è stato più di ciò che mi
aspettassi,
Tenerla in braccio e perdermi nei suoi occhi,
era come farlo nel profondo degli abissi.

Il lavoro però cominciava ad essere un terzo
ingombrante,
E si è messo tra di noi in modo prepotente.

Ma nella nostra vita la seconda meraviglia,
e tra un volo e l’altro arrivava un’altra figlia.

Bellissima come la luce che hai spento
quando m’hai presentato il conto,
per una scelta che non era stata solo mia in
fondo.

Lo so, sono stato assente ed ho mancato,
ma l’ho fatto per noi
pensando fosse apprezzato.

Ma capisci adesso il mio dolore, urlato senza
voce: “quanto m’hai fatto male”.

Hai ragione scusa, non te l’ho mai detto per
via della parola chiusa dentro un sacco, ma
non ce l’ho fatta e non ce la faccio, pensa
pure che sono un vigliacco.

Non posso sentirmelo dire che ha strappare
il disegno di tutto sono stato io,
Ma ti giuro che i pezzi ce l’ho ancora tutti sul
comodino mio.

E non c’è notte che non provi a ricomporlo,
anche se penso che sarà impossibile farlo.

Oggi la mia vita scorre in modo diverso, un
giorno va dritta e il giorno dopo nell’altro
verso.

Ma non mi preoccupo più di tanto, non hai
paura quando un angelo ti siede accanto.

Lo sapevo e l’ho sempre detto, quando
importante sia stato quell’ultimo “spaghetto”.

N.B. Il Presidente, amico e seguace, del grande, Califano

Un grande presidente, sull’orizzonte italico…

Dopo la manifestazione di ieri, 2 giugno c.a. festa della Repubblica (quale e come non si sa), fioccano i commenti più vari, chi pro, e chi contro, ma a nostro avviso, tutti annullati, da un astro nascente, dei sondaggi, e della virologia, e tutto questo, dopo aver letto, (non fa pubblicità il blog) quanto segue, “La Russa, F.D.I., possibili contagi? Lo escludo!” poi, “siamo stati pure bravi, al 99,99%, con le mascherine” e a un’altra domanda, cioé, “quello che non l’ha messa, era Salvini?” risposta “ma!, non lo so, caso mai, sarà l’unico ad infettarsi…” ora, cercando di capire, e decifrare il tutto, andiamo al concreto, cioè, la personale opinione del blog, chi inquadra, il 99,99%, di un enorme sfilata, per di più uno vicino all’altro, e dice “nessun contagio, perché lo escludo”, quando gli addetti specializzati, non sono d’accordo nemmeno tra loro, e alla ridomanda, “chi non ha messo la mascherina, era solo Salvini?” quindi, ripetendo, per capire meglio, la risposta, ma! non la so, quindi, decifrando il tutto, chi inquadra non due persone, ma il 99,99%, di una sfilata, con previsione decisa sul virus, e non vede il conducator assoluto, dimostra di essere vicino al popolo, e di fregarsene delle gerarchie, e sempre a mio avviso, sarebbe degno, di essere un futuro Presidente del Consiglio!

Cassandra? Castellano

N.B. ogni pensiero è libertà, che ognuno, ne faccia uso!

Agonia di un popolo…

oh, anticamera della morte,
in te l’esser dolora,
cercando di sembrar forte…

ecco, è un alone, che di sangue inonda,
avvolge, sommerge l’essere,
che trema, suda, s’adombra,
pensando all’ultima dimora, la tomba!

urla l’anima, dolorosi rimpianti,
crollando il corpo verso il finale avello,
mistica, di colori cangianti,
una luce ottenebra il cervello,

è la scena finale dell’ultimo atto,
entra evanescente l’agonia,
singulti flebili lacerano il petto,
dell’essere che rantola,
mamma, mamma mia…

Cerco di spiegare, il perché di questa mia poesia, l’ho ritenuta attuale, al momento drammatico, che sta vivendo la Nazione, per di più ammorbata, da un’infinità di mercenari del pensiero, cioè, prima un’Italia felice, oggi moribonda, questo pessimismo, l’ha ripetuto anche Napolitano (come se venisse da un altro pianeta), e i responsabili, si accusano a vicenda, ma a nessuno, passa per la mente, in un sussulto di dignità, di espatriare, sparire… tornando alla poesia, cambiando qualche parola, è dedicata all’italiano, che cerca di sembrar forte, ma proseguendo su questa strada, l’avvenire sarà una tomba, resteranno solo i rimpianti, di non aver lottato abbastanza, e quando esausto, sfinito, sarà per soccombere, si rivolgerà, rantolando, non alla mamma, ma all’Italia, ex Patria mia… tra le mie carte, è spuntato uno scritto, che mi ha fatto pensare, datato 02-06-2013, e oggi, l’ho riportato integralmente, perché profondamente stupito, dalla somiglianza, con questo periodo, per cui, ne ho voluto far partecipe i lettori… dunque, solo spostando qualche virgola, è perfettamente uguale alla situazione odierna, e ciò mi ha alterato al massimo, per gli anni persi, perché non si sia, rimarginate, curate, le ferite di allora, anzi, addirittura allargate, e con tracotanza imperdonabile, all’Alberto Sordi, quando in un suo film, rivolto al popolino che lo incalzava, lanciò la frase, divenuta famosa (IO SONO IO, E VOI NON CONTANTE UN CAZZO), frase divenuta poi, il vessillo, di chi ha contribuito allo sfascio, incurante del baratro che si è avvicinava sempre più… baratro, che diventa anche il mio, perché davanti a questa infamità, mi sono convinto, di aver capito, che non ho capito un cazzo, nella vita!

Cassandra? Castellano

N.B. pensate, come e quello che volete, però, anche che a 93 anni, non si può mentire, perderei, anche la stima di mia figlia, Cassandra, e per me, la stima è (PLURALE), e vale più dell’amore, (SINGOLARE)… ciao a tutti…

A casa chi? Politicanti o votanti?

Ecco lampante, il vero problema, sia ben chiaro, cominciando dal blog, che è quello di far pace con il cervello, non confondendo la politica con il carisma, ma cercare solamente, dove c’è più verità, ma soprattutto, ricordarsi sempre che al disopra di qualsiasi nome, ce n’è uno solo, dimenticato, bistrattato, ma che è il solo che conta, quel nome, è l’Italia… allora, dopo la legnata virus, diventa non solo un dovere, ma un’obbligo civile e morale, cominciare a capire, dopo ben 70 anni, che tutti promettono e nessuno mantiene, allora, dato che siamo rimasti in mutande, e forse perderemo anche quelle, allora un’appello vero, per tutti, indipendentemente dal partito a cui si appartiene, dalla fede, dai ricordi, da tutto fino ad arrivare al cervello pulito, da non essere influenzato… dunque, farsi una domanda vera, fino ad oggi, la colpa del degrado, è stata dei politici, ma qui, spuntano le palle, almeno, per chi ancora le ha, ma i politici, la carica non è stata rapinata, ma votati democraticamente, e perché, la colpa, non la si dà, a chi li ha fatti vincere? Un sunto di tutto, per non farla troppo lunga, se per 70 anni, due fazioni, votanti e politicanti, e il risultato, come si dice che la politica sia malata, allora, le chiacchiere a zero, cominciamo ad essere seri intellettualmente, come malata, non è stata infettata da un virus, ma dai votanti? Qui è uso, dare la colpa, sempre agli altri, è chiaro, che anche i votanti, non scherzano…cancellare quanto scritto, per chiudere, basta una sola parola (CAMBIO), che sarà accompagnato da una piccola rima…

Cassandra? Castellano

N.B. o si cambiano i politicanti, o si cambiano i votanti, con me compreso, andiamo affanculo tutti quanti! (SIA BEN CHIARO che non sono a favore dei politici, ma condanno il sistema!)