Serenate, regine delle notti…

ROMA, dolce, fatata, e anche romantica, quando assisteva, alle dichiarazioni d’amore, di un innamorato, sotto la finestra, della sua bella, a notte inoltrata, presentandosi con amici, un cantante, e fisarmonica, chitarra e mandolino, dimostrando, con la musica e il canto, l’immensità del suo amore… a volte, il successo, premiava il tutto, con la bella che si affacciava, emozionata, sorridente e lacrimante, lanciando baci, ma spesso, come capita nelle varie occasioni della vita, appare, il volto ghignante, del destino, cinico e baro… si, che nell’occasione, è nella veste, dei cittadini incazzati, perché destati, nel cuore della notte, e completamente, indifferente, alla serenata, gettavano secchi d’acqua, (per non dire peggio) sui componenti del concertino, che però rimanevano, bagnati e felici… poi in determinate serate, c’era l’OSTERIA, (e non trattoria) ritrovo, per un bicchier di vino, stornellate, e tra risate e battute, si passava la serata, di cui rimane anche il ricordo, del FIOR DI VERBENA, cantato a squarciagola, che poi ci si univa al cantante, tutto finito, che gran pena… ora, SINDACO, datte na regolata (ma no in testa) perché ce sarà, er ritorno, de li romani veri, quelli, che erano presi per il culo, (POVERI MA BELLI) ora, restano belli, ma faje pià lavoro, così ponno ritornà, a li CASTELLI, a magnà l’abbacchio, le galline, e chiude la serata, cantanno er vaffanculo a ossa e spine…

Castellano

N.B. ce voleva poco, er vino, e du cantate, e se passavano belle serate…

Serenate, regine delle notti…ultima modifica: 2021-12-11T17:31:39+01:00da romana_81